🕷 Vincent
◼️ TIM BURTON ◼️ 1982
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Vincent Malloy è un bravo bambino,
ha sette anni ed è assai perbenino,
per la sua età ha virtù assai rare
ma a Vincent Price vuol somigliare.
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Ha un gatto, un cane ed una sorella
ma vuole soltanto una vita più bella.
In orridi antri, per meglio sognare,
con rettili e topi vorrebbe abitare.
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Con loro vivrebbe incredibili orrori
sentendosi preda di ghiacci sudori,
vagare vorrebbe, in tenebra oscura
sfidando pericoli senza paura.
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Con larghi sorrisi accoglie la zia
né mai vorrebbe lasciarla andar via,
immagina infatti, con grande piacere,
di farne una statua per il museo delle cere.
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Sevizia ogni giorno il suo cane Abercrombie
sperando di trarne un orribile zombie,
col qual poter nella nebbia vagare
per fare poi strage di vittime ignare.
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Non vuole soltanto incuter paura,
adora egualmente lettura e pittura.
Pinocchi e fatine non legge però,
lui adora soltanto i racconti di Poe.
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Una notte, leggendo alla fievole luce
fece un sobbalzo a una storia si truce,
la giovane moglie che tanto adorava
giaceva ancor viva nella sua bara.
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Con impeto folle si mise a scavare,
quell'orrido dubbio voleva fugare,
ma ciò che scavava scoprì che in realtà
era solo l'aiola che amava mammà.
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In camera chiuso si ritrovò
e d'esser recluso si immaginò,
il solo conforto in tanto dolore
era il ritratto del grande suo amore.
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Mentre languiva, angosciato e disfatto
la madre arrivò e lo colse sul fatto,
disse: "se vuoi puoi andare a giocare
fuori c'è il sole, ti devi svagare".
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Tentò di parlare ma gli mancò il fiato
la triste prigione lo aveva fiaccato,
scrisse: "son vittima di una magia,
da questa torre non potrò mai andar via".
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La madre rispose: "ma che prigioniero,
via dalla testa questo sciocco pensiero,
non sei Vincent Price, sei Vincent Malloy,
dovrai pur comprenderlo no? prima o poi
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non sei né pazzo né tormentato,
la vita non ti ha ancora neanche sfiorato,
sei solo un bambino di sette anni
vai a divertirti e abbandona gli affanni!".
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La mamma calmata la stanza lasciò
e Vincent distrutto al mur si appoggiò,
fu allora che tutto si mise a tremare
e dalla pazzia si lasciò trasportare.
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Udì Abercrombie il suo cane latrare
sentì sua moglie dalla tomba chiamare
orrende cose la donna chiedeva
e con mani scheletriche si protendeva.
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L'orrore suo esplose in risata assordante
che in breve divenne un urlo agghiacciante,
in preda a follia alla porta arrivò
ma lì senza vita, al suol si accasciò.
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Con flebile voce il ragazzo citò
le parole del corvo di Edgar Allan Poe:
"L'anima mia da quell'ombra laggiù
non si solleverà mai più,
mai più... mai più".
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◼️Buona Visione◼️
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