15 - Il trash è di casa.
All'improvviso una figura ben conosciuta esce dal negozio e si precipita da Ace, abbracciandolo. Sapevo che ci avrebbero ascoltato, ma non pensavo che arrivassero a tanto.
No, ma che dico? Trattandosi di lui dovevo aspettarmelo.
«Matt!» esclamo.
«Scusate, ma eravate una tale lagna! Se anziché flirtare, vi mettevate a parlare seriamente non sarebbe stato più così divertente.» si impone, trascinando nuovamente Ace dentro il negozio, per poi mollarlo una volta all'ingresso.
Il mio caro amico si gira verso Camille, ora tranquillamente appoggiata al bancone in modo causale. In pratica, tiene uno dei film in mano e sta facendo finta di leggere la trama. Come so che finge?
«Cam, è al contrario!» la avviso e lei sobbalza.
Sgamata. Se dovete fingere di non aver sentito nulla, almeno fatelo bene. Oh, ma che dico pure io?
Regola numero due delle fanfiction: Vuoi qualcosa fatta bene? Cambia libro. Ovviamente scherzo, alcune sono meravigliose, ti arrivano dritte al cuore. Ma se la protagonista si chiama Hope e c'è un bad boy, non puoi aspettarti di trovarti la reincarnazione di Manzoni alla tastiera.
Camille intanto è arrossita e ruota, con una meccanicità degna di un robot, il film nel verso giusto.
«Lo sapevo benissimo! Stavo solo ammirando i colori usati per l'immagine del film, guardandola da più angolazioni.» si difende, cercando di apparire scocciata.
«Certo...»
Ci crediamo tutti! Socchiudo gli occhi, guardandola male, ma non le dico più nulla perché Ace si decide finalmente a parlare.
«Ma-» fa lui, massaggiandosi il punto in cui Matt l'ha afferrato. Deve essere più forte di quanto aveva immaginato.
«C'era bisogno di questa sceneggiata?»
«Certo che sì!» esclama Matt, rifilandogli un'occhiata seccata, come per dirgli "Ma davvero non lo capisci? Come hai fatto a essere selezionato per il cast?"
«È sempre un buon momento per il trash.»
Come dargli torto?
«Devo parlare con Ana e-»
«Questo può aspettare.» lo interrompe bruscamente Matt.
«Siete noiosi quando fate così. Il romanticismo strappalacrime riservatelo a quando siete da soli e qualcuno non deve vedere le cavolate che fate e dite. Qui si flirta!» dichiara.
«Quindi niente conversazioni accompagnate da violino in sottofondo.»
«Matt...» provo a convincerlo, usando un tono calmo e pacato - Notare i due sinonimi vicini, stesso significato ma ritmo più lento e una parola in più scritta. Immagino ragioni così chi scrive di Hope - anche se vorrei urlargli contro, perché adesso sono curiosa.
Cosa voleva dirmi Ace?
«No! Sono indignato.» mette il broncio.
«Romeo qui non ha nemmeno una cheerleader contro cui farti competere per farti capire i tuoi sentimenti.» continua imperterrito, indicando Ace con svogliatezza.
«Che strazio!» si lamenta poi.
«Questo è molto disagiante.» ride Camille, che adesso ha lasciato perdere il film e sta guardando la scenetta sorridendo beata.
Deve aver finito di litigare con Wilbur, che comunque non accenna ad allontanarsi da lei per più di due metri. Caro, sei inquietante anche tu però...
«Il disagio è un'arte.» afferma Matt.
Non è che possa dargli torto.
«Come vuoi tu.» ribatte Cam, ponendo le braccia indietro e il petto in fuori per stiracchiarsi le spalle indolenzite.
Chissà che avrà combinato con la sua compagnia teatrale, sembra piuttosto stanca. Comunque, non so se il fatto che Wilbur le stia guardando la scollatura sia più imbarazzante o trash, ma nel dubbio ve lo dico: Damon tarocco ha deciso di essere il maniaco della situazione.
Ci mancava, vero?
«Bene, adesso che siamo d'accordo...» ricomincia Matt, battendo le mani per richiamare l'attenzione di tutti.
«Su cos'è che siamo d'accordo?» domando.
Mi sono persa qualcosa? Forse dovrei prestare più attenzione alla gente.
«Farò la parte della cheerleader. Da oggi chiamatemi Madison o Jennifer.» scherza.
