Mi sembra doveroso fare alcune premesse e, soprattutto, chiarire che leggere questa storia non vi renderà magicamente degli scrittori, ma vi potrà fornire strumenti e consigli utili. Tenete presente, inoltre, che esistono manuali e corsi approfonditi, relativi alla scrittura creativa e alla narrativa. Dal canto mio cercherò di presentarvi una rapida carrellata dei punti salienti.
Vi chiedete il perché lo faccio? Semplice! Ho letto delle storie con un gran potenziale - in mezzo a tanto niente, qualche perla ci sta - e mi sono rivista qualche anno fa, quando di regole di scrittura non sapevo nulla e avevo con me soltanto un buon italiano e tante idee... e qualche amico a sostenermi.

Ok, ma chi sono io, che titolo ho per parlare? Domanda lecita e, in effetti, titoli accademici per parlarne non ne ho. Ho studiato per tre anni al liceo classico (quello di una volta, quando ci si diplomava in sessantesimi e si portavano tre materie!), tuttavia mi sono diplomata all'istituto d'arte. Come molti di voi ho sempre inventato storie e scritto pensieri, solo che io amavo e amo la musica, per cui a diciassette anni cominciai a strimpellare la chitarra e a buttare giù i miei primi testi; io nasco, infatti, come songwriter e tale sono stata fino al 2012, quando una piccola casa editrice (free) pubblicò il mio primo romanzo, "Scarlet - Morire per vivere". Da allora sono cambiate molte cose e sono senza dubbio cresciuta, ho studiato quanto più mi è stato possibile e continuo a farlo, ogni volta che firmo un contratto editoriale (per ora sono a quota quattro) rischio l'infarto, ogni volta che mi trovo nella fase di editing di un romanzo cerco di apprendere quanto più riesco dall'editor, ogni presentazione/evento è ansia che sale alle stelle e ogni volta che un lettore mi cerca per farmi qualche complimento mi sciolgo e, temo, arrossisco (sia lodato l'inventore del fondotinta!). Questo per farvi capire che ciò che condividerò con voi è il frutto della mia esperienza maturata in questi anni, con diverse case editrici e professionisti del settore, con il confronto e il dialogo costante con tante persone e autori differenti, sempre con rispetto reciproco.

Se credete che essere un autore emergente (quest'ultimo è tale quando ha all'attivo almeno tre pubblicazioni) sia facile, temo abbiate sbagliato di grosso; è forse più semplice essere un esordiente, perché dopo è tutto lavoro serio, impegno, costanza e tanta, tanta voglia di fare, nonostante tutto, nonostante le critiche, i guadagni inesistenti e la promozione che ti porta via più tempo di quanto vorresti.

Ecco, io vi parlo come autrice emergente, una come tante, che però ha voglia di leggere belle storie ed è convinta che da qui ne possano uscire.

Credi in te, ma non dimenticare mai di essere umile, di avere rispetto di chi spende il suo tempo per leggerti, che ti critichi o ti lodi.