Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Epilogo

È incredibile quanto possa essere assurda la vita.
Il giorno prima sei seduta sul divano, a pensare quale gatto vorresti coccolare per i prossimi anni - nei tuoi futuri momenti solitari da zitella - e il giorno dopo il tuo fidanzato ti fa la proposta di matrimonio più romantica di questo mondo.

O almeno per me. Voglio dire, c'è chi ha costruito il volto della propria fidanzata con un sacco di cubi di rubik per farle la proposta - in quel caso però il poveretto è stato rifiutato malamente, poverino - o chi ha fatto fare la scatola dell'anello a forma di pokéball e una carta pokémon con su scritto "mi vuoi sposare?", quindi a qualcuno probabilmente ciò che ha fatto Ace potrà sembrare banale.

Ma non a me.

Di certo, un anello infilato dentro i popcorn, in un cinema prenotato solo per noi due, mentre sullo schermo gigante lampeggia la fatidica domanda è molto meglio di ricevere indietro le proprie mutande.

Sorrido involontariamente se ripenso al suo viso rosso come un pomodoro o a come si torturava le mani, impacciato, aspettando la mia risposta.

Forse era preoccupato di ricevere un sonoro no, visto quanto a lungo l'ho rifiutato in passato. Ovviamente ciò non è accaduto. Sono scoppiata a piangere come un'idiota, gettandogli le braccia al collo. La mia risposta è stata un bacio.

Tra l'altro, dopo di questo sono spuntati Matt vestito da unicorno e Camille in completo da cheerleader. Non ho la minima idea del perché si fossero vestiti in quel modo, so solo che quando mi sono staccata da Ace li ho sentiti applaudire.

«Volevamo regalarti un po' di disagio. Io ho preferito essere quello carino e coccoloso, Cam la stronza.» mi ha detto Matt, dopo averci lanciato un'occhiata compiaciuta. Camille ha solo mormorato che l'avevano costretta.

«Dovevate farvi vivi solo se mi avesse rifiutato!» ha esclamato subito Ace, per poi tapparsi la bocca.
«Sì, insomma. Per tenerti compagnia. In quel caso, forse sarei stato troppo deluso per riaccompagnarti a casa e non volevo farti stare da sola... Però non gli ho detto io di vestirsi in quel modo, lo giuro!»

In quel momento mi sono resa conto di averlo reso insicuro. Forse l'ho davvero rifiutato troppo a lungo, visto che l'ho portato a organizzare un piano b in caso di friendzone. Comunque è proprio vero che non tutto il male viene per nuocere: è in quell'istante che ho preso la decisione di non fargli provare mai più una tale insicurezza.

Rick è arrivato subito dopo con una torta, seguito da Wilbur.
«Sono stato costretto.» è l'unica cosa che ha detto Wil, senza distogliere lo sguardo da Cam. Se ne è andato dopo aver mangiato una fetta di dolce. Mi chiedo ancora cosa sia successo tra quei due.

Ogni volta che, per un motivo o per un altro, sono insieme, non fanno che lanciarsi sguardi sofferenti. Magari stava nascendo qualcosa fra loro o forse è già nato. Allora perché si evitano come la peste? Quando ho provato a chiederlo a Cam, mi ha detto che non poteva dirmi nulla per non ferire Wilbur. Non capisco...

«Sembrava solo ieri quando Ace ti piombava in casa e leccava il fondoschiena ai tuoi.» ridacchia Camille divertita, distogliendomi dai miei pensieri.

È seduta comodamente su un divanetto in stile antico, osservandomi mentre mi atteggio davanti allo specchio. Oggi è la mia damigella d'onore e mi ha aiutata a prepararmi.

«Non ricordarmelo.» ribatto, reprimendo un brivido. Allora non pensavo che avrei mai ceduto al suo fascino e invece mi ha proprio fregata.

«Beh, ti ha fatto una bella sorpresa quando ti ha fatto la proposta. Forse voleva riscattarsi dalle mutande?» ride Cam.

«Vero.» concordo, sentendo ancora quella piacevole morsa di calore al petto.

Ripensando a quel giorno, Ace mi ha confessato che non ha programmato la sorpresa nella sua sala-cinema perché era ancora scosso da quello che ci avevano fatto dentro Matt e Rick.
A volte si comporta come un bambino, considerando che ha fatto sostituire tutte le poltrone senza motivo, una settimana dopo la festa dei suoi.

Non ho la minima idea di cosa sia successo, visto che nessuno me lo vuole dire, però sono già passati due anni da quel giorno. Mi sembra esagerato, visto che ancora ne parla con fastidio.

