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Dedica- 15


Tre mesi dopo

Mario si accende una sigaretta e passa l'accendino ad Alessandro che lo imita, mentre Mirko e Matteo si stanno dividendo gli avanzi delle pizze in maniera meticolosa.

Siamo seduti a terra in cerchio a casa di Mario, in questi ultimi tre mesi ho visto poco i miei amici perché sono stato impegnato con la registrazione del disco, che mi ha portato via un sacco di giornate.

Fisso il mio bicchiere di coca-cola che è pieno per un quarto, mentre Mario attacca a parlare

"Quando mostrerai la tua sorpresa ad Angelina?" Chiede curioso.

Finisco la coca-cola e mi giro verso Mario per rispondergli

"Oggi stesso, più tardi vado a prenderla fuori scuola".

Fa un tiro dalla sigaretta, ha legato i capelli e mi ricorda vagamente quelle pettinature da samurai dei film. Al collo porta l'immancabile collana di legno con scritto Mowgli, ormai un suo tratto caratteristico.

Mirko prende parte alla conversazione

"Feci un regalo simile a Giorgia, quindi sono convinto che apprezzerà".

Alzo le spalle: immagino che abbia ragione.

Del nostro gruppo manca Diego, perché ha degli impegni promozionali, ma è stato messo al corrente della sorpresa che farò ad Angelina, l'unica che non ne sa niente è Maddalena, ma solo perché lei non è molto discreta su certe cose e rischierebbe di farselo scappare.

"Poi la voglio portare a Genova questo venerdì: abbiamo bisogno di un week-end tutto nostro. In questi tre mesi ci siamo visti poco per i nostri impegni: io con la registrazione del disco e lei con gli esami universitari. È giusto staccare un attimo" Continuo.

"Le farei conoscere la tua famiglia?" Mirko è un po' esitante su questa domanda, come se si sentisse invadente

"Si, conoscerà la mia famiglia". Affermo convinto.

Mirko annuisce e si infila un pezzo di crosta di pizza in bocca.

Sento che è arrivato il momento di portare Angelina a casa mia, al di là del fatto che mia sorella insista per conoscerla, voglio che Angelina faccia parte della mia vita.

"Così ufficializzerete di più la cosa" prosegue il mio amico.

Alessandro spegne la sigaretta nel posacenere, frega un pezzo di crosta da Matteo e poi dice

"Visto che non c'è Diego facci sapere come va la tua vita sessuale".

Ecco, ti pareva che non tirasse in ballo certi discorsi.

"Non sono affari tuoi" rispondo secco.

Mario spegne a sua volta la sigaretta e si volta verso Alessandro

"Di certo va molto meglio della tua, sei messo così male che scommetto che si lamenterebbe persino un manichino".

Colpito e affondato! Ed eccoci che iniziamo a ridere tutti come dei matti, tranne Alessandro che fa il finto offeso

"Molto simpatico Molinari" mormora fingendosi risentito.

Prendo in mano il telefono e guardo l'ora: devo andare a prendere Angelina che tra poco esce da scuola. Mi congedo dai ragazzi che stanno ancora sghignazzando, Matteo si accoda perché ha delle faccende da sbrigare.

Quando siamo all'esterno della casa mi augura buona fortuna e si incammina verso la sua macchina. È un ragazzo di poche parole, ma dal gran cuore.

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Vado a prendere Angelina e la porto a casa mia, durante il tragitto mi racconta che anche l'ultimo esame sostenuto è andato bene e sono contento per lei. In filosofia è riuscita a prendere 28 studiando con l'aiuto di Zoe, i voti più alti sono stati ovviamente in storia e in letteratura dove ha preso dei 30.

Entriamo in casa e posiamo i giubbini nel attaccapanni, Angelina si stiracchia e la felpa si alza mostrando un pezzo di pelle.

"Ho bisogno di una vacanza" si lamenta. Come darle torto.

"Si dà il caso che ho la soluzione: volevo portarti a Genova questo venerdì, per un week-end solo nostro".

