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Cap:3-Gioco D'azzardo, Alcool E Speranza

C'è un vuoto in me
Ed è esposto come un monet.

Dormivo tranquilla nel mio letto, quando la radio si accese e si senti -miei cari, bentrovati in questa nuova trasmissione, oggi parleremo di scuola, se avete domande chiamate il nostro numero 8********0, una persona tempo fa mi ha chiesto cosa ne penso delle verifiche a sorpresa e perché non dare la risposta proprio ora, in live, restate sintonizzati riprendiamo dopo la pubblicità-
Mi alzai di scatto e mi preparati per andare a scuola, mi ero totalmente scordata che il prof. Cardighello voleva fare la verifica, arrivai a scuola in orario e aspettai il professore. Era sicuro volesse fare la verifica perché era in ritardo e, di solito, se fa ritardo e perché vuole che proviamo a ripassare. Dopo circa dieci minuti il prof. entrò e urlò "fate tutti silenzio, oggi verifica a sorpresa prendete i fogli protocollo e separate i banchi" tutti fecimo come disse mentre i compagni si lamentavano fra loro. Cominciammo le verifiche e ogni tanto mi arrivavano bigliettini dove chiedevano le soluzioni, io li ignoravo semplicemente e finivo la verifica per prima ma non consegnavo per non farmi notare. Il prof. raccolse i compiti e se ne andò. Il resto della giornata filó liscia come l'olio se tralasciamo qualche sberla o pugno da qualche compagno alla quale non ho dato le risposte. Mi era rimasta una botta sul braccio che presto sarebbe diventata un livido ma ormai ero abituata, se mi arrabbiavo gliela davo vinta quindi dovevo sopportare e stare zitta. Tornai a casa, cucinai qualcosa e andai a riposarmi con la mia radio mentre parlava della politica e delle novità. Mi alzai, come al solito mia madre era fuori, presi dei vestiti e andai a prendere il monopattino del vicino, non lo avevano toccato, era ancora sporco di sangue e non era minimamente spostato, perciò presi un tovagliolo e pulí un po' il manubrio, quando il sangue non si vide piú, lo presi ed andai al club. Entrai e invece di cercare nella stanza principale cercai in altre zone, nella zona sex non poteva essere così decisi di andare nella zona dei giochi d'azzardo. Prima di entrare però avevo bisogno di un po' di soldi, mi avvicinai a qualcuno di molto ubriaco, mi misi a ballare vicino a lui e senza che se ne accorgesse gli rubai il portafoglio, nonostante fosse la prima volta ci riuscí senza nessun problema e allontanandomi controllai il contenuto. Dentro c'erano documenti e soldi, presi i soldi e lasciai i documenti per poi andare agli oggetti smarriti e fingere di averlo trovato, entrai nella zona dei giochi d'azzardo e mi avvicinai ai tavoli. Se mio padre è in questa zona, gioca da molto tempo quindi dovrebbe essere abbastanza bravo, perciò cerco qualcuno con un montepremi molto alto. Mi avvicino a 2 persone che stanno giocando a poker e guardo la partita, l'uomo a destra a molti soldi mentre quello di sinistra è molto stressato, alla fine vinse l'uomo di destra. Finita la partita mi avvicinai e prima che potessi dire qualsiasi cosa lui disse "ragazzina, non sono interessato alle donne e poi sei troppo giovane per me, la zona che cerchi è dall'altro lato" io dissi in tono seccato "non ho intenzione di entrare in quella zona voglio giocare" lui bevette un sorso della sua birra e disse "ne sei sicura? Non ho mai perso finora" io annuí e mi misi al lato opposto del banco lui diede le carte e disse "comincia tu" io guardai le carte confusa non sapendo cosa fare e lui disse "cosa aspetti? Gioca" io ero un po' imbarazzata e lui disse "sai almeno come si gioca?" io dissi titubante "in realtà no" tutti si misero a ridere ma io provai a ignorarli, l'uomo seduto dal lato opposto del tavolo aveva una grande empatia visto che capí il mio disagio e urlò "E FATE SILENZIO! È giovane non avrà mai giocato ma da qualche parte bisogna pur iniziare, ripensate alla vostra prima partita, vi sarebbe piaciuto che in tanti ridessero perché non sapevate giocare?" tutti si zittirono e lui si rivolse a me "facciamo una partita di prova e poi la sfida va bene?" io annuí e lui mi spiegò il gioco. Poi fecimo la partita di sfida, io avevo scommesso 1/4 dei soldi rubati e lui solo 1/8 dei suoi, mentre giocavamo provai a capire qualcosa su di lui e chiesi "da quanto tempo giochi?" lui giocò il due di picche e rispose "ho cominciato in questo club 20 anni fa e da quel momento questo è un posto fisso". Rifiuta le avence, beve molto e frequanta questo posto da 20 anni potrebbe essere lui, devo trovare un modo per parlare con lui anche dopo la partita, così giocai il sei di cuori e dissi "posso cambiare la scommessa?" lui disse "in teoria no ma sentiamo la tua proposta" gli risposi "se vinci tu prendi il doppio di quanto io abbia scommesso ma se vinco io tu ti tieni i tuoi soldi ma mi fai un favore, UNO SOLTANTO" lui ci penso su e disse "ci sto". Non pensavo avrebbe accettato subito ma adesso devo concentrarmi sulla partita, non posso permettermi di perdere quindi, anche se odio farlo, baro. Alla fine vinsi la partita è lui disse "non male per essere la tua prima partita" io dissi diretta "posso chiederti questo favore?" lui disse "certo vai pure" io risposi "in privato" lui sbuffò, si alzò e mi disse di seguirlo, andammo in quel maledetto posto appartato e lui disse "chiedimi quello che vuoi" intanto si pizzicava la maglia, forse pensava che gli avrei chiesto di fare sesso ma io subito dissi "non c'entra il sesso" lui smise e fece una faccia confusa e io continuai "sai mantenere i segreti?" lui annui e io gli raccontai di cosa avevo scoperto su mia madre e su mio padre, poi lui disse "mi dispiace per te, ma io non vedo cosa posso fare per aiutarti" io presi coraggio e dissi "vorrei che ti facessi un test del DNA con me per capire se sei tu, sai corrispondi alla descrizione che mi è stata fatta di mio padre" lui disse "tutto qui?" io annui e lui disse "ok, domani alle 16 ci vediamo davanti questo club se ti va bene" io annui e lui fece per andarsene io lo fermai e dissi "io mi chiamo Delia, lei é?" lui disse "io sono Husk, piacere di conoscerti Delia" io contraccambiai e andai al bar per bere qualcosa dopo questa serata stancante. Mi bevetti della semplice coca-cola e mi feci strada tra la gente per andarmene, uscii e andai a fare visita alla professoressa per ringraziarla della soffiata sulla verifica e per condividere un po' della speranza che avevo in me. Presi il monopattino e andai a casa della prof, bussai alla sua porta e mi aprí Alastor, che disse "Ma che piacere vederti cara, accomodati" io ringraziai ed entrai, poi dissi "Dov'è la prof?" prima che lui rispondesse sentimmo una voce dall'altra stanza che diceva "Delia, sono di qua vieni" io andai nella stanza da cui mi chiamava la prof. e una volta raggiunta mi fece accomodare. Lei disse "Com'è andata la verifica del prof. te lo ricordavi?" io risposi "È andata bene, all'inizio volevo restare a letto ma grazie alla mia radio me ne sono ricordata e sono andata" Alastor s'intromise e disse "Vedo che segui la mia trasmissione". Ecco perché era familiare come voce, perché non ciò pensato prima, prima che potessi dire qualcosa la prof. disse "E i compagni come hanno reagito?" io mi limitai a dire "Come al solito" e guardai il braccio dove si era fatto il livido, poi Alastor disse "Il solito a cosa equivale?" io non dissi nulla ma mostrai il livido e lui chiese "Perché hanno fatto una cosa del genere?" io risposi diretta "non gli ho passato le risposte". Prima che potesse rispondere io cambiai argomento e dissi alla prof. "Oggi ho trovato una persona che potrebbe essere mio padre" lei super entusiasta disse "Davvero? E chi è? Come si chiama?" io dissi semplicemente "È un ludopatico alcolizzato ma rifiuta le avance, e gentile, ed è di parola" la prof. disse "una brava persona tutto sommato" io annui e gli raccontai di come ho vinto la partita e la scommessa, senza dirle di aver barato, poi aggiunsi "ha accettato di farsi il test del DNA e mi ha pure detto come si chiama" prima che la prof. rispondesse Alastor disse "Conosco diverse persone che giocano in quella zona, posso provare ad indovinare?" io annui e lui disse "Percaso, quest'uomo é Husk?" io dissi stupita "Si in effetti è lui" quanto vorrei la sua capacità d'osservazione e d'intuizione. Dopo ci mettemmo a parlare e per errore mi addormentai sul divano a casa della prof.

1470 parole
ANGOLINO AUTRICE
Salve lettori spero vi piaccia questo capitolo, purtroppo la storia non la sta leggendo nessuno ma spero che un giorno arrivi agli occhi di qualche lettore. Per ora farò solo il POV di Delia ma ho intenzione di fare qualche capitolo speciale con quello degli altri + quello di Delia ovviamente. Se vedete errori di ortografia non esitate a segmalarmeli, detto questo vi saluto cari lettori al prossimo capitolo.
P. S. La canzone si trova su YouTube si chiama "We're sure to drown" in italiano sul canale di "Doppialex 3v Studios".

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