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09. LA VIGILIA

"Dai Jamie! Smettila!"
Le risate di Kass si sentivano dalla mia stanza. O meglio, la stanza che condividevo con le ragazze alla Tana.
Eravamo tornati a casa da qualche giorno.
Alla stazione di King's Cross, c'erano i Potter, i Weasley, i Malfoy e i genitori di Leo.
Lo avevano salutato e lui era tornato a casa con noi.
Per ora, lo trattavano bene, nessuno sospettava niente.
Però, mamma, zia Rose e zia Lily ci guardavano sempre in modo strano.
Probabilmente loro (solo loro, perché ai maschi sarebbe sfuggita qualsiasi cosa) avevano notato che spesso e volentieri James e Kass stavano insieme e noi andavamo via. Solo noi due.
Riguardo a Jamie e Kass, quando i parenti avevano saputo, l'avevano presa abbastanza bene.
Noi non l'avevamo ancora detto. Che poi, stavamo insieme. Ma ce lo aveva mai chiesto qualcuno?
Era vero?
Decisi di parlarne con Leo.
"Leo?"
"Cosa c'è?"
"Senti ma... Noi... Cioè... Stiamo insieme? Perché ci prepariamo a dirlo a tutti, ma a noi lo ha mai chiesto qualcuno?"
"Oddio, Aly... Io..."
Ecco.
"No, tranquilla... Diciamo che sì, stiamo insieme, ma non come, per esempio, tua cugina e mio fratello."
Tirai un sospiro di sollievo.
"Certo che non siamo come loro! Quelli sono sempre lì che si sbaciucchiano. BAH!"

Prima o poi, succederà anche a te...

E tu chi sei?

La tua coscienza, cara.

Bene allora, coscienza... ZITTISCITI!

"ALY!"- mio fratello irruppe nella stanza.
"Cosa vuoi Tom?!"
"Aly! Vieni giù! Ci sono Peter, Daniel e gli altri!"
"Ah, sì... Peter e gli altri... Aspe-PETER E GLI ALTRI?!?!?!"
"Aly, tutto bene?"- chiese Leo.
"S-Sì, Leo... Scusami torno subito!"- mi alzai e corsi giù per le scale.
Mi fermai poco prima della fine degli scalini.
C'erano tutti. Peter, Daniel, Karl e Charlie.
Quattro ragazzi figli di amici di famiglia.
"Oddio!"- e mi fiondai ad abbracciarli.
"Aly!!"- gridò Charlie.
"Hey!"
"Ciao! Ragazzi come state?"
"Bene... Oh, adoro le tue guance!"
Ecco che ricominciava.
Peter. Sedici anni. Passione smisurata per le mie guance. Normalissimo.
"Aly?"- era Leo -" Ah, ciao!"
"Come fai tu a conoscerli?"
"Hanno l'età di Nick, mio fratello..."
"Aaah"
"Kate?"- Karl si rivolse a mia madre -" Dov'è James Sirius?"
"Nel suo studio, andate pure."
"Pete? Ma voi quanto restate?"- chiesi.
"Fino a stasera. Ceniamo e restiamo per i regali."
"Ok... COSAA?? PER I REGALI?! Ciao! Io vado a... Preparare una cosa!!"
Corsi nella mia camera, seguita da Leo e dalle risate di Peter.
"Cosa fai?"- chiese Leo.
"Preparo i regali per i ragazzi"- risposi.

Leo's p.o.v.
Eravamo nella stanza di Alicia e delle altre ragazze. Avevo visto i miei alla stazione ed ora ero alla Tana.
"Leo?"- mi chiese.
"Cosa c'è?"
"Senti ma... Noi... Cioè... Stiamo insieme? Perché ci prepariamo a dirlo a tutti, ma a noi lo ha mai chiesto qualcuno?"
No. Quella domanda no.
"Oddio, Aly... Io..."
Vidi i suoi occhi intristirsi.
"No, tranquilla... Diciamo che sì, stiamo insieme, ma non come, per esempio, tua cugina e mio fratello."
Sospirò quasi impercettibilmente.
"Certo che non siamo come loro! Quelli sono sempre lì che si sbaciucchiano. BAH!"
Questa frase mi fece sorridere.

Però ti piacerebbe farlo, eh?

Cos-Chi sei?

La tua coscienza.

TACI.