«Ma davvero?» rido.
Ah, Matt... Si comporta come uno stupido, ma sono certa che si sia intromesso in quel modo ridicolo solo perché ha capito che ero in imbarazzo - anche se adesso vorrei aver ascoltato le parole di Ace. È un buon amico, anche se probabilmente è rimasto immobile a godersi la nostra conversazione dall'inizio alla fine insieme a Camille.
La mia vita sentimentale non è poi così interessante, ragazzi.
«Sarà divertente!» esclama Matt a mo' di risposta e dai suoi occhi pare estremamente serio.
Cosa ho pensato un attimo fa? Che lo abbia fatto per il mio bene? Devo essere impazzita. Già, magari ha solo voglia di fare casino e si sta davvero godendo il momento. Conoscendolo, potrebbe anche essere. Non c'è un limite al livello di trash che può sopportare la mia vita?
«Io non ho diritto di parola?» chiede Ace.
«Certo che no, sei la brutta copia di Harry, mica il protagonista!»
Ahia. Questa ha fatto male pure a me.
«Comunque, passiamo alle cose veramente importanti. Dato che adesso c'è qualcuno con cui shippare Camille, ho pensato di dover essere io la falsa amica che ruba il bad boy a Hope.»
A questo punto vedo la mia amica capitolare e raggiungerlo come una furia... Seguita da Wilbur. Tesoro, placa i bollenti spiriti. Ancora un po' e le sbavi addosso e non mi pare che tu sia un carlino.
«Fai sul serio?» domanda lei.
«Mai stato tanto serio.» ammette Matt.
«Perché avrei dovuto rubarle io Ace?» insiste Cam.
«La cheerleader è bionda.»
«Cos'è questo pregiudizio?»
Oddio, ricominciano? E il ruolo di Drama Queen del giorno va a...
«Regole di Wattpad. Quando entri sul sito è come se firmassi il tuo assenso a tutto ciò.» risponde pacamente Matt.
Non credo che l'app sia stata creata con questo scopo...
«Dimentichi che non siamo in un libro.»
«Sei così contrariata solo perché adesso ti shippo con Mr. Muscoli lì.» sentenzia.
«Non è che sia proprio il massimo, ma ci si accontenta.»
Matt, perché fai sempre gli accoppiamenti più strani? Sono sicura che Camille non sia affatto felice che tu le abbia detto una cosa simile. Beh, almeno così capisce cosa provo ogni volta che mi provoca su Ace.
«Wow, grazie amico!» esclama Wilbur.
Allora sa anche parlare, oltre che sbavare!
«Lui mi piace, dovresti dare retta a...» si è voltato verso Camille, quindi credo che si stia rivolgendo a lei, ma lascia la frase in sospeso.
Probabilmente non ricorda il nome del nostro Drama Queen.
«Ora sono la stronzetta.» gongola Matt, facendo il segno della pace con le dita.
«Alla stronzetta!» ripete Wilbur indicandolo.
«Perché deve esserci per forza la stronzetta?» si lamenta allora Camille.
«Scherzi? È la regola! Niente fyccina senza stronzettina.»
Per favore, evitiamo le frasi in rima. Non siete mica Ned Flanders!
«Fyccina?» fa Wilbur, giustamente confuso.
«È un altro modo per dire fanfiction, ma si riferisce solo a quelle brutte.» spiego io, visto che Camille pare aver deciso di ignorarlo.
«Oh... Ok?»
Gran bella risposta! E io che ero convinta che tutti i Salvatore fossero affascinanti in ogni cosa. Lui invece è un tipo da "Oh... Ok?". C'è davvero bisogno di aggiungere altro? Mamma mia, sento che mi sta venendo mal di testa. In meno di un'ora ho conosciuto Punk Salvatore (pensandoci ora, dalla cresta mi ricorda Duncan di A Tutto Reality, solo che l'originale era più figo. Nel dubbio: Duncney forever.) sopportato le baggianate di Matt (beh, questo lo faccio sempre) e ascoltato i piagnistei di Camille (che non è che sia la cosa più stimolante al mondo). Oh, e c'è Ace (qui non c'è bisogno di aggiungere nulla).
«E io sono perfetto per il ruolo di Jennifer!» esulta Matt, indicandosi. Evidentemente ha già deciso il nome definitivo.
«Come no, Drama Queen.» lo prendo in giro.
