Volando tra le nuvole 1
Tutti conoscevano il famoso ventottenne Colton Haynes da serie come Teen Wolf e Arrow e anche modello e cantante a volte. Proprio in quel mese di maggio del 2016 aveva coming out come il suo ex collega Charlie Carver e aveva raccontato del suo triste passato e del suicido del padre in un intervista. Aveva passato mesi di ansia che l'avevano portato l'ulcera e smettere di recitare a causa di alcune foto d'intimità con un suo ex ragazzo su una rivista di tantissima anni fa ma adesso era libero e felice, era single da qualche anno dopo una rottura di una storia di 6 anni e si preparava per un evento del suo amico collega Stephen Amell e non poteva sapere che lì avrebbe conosciuto la persona che avrebbe cambiato la sua vita e che aspettava da tempo.
Durante l'evento si sarebbe cambiato, era un evento di vari attori che avevano interpretato degli arcieri. Lui avrebbe rimesso il suo costume da Arsenal in Arrow.
Colton entrò nell'edificio, andò nella sala indicato dall'invito e quando aprì la porta si ritrovò in un bosco incantato. Era a bocca aperta. Non si aspettava uno spettacolo del genere. Chi aveva creato tutto ciò?
Stephen lo raggiunse e lo strinse con calore.
- Colton, sono contento che sei venuto. É uno spettacolo vero? - disse Stephen indicando lo scenario.
- si, chiunque l'abbia fatto deve essere un mago - disse Colton incantato.
- te lo presento - disse l'amico guidando senza saperlo verso l'amore. - ti piacerà -
Colton seguì Stephen inconsapevole di quello che stava per succedere. Arrivarono verso un balcone dove c'era un uomo bellissimo sui quarantacinque. Gli sembrava di averlo già visto.
- Colton, ti presento il famoso fiorista artistico Jeff Leatham - disse l'amico.
Ecco dove l'aveva già visto in qualche post delle sue creazioni.
Era un uomo di classe. Aveva una meraviglioso e sofisticato vestito. La giacca era bella e particolare.
- Jeff, ti presento un mio caro amico Colt... -
- Colton Haynes - terminò Jeff per lui.
- ho una nipote che stravede per te -
- oh una piccola fan - disse Colton prendendo un tovagliolo. - come si chiama? -
- Lily - rispose Jeff guardandolo mentre scriveva qualcosa.
Colton finì e glielo diede a Jeff.
- dallo a Lily. Ne sarà felice - disse Colton molto attento ai suoi fans.
- sei molto dolce - disse Jeff mettendolo con cura in tasca.
- i fans sono importanti per me. Non sarei qui senza di loro - disse Colton molto utile.
- Dolce, umile, bello, attore e modello. Un ragazzo da sposare - disse Jeff diretto.
Colton non si spettava una frase del genere.
L'evento stava per iniziare e Colton salutò Jeff controvoglia per andare a cambiarsi. Era così strano quella voglia di conoscerlo e stare ancora con lui. Non era successo con nessuno prima d'ora. Jeff non si perse un suo movimento nella sua esibizioni con l'arco. All'evento c'era Matt Daddario nel ruolo di Alec Lightwood, Orlando Bloom nel ruolo di Legolas, Ginny Goodwin in quello di Biancaneve, Sean McGuire in quello di Robin Hood e tanti altri. A turno si esibirono nell'evento dedicato agli arcieri nella storia dei film e delle serie TV.
Colton andò a bere, si abbassò il cappuccio e trovò Jeff al balcone.
- bella esibizione. Ci sai fare come colpire dritto al cuore delle persone - disse Jeff con voce profonda.
- non quanto te con le tue creazioni. É qualcosa di meraviglioso, incredibile e fatato - disse Colton impressionato. - sembra di entrare nel paese delle meraviglie floreali -
Stephen guardò i due mentre stavano flirtando, Jeff potrebbe essere l'uomo giusto per Colton.
Colton raggiunse l'amico per il secondo round di esibizione.
- grazie per avermelo presentato. É una persona simpatica - disse Colton con una nuova luce negli occhi.
- ti piace? - chiede Stephen diretto.
- se lo conosco appena - disse Colton alla sua insinuazione.
- a volte non serve molto tempo per provare qualcosa per qualcuno soprattutto se la persona che si attende da tempo - disse l'amico capendo tutto.
Colton guardava Jeff parlare con Matt e Orlando e non riusciva a distogliere lo sguardo.
- potrebbe accadere ma sai bene che mi é successo e non voglio buttarmi in un'altra storia e poi di sicuro cerca una persona della sua età - disse Colton razionale.
- ma se flirtevate. - disse l'amico.
- io non flirtavo con lui - replicò Colton arrossendo.
Per tutto l'evento, Colton e Jeff si erano fermati diverse volte a parlare al balcone. Colton amava la voce di Jeff era così dolce e ipnotica e avrebbe ascoltato per sempre parlare della sua passione dei fiori. Jeff amava la compagnia di Colton, era una ragazzo meraviglioso e adorabile. Entrambi non si spettava di parlare con l'altro fino a tardi perfino in macchina mentre Jeff lo accompagnava a casa.
Erano sotto casa di Colton. Continuavano a parlare e raccontarsi delle loro vite e scherzavano e ridevano tanto insieme.
- grazie per il passaggio. Sono stato bene e non mi accadeva da molto di stare bene così con una persona - disse Colton così rilassato e sereno.
- nemmeno a me - disse Jeff molto vicino a lui.
- allora io vado, buonanotte - disse Colton aprendo lo sportello.
- si buonanotte - disse Jeff guardando mentre rientrava in casa.
Colton si girò verso di lui prima di chiudere il cancello, facendo ciao con la mano e si senti così bene mentre si chiudeva in camera. Aveva il cuore che batteva forte. Jeff l'aveva colpito molto.
☁☁☁☁Il giorno dopo, Colton era nel balcone di casa sua e stava pensando di fare un salto nel hotel in cui Jeff aveva un lavoro commissionato e ciò l'aveva scoperto tramite un post di instangram.
Scese giù per fare colazione e sua mamma gli diede un mazzo di fiori. Sua madre Dana Denise era lì in visita per qualche giorno dal Kansas.
Colton li prese e li annuso. Avevano un bel profumo e lesse il biglietto:
' grazie per avermi mostrato un po della tua vita e avermi permesso di stare al tuo fianco fino a notte inoltrata,
Jeff '
Wow!!!! Non se lo aspettava.
Jeff era un tipo d'altri tempi. Era tutto pensato nei dettagli.
- hai fatto colpo ieri - disse sua madre complice.
- é un ringraziamento di una persona che ho conosciuto - disse Colton con un bel sorriso.
- solo un ringraziamento? Figliolo, mi sembra più di questo - disse lei con l'occhiolino.
- mamma, non é nulla. Veramente - disse Colton arrossendo.
- stai arrossendo quindi c'é altro - disse lei conoscendolo.
- devo andare, mamma - disse Colton evitando quella conversazione, salendo in camera a mettere il vaso con i fiori sulla sua vecchia scrivania.
Diede un bacio a sua madre quando scese tutto preparato e uscì con la macchina prestata da lei.
Arrivò davanti all'Hotel del post di instangram, entrò con un cappuccio e degli occhiali da sole per passare in osservato nella hall e vide il cartello della sala in cui Jeff stava lavorando.
Salì le scale a chiocciola e arrivò alla metà prevista. La porta era semiaperta e vide Jeff per terra che sistemava dei fiori. Si sentiva come uno stalker in quel momento e anche ieri che era andato a vedersi le sue foto su instagram e google. Vederlo al lavoro era qualcosa di unico. La delicatezza come trattava i fiori e l'unicità di come li metteva. Aveva un gran talento e sensibilità.
-Jeff, c'é un intruso che ci spia - disse uno dello staff notandolo.
- sarà un altro giornalista per esclusiva - disse Jeff abituato.
- scusatemi, non sono un spia disse Colton entrando e togliendo il cappuccio e gli occhiali. - Colton??? Che sorpresa - disse Jeff avvicinandosi subito a lui.
Non si aspettava di vederlo là. Era vero che gli aveva mandato i fiori ma si aspettava più un messaggio da qualche parte.
- volevo ringraziarti dei fiori. É stato un bel gesto. Non lo aspettavo - disse lui emozionato.
- e io non mi aspettavo di vederti qua - disse Jeff con un sorriso. - hai già fatto colazione? -
- veramente no - disse Colton con una fame.
- meraviglioso. Il servizio di questo hotel é grandioso. Faccio portare qualcosa - disse Jeff prendendo il telefono.
Wow! Una colazione con Jeff. Quell'incontro stava portando tante sorprese. Colton si ritrovò seduto per terra di quella sala a far colazione con Jeff come un romantico picnic in mezzo a quei fiori.
- non dovevi disturbati - disse Colton a quella gran colazione.
- nessun disturbo - disse Jeff con uno sguardo. - sei stato dolce a passare. Ti piace come sta venendo? -
- piacere? Sono stupito come ieri. Hai il dono di trasformare fiori in opere d'arti - disse lui innamorato della sua arte.
Jeff aveva sentito tante volte quello parole ma detta da Colton lo fecero arrossire ed emozionare.
- grazie, Colton. Sabato devo fare un sopralluogo in un castello per un lavoro. Ti va di venire? - gli propose Jeff di impulso.
- mi dispiace, Jeff. Devo andare a New York - disse Colton prendendo un cornetto.
- non devi mentire, Colton. Capisco che sono più grande e forse ti spaventata un po - disse Jeff capendo. - non voglio saltarti addosso o altro -
- no, Jeff. Non penso questo. Sei un uomo con dei valori da quello che ho visto e mi sto trovando bene con te ma sono rimasto troppo scottato dall'amore, io esco da una storia di sei anni, ho provato anche qualche appuntamenti ma non sono andati bene, io non ero pronto e non me la sento di iniziare una frequentazione o altro - disse Colton sincero. - mi dispiace -
- non scusarti. Capisco bene la situazione - disse Jeff avendo anni di esperienza alle spalle.- facciamo così se ci incontreremo di nuovo per caso, vorrà dire che era destino e ci daremo un'occasione. Che ne dici? -
- é la più bella proposta che mi abbiano mai fatto - disse Colton prendendo la sua mano. - ci sto -
Così Jeff e Colton continuarono a fare quella bellissima colazione e nel cuore c'era quella promessa. Colton e Jeff si separarono con il fisico ma con il cuore no.
Colton era impegnato in quel periodo con set fotografici e serie TV mentre Jeff tornò a Parigi dopo il lavoro al castello. Entrambi non facevano altro che pensare altro e più volte erano stati tentati di chiamare l'altro ma mantennero la promessa.
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Era passato un mese dalla colazione e Colton era al Supermercato a fare la spesa e stava per prendere il latte quando vide Jeff con il carrello. Non sapeva che era in città. Non aveva controllato più i suoi post. Se questo non era destino, non sapeva cos'era.
- Jeff, che ci fai qui? - chiese colton sorpreso.
- faccio la spesa. Un fiorista deve anche mangiare - disse Jeff con una risata. - non posso vivere di soli fiori -
- oh giusto - disse Colton rosso per la gaffe.
Si erano ritrovati per caso in un supermercato. colton era anche incredulo ma felice e anche Jeff. Non facevano altro che sorridere.
- ti va di pranzare insieme? - chiese Jeff subito. - cucinò io -
- wow! Sei incredibile - disse Colton ancora incredulo.
Gli sembrava un sogno. Così fecero la spesa insieme e andarono da Colton dove viveva da solo. Colton guardava Jeff lavare i pomodori con una delicatezza e aveva un panno da cucina sulla spalla. Si era ambientato subito in cucina.
- posso fare qualcosa? - chiese Colton volendo fare qualcosa.
- potresti aprire la porta - disse Jeff con un sorriso.
- la porta?- chiese Colton stranito.
Fece come Jeff gli aveva detto ma non trovò nulla. Era confuso così tornò indietro.