Rick non fa che punzecchiarlo, tra l'altro. A volte si comporta come se avesse trovato un nuovo giocattolo in Ace. Mi fa paura. Con il senno di poi, capisco perché i primi tempi Matt sosteneva che il suo ragazzo fosse sadico, nonostante dicessi che mi pareva carino. Pensandoci, forse era solo geloso perché lo trattavo come un fratellino.

Ogni volta che entrava al Blockbuster con Parker al seguito, per parlare dei film Disney o chissà che altro, mi faceva una certa tenerezza. Spesso ho beccato Matt a fissarli in trance, come se stesse assistendo a uno spettacolo meraviglioso.

Lo posso capire.
Parker è dolcissimo - senza contare che Matt in fondo lo adora - e Rick pare un angioletto da proteggere, finché non apre bocca.

Aveva ragione Drama Queen a dire che fosse un lupo travestito da agnello. E pensare che mi sembrava un ragazzo come tanti al tempo ed ero convinta che la nostra Regina esagerasse.

«Ace probabilmente sverrà appena ti vedrà.» sghignazza Camille d'un tratto, lisciandosi la gonna di seta con le dita. Le arriva fino al ginocchio ed è di un bel colorito rosa perla.

Le sta d'incanto. Ho perfino sorpreso Wilbur a fissarla prima, nell'atrio. Deglutisco. So che non dovrei impicciarmi, ma è difficile tenere a freno la mia curiosità, visto che anche Cam non fa che guardarlo.

«Dici?» rispondo e la vedo annuire dal riflesso.

In questo momento sono davanti a un lungo specchio con indosso un vestito bianco candido. Mi sto sposando davvero. Mi sembra di sognare.

Lascio scivolare lo sguardo sulla gonna del vestito. Ha un taglio a sirena e scintilla. Sono davvero stupida, considerando che, insieme al corpetto a forma di cuore, l'ho scelta solo perché mi mette in mostra le forme. E so che farà impazzire il mio futuro marito - Ancora non ci credo che presto lo chiamerò così!

Il solo pensiero di sorprendere Ace mi fa venire voglia di piombare di là, ma so che gli sposi non possono vedersi prima delle nozze.

Onestamente, adesso capisco tutti quei discorsi da "mi sento bellissima con il vestito da sposa", che prima mi parevano solo inutili. Mi sento fantastica - un vero schianto - ma non è perché l'abito è stupendo. È la gioia che si prova nel metterlo a farmi sentire così bene. Mi sento bellissima, perché so che questo vestito rappresenta la mia unione con Ace. È una cosa simbolica, come lo era l'anello nei popcorn quel giorno.

Dio, sono diventata così mielosa. Che schifo. Ace mi ha fatto diventare uno zuccherino ambulante che dispensa amore e felicità. Bleah.

«Ana, sei arrossita.» mi prende in giro Camille.

«Non chiamarmi Ana.» borbotto, nello stesso istante in cui si apre la porta, rivelando Charlotte, la sorella di mia madre.

Anche lei porta lo stesso vestito di Camille, ma a differenza della damigella d'onore, non ha una scollatura rotonda, bensì un taglio a V elegante.

«Siamo quasi pronti!» annuncia entusiasta, muovendo la testa allegra, com'è solita fare quand'è felice, facendo affidamento sulla sua coda di cavallo, ornata con una rosa, per tenere insieme l'acconciatura.

Ci credo che è allegra, visto come le cose si sono evolute fra lei e Marshall, l'amico di Ace.

A proposito di Ace, ho scoperto che ha lo strano potere di farsi amare sempre di più con il passare del tempo, anche se inizialmente sa solo farsi odiare. Questo per dirvi che al momento sono veramente cotta di lui e che questo sentimento probabilmente non farà che aumentare in futuro.

Quindi sono giustificata se mi sento al settimo cielo, giusto?
Oddio, mi sento come la protagonista di un romanzetto idiota a fare certi discorsi, ma ormai non posso più negare quanto mi piaccia.

Ora è su di me che pikachu dovrebbe usare fulmine. E pensare che un tempo lo auguravo alle coppiette che vedevo per strada. Ora però le capisco - dannazione! - e vorrei prendermi a ceffoni visto quanto sono stucchevole.

«Alanis, quanto ancora resterai ad ammirarti?» mi prende in giro Camille, facendo sfuggire una risatina a zia Charlie.

«Non mi sto ammirando.» mento, cercando di nascondere quanto sia felice - ma solo perché è imbarazzante, dato che mi sento come una bambina in una fabbrica di peluche.

