-Electra-

Finalmente...

Prendo Mella in braccio e finalmente arriviamo alla fine del tunnel...
Il mare, la sera, la luna aaaah....
Tiro un grande respiro, che sollievo rivedere il cielo,le stelle...

Mollo Mella a terra e lei comincia ad andare verso l'acqua a riva che si muove lentamente. Io la seguo e comincio a correre dietro di lei.
Appena raggiunge la riva e vede l'acqua, arruffa tutto il pelo e fa un salto gigantesco all'indietro, arrivando ad aggrapparsi al mio ginocchio.
Io, siccome mi ha piantato i suoi artigli nella pelle, d'istinto scalcio e lei si butta sulla sabbia, rimanendo a pancia in su, con le zampine portate alte.

-Ma che stupidella!- rido.

Siccome è sera, non conviene iniziare subito la missione, anche perchè i primi Moai sono a poca distanza da qui, secondo la mappa.
Intorno a me c'è soltanto la parete dell'alta scogliera, da cui sbuca il tunnel, la spiaggia, il mare e una palma e alcuni cespugli.

Mella ha preso la mia reazione come una sfida e adesso mi sta inseguendo sempre con il suo pelo arruffato e la coda alzata. Ahaha... Aspettate, voglio parlare un po'con lei.

Vado sotto la palma e sembra che Mella capisce cosa sto per fare e dice timeout all'inseguimento.

Poso lo zaino sotto l'albero e mi spoglio. Comincio a correre con Mella alle calcagna ed ecco che il lupo che c'è in me spunta fuori, mi trasformo.
Mella mi raggiunge, anche se mi ha dato del vantaggio alla partenza, ecco che mi salta sopra e con le sue tenere zampotte posteriori si aggrappa al collo e con quelle anteriori alla mia enorme testa e comincia a mordermi l'orecchio.

Io comincio a galoppare più veloce, affondando le mie zampone blu nella sabbia fresca. Mi godo il momento di serenità e lancio un ululato sommesso e Mella mi imita miagolando stridula.

<<Stonata!>> penso scherzosa.

<<Lumaca!>> risponde lei.

Ridiamo insieme. Lei mi morde più forte l'orecchio.
<<Ahia!!>> mi lamento.

<<Questo e per non avermi fatto mangiare l'insetto a sei antenne>> mi rimprovera e poi mi morde l'altro <<E questo per non avermi avvisata dell'acqua!>>

Mi fermo di scatto, e Mella vola via,impreparata.

<<I believe I can flyyyy!>> canto io a caricatura, mentre sta per atterrare a quattro zampe.

Lei comincia a brontolare<<Adesso te la faccio pagare>>

Ricomincia il nostro inseguimento, da fuori sembra che non comunichiamo, sembra la corsa muta di una lupa con una gatta.

<<Sono in vantaggio!>> grido nel mio pensiero. Ma Mella non risponde.

Continuo a correre, convinta che si è nascosta, pronta a farmi qualche scherzo, giro il mio muso e guardo indietro.

Mentre osservo nel oscurità continuando a correre per non farmi prendere alla sprovvista dello scherzo della gatta, attraverso i pensieri di Mella, vedo un grande lupo bianco sporco, con la coda, il muso, le zampe e le orecchie sfumate di blu. Correva veloce, ma guardandosi alle spalle, con due occhioni umani color castano dorati. Ma... un attimo... Quella sono io.

<<Ehi ma son...>> cerco di pensare, ma vengo interrotta.

Boom!

<<AH AH! Sono riuscita a distrarti!>> grida Mella.

In pratica, mentre guardavo indietro, non me ne ero accorta del masso davanti a me e siccome una certa gatta non mi ha avvisata... sono andata a sbatterci contro. Per fortuna non mi sono fatta male.

Mella si avvicina a me, mentre mi rialzo pronta ad inseguirla di nuovo ma grida <<Ele guarda dietro!>>

<<Non ci casco di nuovo ,micia>>

<<Allora, non concluderai mai la missione>> dice seria. Va be' dai...

Mi affianco a lei, che si trovava un po' più in là di fronte a me. Una volta arrivata, mi siedo in direzione del suo sguardo e la controllo con la coda dell'occhio... non si sa mai.

Aspettate un attimo... il masso contro cui sono andata a sbattere non è una pietra qualunque...è un Moai.

<<Un Moai>> sussurro nei miei pensieri << Uno dei piccoli Moai>>

<<Cosa intendi per "piccoli"?>>

<<Sai Mella, quando stavamo nel villaggio turistico, io e le altre abbiamo cercato delle informazioni e ricordo che i Moai potevano variare la loro altezza dai 2.5 m ai 10.0m >>

<<Ah... questo è uno dei piccoli allora>>

<<Si>>

Bhe, in effetti ha un' altezza minima tanto da arrivare a toccare la sua cima con il muso, allungando un po' il collo...Sapete, l'altezza di un licantropo è pari a quella di un cavallo.

<<Una sfera!>> penso.

<< Andiamo a prenderla, ritorniamo alla palma>>

-JOHN-

É notte e sto ripercorrendo il percorso che ha fatto Electra prima che mi incontrasse quella mattina. Arrivo davanti al villaggio Anakena, ma non voglio entrare, non voglio cominciare a discutere con delle persone bugiarde, inventeranno altre bugie. Ryan, Alexis, Daisy e tutto il resto... sapevano tutto e sono stati al gioco di quel vecchio. Chissà se non ha pagato anche loro come ha fatto con l'ex di Ele.

Me ne frego... è ora di ricomiciare, lascerò tutte le mie cose lì e prometto a me stesso che non mi trasformerò MAI più... Riuscirò a mantenere almeno una promessa a me stesso? Si vedrà.