- Jeff, non c'é nulla... -
Le parole si fermarono a quello spettacolo sul tavolo. Trovò una bella composizione di fiori. Colton non riuscì a trattenersi dopo quella sorpresa, si avvicinò timido e portò le mani al suo viso. Unì le labbra con quelle di Jeff. Un contatto timido e dolce all'inizio ma che venne approfittando da entrambi. Jeff aspettava quel momento da quella volta in macchina. Aveva sentito subito che Colton era quello che aspettava. Si erano trovati. Quel momento durò in molto infinito e si guardarono felici dopo quel bacio magico.
Jeff stava per dire 'ti stavo aspettando' ma il campanello lo interruppe.
Colton era confuso perché non aspettava viste.
- tornò subito - disse Colton lasciando le braccia calde di Jeff.
- fai con calma, io non scappò - disse Jeff rassicurandolo.
Colton corre verso la porta e la aprì. Restò sconvolto di vedere chi era.
Non si aspettava di rivedere il suo ex. La storia di cui aveva parlato a Jeff nella loro prima colazione.
- Ciao, Colton. Ho fatto un errore. Non avrei dovuto tradirti- disse il suo ex con un borsone. - mi sei mancato -
Questo non se lo aspettava proprio. Dopo mesi di silenzio, aveva il coraggio di presentarsi là e dirgli quelle cose. Era veramente incredibile. Roba da prenderlo a schiaffi in più aveva interrotto in un momento speciale per lui.
- non puoi venire qui e dirmi queste cose. Non é corretto. Mi hai fatto male lo sai e ora ti presenti con la tua faccia da schiaffi qui - disse Colton deciso. - io sono andato avanti -
- c'é qualcuno con te? - chiese l'altro geloso.
- non ti deve interessare. Non puoi essere geloso. Mi hai tradito molte volte - disse Colton con forza. - ora vattene -
- ho bisogno di un posto in cui stare, Colton - disse l'altro senza pudore.
- non ti ospitero mai - disse Colton arrabbiato. - tu non sei qui per me ma per un posto caldo. Io non casco più -
Colton chiese la porta alle sue spalle e sentì il suo ex gridare.
Jeff entrò in salotto e vide Colton molto ferito e una voce che gridava come uno ossesso.
Prese le redini in mano e apri la porta.
- se non la finisci, chiamò la polizia - disse Jeff
- e tu chi saresti? Un pervertito che si vuole approfittare di Colton - disse l'altro odioso.
- sono una persona che tiene a Colton e molto educata altrimenti ti avrei già dato una lezione - disse Jeff con una calma incredibile..- ora esci da questa proprietà -
- non é finita qui. Colton é mio - disse l'altro deciso, andandosene.
Colton non poteva crederci ancora a tutto ciò.
- Mi dispiace per questa sit... -
Jeff abbracciò Colton a sé e disse:- non é colpa tua. Tranquillo, ci sono io con te. Non permetterò a nessuno di farti del male -
- io temo per te, Jeff. Ora di sicuro sei il suo obiettivo - disse Colton spaventato.
- tranquillo, conosco i tipi come lui. Vuole solo farti paura - disse Jeff rassicurandolo. - noi non ci faremo condizionare da lui. Noi faremo un bel pranzo -
Jeff gli ispirava molta sicurezza mentre lo stringeva a sé.
Se prima era agitato, le parole di Jeff lo rassicuravano. Jeff aveva portato Clton in cucina, già arredata per il loro pranzo e c'erano spaghetti con il pomodoro come primo piatto.
- cucina italiana? Non me lo aspettavo - disse Colton si sedeva. - pensavo che avresti puntato su quella francese -
- quella francese mi piace ma la cucina italiana é un'altra cosa - disse Jeff versando il vino.
Colton assaggio gli spaghetti e li dovrò buoni. Fece tanti complimenti a Jeff e il pranzo fu cosi rilassante. Si spostarono sul divano per il dessert: tanti tanti baci. Colton era sdraiato sul divano con la testa sul petto di Jeff. Era bellissimo stare li senza pensare a nulla e lasciarsi coccolare da lui.
Sentiva le sue dita accarezzare dolcemente i capelli. Solo che poi arrivò una chiamata di lavoro per Jeff quindi si dovettero separare.
Colton lo accompagnò alla porta e Jeff lo baciò con dolcezza, promettendogli di vedersi presto. Quando chiuse la porta alle sue spalle, Colton aveva la faccia felice e sognante. Non poteva credere che gli era capitata una simile fortuna. Jeff era quello che stava aspettando, ne era sicuro. Si addormentò davanti la TV, essendo suo giorno libero e una chiamata lo svegliò.
Stephen lo avvertì di un incidente e lui agitato prese la macchina per arrivare all'ospedale.
Colton arrivò da Stephen.
- che é successo? - chiese lui spaventato a morte.
- tranquillo, é solo una commozione celebrale - disse l'altro rassicurandolo.
- solo una commozione celebrale dici!!!- esclamò lui ancora più agitato. Colton entrò nella stanza e Jeff era sveglio e cosciente.
- non dovresti urlare in ospedale - disse Jeff con una calma.
- non posso stare mica calmo - disse Colton raggiungendolo.
- Colton, sto bene - disse Jeff accarezzandogli la testa.
- ma come é successo? - chiese Colton.
- ero in macchina e qualcuno mi é venuto addosso - gli raccontò Jeff
Colton pensò subito al suo ex.
- sta cercando di toglierti di mezzo - disse Colton convinto.
- parli del tuo ex? Se pensa che mi lascerò intimidire, si sbaglia - disse Jeff deciso.
Colton non voleva che Jeff si facesse male a causa sua. C'era un'unica soluzione anche molto dolorosa.
- no, non smetteremo di vederci a causa sua - disse Jeff capendo cosa frullasse in quella bella testolina.
- ma... -
- verrò a stare da te così ti proteggero - disse Jeff come un vero uomo.
- cosa ho fatto per meritare un uomo come te? - disse Colton baciandolo.
Stephen stava attento a non far entrare nessuno nella stanza.
Jeff si trasferì quella sera da Colton che lo accudiva con coccole e baci.
Si addormentarono nello stesso letto anche se Colton aveva ceduto la sua stanza a lui. Colton si svegliò accanto quel meraviglioso uomo, si era addormentato lì davanti alla TV e non era andato nella stanza per gli ospiti.
Che bellissima sensazione, svegliarsi con lui accanto. Scese giù per preparargli una bella colazione e quando risalì, lo trovò sveglio e lo guardava con un sorriso.
colazione in camera al secondo giorno? Wow! - esclamò Jeff prima che Colton gli diede un bacio.
- dopo che hai rischiato la vita per me, mi sembra il minimo - disse Colton dispiaciuto.
- ehy, non voglio quella faccia triste. Tu non hai colpa - disse Jeff ripetendo per farglielo entrare dentro. - il tuo ex é matto. Non puoi controllarlo quindi fammi il tuo sorriso più bello -
Colton ci provò un paio di volte ma non riuscì. Si sentiva in colpa. Jeff prese a fargli il solletico, Colton rideva finalmente e presero a baciarsi.
Jeff si fermò in tempo con le mani che volevano andare sotto la maglietta di Colton. Non voleva affrettare i tempi o perderlo. Si conoscevano da troppo poco. Non voleva rischiare.
- che c'é? - chiese Colton stranito.
- nulla - disse Jeff baciandolo per poi far colazione.
Colton aveva notato i cambiamento di lui ma forse era una sua impressione.
Ci coccolarono fino a quando Colton non andò a lavoro. Per fortuna c'era allarme in casa in caso di qualche idee malsana del suo ex e andò a fare un servizio fotografico. Durante il servizio, Colton vide il suo ex per un attimo e si guardò intorno dopo aver finito di posare. Colton aprì la mano con timore e sentì un tocco alla sua spalla che lo fece urlare.
- Colton, sono io. Rob - disse l'altro rassicurandolo.
Colton si rifugio tra le sue braccia e poi gli raccontò tutto mentre Rob guidava.
- che brutta faccenda! Non vuoi chiamare la polizia per sicurezza? - chiese Rob vedendolo tremare.
- no. Non voglio farmi condizionare da lui - disse Colton cercando di essere forte. - poi non sono solo -
- hai Jeff - disse Rob con uno sguardo.
- si ho lui - disse Colton con un sorriso. Arrivarono a casa, Jeff era in salotto e Colton presento i due. Rob era felice di vedere Colton felice e poi la presenza di Jeff lo calmava tanto.
Sapeva di lasciarlo in buone mani.
Jeff aveva visto Colton scosso dall'apparizione dell'ex per un attimo e decise di far qualcosa per farlo rilassare. Qualche minuto dopo prese la mano di Colton e lo portò su.
- che hai in mente? - chiese Colton curioso.
- un modo per farti rilassare - rispose Jeff aprendo la porta del bagno.
Colton si ritrovò a vedere lo scenario di un bagno con candele accesso profumate e fiori nell'acqua.
Colton si avvicinò a lui e lo baciò per ringraziarlo.
- mai nessuno era stato così attento - disse Colton colpito e commosso.
- se scegli me, sai che ti aspetta - disse Jeff dolce.
Si baciarono ancora.
- ora ti lascio al tuo bagno - disse Jeff scendendo giù.
Colton non era abituato a tutto ciò, si sentiva un principe con Jeff e anche quella sua cosa di lasciargli far il bagno da solo, non era da tutti. Era un uomo d'altri tempi. Colton era immerso in quella vasca con petali e il profumo delle candele di Jeff lo rilassarono. Era completamente rilassato e immaginava Jeff con lui in quella vasca anche solo per coccolarsi e parlare e altre scene nella sua mente erano più bollenti. Colton scese in accappatoio a bere e Jeff era sul divano a parlare al cellulare. Jeff si fermò un attimo per guardare Colton con i capelli bagnati e ci mise un po per riprendere a parlare.
- aspetta un attimo - disse Jeff per poi avvicinarsi a Colton. -
- dai miei amici vorrebbero venirmi a trovare. Posso farli venire? -
- ma certo. Questa é anche casa tua per il tempo che ci starai - disse Colton con un sorriso.
Jeff bacio Colton per ringraziarlo e diede l'indirizzo ai suoi amici.
Colton si vestì e visto l'ora preparò il cibo anche per gli amici di Jeff. Voleva fare buona impressione. Erano gli amici di Jeff e sorrise anche se era nervoso.
- ti piaceranno - disse Jeff abbracciandolo da dietro mentre cucinava. - sono delle persone simpatiche e piacerai anche tu a loro -
- lo spero - disse Colton girando i peperoni.
- sarà così. Non ti preoccupare - disse Jeff sicuro.
Due ore dopo arrivarono i quattro amici di Jeff, tutti uomini e lui si sistemò allo specchio prima di aprire.
Jeff era con lui come una vera coppia che accoglieva gli ospiti e li faceva accomodare.
- amici, lui é Colton - disse Jeff presentandoli. - Colton, loro sono Jason, Andy, James e Liam -
- piacere di conoscervi - disse lui con un sorriso.
Tutti lo salutarono e avevano portato una bottiglia di vino visto che Jeff gli aveva scritto che Colton stava preparando anche per loro.
- questo é per te, sei stato gentile - disse James con un sorriso.
- di nulla, siete gli amici di Jeff e ha pensato che volevate stare con lui per un po di tempo e quale occasione migliore di una bella cena - disse lui con un sorriso ma dentro era nervoso soprattutto per come lo squadrava Jason.
- che pensiero dolce - disse Liam con un sorriso.
Dopo di che si misero a tavola, lui controllò che tutto fosse perfetto e Jeff lo vide che era agitato mentre prendeva le cose.
- Colton, conta con me - disse Jeff mettendo le mani sulle sue braccia. - 1 2 3... -
- 4 5 6... Non mi calma. E se non gli piacciono, se é troppo... -
- Colton, é tutto perfetto - disse Jeff con uno sguardo.
Era incredibile che lo sguardo di Jeff lo calmasse e portò le pietanze in tavola. Gli amici di Jeff gustarono la sua cucina e gli fecero i complimenti. I quattro si accorsero che si comportavano come due innamorati e avevano un paio di pensieri a tal proposito. La serata fu tranquilla, Colton si interagì bene con gli amici di Jeff nonostante l'età e li trovò molto simpatici tranne uno Jason era un po snob. Arrivarono alla pausa prima del dolce, gli amici di Jeff andarono a fumare fuori e Jeff rimase con Colton per aiutarlo.
- hai visto che sei piaciuto - disse Jeff.
- si, avevi ragione. Sono stato agitato ma é normale. Sono molto simpatici anche se Jason... -
- lo so é un tipo un po particolare. Tranquillo, non devi preoccuparti - disse Jeff dolce. - porto io il dessert -
- e io li vado a chiamare - disse Colton felice.
La felicità di Colton si spezzò ai commenti degli amici di Jeff.
- é stato dolce e carino a preparare la cena per noi ma é troppo piccolo per Jeff - disse Andy subito.
- Si, a quell'età non sono stabilì. Non dico che é Colton sia così ma... - disse Liam.
- ma il ragazzo non avuto un granché di padre da quello che ho letto e lo cerca in Jeff - disse Jason spietato.
- dai non essere crudele. - replicò James. - Può starci che gli piaccia Jeff. Sapete com'è é un tipo premuroso e attento ai bisogni degli altri e in Colton ha trovato un cucciolo... -
Non voleva sentire altro.
Colton non voleva rovinare la serata a Jeff così fece finta di niente, mise la maschera da attore e tenne tutto dentro. Solo dopo quando loro se ne andarono, Colton se la tolse.
Jeff si era accordo che qualcosa non andasse da un certo punto della serata e si avvicino a lui.
- che hai? - chiese Jeff premuroso.
- nulla - rispose Colton alzandosi per lavare il tutto.
- non é così. Non tenerti tutto dentro, ti fai solo del male e lo sai bene - disse Jeff togliendogli il piatto dalle mani.
- Jeff, sto bene - disse Colton testardo.
- no, non stai bene - disse Jeff.
- parlami. Dimmi che ti ha fatto star male. Non riesco a vederti così -
Colton non se la sentiva di raccontare le opinioni degli amici di Jeff.
Rimase in silenzio a lavare e Jeff capì che non poteva far niente per adesso. Conosceva il suo carattere di tenersi tutto dentro e poteva solo sperare che si aprisse prima o poi.
Jeff rimase al suo fianco e lo aiuto a mettere apposto la cucina.
Salirono di sopra e Colton gli diede la buonanotte e stava per andare nella camera degli ospiti.
- perché non dormi nel tuo letto? Ora mi sono ripreso - chiese Jeff all'improvviso.
- perché mi piace che il letto abbia il tuo odore - disse Colton di impulso per poi arrossire.
Jeff si avvicinò a lui per dargli un bacio e dirgli: - a me piace sentire il tuo come stanotte -
[ Così i due andarono a dormire insieme nel letto di Colton dopo essersi spogliati in bagno, uno alla volta anche perché Jeff lo rispettava tanto. Si misero in posizione cucchiaio, Jeff fece il big spoon ( grande cucchiaio) e Colton il little spoon (piccolo cucchiaio) in pozione laterale. Era una posizione così perfetta.
☁☁☁☁ Il giorno dopo Jeff e Colton fecero colazione e poi ognuno riprese i loro impegni. Colton pensava a quello che avevano detto gli amici di Jeff e non riusciva a concentrarsi bene mentre rileggeva il copione ma il pensiero di Jeff di stamattina che lo baciava a letto dopo aver dormito insieme, scacciò ogni pensiero negativo. Voleva godersi quest'amore con Jeff in serenità senza ansia e soprattutto senza ulcere.
Non importa quello che dicevano gli amici di Jeff. Solo lui e Jeff sapevano cosa provavano. Gli arrivò un messaggio e spero che fosse lui.
' sei bellissimo appena alzato tranne per quel vecchio uomo che potrebbe essere tuo padre accanto a te'
Oddio. C'era una foto di lui nel letto. Il suo ex era nei paraggi della sua casa e lo spiava. L'ansia gli salì e dalla tracolla usci un tubetto per prendere una pillola per combatterla.
Continuò la sua giornata di lavoro tranquillamente, vide alcuni amici a pranzo e la sera tornò a casa e le luci erano accese. Ebbe un po paura ma poi si ricordò dell'allarme e di Jeff.
Infatti era in cucina a preparare la cena.
- Bentornato - disse Jeff togliendogli la tracolla e baciandolo.
- che bellissima accoglienza - disse Colton con un sorriso.
- e aspetta di mangiare, ti leccarai i baffi - disse Jeff dolce.
Colton decise di fare una cosa mentre Jeff andò in bagno, prese il tubetto e lo buttò nella sacchetto e uscì a buttare la spazzatura per non cadere in dipendenza da quelle pillole. Aveva fatto uso di droga e sapeva che voleva dire. Jeff sarebbe stata la sua medicina contro ogni ansia.
Buttò il sacchetto nel bidone e stava per tornare a casa quando vide il suo ex di fronte a lui.
- finalmente soli - disse il suo ex con uno sguardo da psicopatico.
- devi lasciarmi in pace - disse Colton nascondendo l'ansia.
- no, Colton. Io non ti lascerò mai. Noi due siamo fatti per stare insieme - disse il suo ex afferrandolo.
Colton cercò di dincolarsi da quella presa o fare qualche mossa ma lui le prevedeva tutte.
- ti conosco troppo bene, Colton. Non puoi sfuggirmi - disse l'altro sincero.
Era così sicuro che non si era accorto che Colton aveva fatto finta a cadere a terra per afferrare un tubo e colpirlo alle gambe.
- maledizione - gridò l'altro.
Colton scappò subito dentro e Jeff lo vide così agitato.
- che succede? - chiese Jeff preoccupato.
- lui é lì fuori - disse Colton tremante. - dobbiamo chiamare la polizia -
Jeff lo strinse per calmarlo e chiamò la polizia.
La polizia arrivò subito ma dell'altro era già scomparso. Colton gli diede la foto del messaggio per dar modo di capire da dove lo spiava.
C'era anche Jason tra i poliziotti. Era l'ultimo che avrebbe voluto vedere.
: - siete sicuro che non gli ha dato speranza, signor Colton? - chiese Jason investigando.
- no. Assolutamente no - disse Colton a quella sua insinuazione. - non sarei in questa situazione se fosse così. Non gioco con le persone -: - Jason, quel tipo é veramente matto - disse Jeff subito.
