•~Sottosopra~•
-Co...Cosa cavolo è successo?! Si è capovolto tutto!- esclama John.
Io rimango senza parole...
La luce che ci accecava non proveniva da fuori o dal sole, bensì da qualcosa di molto molto strano e insolito, tanto da ammutolirci.
Lì ,dopo il tunnel, c'era un altro... Mondo.
Solo che non era un mondo qualunque, fantasy o roba del genere. Era il mondo reale soltanto che era... Come dire... sottosopra.
Davanti a noi ci sono piccole casette capovolte come quelle che si vedono sull'isola di Pasqua solo che hanno il piccolo tetto pogiato a terra e le fondamenta per aria anzi, meglio dire, costruite nel soffitto della grotta.
Era come guardare da una prospettiva diversa... Al contrario.
C'era un altalena piantata nel soffitto, alberi, cespugli e tutto il resto ,tutto al contrario.
Può diventare divertente se solo sapessi cosa sta succedendo.
Io e John siamo bloccati dallo stupore e alterniamo sguardi stupiti a respiri profondi per calmarci.
Il tempo di guardarci negli occhi per chiederci a vicenda cosa dovevamo fare e sull'altalena compare una sagoma che dondola rispettando la nostra gravitá. Questo vuol dire che gli esseri umani e animali (se ce n'erano) non camminavano con i piedi sul soffitto della grotta... Per fortuna, vi immaginate come mi sentirei a camminare sottosopra? Certo sarebbe una figata, ma credo che ci metterei un bel po' ad abituarmi.
Oddio... La sagoma dai capelli lunghi... È di fronte a noi ma di spalle... La sagoma della vetrata...
Sono costretta a stringermi a John, sembra un incubo ora che è apparsa lì, di fronte a noi.
-Ehi... Calma su...- cerca di rassiacurarmi John, stringendomi ancora di più.
Io per rassicurare lui stringo ancora di più il braccio alle sue spalle, visto che ha avuto un brivido vedendo quella sagoma dondolarsi tranquillamente.
Mella invece, reagisce come quando ha visto il ladro di pomodori a Whitehorse solo che questa volta, la sua coda, è avvolta intorno al mio polpaccio... All'inizio non capisco cosa vuole segnalarmi.
-Avviciniamoci dai...- mi sussurra lui.
-Cosa?!- cerco di sussurrare anch'io
-Perché tutta questa paura?- mi chiede sorridendomi mentre una lacrima di terrore cade e lui me l'asciuga con la sua mano libera, quella del polso dolorante.
-Perché!? Quella sagoma è parsa nell'incubo che mi ha mandato di più in tilt e ora? Ecco che diventa realtà!- comincio a singhiozzare.
-Dai, ci sono io con te. Se ti tocca anche solo con un dito gli spezzo le gambe- mi rassicura.
-Ho paura John-
-Shhh... Vieni qui-
Mi stringe in un abbraccio, facendo attenzione a non rompermi di più le costole e poi, ritornando a sorregermi per un braccio, iniziamo ad incamminarci verso la sagoma apparsa da dietro alla vetrata.
Con passo deciso è più veloce del normale, John mi guida e mi rassicura. È un sollievo tenerlo qui accanto.
Camminiamo silenziosi e impacciati poi finalmente arriviamo alle spalle della donna che ha dei capelli lunghi. Proprio quelli che ho visto io quella notte.
Prima di parlare, John mi da una carezza sussurandomi anzi, rimproverandomi -Basta tremare!Cosí trasmetti la fifarella anche a me!-
-Miao- miagola Mella guardandolo, come se gli stesse dando ragione.
Poi si schiarisce la voce -Ehm... Salve signora- il suo timbro assume la profondità dura da diciannovenne.
La donna continua a dondolare ma alza la testa, sempre dando le spalle a noi.
-Sono un uomo...- Risponde severo ma con qualcosa di famigliare.
Che figuraccia...
Sento i muscoli del suo braccio che mi sorregge cingendomi la vita con delicatezza, tendersi, per questo mi viene spontaneo acchiappargli la mano e stringergliela, ma naturalmente, questo non basta a calmarlo.
-Oh, mi scusi, non volevo...- si scusa lui.
-Cosa vuoi bamboccio, come hai fatto ad arrivare qui?-
Non so il perché, ma in quel tono cosí severo trovo qualcosa di famigliare, qualcosa che non riesco a rispolverare dalla mia memoria.
-Ehm... Siamo caduti dal burrone e poi abbiamo seguito il tunnel di lava- risponde molto teso John. Per farvi un esempio, come quando stai davanti alla prof in un interrogatorio (l'interrogazione, intendo).
-Stupida Alice e idiota di un Ryan- borbotta ad alta voce l'uomo.
Noi, a sentire quei nomi, ci lanciamo uno sguardo pieno di tensione, paura e sorpresa.
Cosa c'entravano loro in tutta questa storia?
-Volevo solo quella ragazza! Non la sua guardia del corpo!- continua a borbottare a testa bassa.
Credo che è arrivato il momento di farmi avanti. Prendo un grande respiro per parlare al mio incubo.
-Eccomi, signore- dico, facendomi attraversare da un brivido pauroso.
Lui alza la testa e scende giù dall'altalena... È più basso di quanto mi aspettassi... Forse perché in quelle due occasioni in cui l'avevo visto, l'avevo osservato sempre dal basso verso l'alto ma i suoi capelli erano lunghissimi, toccavano terra.
Si gira e comincia a venire verso di noi, pian piano sta venendo alla luce e sta uscendo da quella penombra che l'avvolgeva.
Mella non soffia, ma a parte quello e la coda, ha la stessa reazione di quando ha visto...
Oddio...
Il ladro di pomodori !!!
Eccolo si avvicina!
Non ho neanche il tempo per metabolizzare l'idea che è qui, di fronte a noi.
È molto anziano, con alcuni tratti molto famigliari senza sapere il perché. È simile al nonno, con la differenza che lui non rubava i pomodori dal giardino di suo figlio.
È basso perchè ha il gobbo e per questo si poggia su un bastone alto e ricurvo all'estremità. La sua barba bianca è lunga fino a terra come i suoi capelli dello stesso colore e la sua pelle piena di rughe fa pensare a un vecchio saggio.
Indossa una maglietta,pantaloni e infradito in stile hawaiano, sovrastati da un mantello color cuoio. Assomiglia ad un mago.
Noto che al collo, ha la nostra identica collana...
Solo che qualcosa non quadra... Il ladro che ho visto a Whitehorse era più grande e grosso.
-Phil?!- chiede stupito John, vedendo un suo conoscente.
-John?!- risponde lui rimasto nella stessa incredulità di John.
-Cosa ci fai qui Phil ?!-
-No, cosa ci fai TU qui?-
-Io sono arrivato per caso-
-Bhe... Io no!-
Cosí la tensione inizia a scemare, e John inizia a rilassarsi.
Poi il vecchio ladro di pomodori si rivolge a me.
-Ehi, nipotina come va dopo cinque anni?- la sua voce trema come quella classica dei soliti nonnini, solo che di normale quel tipo non aveva proprio un bel niente.
-Bene. Nipotina? Cinque anni?- chiedo incredula con lo sguardo dubbioso di John addosso e la coda di Mella attorcigliata al polpaccio.
-Non mi riconosci più, Ele? Sono tuo nonno... Nonno Filippo-
Il cuore si strappa sentendo quella falsità e d'istinto, senza pensarci, tiro un calcio al bastone di quell'incubo, ma lui, in un batter d'occhio si sposta più velocemente di me,evitando il calcio. Proprio come si era mosso davanti alla vetrata. Era troppo veloce per essere un anziano.
Scoppio in lacrime, nonno Filippo mancava molto, e non sopportato che la sua memoria venisse infangata in quel modo... Da parte di un ladro tra l'altro!
Siccome non riesco a smettere di singhiozzare abbraccio John, anzi lo stritolo, piantando la faccia nella sua spalla.
Lui appoggia la sua mano sulle mie spalle e l'altra sulla testa.
-Questo potevi evitarlo!- ringhia John.
-Ma è la verità!- replica Phil.
-Smettila!!-strillo
-Ele, ora calma su- cerca di rassicurarmi John.
-Sediamoci vi spiegherò tutto- dice Phil.
Ci sediamo a terra (almeno credo che sia la terra, visto questo mondo sottosopra) e non lascio la presa da John e Mella che ora si è seduta sulle mie gambe.
Appoggiando la testa sulla spalla di lui, mi scanso i capelli per osservare meglio quel vecchio che andava a dire in giro che era mio nonno.
Ma non era cosí, perché nonno Filippo aveva i capelli neri come i miei, corti e la carnagione scura...
Non è lui.
-Shh... Calma- sussurra John all'unisono con le fusa di Mella.
-Ora, lasciami spiegare Electra- comincia Phil.
-Tu non sei mio nonno!- ringhio ancora in lacrime.
-Lasciami spigare- dice lui in tutta la sua calma.
-Cosa ci fanno Ryan e Alice in tutto questo eh?! Allora?!- mi arrabbio.
-Infatti...- mi asseconda John.
-Ragazzi! Calmatevi per favore! Non mi assalite in questo modo!- si ribella il vecchietto. E lo fa con una voce talmente tremante che mi fa tenerezza, ma perché avercela tanto con lui? Ah si certo, infanga la memoria di nonno Filippo. Idiota. Lo so, dovrei portare rispetto per una persona più grande di me, ma non in questo caso. Lui non capisce quanto sono stata male!