Cambio strada, non voglio più che ricevano notizie su di me, neanche mia madre... sospenderò il suo stupido corso di scienze avanzato.

Hanga Roa, la mia prossima destinazione, la capitale dell'Isola, in cui ci sono negozi, una farmacia,hotel e... L'AEREOPORTO: si ritorna in Italia, anzi no, resterò ad esplorare l'America....ma mi serviranno dei soldi... sono costretto a entrare nel villaggio.

Siccome è notte fonda, e siccome non voglio rompere le scatole a nessuno, tanto meno che me le rompano a me, decido di entrare nella mia stanza dalla finestra, tanto la mia camera si trova al piano terra.

Raggiungo il retro dello stabile in corrispondenza della mia stanza e come al solito Ryan ha lasciato la finestra aperta.

Al chiarore della luna scavalco e mi ritrovo nella stanza... Ryan dorme come un ghiro e russa fortissimo, sarà difficile che si svegli.

Vado nel mio armadio e comincio a frugare, tutto è rimasto nel mio disordine, infatti trovo il mio portafoglio e me lo infilo nei pinocchietto. Richiudo l'armadio.

Qualcosa che luccica attrae la mia attenzione, sul tavolino della stanza: c'è l'orologio d'oro, il portafoglio e la collana argentata di Ryan senza contare tutti i bracciali e le cavigliere... che tipo vanitoso.

Bhe, visto quello che ha fatto, un furto non è niente in confronto, e in fondo mi serve denaro per viaggiare. Con cautela, infilo il suo portafoglio nell'altra tasca dei pantaloni seguito da tutti quegli accessori.

Sto per uscire dalla finestra con il mio bottino quando Ryan balbetta qualcosa, agitandosi tra le coperte. Mi giro con la paura di essere stato scoperto ma per fortuna stava ancora dormendo.

Ma... MA CHE CAVOLO STO FACENDO????!!!!!

Visto che Phil ha ingaggiato Ryan per fargli rubare i pomodori ad Electra è come se stessi rubando a casa del ladro!

E poi... non è da me, sto di nuovo reagendo d'istinto come un idiota! Ryan ha fatto quel che ha fatto, ma io non devo comportarmi peggio di lui facendomi rimanere il senso di colpa sulla coscienza, per una mia stupidata!

"Stupido! lascia subito tutto!Non si fa!" mi rimprovero "NON sei un ladro!" , così torno indietro e mollo tutte le cose di Ryan sul tavolo, facendo tintinnare tutti quei ciondoli.

Le lacrime cominciano a salire... non sono più io!!!
Non voglio essere un animale! Un mostro!

Ryan si sveglia a causa del fracasso e dei miei singhiozzi.

-EHI TU !! ESCI SUBITO!!- grida con sangue freddo, come se al posto di un ladro nella sua stanza,abbia visto un cane.

Io naturalmente eseguo, e mi precipito giù dalla finestra. La luce della luna mi tradisce, infatti mentre esco, un raggio di luce illumina il mio volto bagnato di lacrime e sento sussurrare il mio nome dal mio ex compagno di stanza.

Una volta con i piedi a terra comincio a correre più veloce che posso mentre Ryan mi chiama a gran voce dicendomi di ritornare.

No, non lo farò.

Arrivo in una pineta di palme, mi siedo tra i due cespugli, poggio la schiena contro il tronco e mi stringo le braccia al petto, disperato: cosa stavo facendo? Cosa sono diventato?Oddio...

Prendo il portafoglio dalla tasca e guardo il contenuto... non c'è neanche una piccola moneta... non riuscirò mai a scappare....

Sento cadere qualcosa dalla mia tasca, prendo quello strano oggettino incuriosito: è un mp4 di legno con delle cuffiette fucsia...mbha...

Infilo le cuffie e comicio ad ascoltare la musica.

É una canzone nella mia mia lingua madre, cioè l' italiano....e anche due dei miei cantanti preferiti: Marracash e Gué Pequeno con la canzone "Nulla accade".

Ci sono dei versi che è come se mi stessero parlando, delle note che sembrano rivolgersi a me:

"Mai per caso.
Nulla accade, nulla accade, nulla accade"

Queste parole mi fanno riflettere, e poi c'è:

"Il coraggio è come un arma
Abbi cura di te, perchè la città ti schiaccia
Solo credere in te
È la cosa che ti salva "

... Bho.Se lo sarà dimenticato prima di consegnarmi i vestiti. E vedi il nonnino che musica ascolta!... Un attimo, questi sono i pantaloni di Phil?

Ad un tratto, i fari di un fuoristrada puntano me e si avviano a tutta velocità nella mia direzione.Quando la macchina mi arriva a pochi metri , si blocca di botto e la portiera del conducente si apre...

-NONNO FILIPPO-

Mia nipote è appena uscita da questo mondo sottosopra e io sono ritornato con i miei cavalli per consolarli un po', visto che sono tristi a causa della sua partenza.

Spero che non sia stato un errore falla venire qui, sull'Isola ad aiutarmi.So che può farcela, anzi ce la farà sicuramente.

D'altronde, le antiche profezie si avverano sempre nel migliore dei modi, nella maggior parte delle volte. E questa è una di quelle...

•~spazio scrittrice~•
Ciao lettori!
Oggi vi ho lasciati con un bel di domande in testa, vero?
Spero che questa storia sia di vostro gradimento. Ringrazio tutti quelli che mi sostengono con voti, commenti e visualizzazioni!
Siete in tanti!😮😃

Come al solito, se questo capitolo Vi è piaciuto lasciate una stella oppure pareri e consigli su come migliorare la storia.

Arrivederci al prossimo capitolo!!😘