Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Terzo Cliente

Vi ricordo che tutto quello che leggerete è realmente accaduto, non è stato inventato o basato su una storia già esistente.

Canzoni che ho ascoltato mentre scrivevo:
Hurts so good - Astrid S
Words - Skylar Grey
When we were young - Adele

Oggi vi parlerò del terzo cliente.
Per motivi di privacy non dirò il vero nome, lo chiameremo Paolo.

Era un periodo in cui facevo un annuncio al giorno su bakeca ( Vedi capitolo precedente ) , per guadagnare qualcosa, per arrivare alla somma definitiva più in fretta, per poi smettere.

Paolo era uno di quelli che mi ha chiesto se fossi passivo o attivo mandandomi in allegato al messaggio su whatsapp, una foto del suo apparato riproduttore .

Paolo
Alto 170 cm
Lunghezza dell'apparato riproduttore : 18 cm
Ha famiglia con bambini.
Non ha animali.
Fattore positivo : ci mette tanto a venire.
Fattore negativo: violento nell'atto.

Io, cercando di acchiappare più clienti possibili nel giorno, inviai anch'io delle foto hot, senza ovviamente il viso.

Dopo 10 min mi risponde e dice che ho un bel "apparato" e un bel fisico. Mi chiede una foto viso, come fossi fisicamente e che carattere avessi.
Risposi : Riservato, magro e asciutto fisicamente. E che sono un ragazzo versatile.

Versatile : Un ragazzo propenso ad essere attivo e passivo nei rapporti sessuali

Dopo inviato la foto viso ( Ringraziando whatsapp per aver messo la possibilità di far vedere la foto una sola volta, per poi non essere più visualizzata, non concedendo a nessuno di fare screen a chi la guarda, grazie.)

Lui mi chiede immediatamente quando fosse possibile vederci.
Io preso dalla situazione e conoscendo la mia situazione economica, dissi che potevamo vederci anche il giorno stesso.

Concorda, e ci organizziamo per la sera, alle ore 22:00.

Di solito faccio venire i clienti al mio paesino per non perdere tempo nell'andare e ritornare, soldi puliti senza pagare nessun biglietto e altro.
Per questioni di sicurezza, non li faccio venire proprio sotto casa mia, ma un po più lontano, da casa mia dista 10 min il luogo d'incontro.

Sono le 21:30, mi doccio, cerco di non pensare a quello che a momenti avverrà.
Non ho avuto una sua foto, quindi sarà un incontro al buio. Di solito chi vuole fare questo tipo d'incontri, sono persone grandi, 60 anni,questa è la fascia d'età.

Mi viene da vomitare solo a pensare che tra un po' avrò un rapporto sessuale con mio nonno, che ormai è defunto.

Mi asciugo e cerco di non pensarci.

Non pensarci
Non pensarci
Non pensarci
Sarà una questione di minuti, massimo 15 min.

Lo voglio fare eppure non lo voglio fare.
Sento che qualcosa andrà storto, una sensazione addosso strana da quando l'ho contattato, eppure eccomi qui a prepararmi per questa occasione.
Si sa, io sono una calamita per i casi umani, situazioni imbarazzanti e situazioni al quanto gravi.

Metto le scarpe e inizio a scendere.
Sono le 21:50.
L'ansia cresce ad ogni passo che faccio.
Le scale sembrano infinite.

Arrivo e non c'è nessuno in strada, sono le 22:01.

Contatto Paolo e chiedo dov'è.
È a 3 minuti da me.
Dopo 5 min arriva e mi lampeggia.
Apro la portiera, pronto a ricevere un sessantenne, e invece incontro un ragazzo, avrà una trentina d'anni.
Ci mettiamo a parlare di nulla, soltanto di come stiamo e di che cosa facciamo nella vita.
E poi un lungo silenzio.
Che soltanto le mie indicazioni stradali lo spezzava.

Faccio parcheggiare al solito posto tra gli alberi, nascosto dalla strada e iniziamo.
Mi spoglio ad una velocità impressionante, volevo che tutto questo finisse in fretta. Volevo tormare a casa sulla mia finestra, ad aspettare che si facesse buio,per ascoltare la quiete che portava il paese.

Iniziai a sbottonare la cerniera, perché a lui piaceva essere spogliato da altri, lo eccitava. Con un po' di impegno ce la feci, presi il membro tra le mani e iniziai a giocare con la lingua. Sul glande, sulla cappella,fino a leccare lo scroto.
Mi stancai e iniziai a prenderlo interamente in bocca, volevo che arrivasse già, quindi mi impegnai al massimo fin da subito.
Inziai a fare su e giù con la bocca, velocizzando il movimento.
Ma all'improvviso, Paolo, mi spinge la testa fino a farmi soffocare. Spaventato, mi sposto per levarmelo dalla bocca, continuando sempre a giocarci con la mano.
Non mi è sembrato strano all'inizio, perché mi è capitato molte volte che qualcuno mi spingesse giù, presi dal momento.
Ma Paolo non lo fece soltanto 2 o 3 volte,lo fece almeno 10 - 11 volte.
Mi bruciava la gola a fuori di scendere giù.
Ma con una scusa, mi girai e dissi di inserirlo.
Lui obbedii e me lo mise.

Non è stato gentile
Non è stato delicato

Appena me lo mise iniziò ad essere aggressivo, iniziò a strattonarmi e a mordermi le braccia e il sedere.

Chiesi di fare piano malui non nevolle sapere e continuò di questo passo.
Dallo shock non ricordo quante posizioni facemmo ma ricordo soltanto come cambiava posizione. Non lo faceva dolcemente, non accompagnava il mio corpo a cambiare. Lui lo sfratto ava, lo tirava, procreandomi dei lividi su tutto il corpo.

Piangevo in silenzio mentre me lo metteva stando a pancia in giù , ricordo il senso di vuoto che ebbi dentro. Una voragine profonda in mezzo al petto.
Volevo che arrivasse in fretta quel momento in cui avrei raggiunto la somma che mi serviva.

Dovevo resistere un po', solo un altro po'.

Con un orgasmo al quanto poco animalesco, lui mi arriva dentro.
Lasciandomi lì sul sediolino.

Mentre si pulisce il tutto
Io pulisco le mie lacrime, cerco di pulire il volto ormai rosso dalle lacrime e dal vuoto che mi aveva creato.

In quel preciso momento mi sono sentito usato, un oggetto.
Un oggetto che utilizzavi e poi lo buttavi, come se non valesse più, inutilizzabile . Come il preservativo.

Mi pagò profumatamente ed ebbe anche il coraggio di chiedere come stessi.

Io sorrisi e feci come se fosse successo niente. Però dentro stavo cadendo in quella voragine.

Alla fine tornai a casa con i miei soldi e sempre più convinto che l'essere umano fosse una bestia.

Piansi in doccia.
Non me ne vergogno, davvero.

Tutto questo mi ha fatto crescere, capire.

Che dell'essere umano, non ci si può fidare. Mai.

C'ho messo tanto, lo so.
Parlarne, apriva sempre quella porta che mi portava in questo ricordo.
Mi si creavano dei mugoni in gola che mi facevano spegnere wattpad.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro