Il venerdì Meiko diede appuntamento a Gakupo nella sala computer per scrivere insieme la canzone.
Entrambi arrivarono in perfetto orario per l'appuntamento e si accomodarono sulle poltroncine girevoli.
Meiko accese il computer e con Word iniziò a racimolare qualche idea mentre Gakupo giocava a videogiochi sui samurai, quando la mora lo scoprì gli tirò un pugno in faccia, sgridandolo per un quarto d'ora.
Quando le acque si furono calmate Meiko si schiarì la voce e disse
- Bene bel samurai con poco cervello hai messo in moto qualche rotella per la canzone o sei rimasto indietro alle costruzioni dei bambini piccoli?-
Gakupo era abituato al carattere presuntuoso e prepotente di Meiko perciò non ci fece nemmeno caso è annuì con la testa.
- Miracolo allora là dentro non è tutto vuoto, mi puoi dire qualcosa o vuoi stare zitto per il resto della tua vita?- brontoló Meiko
- Se stai zitta forse potrei dirti i miei pensieri!- sbruffó Gakupo in risposta
- Ah?! Prova a ripeterlo se ne hai il coraggio uomo insolente!- Meiko iniziò a gridare contro il povero Gakupo che ha fatica ne uscì illeso senza danni ai timpani.
- Meiko calmati! Ti ricordo che dobbiamo scrivere una canzone!- spiegò il viola
- Ca...hm...si hai ragione! Se non la scriviamo saranno cavoli amari e non ci tengo a fare i recuperi.- disse Meiko
Finalmente i due smisero di litigare e si sedettero davanti ai loro pc ed entrambi scrissero testo e parole per circa due ore e mezza.
Poco tempo dopo Meiko distolse il suo sguardo dallo schermo e lo rivolse verso Gakupo -Allora sei riuscito a scrivere qualcosa ho non hai cavato niente dalla tua zucca vuota?- disse la mora ironica
- Se proprio vuoi saperlo ho scritto una pagina intera!- rispose Gakupo a botto
- Davvero? Fa vedere!- Meiko si alzò dalla sedia e notò il duro lavoro di Gakupo, fu allora che si rese conto dei suoi sbagli e di tutte le offese arrecate al partner di progetto
- Visto che ho fatto qualcosa?- disse Gakupo orgoglioso di se stesso
- Già hai fatto un buon lavoro...ma non pensare che ti lascerò dormire solo per questo!- rispose Meiko sorridendo
- Bene io direi di unire i nostri lavori e vedere cosa ne esce fuori!- esclamò Gakupo
- Bene ora mettiamoci d'accordo e iniziamo!- esultò Meiko
Passò un'altra ora è finalmente la canzone fu completata.
- È stato un miracolo, mi aspettavo di meglio ma può essere un risultato accettabile- disse Meiko con dei fogli stampati in mano
- Non esagerare...a me sembra una bella canzone...- rispose il samurai
- Pff... era solo per non elogiarti...ma devo ammettere che è una bella canzone ed in parte merito tuo...- disse Meiko facendo un sorriso a trentadue denti
Gakupo arrossí era raro vedere un sorriso così luminoso sulle labbra dell'amica.
- Già grazie mille anche a te per il duro lavoro- Gakupo fece un inchino come un maggiordomo ammaestrato
- Dai non esagerare, sembri un poveraccio così- Meiko iniziò a ridere, per lei Gakupo era una persona ingenua e buffa ma in fondo egli aveva un buon cuore ed era la sua qualità migliore.
- Hai per caso idee utili per il titolo zucca lessa?- chiese Meiko
- Si ma non chiamarmi zucca lessa grazie- ribatté Gakupo
- Ok spara il titolo!-
- Dream chaser mi sembra adatto-
Meiko annuì velocemente con il capo e dopo aver scritto il titolo sul foglio sorrise dolcemente come non aveva mai fatto.
Gakupo si sentì strano, da quando conosceva Meiko era abituato a vederla arrabbiata ma vederla sorridere in modo naturale era come ricevere un colpo al cuore, non capiva bene cosa stesse succedendo ma era sicuro che gli piaceva vedere Meiko felice.
Dopodiché si salutarono normalmente e tutti e due tornarono nelle proprie stanze.
Gakupo si sentì strano ma alla fine riuscì ad addormentarsi nonostante tutta la confusione insediatasi nella sua testa.
Meiko, invece, aveva voglia di incontrare la sua amata, l'aveva vista sempre silenziosa e taciturna quando andavano alle medie ma ora era diventata una ragazza nuova.
Dopo aver girovagato un po' per il campus la trovò indaffarata nel innaffiare i fiori.
Meiko non le aveva mai rivolto la parola, la osservava da lontano ed era contenta così, ma non avrebbe mai immaginato che il vento cambiasse la sua rotta.
Meiko per sbaglio inciampò sulla radice di una pianta e stava per cadere quando qualcuno la prese al volo.
La mora alzò i suoi occhi castani e incontrò quelli azzurri dell'altra.
Ia era riuscita a prendere giusto in tempo l'altra prima che cadesse per terra.
Meiko in preda all'imbarazzo - Grazie mille per avermi salvato...- le sue guance rosse erano nascoste solo dal buio che stava arrivando
- Non c'è di che- rispose Ia con molta naturalezza
Meiko era affascinata da Ia, si vedeva lontano un miglio quanto la mora fosse innamorata dell'argentata.
Ia si avvicinò a Meiko e le chiese - Va tutto bene? Ti sei fatta male da qualche parte?-
Meiko rispose con un no flebile e fece per scappare quando Ia la fermò all'improvviso
- Dove vai? Non avere paura voglio solo diventare tua amica!- Ia sorrise.
Anche se era buio Meiko riusciva a vedere quel sorriso angelico illuminare anche la notte più profonda
- Davvero vuoi diventare mia amica?- domandò Meiko incerta
- Ovvio te lo appena detto- le due rimasero a chiacchierare per almeno mezz'ora;
Davvero Meiko stava parlando con Ia? Era un sogno diventato realtà all'improvviso?
Più tardi le due si augurarono buonanotte e Meiko mentre salì le scale si sentiva felice come non mai. Lei e Ia amiche, non lo avrebbe mai nemmeno lontanamente sognato eppure ora avevano fatto amicizia e per Meiko quella sarebbe stata una giornata indimenticabile.
Arrivò davanti alla porta di camera sua quando sentì un annuncio all'altoparlante della scuola
- Si avvisa i gentili studenti che tra una settimana si terrà l'esame di metà semestre, vi auguriamo di passarlo con successo.
Vi auguro buonanotte-
Le parole terminarono in quel momento e tutti compresero che tra sette giorni si sarebbe tenuto l'esame per cui ogni duetto si era impegnato.
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