- puoi lasciarci soli, Jeff? - chiese Jason con aria seria.
- dipende da cosa vuoi dirgli - disse Jeff protettivo.
Jason non gli rispose.
- stai attento, Jason. Sei uno dei migliori amici ma se lo ferisci, non te lo perdonero mai - disse Jeff serio, prima di andare in un'altra stanza.
Colton guardò Jason in atteso.
- non posso credere che il mio amico maturo si coinvolto in un dramma a causa tua, ragazzino - disse Jason diretto.
- io non volevo coinvolgerlo. Mi dispiace ma non sono un ragazzino e non cercò un padre in Jeff. Si ti ho sentito. So che pensate di me ma io sono veramente innamorato di lui - disse Colton affrontandolo.
- innamorato? Ma non farmi ridere - disse Jason molto antipatico. - i ragazzi della tua età parlate sempre di grandi amori ogni volta ma non sapete cosa sia. Non mi stupisco, non hai aiuto un buon esempio. Tuo padre si é suicidato perché eri gay e si sa il tuo passato tra droga e sesso. Ho trovato questo nella tua spazzatura -
Mettendo il tubetto delle pillole.
- le vecchie abitudini non muoiono mai. Non voglio che il mio amico finisca con una persona instabile mentalmente -
- come osi? Non vado fiero del mio passato ma non ti permetto di guidicarmi. Solo Jeff può decidere se vado bene per lui o no - disse Colton molto educato.
- eccezionale, Colton - disse Jason mettendogli una mano sulla spalla. - molti sarebbero crollati dopo ciò -
- che vuol dire? - chiese Colton confuso.
- che hai passato il test - disse Jason con un sorriso.
- un test? Tu hai fatto tutto per mettermi alla prova. Sei fuori di testa - disse Colton a quella messa in scena.
- si, me lo dicono tutti - disse Jason. - e ne vado fiero. Ora possiamo parlare del tuo persecutore -
Colton racconto tutto a Jason e Jeff li trovò come due amici a parlare.
Cosa era successo?
- sei ancora intero. Cosa é successo? - chiese Jeff confuso.
- che hai un amico fuori di testa - disse Colton ridendo.
- e mi adora già - disse Jason stringendo Colton.
- non ti allargare - disse Colton.
Jeff non capi cosa era successo ma era felice che andavano d'accordo a modo loro.
Jason decise di restare per la notte per controllare la situazione.
- mi raccomando, piccioncini. Non fate troppo rumore - disse Jason vedendoli salire.
- Jason, ma che dici!! - esclamò Jeff volendosi sotterrare.
ma come, amico? Non hai ancora mandato in buca la palla. Il troppo romanticismo ti ha sempre rovinato - disse Jason diretto.
- c'é chi apprezza il mio lato romantico - disse Jeff di rimando. - vero, Colton? -
Colton era scappato via per l'imbarazzo. Si sapeva che era riservato.
- é scappato via. Ti consiglio di raggiungerlo e dargli un assaggio - disse Jason malizioso. - deve essere molto prelibato. Ho visto certe foto. Sei fortunato -
- ehy, fantastica su altro - disse Jeff geloso.
- sai che é la fantasia erotica di molte persone. Non puoi essere geloso del mondo - disse Jason prima di andare a mettersi in posizione
Jason aveva ragione. Colton era famoso e quindi molti lo adoravano e facevano fantasie su di lui.
Quando rientro in stanza, Colton stava prendendo la maglietta del pigiama e lo vide a torso nudo come in molte foto che aveva visto per caso.
- scusami, avrei dovuto bussare... -
Colton si avvicinò a lui sempre a torso nudo e lo baciò.
Fu la prima volta che le mani di Jeff toccarono la schiena nuda di Colton e aveva una pelle morbida. Si sdraiarono sul letto e continuarono a baciarsi. Colton avrebbe voluto andare avanti ma Jeff pensava che fosse troppo presto. Colton amava come Jeff si preoccupava per lui in tutti i sensi e decise di aspettare. Stava così bene anche senza fare l'amore.
☁☁☁☁ Il giorno dopo, Colton e Jeff dovettero separarsi. Lui doveva tornate a Parigi ma lo affidò a Jason.
- lui ti proteggerà - disse Jeff dispiaciuto di partire in quella situazione.
- vai e stupisci il mondo con le tue creazioni - disse Colton baciandolo.
Jason gli diede tutta la privacy possibile e poi Jeff sali sul taxi.
Colton sali in camera e trovò un regalo di Jeff. Un bel mazzo di fiori.
☁☁☁☁ Sei giorni dopo☁☁☁☁
Parigi
Jeff era nella hall del Hotel Four Seasons George V, era appena tornato un giro di jogging e prese il cellulare per chiamare Colton sentì delle ragazze parlare di un articolo proprio sul suo amato.
Andò a vedere e c'era la foto di Colton con Charlie Carver con la scritta:
'Semplice riunione tra ex colleghi o nuovo amore?'
Colton e Charlie sembravano molto complici in un quella foto. Aveva un bel sorriso e gli venne un po di gelosia. Charlie era della stessa età di Colton, più vicino al suo mondo di quanto fosse lui e aveva paura che Colton avrebbe preferito alla lunga una persona coetanea che un uomo maturo sulla quarantina.
Colton aveva un postato su twitter: 'Una divertente serata con i miei ex colleghi. Sembrava essere tornato sul set'
Colleghi? Allora il giornalista come al solito si era inventato lo scoop.
Gli arrivò una chiamata di Colton:
' Jeff, non credere a quell'articolo. Ho incontrato Charlie per caso e non eravamo soli, c'erano anche Holland e Ian con noi. Quel... '
Jeff: Colton, respira. Si mi sono un ingelosito, é vero ma mi fido di te
Colton: mi dispiace, che tu abbia dovuto pensare che un giorno potrei preferire uno della mia età. A me non importa se hai 16 anni più di me, tu mi fai sentire come non mi era mai capitato. Un amore come questo io non l'ho mai provato, te lo giuro.
Jeff: nemmeno a me era mai successo, sei arrivato all'improvviso nella mia vita e tutto é cambiato per me. Quando tornerò, devo dirti qualcosa che volevo dirti da tempo
Colton: e non me la puoi dire a telefono?
Jeff: é una cosa che voglio dirti di persona
Colton: non vedo l'ora
Jeff: parlando di altro, come avere Jason come coinquilino?
Colton: é un po disordinato per essere un poliziotto, finisce all'acqua calda ma mi sta vicino come se fossi un fratello
: Jeff: si ha un po di difetti ma ha un cuore d'oro sotto sotto
Colton: si. Sono molto grato della sua presenta. Il mio ex non si é fatto vivo ancora. Non é molto positivo per Jason perché sta sicuramente pensando a qualcosa. Io non mi faccio condizionare
Jeff: bravissimo, Colton. Non dargli il potere
Jeff e Colton parlarono per un"altra mezz'ora e poi Colton fece colazione con Jason prima di andare a lavoro. Jason non lo perdeva di vista neanche un attimo, aveva promesso a se stesso di proteggere quel piccolo uomo prezioso per il suo amico e al quale si stava affezionando tanto.
Aveva una seziona di shopping con la sua grande amica Holland, per anni si pensava che stessero insieme e invece li univa uno grande legame di amicizia.
allora Colton, racconta alla tua Holland chi ti sta facendo felice - disse lei mentre prendeva dei vestiti.
- che dici? Sono lo stesso di sempre - disse Colton facendo finta di cercare vestiti.
- ti conosco, Colton. Questi occhi brillanti non li hai mai avuti - disse Holland girandolo verso di lei. - chi é lui? -
- ok c'é qualcuno - disse Colton a bassa voce.
- Lo sapevo - disse Holland a gran voce entusiasta.
- abbassa la voce. Per adesso ci stiamo frequentando tranquillamente - disse Colton portandola in camerino.
- sono felice per te - disse Holland abbracciandolo.
Era così bella la loro amicizia.
Andarono anche a pranzo insieme dopo lo shopping frenato e Colton gli venne un'idea mentre vide un libro sulla sagoma di Parigi in una vetrina.
- andrò a Parigi - disse Colton all'improvviso.
- a Parigi? É li che vive il tuo amore misterioso? - chiese Holland curiosa. - Parigi, la città dell'amore. Voi due e lo sfondo della Torre Eiffel. Che romantico! -
- potrebbe essere. Chissà - disse Colton giocando un po con lei.
- non puoi dirmi che vai a Parigi e tenerti tutto per te - disse lei super curiosa.
- sei unica, Holland - disse Colton dandole un bacio sulla guancia.
Tornò a casa, preparò la valigia e Jason vide che prenotava il biglietto.
- Jeff sarà felice di questa sorpresa - disse Jason sorridendo. - finalmente tu e lui a Parigi... -
- non finire la tua frase oscena - disse Colton conoscendolo.
- sei troppo prevenuto - disse Jason . - volevo dire che finalmente consoliderete questo amore. Vedi non é osceno -
- non cambia il significato - disse Colton guardandolo.
Jason prese la sua valigia, la controllo bene per precauzioni contro l'ex e mise anche un piccolo regalino alla coppia. Colton parti con la valigia stranamente più pesante, non capiva ma alzò le spalle e mise la valigia per il controllo. Lo guardarono un po strano mentre prese la valigia per imbarcarsi. Era un confuso.
Ci mise quasi 11 ore di volo, usò con Jeff la scusa di un lavoro improvviso e quindi non sarebbe stato reperibile per un po di ore.
Colton arrivò a Parigi e si presentò al Four Seasons George V. Era così emozionato.
- mi scusi, potrebbe chiamarmi Jeff Leatham. Avrei un lavoro per lui - disse Colton tutto in francese.
La reception avviso di una persona che aveva un lavoro per lui e Jeff igraro della sorpresa.
Scese nella hall e su una poltroncina c'era Colton con la valigia. Rimase a bocca aperta, non se lo aspettava e ci mise un po per realizzare che non era un sogno. Dovette avvicinarsi e stringerlo a sé per rendersi conto che era là con lui.
- é la più bella sorpresa che una persona mi abbia mai fatto. Attraversare l'Oceano per due giorni solo per vedermi - disse Jeff commosso. - non posso immaginare in momento più perfetto per dirtelo: ti stavo aspettando da tempo -
-ho capito da subito che c'era qualcosa di speciale tra noi. Ho detto ' lui é quello giusto' -
Dopo quelle dichiarazioni, si diedero il primo bacio pubblico sulla hall.
Andarono nella stanza di Jeff, lui lo aiutò con la valigia e Colton divenne rosso a tutti quei preservati e anche a quel vibratore.
- non sono miei - disse Colton subito. - non li ho messi -
- infatti non sono tuoi - disse Jeff prendendo il biglietto con la J di Jason.
'per i vostri indimenticabili momenti. Dateci dentro'
- io lo uccido a Jason! - gridò Colton imbarazzato.
Colton stava per prendere il cellulare per chiamarlo ma Jeff chiuse la valigia e gli tolse il cellulare dalle mani
- lasciamo stare Jason, pensiamo a noi - disse Jeff prima di baciarlo.
- é una bellissima idea - disse Colton disteso sul letto.
Colton e Jeff si baciavano dopo tutto il tempo lontani avevano bisogno di quel contatto. La canottiera e la maglietta andarono a terra, si sfiorarono la pelle con le bocca e le dita. Tutti e due sentirono che era diverso dalle storie precedente mentre si toccavano, si baciavano e si accarezzavano. Fu il loro primo contatto intimo. Fu bellissimo e si guardarono innamorati prima che Jeff scese a finire un lavoro e Colton guardava dal terrazzo il paronama. Jeff scese nella sala e parlò con il suo staff per organizzare una cena romantica a Colton. Sapevano già cosa fare e volevano rendere speciale quella cena e soggiorno di Colton li Non avevano mai visto Jeff così e tutti era felice per lui. Colton fece un giro per il Four Seasons, era fantastico e si fermò a vedere il suo uomo a lavoro. Era sempre affascinate e poi Jeff era sexy con quella canottiera e i fiori non gli toglieva virilità anzi era un tutt'uno con essi. Jeff portò Colton a pranzo fuori per Parigi, gli mostrò le strade e le meraviglie di quella città e Colton si ritrovò su un battello ristorante sulla Senna tutto per loro.
- wow!!! Hai prenotare per noi due - disse Colton sorpreso.
- volevo godermi il mio fantastico uomo da solo - disse Jeff stringendo da dietro e dandogli un bacio sul collo.
- il tuo uomo mi piace come titolo - disse Colton felice.
Così si goderono quella crociera di due ore con un menù di alta cucina francese, elegante e raffinata.
Colton si leccò i baffi a tutto quel menù, Jeff fu uno splendido gentiluomo e c'erano anche i musicisti che mettevano a disposizione il battello. Era tutto così perfetto e romantico e lui e Jeff stavano su una una nuvola. Si diedero tanti baci e si imboccarono i dessert a vicenda.
Dopo due ore tornarono in hotel, Jeff tornò in hotel a finire il suo lavoro mentre lasciò uno dello staff con Colton così poteva visitare un po Parigi. La sera arrivò presto e Colton trovò bella composizione con un biglietto:
' segui i petali e mi troverai'
Colton decise di farsi prima una doccia, conoscendo il suo uomo sapeva che aveva preparato qualche sorpresa. Si preparò e uscì dalla stanza per seguire i petali.
I petali lo portò in una terrazza dove c'era uno meraviglioso tavolo apparecchiato per due e trovò Jeff molto elegante che versava champagne.
- non finisci mai di sorprendermi - disse Colton con uno sguardo.
- tutto per il mio uomo - disse Jeff dolce.
Colton si avvicinò a lui, si baciarono con il panorama della Torre Eiffel e poi brindarono a loro.
Jeff lo fece accomodare come un gentiluomo, fu una bella cena con altro menù prelibato.
Jeff e Colton ballarono anche un bellissimo lento e la serata proseguì in stanza. Colton trovò la camera piena di fiori e candele.
Colton era un po nervoso ma finalmente lui e Jeff avrebbero fatto l'amore. Si baciavano con dolcezza Jeff lo spogliò pian piano con una delicatezza infinita e Colton si sentì come un fiore nelle sue mani. Era una cosa bellissima che lui lo toccasse come i suoi preziosi fiori. Colton iniziò a spogliarlo anche lui, erano a torso nudo e si stesero sul letto.
Erano tutti e due emozionati mentre si guardavano e Jeff iniziò a baciargli dal collo al petto e scese giù con dolcezza e calma. Si dedicò anche i suoi capezzoli succhiandoli e leccandoli, Colton gemete e Jeff gli piaceva quel suono.
Scese più giù, mise le mani alla chiusura dei pantaloni e guardò Colton con uno sguardo ' posso?' e lui sorrise a quella richiesta. Si sporse a baciarlo in sì. Jeff gli tolse i pantaloni con delicatezza e poi risalire per baciarlo. Stava facendo tutto in modo perfetto, voleva godersi ogni parte del suo corpo e anche dimostrandogli quanto ci tenesse a lui.
in tutti i suoi rapporti passati, Colton non aveva sentito tutta questa attenzione e anche ai piccoli dettagli. Jeff pensava a tutto.
Si dedicava totalmente a lui con anima e corpo. Colton invertì le posizioni e anche lui iniziò ad esplorare il fantastico corpo del suo amore, Jeff sentiva in ogni bacio, carezza e altro l'amore di Colton che lo faceva vibrare sotto le sue mani. Quel piccolo uomo gli aveva sconvolto l'esistenza.
Non c'erano bisogno di parole, bastavano i loro sguardi di adorazione e amore per l'altro e Colton scese giù per dargli piacere.
Jeff lo portò su e gli disse: - stasera é totalmente per te -
Era un vero amore, Colton lo baciò e si domandava come aveva fatto vivere fino a quel momento senza di lui. Jeff invertì le posizioni e scese sempre giù per farlo godere. Si vedeva che era più esperto, la sua mano e la bocca sembravano coccolare il suo membro e gli davano un piacere immenso. Colton gemeva tanto come mai aveva fatto. Jeff risalì per baciarlo e lui si sentì così pronto. Jeff lo preparò come se stesse toccando un fiore prezioso e usò tutto quello di cui aveva bisogno dal cassetto.
Jason pensava che lui era solo romantico ma ci pensava anche lui a quelle cose poi con uno come Colton al fianco.
- amo come mi tocchi - disse Colton sentendo le dita dell'altro dentro di sé
- meriti di essere amato, adorato e venerato - disse Jeff baciandolo sulla pancia salire su. - meriti la dolcezza, la dedizione e anche la passione - Alla parola passione sentì il membro di Jeff farsi strada dentro di sé, era da molto che non lo faceva ma non sentì dolore forse era molto eccitato o forse Jeff era così bravo da evitarlo. Sentì qualcosa di mai sentito prima, sentì di appartenergli totalmente e che lui era l'uomo della sua vita.Erano una cosa sola ma nel vero senso della parola. Le spinte lo portavano nel loro paradiso,
Jeff lo baciava mentre gli faceva sentire quanto lo amava e lo desiderava. Erano due romantici e anche passionali, infatti la loro prima volta era dolce e ricca di passione, quella passione ardente ma non volgare, Colton sentì atmosfera diventare sempre di calda e le spinte si fecero più intense ma mai violente. Jeff sapeva dargli tutto. Jeff incoraggiato da gemiti e dagli incoraggiamenti di lui con frasi ' più forte' o ' dammelo tutto' e Colton sentì il membro dell'altro andare in profondità, toccando le più alte vette del piacere con colpi decisi e toccando il punto in maggior piacere. Colton urlò il suo nome e Jeff venne dentro il preservativo e poi venne Colton stimolato ancora di più dalla bocca di Jeff che lo prese tutto in gola.
- wow! Sono senza parole - disse Colton riprendendo fiato. - mi hai regalato una giornata e una prima volta da sogno, amore -
- meriti questo e altro - disse Jeff stringendolo a sé. -: Il nettare dei fiori e il tuo siete i miei sapori preferiti -
Colton alzò la testa e lo baciò.
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