«Matt, quindi vuoi farti Ace alle sue spalle?» chiede Camille ridacchiando.
Più tardi devo farle un discorsetto. Deve smetterla di additarci come coppia. Non lo siamo ora, né mai lo saremo.
«Scherzi? Non arriverei a farmelo.» risponde Matt, un po' offeso.
«Però un bacio o due...»
«Bene, accomodati.» dico io.
«Ehi!» si lamenta Ace.
Ha riconquistato la facoltà di parlare?
«Se Destiny è d'accordo non c'è gusto.» ribatte Matt, perdendo tutto il suo entusiasmo, guardandomi male.
Beh, scusami tanto! La prossima volta griderò qualcosa di imbarazzante del tipo: "Lui è mio, brutto figlio di barbabietole!" così sarai soddisfatto.
«Destiny?» chiede Wilbur.
«È Hope.» rispondiamo in coro io, Matt e Camille.
«Hope?» fa ancora il punk.
«Lascia perdere, amico.» gli dice Ace, ormai rassegnato.
«Quindi Matt, non lo vuoi più?» chiedo, vedendo che non è più così felice del suo ruolo di Jennifer come prima.
«No, sarebbe noioso.» fa spallucce.
«Preferisco il ragazzo carino e timido!»
Detto questo, Matt va verso l'unico superstite degli amici di Wilbur, che nel frattempo stava guardando i titoli dei film, ignorandoci, e praticamente lo tira in mezzo a noi, tenendolo per mano. Ah già! C'era anche il tipo magrolino. Me ne ero completamente scordata. Guardandolo meglio, ha i capelli lunghi e biondi tirati indietro con un cerchietto, degli occhiali dalla montatura sottile e gli occhi verdi. E anche oggi ho fatto la mia presentazione alla Hope! Evvai!
«Come?» domanda il ragazzo scioccato, ritrovandosi improvvisamente troppi sguardi addosso.
In effetti Matt è piuttosto bravo a coinvolgere tutti, che questi siano volenti o nolenti non importa molto. È una sua qualità, che sia un pregio o un difetto dipende dal punto di vista.
«Questo fa di te il ragazzo dominatore?» domanda Camille, con gli occhi che le brillano.
Ma dai, si è ripresa piuttosto in fretta dalla storia della cheerleader bionda!
«Eh?» fa il tipo.
Com'è che si chiamava?
«Aspetta... E Josh?» domanda Ace.
«Credevo che il vostro appuntamento fosse andato bene.»
«Non fa per me. È così appiccicoso. Io sono uno spirito libero.» annuncia Matt con orgoglio.
«E poi mi ha mollato.» ammette l'attimo dopo.
«Ah.» risponde Ace e nessuno ha il coraggio di aggiunge altro.
«Come hai detto di chiamarti?» domanda Matt, rivolgendosi al povero tizio che ha tirato in ballo, senza dar peso alla questione.
Ma non lo sa nemmeno lui?
«Rick...»
Alanis placati. Non fare battute su Rick and Morty...
«D'ora in poi sarai RM.»
Oh, giusto! Ci mancava il k-pop.
«Cosa?»
Ovviamente lui è confuso. Sembra un cagnolino in mezzo a un branco di lupi. Ci sono passata anche io quando ho conosciuto Matt, ma non ho intenzione di ripetere l'esperienza. Mi vengono i brividi solo a ripensare al suo interrogatorio di allora. Mi dispiace, Rick, ma sei da solo. Questa è una questione di sopravvivenza.
«Oddio, io amo gli yaoi e i BL!» Camille però, da sempre, sa prendere Matt per il verso giusto, lo ammetto.
«Auguri!» grido io, unendomi a loro, alzando in aria un bicchiere metaforico.
Scusate, devo stare dalla parte del più forte per il mio bene, sia fisico (potrei andare verso una parete e sbatterci la testa più volte, aspettando che la tortura delle loro domande finisca presto, se mi lascio coinvolgere in questa storia) che mentale, per ovvi motivi.
«Eh?»
Se continua così comparirà la scritta "Rick è così confuso da colpirsi da solo" sulla sua fronte.
Non so quanto gli convenga: Matt e Camille amano i Pokémon.
«Certo, se tu fossi uno dei BTS sarebbe meglio...» commenta infine Matt, aggiungendo altro disagio.
Ma si sa: il trash è di casa.
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