"ALY!"- Tom, suo fratello, piombò nella stanza.
" Cosa vuoi Tom?!"
"Aly! Vieni giù! Ci sono Peter, Daniel e gli altri!"
"Ah, sì... Peter e gli altri... Aspe-PETER E GLI ALTRI?!?!?!"- gridò lei.
"Aly, tutto bene?"- chiesi.
"S-Sì, Leo... Scusami torno subito!"- e corse giù per le scale. Lentamente, mi alzai e la seguii.
La vidi ferma circa al decimo gradino.
Tutto d'un tratto, corse ad abbracciare i nuovi arrivati. Li riconobbi subito. Amici di Nick...
"Ciao! Ragazzi come state?"- chiese lei.
Peter, uno di loro, disse ad Aly:"Bene... Oh, adoro le tue guance!"
Guance? Ookay...
"Aly?"- la chiamai -"Ah, ciao!"
"Come fai tu a conoscerli?"- mi chiese lei.
"Hanno l'età di Nick, mio fratello..."
"Aaah"- fu la risposta.
Poi Karl chiese alla madre di Aly qualcosa riguardo a suo padre.
"Pete? Ma voi quanto restate?"- domandò Aly.
"Fino a stasera. Ceniamo e restiamo per i regali."
"Ok... COSAA?? PER I REGALI?! Ciao! Io vado a... Preparare una cosa!!"- mi sfrecciò accanto e tornò in camera.
Peter rise ed io la seguii.
"Cosa fai?"- la vidi trafficare con carta, pennarelli e fili.
"Preparo i regali per i ragazzi"
"Mmh, vediamo... Ti do una mano..."
"Ok... Scrivi gli auguri che poi firmo... Io intanto... Mmh... Cosa posso regalare? Ah, si! Ho delle caramelle e... Ok! Deciso!"
Mi divertiva guardarla. Mi lasciai scappare una risata, ma non sembrò accorgersene.
Così il pomeriggio passò in fretta. Tra nastri colorati, colla, brillantini e un sacco di risate.
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Arrivò l'ora della cena. Mentre tutti eravamo a tavola, mi balenò in testa l'idea di dire a James Sirius e a tutta la famiglia che stavo con Aly.
Ovviamente, lo feci.
Anche se Kass, senza volere, mi diede un aiutino.
"Signor Potter? Se sua figlia stesse insieme a qualcuno, lei cosa direbbe?"
Alicia la fulminò con lo sguardo.
"Perché?"- chiese lui.
"Perché sta con me."
Se gli sguardi potessero uccidere, starebbero programmando il mio funerale.
Suo padre si strozzò col cibo ed iniziò a tossire.
I vari cugini mi guardarono storto e le cugine fecero degli urletti.
Le signore, invece, si limitarono a sorridere e ad aiutare Sirius a respirare.
"Non è andata poi così male, eh?"- le chiesi.
Poi lei fece una cosa che mi stupì.
Mi abbracciò e mi baciò sulla guancia.
"È andata bene, anche se hai rischiato che ti uccidessi... Almeno mio padre non ti ha linciato!"
Le sorrisi.
"Andiamo in salotto per i regali? Così tutti ci rilassiamo, eh tesoro?"- disse Kate.
Tutta la famiglia, più noi amici, si trasferì in salotto.
Non erano tutti, il resto dei parenti di Aly sarebbe venuto il giorno dopo.

Ally's p.o.v.
Quando mio padre ebbe ripreso a respirare, ci spostammo in salotto per i regali.
"Ok, ragazzi, cominciamo"- disse Hermione, che, nonostante gli anni, aveva conservato la bellezza di sempre -"Prima il mio e di Ron"
E consegnò a tutti un pacco. In quanto moglie di Ron, aveva deciso di portare avanti la tradizione e, come faceva la bisnonna Molly, lei confezionava maglioni per tutta la famiglia. Aveva fatto anche dei guanti per gli amici.
Continuammo a scartare i pacchi.
Tra le altre cose, ricevetti degli orecchini, le Fiabe di Beda il Bardo, maglie e tanti, tanti libri.
Mi rimase solo un piccolo pacchetto di carta argentata.
Lo aprii.
Dentro c'era un ciondolo d'argento con sopra una A a caratteri svolazzanti.
Leo mi abbracciò d'improvviso.
"Ti piace?"- sussurrò.
"Un sacco, grazie!"
"Adesso apro il tuo..."
Prese il sottile pacchetto e sfilò la carta.
Rigirò tra le mani la cornice ed osservò il disegno che conteneva.
Avevo copiato, con l'aiuto della bacchetta, una fotografia fatta alla stazione, come ricordo di noi quattro. Io, lui, James e Kass.
"Aly? Questo regalo è da parte di noi quattro..."- era Peter che arrivava con un ultimo regalo, speravo. Ne avevo aperti troppi.
"Grazie!"
Scartai il pacco e dentro vi trovai un quadernino.
In copertina c'era una fotografia. Rappresentava l'anno in cui ci eravamo conosciuti, in Estate, durante una vacanza. C'eravamo io, loro e mio fratello.
Non so perché, ma mi commossi un po'.
Mi alzai in piedi e lo stritolai in un abbraccio.
"Sono contento che ti sia piaciuto! Lo... Lo dirò agli altri..."- disse, un po' imbarazzato, e se ne andò. Aveva le guance un po' arrossate?
No, di certo mi sbagliavo.
Comunque, dato che era molto tardi, seguii Kass nella nostra stanza, non prima di aver dato la buonanotte a James ed a Leo e di aver salutato chi se ne andava.
Appena appoggiai la testa sul cuscino, crollai in un sonno profondo.

Nota Autrice
Ok, grazie per le 700 e passa visualizzazioni!
Volevo solo dedicare questo capitolo ad allywashere__ (spero tu abbia capito perché! Mi sono sacrificata per scrivere quello che ho scritto!)
Ciao,
A.

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