-E parla, cavolo!- grido.
Lui sospira paziente -Promettetemi di non interrompermi-
-Promettiamo- dice John.
-Va bene... Da dove cominciare...-abbassa lo sguardo pensieroso, toccandosi la lunga barba.
"Parti dai pomodori che volevi rubare e dalla scatola che hai usato come diversivo" dice una vocina infuriata dentro di me, ma siccome ho promesso di non interrompere, mi devo stare zitta... Purtroppo.
Comincia a raccontare.
-Tempo fa, quando ero ancora un alunno universitario, in una lezione di scienze...-
John rizza subito le orecchie e il suo sguardo si concentra sul vecchietto, mentre mi accarezza il braccio fasciato per cercare di smorzare la mia tensione.
-...il professore di scienze, parlava di energia rinnovabile e d' energia non rinnovabile quando, ad un certo punto, dice esattamente queste parole...-
Phil prende dalla tasca del pantalone un foglio di quaderno peghettato ed ingiallito: probabilmente era una pagina d'appunti visto che era tappezzato di formule.
Inizia a leggere - "Cari ragazzi, la lezione sta giungendo al termine quindi vi lascio con questa domanda : e se esistesse un' energia, capace di essere rinnovabile e non inquinante, come il sole, il vento...e utile in più cose , come il petrolio... Quali invenzioni creereste per rendere il mondo migliore, utilizzando questa nuova fonte?-
Piega la pagina e se la rimette in tasca con cura, poi continua.
-Allora mi sono chiesto: e se quest'energia esistesse davvero? E se fosse la stessa che ha dato origine a tutto? Atomi, molecole, cellule primordiali...-
-E quindi hai cominciato a rubare pomodori e a costruire cose capovolte in una grotta?- chiedo sarcastica.
-Quali pomodori? Allo scrigno con l'mp4 di legno arrivo dopo...- mi risponde bruscamente.
"Ta Tan! Beccato! È lui!" penso.
-Dicevi?- chiede impaziente John.
-Dicevo...Cosí da quando avevo 26 anni che conduco ricerche segrete, per paura che qualcuno mi rubasse l'idea. Ho cominciato a fare esperimenti, la maggior parte andati male, ricerche a più non posso, finché una donna non ha cambiato la situazione - fa una pausa -Si chiamava Sélen e l'ho conosciuta per caso, nella biblioteca dell'Università. Era bellissima: aveva i stessi capelli neri di Electra...- mi guarda incredulo vedendo che ora sono blu - di lei mi fidavo ciecamente, tanto da confiderle la mia ricerca di energia nuova e cosí scoprí che anche lei la stava cercando. Inizia la nostra collaborazione nel mio laboratorio segreto in Italia, ci innamorammo e ci sposammo dando alla luce il padre di Electra. Poi successe qualcosa di terribile...- il suo sguardo s'incupa.
Nonna Selen... Ma lui non era mio nonno! Saranno coincidenze...
La sua narrazione continua, mettendomi i brividi, John continua ad accarezzarmi e Mella a stare nella sonnoveglia.
- Il padre di Electra aveva 30 anni e ci aveva appena annunciato il suo matrimonio. Noi, ovviamente, scoppiamo in lacrime di felicità, orgogliosi. Ritorniamo nel nostro laboratorio e lascio Sélen da sola a provare un esperimento, mentre io ero al computer.
Avevamo l'abitudine di condure ricerche ed esperimenti separati e di confidarci i risultati la sera a cena, mentre magiavamo.
Solo che per lei,la sera di quel maledetto giorno, non arrivò mai- la voce gli tremava e scese una lacrima - Senti un boato molto potente dalla parte opposta del laboratorio, e quando arrivai in suo aiuto non c'era più niente da fare... Il suo ultimo respiro lo usò per pronunciare il nome di quest'isola. Morí tra le mie braccia. Prima di morire però, aveva scoperto qualcosa in più, molto di più...-
•~spazio scrittrice~•
Ciao ragazzi!
Grazie per tutto il vostro supporto! Voti,commenti, visualizzazioni (arrivate a 500).
Grazie mille!!!!!
Secondo voi... Cosa avrà scoperto in piú Sèlen? Cosa cambierà dopo questa scoperta?
E poi... Sarà veramente il nonno della nostra Electra?
Come al solito, cerco di lasciarvi il più possibile sulle spine.😇😇😇😇 Vi voglio bene😂😂😂
Se vi è piaciuto questo capitolo, lasciate una stellina oppure un vostro parere nei commenti!
Grazie di tutto!
Ah dimenticavo! Se vi va andate a leggere la storia di Kekkahorses "Dreamer, un'anima indistruttibile''
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