Vivienne continuava a camminare, le ore passavano e le ricerche continuavano, tutta Parigi era in movimento e nessuno riusciva a trovarla, suor Lilianne era veramente preoccupata, avvisò pure il signor Maurice, ma lui rimase passivo allora la suora si arrabbiò disse che non era possibile che fosse così avaro, tirchio e senza cuore, disse che una bambina era scappata per colpa sua e lui non aveva neanche il buon senso di aiutarli a cercarla, Maurice sbuffò e sotto sotto maledì suor Lilianne e cominciarono le ricerche .
Intanto la piccola Vivienne era stanca e affamata erano ore che camminava, dopo un po' arrivo davanti ad una città era recintata da un muro alto e all'ingresso c'era scritto Carcassonne la piccola entrò, vide molti bambini giocare a palla per le vie della città e altri ragazzi che suonavano sui marciapiedi, era un posto molto colorato, c'era un grande mercato che occupava tutte le vie, molte donne con i figli in braccio e le borse camminavano in fretta per passare da un banco all'altro, ad un certo punto un bambino le toccò la spalla e lei si girò, Vivienne vide che era cieco, il bambino le porse il cappello, dentro c'erano degli spiccioli, lei disse che non aveva nulla ma lui continuò ad insistere finché lei cedette e gli diede l'ultimo spicciolo che aveva, il bimbo le sorrise e la prese per mano e la accompagnò in un posto, le disse che si chiamava Francis e le offrì una ciotola di ministra e un panino, arrivarono altri due bambini ma erano normali, si chiamavano Jean e Violette, Vivienne si presentò e raccontò cos'era successo, loro la ascoltarono e la invitarono a dormire al seminario insieme a loro, avvisarono Padre Vincent (un amico di vecchia data di padre Jacques) che si fece dire dalla piccola da dove veniva, lei le raccontò tutto e lui andò nel suo studio e scrisse subito una lettera per avvisare le suore e il suo carissimo amico che la bimba stava bene,Vivienne e i suoi nuovi amici si misero a giocare e poi crollarono.