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•• Sorprese••

- Ho io un piano per quel vecchio Garrett... Ma perché funzioni, ho bisogno dell'aiuto di una vecchia conoscente...- dice nonno Filippo.

-Chi sarebbe?- chiede John.

-Ragazzi miei, vi ricordo che oggi é il nostro giorno libero...- fa lui e la conversazione sull'argomento finisce qui.

Abbiamo appena finito di mangiare le nostre maxi pizze fatte dal nonno e ora ci siamo spostati in riva al mare a guardare le stelle.
Mella dorme tranquilla tra la mia gamba e quella di John.

-Domani mattina vi porterò da una parte...- annuncia il nonno, mentre tutti noi ci guardiamo increduli.
É inutile chiedergli dove, tanto non ce lo dirà comunque -Ragazzi, avete voglia di ballare? So che dalle vostre parti ci sono dei specie di locali chiamate discoteche, o no?- continua.

-Non dirmi che hai creato una mini discoteca di legno con un nome strambo...- dico io

-Ah.ah.ah. Mi dispiace per te,ma la tua ipotesi e falsa... E poi, io non do nomi strambi alle mie invenzioni! Sono nomi scientifici!- borbotta lui.

Detto ciò si alza, seguito dai nostri sguardi. Cosa si sarà inventato di nuovo?

Il nonno prende quel aggeggio di legno, portato insieme alle pizze, ed infila dietro ad esso un tubetto di vetro con dentro la stessa sostanza delle sfere, come se fosse una pila.

Si avvicina a noi e ci accorgiamo che é una specie di stereo con un piccolo display, due enormi casse e tante piccole lampadine a led.
Ci mettiamo tutti in piedi per osservare meglio e dopo di ciò il nonno schiaccia il pulsante dell'accensione: il display si illumina di verde e le casse sono al massimo del volume più di quanto arriverebbe un normale stereo. I piccoli led, lanciano dei raggi colorati intorno a noi, il falò da un' atmosfera rilassante.
-Divertitevi...- fa il nonno mentre prende Mella addormentata e insieme si rifugiano all'ingresso della grotta, osservandoci da lontano.
Che nonno! Se ne inventa una al minuto!

Dalle casse risuona subito la voce di Alessandra Amoroso con la canzone "Non devi perdermi":

" Fanno male, fanno male le parole,
certe volte vanno oltre ogni volere.
Tiran fuori dei dolori primordiali,
fanno male, fanno male le parole.
Tutta rabbia che non sai gestire dentro.
Tutte cose che non si risolveranno.
Fanno male, fanno male le parole,
specialmente se son dette da chi ami..."

Francesca, Federica ed Enea iniziano a oscillare abbracciati sulle noti dolci di questa canzone che ci culla. John é in piedi e continua ad osservare l'orizzonte mentre io osservo i tre fratelli e ripenso alla loro storia finita con un bel finale.
Chiudo gli occhi per un minuto, per godermi la spensieratezza di quell'atmosfera. L'aggeggio passa alla canzone successiva anche questa di Alessandra Amoroso: "Amore puro".

Comincio ad ascoltare le parole, sempre con gli occhi chiusi, godendomi il venticello caldo che si é alzato e che mi porta i capelli davanti al viso:

" Puro amore mio,
sepolto da mille valanghe;
ho smarrito la felicità,
la cerco combattendo;
fuggo da questa città perché non possa guardarmi,
perché non possa fotografare la condizione del mio cuore,
che ora danza lento e immobile tra gli scogli dei ricordi,
che ora è qui deriso e stanco tra il ricordo e l'illusione
di ciò che era puro amore"

Una mano grande e calda si posa sulla mia spalla e mi costringe ad aprire gli occhi e a girarmi: gli occhi di John fissano i miei, la luna gli illumina quei lineamenti perfetti e pallidi, i suoi tatuaggi, vengono messi in risalto da quella canotta e da quei muscoli da surfista -Mi concede questo ballo, signorina?- chiede, ed é impossibile dirgli di no quando fa i stessi occhi del Gatto con gli Stivali nel cartone animato di Shrek.

