~* Incontri *~
Arriviamo ad Edmonton e raggiungo il centro verso le 14:35.
Mi guado intorno mentre cammino e lo stesso fa Mella da dentro la sacco.
Mi sento piccolina in mezzo a tutti quei grattacieli altissimi.
Wow... Senza parole.
Giro a destra poi a sinistra. Cammino per le strade, mi fermo a guardare le vetrine dei negozi, a volte ci entro. Ormai orientarsi con la cartina di Google Maps è diventato un gioco.
Oddio. Telfono scarico. Devo imparare ad usare di meno il cellulare.
Comincia a vibrarmi in mano e Mella si gira di scatto a fissarlo.
Sul display appare la scritta "Papà"
Oh no...
Vorrei non rispondere (a meno che non voglio essere inseguita da dei poliziotti).
-Ehi papà- dico con voce cupa.
-Electra dove sei? Con chi stai? Sei ferita? Ti hanno fa...-
Lo interrompo. Troppe domande.
-Papà! Calma! Sto benissimo e sono sola con Mella-
-Ma perché l'hai fatto?! -
-Non sopporto più niente!- sono isterica.
-Ma ne potavamo parlare! Dimmi dove sei vengo a prenderti. Tua madre è preoccupatissima-
-No papà. Mi dispiace. Voglio godermi l'estate. Ciao ,baci. Salutami Mamma-
Riaggancio subito. Non volevo sentire altre cose per cambiare idea con il senso di colpa che mi mangiava. Voglio continuare il mio viaggio.
Rimetto il telefono nel marzupio e do una carezza a Mella che, intanto, si era rimessa a guardare intorno.
Cosa devo fare ora per raggiungere il ladro di pomodori?
Prendo l'mp4 e infilo una cuffia e passo alla seconda canzone della playlist.
C'è la canzone "io vivo" del musical di Aladin che ho guardato una volta col nonno in tv.
Mentre cammino, comincio ad ascoltare le parole fino a quando alcuni versi non catturano la mia attenzione:
"Io vivo! Con un piatto di minestra mangio e vivo! Con le stelle sulla testa dormo e vivo! Mi risveglio con il sole e canto!"
Guardo Mella stava con gli occhi chiusi e miagolava.
Ok ok, siamo stanche e abbiamo bisogno di un posto dove sostare, ma ci penserò dopo, voglio ancora girare per la città.
Sempre con una cuffia nell'orecchio, passo alla canzone successiva : Boomdabash, "portami con te".
Ora capisco a cosa serve la ripetizione impostata su quel mp4 di legno: fin quando non farò la cosa che ho capito di fare, la canzone successiva non avrà nè senso né indizi.
Va bene, girero per un altro po' poi cercherò un hotel a poco prezzo.
Che spensieratezza ragazzi!
Amo viaggiare, vedere cose nuove, essere curiosa.
🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟
Si è fatto tardi, forse mi sono prolungata un po' troppo nel girovagare. È sera e sono le 19:30 ed è ora di fare una pausa visto che Mella si è addormentata nella sua sacca e il mio corpo reclama riposo.
Seguo il percorso di Google maps con il cellulare al 3%. Spero che non si spenga.
Sto andando in un hotel chiamato "Big smile", leggendo le recensioni è l'unico meno costoso ma gli animali sono vietati...
Ci arrivo davanti è sembra molto confortevole: c'è un'ampia scalinata con accanto due siepi di fiori e sovrastata da una tettoia a tegole. Le porte a vetro erano decorate con la stampa della scritta del nome del hotel.
Era perfetto se solo erano permessi anche gli animali ma...perché non dare uno strappo alle regole?
Mi avvicino ad una panchina vicina e ci poggio lo zaino.
Lo apro e tolgo alcuni vestiti, pogiandoli accanto.
Con delicatezza prendo Mella, che dormiva, e la metto al posto dei vestiti nello zaino, chiudendo la cerniera.
"Scusa Mella, serve a non separarci" dico tra me. Mica potevo lasciarla lí fuori!
I vestiti invece, li metto nella sacca dove prima c'era la gatta.
Entro nel hotel e mi faccio dare la stanza meno cara, meno lussuosa, e la signora della reception mi dice che ci sarà la cena alle 21:00 e la colazione alle 9:30 il giorno seguente.
La ringrazio e mi avvio verso gli ascensori con la chiave della stanza.
Mentre attraverso la sala reception abbastanza ampia, escono dall'ascensore un gruppo di cinque ragazzi di cui tre ragazze.
Mi fissano. Mi studiano. Mi guardano come per dire "io ti conosco. Perché non saluti?"
Si sono appena fermati di fronte a me e non mi lasciano raggiungere l'ascensore.
Ho paura. Hanno forse sentito un miagolio di Mella? Cos'ho di sbagliato? Cosa ho fatto?!
La ragazza dai capelli corti e castani, fissa la mia collana trovata nel forziere appesa al mio collo.
Poi mi guarda dritta negli occhi con un sorriso amichevole.
-Andiamo- dice con una voce soave rivolta agli altri quattro.
Mi scansano e se ne vanno.
Ma che tipi strani. Chissà cosa volevano.
Dopo quell' accaduto a grandi balzi raggiungo l'ascensore e arrivo alla mia stanza che "naturalmente" è la numero 4 come la collana. Coincidenze? Probabile.
Entro liberando Mella e facendola mangiare.
Non è una stanza lussuosa. C'è solo il dispensabile: una stanza da letto e il bagno.
Mi riposo, mi lavo, cambio i vestiti mi rilasso riguardando le foto fatte durante la giornata.
Alle 21:00 scendo nella sala da pranzo, lasciando Mella risposare sul letto. Appena arrivata, trovo un buffet e comincio a mangiare un po' di tutto a volte facendo il bis e assaggiando piatti nuovi: insalata, panini,carpaccio, alici marinate ecc.
A cena c'è ancora quello strano gruppo e mi fissano ancora da lontano.Dal loro tavolo. Ma cosa vogliono?!
Salgo di nuovo in camera e poi crollo per la stanchezza.
Chissà cosa succederà domani. Chissà dove andrò e cosa vogliono quei cinque da me.
Mi addormento tranquillamente ed ecco che il nonno, mamma e papà mi vengono in sogno.
Non è il solito incubo, qui c'è mamma e papà di fronte a me e al nonno. Stanno discutendo animatamente e il nonno continua a ripetere "state tranquilli" .
Poi scompare, insieme a mamma e papà, ed ecco che mi ritrovo sola su Rinaldo a galoppare verso il tramonto in una prateria.
~• spazio scrittrice •~
Ciao ragazzi!
Grazie a tutti per le visualizzazioni!
Chissà cosa volevano quei strani tipi da Electra.
Lo scoprirete nel prossimo capitolo? Bha chi lo sa!
Come sempre, se vi è piaciuto lasciate una bella stellina o consigli e pareri nei commenti😉
Alla prossima 😀
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