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~* Santiago *~

-Electra sveglia...- sussura una voce maschile.

Io brontolo qualcosa e mi giro sull'altro fianco.
Sento qualcuno sedersi sul mio divanetto e un irresistibile profumo maschile impadronirsi del mio naso. Non ci sono dubbi : è Robert.

-Eleee- chiama.

Apro gli occhi e me lo ritrovo a pochi centimetri dalla mia faccia.

-Ehi!- lo strattono e lui si allontana subito, ridendo - Che fine hanno fatto tutti?-

-Sono qui fuori all' autogrill... A parte Mella ,ovviamente-

Guardo più in là e la vedo stesa sul parquet.
Lui mi fissa, come se non mi avesse mai vista. Lo ignoro.

-Che ore sono?-
-Le 10:40-
-Ah...-

-Tutto ok? Ti ho sentita gridare questa notte-

-No, no ti preuccupare Rob. Sono solo incubi-

-Ah... Ok... Raggiungiamo gli altri, per fare colazione?-

-Si-

Mi alzo e scendiamo dal camper.
Troviamo tutti gli altri seduti sul tavolo dell' autogrill a fare colazione.

-Buongiorno ragazzi!- sorrido a tutti ,e loro rispondo allegramente, ma sento lo sguardo preoccupato di Ashley addosso, che salta da me a Rob.Come per studiarci. Io la guardo e scuoto la testa come per dire "non preuccuparti" e le faccio l'occhiolino. Abbassa lo sguardo e io sospiro.

-Ashley... Mi puoi accompagnare al bar?- chiedo.
-Si...- risponde lei.

Arriviamo al bar dell'autogrill e ordino un caffè e un cornetto.
Mentre aspetto, cerco di tranquillizzarla.

-Ashley, dico davvero. Io non provo niente nei confronti di Robert. È un bel ragazzo ma non fa per me-

-Si. Ma lui ha occhi solo per te-

-Gli farò cambiare idea, vedrai!- la rassicuro abbracciandola.

-Ele...-

-Dimmi- intanto il caffè è arrivato ed è più concentrato del normale. Penso che tornerò sul camper tutta elettrica.

-Che ne dici di rasarti i capelli da un lato e tingere le punte di blu?-

Mi metto a ridere. Pensavo che era un altra domanda prauccupante.

-Ahaha... Buona idea, se voglio far spaventare mia madre!-

-Ma no! Guarda che ti starebbero bene! - ride anche lei.

-Va bene, dai... Sinceramente era un idea che già mi era venuta appena ti ho vista-

-Ahaha... Quando arriviamo sull'Isola posso farteli. Sai... Ho il diploma di parrucchiera-

-Affare fatto! Ahah- esclamo stringendole la mano.

Non vedo l'ora di cambiare look. Ho portato i capelli lunghissimi solo per far piacere ai parenti, ma a me sono sempre piaciuti corti e dei colori più strani.

Usciamo dal bar ridendo e gli altri ci guardano perplessi.
Noi ci lanciamo uno sguardo complice.
Credo che diventeremo grandi amiche.

-Dai, rimettiamoci in viaggio. Dobbiamo lasciare il camper ad Irina e kevin- dice Alice.

-Lasciare il camper? E poi come faremo a raggiungere l'aeroporto? A piedi?- chiede Rachelle.

-Ahaha... Magari! Almeno perderemo un po' di ciccia!- risponde ridendo - No, ci accompagneranno Irina e Kevin con le macchine-

-Pensa per la tua di ciccia! ahaha- risponde Rachelle.

Cominciamo a ridere tutti mentre saliamo.

Guardo Mella che sta ancora dormendo. Che dormigliona! Mi avvicino.

-Mella!- le grido nell'orecchio come ho fatto nell'hotel.
Io pensavo che stava dormendo, e invece... Appena mi sente gridare si avventa sul collo, abbracciandolo senza gli artigli e inizia a farmi le fusa.

Ma che tenerona! Io la prendo in braccio, e stringo il suo corpicino a me e restiamo così. Naturalmente si riaddormenta. Questa volta mi ha fregata!

Intanto, gli altri parlano tra loro, ed io mi fermo ad ascoltare Alice che è impegnata al telefono:

-Si si...- fa una pausa -Si, tranquillo... È con noi, sta qui-

Si accorge che la sto fissando e si gira di spalle, iniziando a parlare ancora più piano. E non riesco più a capirla.
Non so perché, ma ho l'impressione che sta parlando di me. Bha, magari mi sbaglio.

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Sono le 14:50 e io sto facendo compagnia ad Andrew seduta sul sedile anteriore, mentre gli altri chiacchierano dietro, vicino alla cucina. Sussurrano, come se stessero nascondendo qualcosa.

Prima, però,abbiamo sistemato la nostra roba perché tra poco lasceremo il camper.

Intanto Andrew, mi racconta aneddoti sui suoi due figli Endy e Tania. Di quando sono nati, la loro gioia, le soddisfazioni.
Devono essere molto bravi sia a scuola che nello sport: mi dice che praticano entrambi nuoto e che l'anno prossimo entreranno a far parte della squadra agonistica.
Mentre parlava aveva un sorriso enorme stampato in faccia ma allo stesso tempo frustato perché non può vederli.