Sapete, Ace mi tratta come una regina e mi fa sentire amata ogni giorno di più, anche se i primi tempi litigavamo sempre. Ho scoperto che è davvero popolare con le ragazze e io - purtroppo - sono la classica fidanzata gelosa. Insomma, tendo a marcare il territorio se ho il minimo sospetto che una donna ci provi con lui davanti a me e una volta soli non faccio che lanciargli frecciatine.
A mia discolpa, sono un po' migliorata con il passare del tempo!

Per il resto, ho fiducia nel mio Finto Harry e so che non farebbe mai nulla con un'altra, quindi sono piuttosto tranquilla. Poi, come ho detto, sono migliorata e ora non bisticciamo quasi mai - tranne quando si tratta di cosa ordinare al sushi.

Da una parte ne sono contenta di questa pace, dall'altra mi chiedo perché Ace non si sia comportato come una persona civile fin dall'inizio. Voleva così tanto essere un bad boy arrogante?

Anche se in realtà so che è una specie di autodifesa, la sua. È come se solo i pochi santi che hanno avuto la pazienza di sorvolare sul suo lato infantile e stupido, potessero accedere davvero al suo cuore. E se entri, non esci più.

«È normale essere eccitati.» mi dice Charlotte, porgendomi il mio bouquet.

«Anche se si tratta di te.» si intromette Camille, prendendomi ancora in giro, e io le faccio la linguaccia.

«Alanis, è ora!» mi chiama mia madre, sulla soglia della porta, a braccetto con papà.

Sto ancora progettando la mia vendetta contro di loro, per avermi quasi costretta a sposarmi, ma vederli così felici mi fa passare qualsiasi intento omicida. Prima o poi farò di certo qualcosa, la vendetta è un piatto che va servito freddo. Forse un tatuaggio, visto quanto sono contrari all'idea. E dato che non ho mai avuto la mia fase da adolescente ribelle, così potrei rimediare.

«Ok. Sono pronta.» mi dico, andando verso di loro.

Le cose non potrebbero andare meglio. Quasi mi spaventa tutta questa gioia.
Insomma, sono circondata dai miei cari, sto per sposare l'uomo che amo e adesso ho anche un lavoro stabile, ergo non ho alcun tipo di preoccupazione.

Oh, giusto! Voi non lo sapete.

Alla fine, Ace mi ha dato in mano la gestione del Blockbuster, dicendo che ne capivo di più io e che lui doveva tornare al suo vero lavoro. Non è che mi ha regalato il negozio, chiariamoci, mi ha fatto un vero e proprio contratto, rendendomi l'unica proprietaria.

«Se te lo dessi e basta, mi taglieresti le palle e le metteresti sull'albero di Natale come ricordo.» ha detto, mentre firmavo i documenti dopo averli controllati.

Gli ho dato ragione. Non voglio dipendendere da lui e adesso che non ho più un capo a cui sottostare sono davvero indipendente. E poi aveva ragione anche su un'altra cosa: ne capisco di più io. Non so come ho fatto, ma sono riuscita ad animare il negozio e adesso siamo così impegnati che i balletti con le vecchiette sono un lontano ricordo.

Forse perché non è più un vero e proprio Blockbuster. Ci siamo distaccati dalla catena e ho messo su il mio negozio da zero, comprando solo il locale. Adesso chi vuole può affittare i film, ma in realtà è più una caffetteria che altro. Ho attaccato internet, Matt ha fatto un corso da barista e ogni tanto Cam ci fa da cameriera, attirando clienti e suoi fan. Insomma, è un internet caffè, dove la gente si riunisce per parlare di film e serie TV.

Ancora non ci credo. Non mi sarei mai aspettata che le cose andassero in questo modo, la vita a volte è imprevedibile.

Una volta d fronte alla portone che mi condurrà in chiesa, con la musica dell'organo nelle orecchie e mio padre al mio fianco, faccio un profondo respiro.

«La sposa arriva!» sento urlare dall'altra parte e la voce è così forte da sovrastare la melodia.
«Alanis, sbrigati! Ace sta impazzendo!» urla ancora Matt.
Forse è felice visto che è il testimone.

«Non è vero!» sento ribattere allo sposo e mi scappa una risata divertita.

Ovviamente non poteva essere un momento serio, considerando che quei due hanno instaurato una forte amicizia con il passare degli anni. Adesso sono sempre insieme e spesso li becco a parlare di Wattpad. Ho decisamente creato due mostri.

«Quei due idioti...» sento mormorare Camille alle mie spalle e sono certa che abbia il broncio.

Tutto ciò è disagiante.
Beh, almeno siamo in tema.

«Verso un nuovo disagio e oltre.» mi dico, mentre la porta si apre sulla figura sorridente e imbarazzata di Ace, dall'altra parte del tappeto rosso.

E mi sento finalmente completa.

Sia lodato il Dio disagio.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro