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05/11/2014

Acqua.
Una chiesa neoclassica con cupola protesa sull'acqua.
Odore d'acqua salmastra semi stagnante che penetra le narici con forza.
E pioggia, pioggia e vento,
Freddi e fastidiosi compagni di viaggio.
Lunghe camminate,
Ponti arcuati all'inverosimile,
Sui quali però non scivoli mai.
Bifore gotiche trilobate
Ovunque.
Negozi ricolmi di dolci e chincaglieria
Ovunque.
Gente
Poca.
Meglio così.
Vicoli stretti da brivido,
Dai quali spunta la gente all'improvviso.
Abbiamo attraversato la città a piedi,
Da un capo all'altro.
Piazza San Marco quasi non l'abbiamo vista, per la pioggia, la fretta, il freddo.
I piccioni nascosti sotto i portici a San Marco avevano le piume arruffate.
I piedi fanno male,
Le gambe sono bagnate e fredde,
L'ombrello dice addio e si piega al contrario per la disperazione,
Gli stivali non bastano contro l'acqua, così come gli impermeabili.
Arrivo alla Biennale, ai Giardini.
Delirio di scale, finestre, camini, maniglie, tetti orientali dei tempi antichi.
Poi i vari Stati danno mostra di sé intorno,
Mentre la pioggia imperversa senza tregua su noi poveri studenti di architettura.
Mollette dipinte con la testimonianza del proprio passaggio,
Mucche all'ingresso,
Tronchi d'albero per sgabello,
Il bianco accecante di una stanza vuota,
Moduli costruttivi che hanno fatto la storia,
Utopie in scala 1:100 e 1:50,
La villa del futuro passato, gioco utile per ricchi.
Pioggia, ancora pioggia,
Vento, ancora vento,
Si scaricano con violenza
Ancora e ancora
E noi avanziamo imperterriti,
Fradici e stanchi.
Finalmente il ritorno alla base,
Poi cena con gli amici tra grasse risate che è difficile mettere a tacere.
Ultima tappa al negozietto a fare la scorta di pensierini per noi e per tutti,
Infine ennesimo ritorno alla base.
Pigiama su,
Compagne di stanza perse nei corridoi intricati,
La pioggia che ricomincia a scendere.
Una sirena fende il parziale silenzio serale.
La hall diventa una piscina,
Ci mancava solo questo,
Ma è comunque un bello spettacolo.
Raduni in camere varie,
Buttati sui letti in modi scomposti,
Facendo cose salutari e non
(Ma d'altronde è anche a questo che servono le gite, no?),
Ridendo ancora e ancora e ancora.
Infine eccomi qua a scrivere,
In camera, da sola,
In attesa delle mie compagne dalle abitudini notturne,
Con le gambe doloranti e gli occhi che mi si chiudono.
Oh, una è tornata.
È stanca, vuole dormire.
Anch'io.
L'altra ...
Chissà quando tornerà.

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