Ah Andrew... Mi ricorda tanto il nonno: ha la stessa qualità del prolungarsi quando parla dei suoi cari, come nonno Filippo faceva quando parlava di nonna Sèlen.
E pensare che non lo potrò mai più rivedere...

Mentre sono assorta dal discorso e dai miei pensieri ecco che l' autostrada si interrompe e sulla strada appare un cartello:

"Benvenuti a Santiago del Cile"

Io ed Andrew lo leggiamo insieme ad alta voce e ci mettiamo a ridere.

-Andrew... Gira a destra, please- grida Gil da dietro.
-Sissignore!- risponde lui ridendo. Sembra essersi tolto un peso da dosso. Sembra più spensierato.

Il camper si ferma davanti a una villa gigante e curata. Naturalmente anche questa molto lussuosa.
Scendiamo tutti, io con la sacca a tracolla e con Mella dentro.

-Ehi! I Keesm sono arrivati!- ci accoglie calorosamente una donna alta e bionda e vestita elegantemente.

-Più due! Irina, ecco a te Electra e Mella!- risponde Ashley cigendomi un braccio sulla spalla e mettendo una mano in testa a Mella.

-Piacere di conoscierla- rispondo mentre stringo la sua mano delicata, decorata da anelli e bracciali dorati.


-Dammi del tu, cara. Wei bellissima- dice accarezzando Mella e lei le poggia una zampina sulla sua mano, come se volesse imitarmi.
-Dai mettiamo i vostri bagagli nelle auto. Kevin ci sta aspettando di là-Dice.

Andrew sale nuovamente nel camper e lo fa entrare nell'immenso posto auto che sembra fatto apposta per quei 13 metri.
Noi lo raggiungiamo a piedi, parlando di come era andato il viaggio e dei vari Paesi magnifici, visitati.

Nella villa c'era di tutto (inclusa la casa enorme in stile principesco): giardini giaganti , fiori di ogni colore e di ogni grandezza, farfalle... In pratica, avete mai visto i giardini dei castelli delle Barbie? Ecco, era identico, lo stesso stile.

Accanto al camper erano parcheggiate due altre auto: una Range Rover gialla, tirata a lucido e un fuori strada nero anche quello lucidissimo.

Dal fuori strada esce un uomo muscoloso e castano dalla carnagione bronzea.
È Kevin.
-Hola amici !- saluta scherzosamente.

Dopo le presentazioni, cominciamo a caricare tutti i bagagli e i zaini ,dal camper, sui macchinoni.

Saliamo dividendonci in due gruppi: Ashley, Gil, Alice con Irina e Robert, Rachelle, Andrew ed io con Kevin.

Era strano vedere Andrew seduto accanto al conducente,visto che era sempre lui a guidare.

-Ehi...- sussura Robert e mi passa una rosa.
Ecco cosa cercava mentre attraversavamo la villa. Infatti, mi era parso strano. Di norma mi gironzolava sempre intorno.

-Ehm... No Rob. Non posso accettare- dico guardandolo negli occhi.

-Perchè?- dice mantenendo il sorriso.

-Non voglio illuderti,caro- rispondo imitando sempre quel sorriso.

Lui guarda avanti ,senza tradire il suo buon umore,rigirandosi la rosa tra le mani.

-Hai capito tutto vero?- chiede.

-Noo...- rispondo sarcastica.

-Eppure... Sento che ti piaccio, che sei attratta da me. Ahah- dice con una risata.

-Modesto il ragazzo eh!- ridiamo insieme.

-Sai... Credo che dovresti...- cerco le parole giuste tornando seria - Dovresti dare più attenzioni ad Ashley invece che a me, che non ti calcolo proprio-

"Viva la sincerità!" direbbe una persona di mia conoscenza.

-Ashley?- domanda.

-Si, infatti... Hai presente quella ragazza che suona con noi?Quella dai capelli blu? È possibile che non te ne sei accorto di quante attenzioni ti riserva?- interviene Rachelle assecondandomi.

Non me ne ero accorta che ci stava ascoltando, ma era meglio così.

Robert fa sparire quel suo sorriso e assume un espressione pensierosa.
Poi dice -Bhe, in effetti... Non l'ho mai considerata, pensavo che fosse così premurosa con tutti-

-Bhe, ora vedi se la consideri un po'- gli dice Rachelle.

Cade il silenzio e ora si sente solo Andrew e Kevin che discutono animatamente sulla città più bella da visitare.

In ben che non si dica, siamo davanti all'aeroporto...
Tra poco soprirò chi è il ladro di pomodori.
Isola di Pasqua... Sto arrivando.

•~spazio scrittrice ~•
Ciao ragazzi come va? Vi sta piacendo la storia?
Lasciate una bella stella se è così oppure un vostro parere o consiglio nei commenti.

Vi ringrazio di aver scelto di leggere questa storia! Alla prossima!😃

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