Gli avvolgo le mie braccia intorno al collo e lui mi posa delicatamente le mani sui miei fianchi, iniziamo ad oscillare sulla voce di Alessandra Amoroso e su quelle noti dolci che risuonano nell'aria settembrina creando un atmosfera magica, rilassante alla luce del falò che viene alimentato dal nonno.

Lui mi guarda come se fossi la cosa più bella che abbia mai visto e non é così. Il suo sguardo intenso e quel sorriso mi cominciano a far diventare rossa tanto da riuscire a stenti a ricambiare il sorriso, con le guance in fiamme.
"Stupida é il tuo migliore amico!" mi rimprovero.

Pian piano, la canzone arriva quasi alla fine, quando John, all'improvviso, chiude gli occhi e si avvicina alle mie labbra.
"No!" grido dentro di me,tra i miei pensieri e cosí mi volto, costringendolo a darmi un bacio sulla guancia.
Sento i suoi muscoli tendersi e lui sospirare deluso.
-Pff... Scusa...é... É ancora presto...- gli dico abbracciandolo e pogiando la mia fronte sulla sua spalla.
-Tranquilla... Colpa mia...- dice lui in tono accusatorio nei suoi stessi confronti e ricambia l'abbraccio appoggiando il mento sulla mia spalla.

La canzone sta per finire ma noi continuiamo a oscillare abbracciati. Rimaniamo per qualche secondo in silenzio e poi lui chiede -Pensi ancora a lui vero?- ora ricordo, il nonno gli aveva raccontato tutto.

-John... Passerà- sussurro.

-No Ele... Se continui a tormentati con il suo ricordo e su quello che ha fatto- conclude e la nostra conversazione finisce qui fino a quando la canzone di Alessandra Amoroso non finisce e c'è una pausa di silenzio in cui si sentono solo i tre fratelli che chiaccherano a gran voce.

La canzone successiva comincia in modo movimentato e John sembra riconoscerla al primo colpo infatti sussulta appena sente di cosa si tratta.
Mentre ancora mi abbraccia e io ripenso alle parole che mi ha appena finito di dire ecco che lui riattacca dicendo -Ecco, questa canzone capita proprio a pennello... Electra te la dedico" e comincia a cantarla a bassa voce con la sua voce melodiosa.

Comincio ad ascoltare ogni singola parola di Livio Cori in "Non c'è fretta":

" Vorrei aiutarti a raccogliere i pezzi di quello che resta di te, dimmi che resta di te.

Vorrei distrarti da quello che ti lasci dietro di te, non c'è più posto ormai dentro di te."

Inizio a commentare i versi dentro di me e queste parole rispecchiano molto John che intanto continua a cantare.

"E dormi sola ogni notte,
tieni chiuse le porte, ad ognuno che ti vuole perché non ti fidi più, non so come ma a volte sento come se forse potrei essere l'unico ad accenderti ma..."

Ha ragione... Non mi fido più.

"Mi dici che è troppo presto, serve del tempo, tu mi dici che io sto correndo, serve più tempo .

E so che non c'è fretta però non so aspettare, so che non c'è fretta però tu lasciami entrare"

É troppo presto ecco la mia giustificazione. La parte electro mi fa venire voglia di ballare, ricorda moltissimo un ritmo estivo.

"Hai dato troppo a chi non sa apprezzare e adesso vuoi tenere il resto per te, ripeti spesso di voler scappare, ma un posto giusto non c'è.

Non rispondi se chiamano tutti a dire che ti amano ma tu non credi a una parola sai già come va la storia;
io ci provo, ma sai che non reggo troppo le attese, so che tu non sei pronta ancora, vuoi restare lì da sola e..."

Il ritornello estivo risuona di nuovo allegro e divertente.
Sembra che Livio Cori e tutti coloro che hanno creato questo brano, l'abbiano scritta per me, senza conoscermi.

Io abbraccio più forte John mentre i singhiozzi dei pensieri trattenuti troppo a lungo si liberano.

La mattina seguente...

-Ma nonno! Dove ci stai portando? Sono ancora le 7:00! Abbiamo sonno!- mi lamento, visto che stiamo camminando dalle 6:00 sulla cima della costa rocciosa, da cui é iniziata la nostra avventura.

-Perché non siete andati a dormire presto come ho fatto io insieme a Mella? Invece di star a ballare in riva fino alle 3:00?- ci rimprovera il nonno mentre Mella si impettisce orgogliosa.

-Guarda che ci hai detto tu di divertirci con un po' di musica...-lo ricorda Enea.

-Si,ok ma no fino a notte fonda! E comunque siamo arrivati alla vostra sorpresa!- annuncia il nonno.

Giriamo un cespuglio e davanti a noi ecco un grande e grazioso casolare fatto di legno: ha tre gradini in legno che portano ad una verandina coperta dalla tettoia che parte dal primo piano, la porta é come quella di uno stabile dei sceriffi e le finestre sono fatte di un legno più scuro.

-Una casa?!- riesce ad esclamare Federica.

-Si ragazzi... Visto che dovrete rimanere con me, almeno starete comodi... Guardate qui- il nonno ci indica un sentiero in discesa -Da qui potete raggiungere l'ingresso della mia grotta in tre minuti, invece di impiegare un'ora come questa mattina...-

Siamo tutti a bocca aperta per lo stupore -Perché non abbiamo preso il sentiero?!- fa Francesca.
-Avevo voglia di una passeggiata- risponde nonno Filippo e Francesca lo manda letteralmente a quel paese, visto che ci ha svegliati alle 6:00.

Entriamo nell'abitazione e non manca niente: muri di legno, parquet, cinque camere da letto arredate secondo i nostri gusti e due bagni al primo piano, una cucina,un salotto e una sala con un tavolo da laboratorio per il nostro lavoro... Wow, ogni tanto ci sono sorprese qui...

Ora siamo nel salotto, guardiamo un po' di TV e la mia gattina si é addormentata nuovamente sul parquet.
Stiamo aspettando che il film inizi dopo aver guardato già un sacco di pubblicità.

Nonno Filippo si alza dalla poltrona su cui era rannicchiato e va a prendere il telefono di casa. Compone il numero che legge su un pezzo di carta e se lo porta all'orecchio.

Noi ci ammutoliamo e abbassiamo il volume della televisione.

-Pronto?- fa una voce femminile e metallica.

-Abbiamo notizie su Garrett Smith, mia cara...- dice il nonno a con un tono da vanitoso.

-Oh oh... Benissimo- risponde la signora dall'altro capo.

Fine



Ragazzi... Questa prima parte della storia é finita, ma non vi preoccupate... Molto presto, uscirà "Viaggio a ritmo di musica 2" il sequel... Non vedo l'ora di farvelo leggere.

Grazie ancora per tutto il vostro supporto!
Vi ringrazio per i voti e i commenti ma soprattutto per le visualizzazioni, arrivate fino ad ora a 1,60 K... Wow! Che traguardo!

Grazie a tutto ciò, mi avete fatto venire in mente nuove idee e nuovi intrighi che, siccome sono diventate abbastanza, mi tocca dividerle in due storie.

Se vi va, passate a leggere il sequel che uscirà!

Secondo voi... Chi avrà chiamato Phil?
Che fine avranno fatto Garrett e Nick, scomparsi dalla scena da quando le crepe continuavano ad allargarsi?

Bhoooo.
Vi lascio pensare, vi lascio tra i vostri dubbi e tra i vostri sospetti!

Per la stella e i commenti di questo capitolo, sapete già cosa fare😉😉.

Mi raccomando! Passatemi a trovare nel sequel! Vi aspetto!

Ciaoooo!!!

💖Grazie!💖

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