08.IL NUOVO ALUNNO
Così presi carta e penna ed iniziai a scrivere...
'Ciao mamma! Qui tutto bene, Jamie ti saluta... Oggi ho incontrato Tommy, è appena arrivato. I voti vanno bene e i professori sono simpaticissimi! Riguardo alle amiche, ho conosciuto Ally, una Tassorosso, e Kass, la mia compagna di stanza... Probabilmente James lo chiederà alla zia, ma lo anticipo con questa lettera...'
"Kass, ti va di venire da noi a Natale? Se no ti tocca rimanere qui da sola..."
"CERTO! Tanto i miei sono via per lavoro... Gli mando un gufo per dirglielo!!"- e corse verso la guferia, seguita da James.
'Ti va se Kass viene da noi per Natale? Sappi che ho già chiesto... Leo accetta volentieri... Ci vediamo a Dicembre!! Saluta papà.
Un bacione,
Aly.
P.S. A Natale...Beh...Ci sarà una sorpresa...'
Leo lesse l'ultima riga e rise.
"Dici che tuo padre la prenderà così male? So di fama che non era così tranquillo ad Hogwarts... Senza offesa."
"Le sue parole sono state: "Mi porterai il primo ragazzo a casa a 35 anni".... Non so come la potrebbe prendere."
"Non ti preoccupare, al massimo sviene."
"Sì! Come quando la zia Rose ha detto al nonno Ron che stava con Scorpius! Mi ha detto che è diventato verde poi bianco ed è svenuto..."
"Ok... Speriamo che tuo padre non faccia così!"- e ci alzammo per tornare al castello.
Presi la borsa con i libri, poi raggiunsi Leo e gli altri per andare alla serra n°2. Erano le ultime due ore di lezione del giorno....
A pensarci bene, era circa l'orario intero di una scuola Babbana. Così avremmo potuto fare i compiti nel pomeriggio.
Arrivati alla serra, venimmo accolti dalla professoressa Sprite. Dovevamo lavorare sulle Mandragole (o Mandragore).
Subito, notai che c'era un ragazzo che non avevo mai visto. Era moro con gli occhi azzurri. Portava gli occhiali.
Lanciai uno sguardo interrogativo a Kass. Lei aveva fatto lo stesso.
Ci avvicinammo e la professoressa Sprite iniziò a parlare.
Eravamo con i Grifoni. Alla prima domanda della Sprite, la mano di Andrew Weasley, un altro cugino, scattò in su.
"Signor Weasley?Prego, risponda."
"La Mandragola, o Mandragora, è una pianta dalle proprietà curative, ma anche pericolose. Se lavorata in modo particolare, può annullare gli effetti di alcune sostanze o incanti, per esempio quando si è pietrificati. Invece il suo grido è mortale, o semplicemente, fa svenire."
"Benissimo! Dieci punti a Grifondoro!"
Il ragazzo fece uno smorfia di... disgusto?
Possibile? Le rivalità erano superate da tempo, no?
Ammesso che fosse Serpeverde... Ma lo avrei già visto, no? Tutto si risolse a cena.
"Bene ragazzi. Questa sera, prima di cenare, vi voglio annunciare che ci sarà un nuovo alunno qui ad Hogwarts. Il suo nome è Julio Zabini, ora verrà smistato. Vi avverto che, pur essendo del quinto anno, frequenterà le lezioni del secondo, poiché perderebbe troppi argomenti e così imparerà le basi dell'insegnamento."
"Che fortuna spacciata!" pensai. Quel ragazzo non mi piaceva per niente.
Il ragazzo moro di Erbologia si sedette sullo sgabello. Non appena il Cappello Parlante ebbe sfiorato la punta dei suoi capelli, gridò: "Serpeverde!!"
Io non esultai come il resto del tavolo. Quel ragazzo mi metteva in soggezione. Leo mi strinse la mano. Probabilmente neanche a lui piaceva particolarmente.
Istintivamente, controllai i posti ai miei fianchi.
Da un lato, Leo, dall'altro Sam, un'altra amica. Ma non avevo calcolato i posti di fronte.
Un ragazzo del quinto anno si spostò di lato, facendo sedere il nuovo arrivato esattamente di fronte a me. Maledissi mentalmente quel ragazzo troppo gentile.
Comunque, iniziammo a mangiare. Durante il pasto, sentì il suo sguardo addosso. Mi avvicinai sempre di più a Leo, come se mi potesse proteggere da lui.
Ad un certo punto, Sam ebbe la bella idea di avviare un discorso con il nuovo arrivato. Sembrava interessata. Buon per lei.
Forse, me lo sarei scollata. Ammesso che si fosse davvero interessato. Speravo di no.
Sam era bassa, i capelli lunghi e marrone chiaro e gli occhi dello stesso colore
Era perfida, a volte, ma era simpatica e mi sembrava una brava persona. Anche lei aveva quindici anni.
"Ciao, Julio! Io sono Samanta, loro sono James, Kassandra, Alicia e Leonard!"- ci presentò tutti.
"Oh... Ciao a tutti!"- la sua voce era bassa. Non bassa e rassicurante, tutt'altro. Era inquietante.
Mi rivolse un sorriso. Sam sembrò intercettarlo.
"Loro sono tutti del secondo anno. Io ho la tua stessa età."- disse, come se fosse una cosa di cui vantarsi.
"Ok... Alicia, giusto?"- parlava con me.
"Sì"- mormorai.
"Bene... Posso chiamarti Aly? E tu?"- parlava con Leo -"Leonard? Mmmh... Leo?"
"Leonard."- replicò freddamente lui. Avevo ragione, non gli piaceva affatto.
Julio, rimase sorpreso dalla risposta di Leo.
Iniziò a parlare con Kass e Jamie...
Ah, e ovviamente con Sam.
Leo continuava a giocherellare con il cibo.
Io mi alzai, gli afferrai il polso ed uscii dalla Sala Grande. Andai in sala comune. Per tutto il tragitto, non mollai mai la sua mano.
Pronunciai la parola d'ordine ed entrammo. Lui mi portò nella sua camera. Quando fummo seduti sul letto, mi abbracciò.
"Leo... Cos'è successo con... quello, a cena?"
"Senti, non mi piace neanche un po'... Ti guarda troppo per i miei gusti... È anche più grande.
Non so cosa gli possa passare per la testa..."
Senza volere, scoppiai a ridere.
"Tu... Tu credi che lui mi possa... Tu credi che mi possa venire a piacere?"
Lo guardai. Non rispose.
"Heiii... Tu-non-ci-pensare-nemmeno. Capito?"
"Sì"
"Bene..."
"Aly?"
"Sì?"
"Ti voglio bene."
"Anche io."
"Andiamo a vedere se sono arrivati? James e Kass, ovviamente!"
"Ok!"
Uscimmo dalla stanza e scendemmo le scale.
Ci arrivarono le risate dei nostri amici.
Erano su un divanetto, abbracciati, e ridevano.
'Che carini' pensai. Senza che me ne fossi accorta, Leo aveva preso la mia mano.
Ci sedemmo sul divano.
"Cosa fate?"- chiesi.
"Io cerco di fare i compiti di Erbologia per la settimana prossima, mi metto avanti... Ma Jamie continua a fare le sue battute e non riesco a continuare!"
Mi misi a ridere.
"Giusto!! I compiti di Incantesimi! Aspetta, li vado a prendere che li finisco!"- gridò Leo, poi tornò di corsa nella sua stanza.
Entrarono Julio e Sam. Vennero verso di noi e lui si sedette al mio fianco.
Quando Leo tornò, lanciò a Julio un'occhiata non molto amichevole.
Si mise sulla poltrona di fronte a noi ed indicò le sue gambe. Sorrisi. Mi sedetti in braccio a lui, poi Jamie fece un incantesimo alla piuma, che iniziò a scrivere da sé.
"Come lo hai imparato??"- domandai, stupefatta. Quegli incantesimi non si insegnavano al secondo anno.
"Figlio di Scorpius Malfoy, ricorda!"
"Ok... Ma zia Rose?"
"Beh... Ecco... Lei..."
"Non lo sa, vero?"
"Beh... Sì, non lo sa."
"Ovvio."
La piuma smise di scrivere e si accasciò sul foglio di pergamena.
"Non ti mancava molto per finire, eh?"- chiese Kass.
"Non molto, ma non fa niente."
"Aly? Sai che ore sono?"- mi chiese Sam.
"Mmh... Le nove e quaranta circa."
"Ok..."
Notai che Julio aveva ricominciato a guardarmi.
Quel ragazzo mi dava sempre di più un senso di inquietudine.
Spostai le braccia in modo da riuscire ad abbracciare Leo ed appoggiai la testa sulla sua spalla.
"Dai, sono quasi le dieci, io vado in camera. 'Notte ragazzi!"- dissi.
"Vengo con te, ti accompagno."
Leo si alzò e mi accompagnò fino alla porta della mia stanza.
"Buonanotte, Leo!"
"Sogni d'oro bimba..."- disse ridendo.
"Come sei simpatico..."
"Lo so!"- poi mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò al suo dormitorio.
Io entrai, mi accoccolai sotto le coperte calde e mi addormentati sorridendo.
Nota Autrice
Ciaoo... Ok, mi dispiace molto per voi che leggete questa storia.
Mi sono bloccata, non avevo molte idee. Andando avanti, cercherò di fare del mio meglio.
Comunque, grazie a tutti quelli che stanno leggendo.
A.
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