Vivienne stava ancora correndo, non voleva sentire ragioni, madre Adelaide aveva rifiutato ancora i bambini con disabilità, lei non poteva sapere il vero motivo visto che era corsa via prima che la madre giustificasse la sua decisione, arrivò davanti ad una porta, una porta che non aveva mai visto o semplicemente non ci aveva mai fatto caso la aprì e vide che era un vecchio ufficio, pensò che fosse il vecchio ufficio del sindaco, era pieno di polvere, libri di diritto vecchi codici e articoli di giornale che parlavano di Mylène, sulla scrivania c'era una vecchia foto di famiglia, dove c'erano lui la moglie e i figli, Mylène era la più grande e stava al centro, da uno dei codici spuntò una vecchia busta, Vivienne la prese e vide che la scrittura era quella della sua pro prozia, la prese ma non ebbe il coraggio di aprirla, continuava a rigirarsela tra le dita, andò in camera sua e la aprì c'era scritto:" A te che stai leggendo questa lettera, a te che spero che tu abbia un cuore, chiedo di batterti, batterti per il diritto di tutte le persone, con disabilità e senza, in fin dei conti chi è una persona disabile? Una persona come tutte, una persona che ha dei limiti e a volte ha bisogno di essere seguito di più, ma ogni persona ha un punto debole, ogni persona ha bisogno di qualcuno. A te che stai leggendo non permettere che le persone più deboli vengano discriminate, non permettere che vengano emarginate, proteggile, a te che stai leggendo non permettere che vengano messe nei manicomi, perché chi ha una disabilità non è pazzo ha solo dei limiti, ma questi limiti non sono poi così grandi, il vero limite è non saper guardare oltre, a te che stai leggendo chiedo questo favore, chiedo che tu non escluda nessuno e che ti batta con tutto te stesso o stessa per raggiungere l'inclusione, nelle scuole, nel lavoro e nella società"
Vivienne finalmente aveva capito cosa doveva fare e corse a far vedere la lettera a suor Lilianne, ma trovò la porta chiusa, riuscì a sentire solo qualche parola e le più importanti furono problemi economici e chiudere, spaventata andò dai suoi amici e gli raccontò del poco che era riuscita a sentire della conversazione, tutti rimasero sconvolti.