Ogni ricreazione e momento libero i tre bambini li passavano in soffitta, frugarono ovunque, Hector riuscì a trovare dei vecchi articoli di giornale che parlavano della misteriosa scomparsa della figlia del sindaco, nella foto c'era la loro scuola, quindi capirono che quella era la casa della bambina scomparsa, trovarono altri articoli in cui parlavano della morte della bambina: " 16 luglio 1847, trovato nel fiume Senna il corpicino senza vita della figlia del sindaco, secondo le indagini la piccola si sarebbe suicidata." Vivienne rimase sconvolta trovò una pagina del suo diario che rispose ad ogni domanda: " Caro diario, nessuno mi vuole più bene, per colpa della meningite ho perso l'udito e il mio cervello ha subito delle lesioni, papà ha detto che non posso più vivere con lui e per colpa della mia disabilità, la scuola mi ha respinta, tutte le persone di cui mi fidavo mi hanno voltato le spalle, non ha più senso vivere." Vivienne capì perché madre Adelaide era così severa, aveva sulla coscienza la morte di una bambina alla quale aveva voluto un bene dell'anima e molto probabilmente la sua disabilità le portava alla mente la piccola Mylène, ad un certo punto vennero scoperti da madre Adelaide che gli disse di uscire immediatamente, uscirono e la madre evitò lo sguardo di Vivienne, ma aveva capito che aveva scoperto la verità, così la fece entrare nel suo studio e cominciarono a discutere, la piccola voleva spiegazioni, non capiva cosa avessero contro le persone con disabilità, madre Adelaide le disse che non avevano nulla contro di loro ma la legge vietava che fossero mischiati con le altre persone, spesso venivamo rinchiusi nei manicomi, perché considerati pazzi e diabolici. La piccola non aveva più parole andò a letto pensando.