Sgrana gli occhi: non ci può credere. Mi scruta come per capire se la prendo in giro o sono serio

"Non ci sono mai stata a Genova" dice con voce sognante.

"Allora cogliamo l'occasione" le ammicco.

La bacio e succhio il suo labbro inferiore, ha un sapore fruttato, molto probabilmente dovuto al muffin ai mirtilli che ha mangiato alla caffetteria della scuola. Con una mano scivola sotto la mia felpa e mi accarezza piano la schiena, adoro la sensazione delle sue mani sulla mia pelle, così calde e delicate. Mi stacco controvoglia da quelle labbra perfette e lei mi guarda con un sopracciglio alzato, la prendo per mano e la conduco nella mia camera.

"È arrivato il momento della tua sorpresa" dichiaro.

Prendo la chitarra e le faccio cenno di sedersi sul letto, Angelina ubbidisce e si siede al centro del letto con le gambe incrociate, mi osserva per cercare di captare qualcosa. Io continuo

"Come ben sai ho registrato il disco e ho tirato fuori ben 10 tracce. Permettimi di farti sentire in anteprima questa canzone, che è l'ultima che ho scritto".

Leggo la curiosità nei suoi occhi e le sorrido. Questo che stiamo per vivere è un momento molto intimo, più del sesso. È un momento in cui le apro totalmente il mio cuore.

Inizio a suonare una melodia e accompagno la chitarra alla voce, mentre le note della canzone di Angelina prendono vita nella stanza

"Angelina è una ragazza con il sorriso timido e la voglia di vivere addosso. È così bella che neanche se ne accorge,

Sempre in fissa con lo specchio, In para per il suo corpo.

Vorrei prestarle i miei occhi per farle vedere quanto è bella non solo fuori, ma anche dentro.

Entrambi non credevamo più nell'amore, ci sembrava solo un'illusione. È bastato poco, forse un giro d'orologio, per abbattere le barriere.

Ha due occhi da paradiso, che riflettono la sua anima.

Voglio soltanto il meglio di lei, tutto per me.

Ho bisogno di lei nella mia vita, lei che è totalmente mia. Angelina è una garanzia d'amore e di purezza. Le offro il mio cuore e questa melodia, siamo due incasinati che si sono innamorati".

Le ultime note scemano nell'aria, guardo Angelina è mi accorgo che ha gli occhi lucidi. Poso la chitarra e l'attiro tra le mie braccia.

"Queste parole sono bellissime". Ha la voce roca, per via dell'emozione.

Bacio i suoi capelli setosi, mi stendo sul materasso e faccio posare la sua testa sul mio petto. Restiamo così: a respirare il nostro profumo, le nostre mani intrecciate e il sapore delle sue labbra sulle mie.

"Sei la cosa più preziosa che ho". Mi ritrovo a sussurrarle, lei si morde il labbro inferiore, persa nella nostra bolla.

Accarezzo il suo viso rotondo, le sue guance morbide e arrossate.

"Non sai quanto ti amo Angelina".

I suoi occhi si fondono con i miei, mentre pronuncia parole simili

"Ti amo anche io Andrea". Lo dice con voce flebile, ma che arriva diretta al mio cuore.

Non so dire per quanto tempo rimaniamo così: ormai i minuti si sono persi letteralmente, ma poco importa.

Arrotolo una ciocca dei suoi capelli intorno al dito

"Conoscerai la mia famiglia" le dico.

Angelina abbasso lo sguardo, sembra che stia riflettendo su queste parole. Le alzo il mento

"Non sentirti inadeguata perché non lo sei".

Incrocia il mio sguardo e annuisce, desidero davvero che cominci a credere di più in sé stessa e sono sicuro che pian piano ci riuscirà.







ANGOLO AUTRICE:

La Canzone per Angelina me la sono inventata.

Angelina pian piano riuscirà a credere di più in sé stessa, grazie anche all'amore che la lega ad Andrea.

Il prossimo capitolo sarà ambientato a Genova, tra cui la prima parte nel quartiere di Bogliasco: dove Andrea è nato e cresciuto.

Grazie a voi che mi leggete :)


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