Vivienne si svegliò e corse subito dai  suoi amici, per dirgli  quello che aveva pensato di fare per la recita di fine anno, i bambini accettarono con entusiasmo e quando le suore andavano a pregare o a dormire si ritrovavano nella sala del teatro per preparare le scenografie e i costumi. La recita si sarebbe svolta in due atti, nel primo atto ci sarebbero stati le musiche, i balli e i canti un clima di festa e nel secondo atto sarebbe stato tutto buio e triste, infatti la storia parlava di un principe e di una principessa che vivevano in due regni diversi, ma quando si conobbero si innamorarono e vollero vivere la loro vita insieme felicemente sposati, tutto stava andando bene quando una strega cattiva lanciò sui due regni un sortilegio che lasciò loro e i loro sudditi nell' oscurità e nel silenzio. Per realizzare la recita ci misero più di due mesi e pochi giorni prima Vivienne spedì una lettera di invito alle sue amiche di Lione e una ai suoi amici di Carcassone, che risposero che avrebbero partecipato molto volentieri, mentre il giorno prima andarono per le strade ad invitare tutti i cittadini di Parigi e il sindaco, in molti accettarono l'invito e i bambini furono veramente felicissimi, andarono a letto eccitati e contenti. Il giorno seguente erano molto agitati finita la colazione scesero subito a sistemare il palco e le sedie e poi aprirono la porta e fecero accomodare il pubblico, le suore e madre Adelaide vedendo dalle finestre tanta gente entrare nel convento corsero a vedere cosa stava succedendo e quando videro tutto pronto per la recita rimasero sorprese, madre Adelaide stava per arrabbiarsi quando però vide il sindaco fece un sospiro e sorrise, quando tutti i posti furono occupati, si spensero le luci e la recita cominciò i bambini erano veramente bravi, le persone si misero a piangere e alla fine si alzarono in piedi e applaudirono fortissimo, i bambini furono soddisfatti ce l'avevano fatta, Veronique andò al centro del palco e disse:" signori e signore, bambini e bambine siamo veramente contenti che lo spettacolo vi sia piaciuto, dovete sapere che tra noi ci sono alcuni bambini con disabilità, ma come avete potuto vedere non ha impedito di realizzare questo spettacolo, ci tenevamo a dirvi che chi ha una disabilità non è un mostro è una persona che ha diritti e doveri pari a quelli di tutti, perciò ricordate nessuno è normale il normale non esiste, ognuno è diverso, speciale e soprattutto UNICO" la gente applaudì ancora più forte e il sindaco si congratulò, suor Lilianne sorrise a Vivienne e la piccola andò via soddisfatta era riuscita a far passare il messaggio a molte persone.