Primo Cliente
Il primo cliente non si dimentica mai.
Ero terrorizzato all'idea di prostituirmi, ma ricordavo sempre a me stesso, che mi servivano soldi.
Soldi per poter vivere tra la società ma anche per seguire ciò che aspiravo, e aspiro ancora, ad essere.
Lo chiamerò Alberto, per motivi di privacy.
Io e Alberto ci siamo conosciuti su grindr che tutti sanno cos'è, ma per chi non lo sapesse è un app di incontri normalissimo per noi omosessuali. Tutto qui.
Tra molti swap, mi piace e ragazzi di vario genere ho visto lui, Alberto.
Esso aveva come foto profilo lui stesso a petto nudo. Sembrava una persona perfetta per quello che volevo io, clienti.
Infatti tra un ciao e l'altro, e un po' di conoscenza varia, dissi che ero un mercenario.
Lui senza problemi mi spiegò che non aveva nessun problema al riguardo, anzi cercava proprio questo,un ragazzo tanto giovane e magro, disposto a soddisfare il piacere carnale che lui desiderava.
Fù un pugno nello stomaco, perché non pensavo che fosse così facile trovare persone che facessero sesso a pagamento, e non me lo aspettavo soprattutto da una persona sposata con figli. Ero cosciente che lui stesse sbagliando.
Non giudicatemi ma decisi che volevo vederlo, che avevo voglia di lui, anche se non era vero. Volevo assolutamente provare e tastare che questa situazione poteva essere possibile, che poteva aiutarmi a sostenere le mie spese economiche.
Un bel giorno di sole, in un pomeriggio domenicale, non ricordo quale precisamente, ci vedemmo a riva al mare, un posto perfetto, popolato da molte persone, centro della città . Se fosse successo qualcosa almeno avevo le spalle coperte e potevo dire che questa persona mi aveva aggredito sia verbalmente che fisicamente . Potevo scappare.
Ma Alberto fù una persona dolce e premurosa per tutto il tempo della giornata, mi sentivo non solo al caldo ma anche amato.
Ricordo che dissi a me stesso che ero lì per un motivo solo, fare sesso a pagamento. Dovevo spulciarlo e non amarlo.
Vi sembrerà una cosa cattiva ma era quello che dovevo fare.
Ci allontanammo dalla riva e andammo per la città, finché non si fece buio.
Lui aveva voglia, io no ma comunque dissi di sì, e così ci incamminammo verso la sua auto in un parcheggio poco lontano dal centro. Entrammo e neanche dopo 5 minuti lui mi prende la mano e mi da un bacio e mi sussurra Sei fantastico. Mise in moto e andammo sull'autostrada, alla prima sosta di emergenza ci fermammo e iniziammo.
Preliminari
Prima lui a me e poi a lui
Aveva un pene più piccolo nella norma.
Nel prenderlo in bocca sentivo la sua pelle flaccida, quasi mi veniva da vomitare ma resistetti, perché dovevo farlo, non c'erano alternative, non c'erano altre strade da percorrere, soltanto quella.
Si stufò e volle di più da me. Mi spogliò con prepotenza dicendomi che voleva entrarmi dentro, sentire che sapore avesse il mio sedere.
Mi misi a 90 e decisi di aspettare la penetrazione, sentii poco male, quasi nulla, per mia fortuna ce l'aveva abbastanza piccolo.
Finsi di piacermi quella sensazione, Ansimai
Ansimai
Ansimai più forte quasi a urlare
Per far piacere il tutto.
Ma nel mentre motivo dentro ogni volta che me lo spingeva dentro.
Ritirai le lacrime indietro
Ritirai la voglia di vomitare indietro
Cercavo un modo per fuggire da lì, un ricordo, un episodio bello che mi portava sempre serenità e sollievo ma non ci riuscivo, ma all'improvviso eccolo li :
il mare.
E mi dimenticai dov'ero.
Arrivò in un lampo e si pulì immediatamente.
Mi disse che mi voleva rivedere e che avremmo fatto grandi affari io e lui.
Mi diete quello che avevamo accordato e mi riaccompagnò al punto d'incontro. Ci salutammo e tornai a casa.
Ma il giorno stesso lo bloccai , non volevo saperne più di lui, a ripensarlo mi faceva venire la nausea, mi faceva piangere e mi veniva voglia di urlare.
Non l'ho risentito più dall'ora.
Non so adesso cosa starà facendo, ma credo che stia con qualcuno.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro