Parte 36 [✨Nuovi Incontri❄]
Aurora POV.
Sta mattina è il giorno dei club e Genya mi ha proposto di provare il tiro a volo, mi ha detto che è molto divertente e fa rilassare le frustrazioni, poi mi ha detto che c'è un nuovo capo club che l'altro che c'era prima è dovuto partire per una competizione verso Okinawa quindi ha messo il vice presidente del Club a fare le sue veci per le prossime due settimane, poi questo giorno dei club si è ridoto da tutta la mattinata si è ridotto a metà mattinata, perché si stanno avvicinando degli esami molto importanti per i membri del 3° e 4° anno scolastico e la maggior parte dei capo club sono dell'ultimo anno, quindi molti di loro non ci saranno tipo Zoro e Sanji non ci saranno perché loro sono del 3 anno, poi ci stanno alcune lezioni di scienze speciale che ci ha detto la professoressa Kanae, è una giornata un po piena riassumendo, andai in molti club che erano molto interessanti facendo passare già un bel pezzo di mattinata, poi raggiunsi Genya e Yuri dove dovrebbe esserci il club di tiro a volo, appena entrammo mi diedero un fucile di prova, però lo caricai da sola infatti potevo vedere uno dei membri del club stupirsi.
Genya: Wow, da quando sai caricare un fucile.
Io: da quando un cinghiale che proveniva dal bosco vicino casa mia ci ha attaccati...senza offesa per il povero Inosuke ovviamente perché il cinghiale è il suo animale preferito ma stava per ucciderci.
Yuri: hi hi hi, hai ragione Auri, però posso immaginare che spavento ti sei presa.
Io: beh più che spavento avevo paura che andava dal mio vecchio vicino per poi rischiare che lo uccidesse e fare danni importanti o fare fuori qualcuno, guarda che il cinghiale carica senza il ben che minimo raziocinio.
Genya: beh un po ti caghi sotto.
Io: quello si...e anche tanto.
Ci mettemmo a ridere, dopo poco andammo a sparare ma c'è qualcosa che mi sembra famigliare, ma non ci feci molto caso così appena lanciarono il primo piatto di ceramica sparai un polpo mandando in polvere colorata il disco dopo poco finii di sparare e ruppi i 5 piatti che dovevo rompere, poi toccò a Genya anche lui ha rotto i 5 piatti che doveva rompere poi toccò a Yuri lei 3 piatti però è normale ma è pur sempre un buon punteggio per essere la prima volta che ha sparato con un fucile, poi Genya volle vedere se sapevo sparare con una pistola, anche sta volta la caricai da sola ma era abbastanza semplice visto che il caricatore era a tamburo, ma sta volta Genya fece mettere dei manichini con i bersagli nella parte del petto e sulla fronte, però Genya fa sul serio, lui beccò il centro del bersaglio che sta sulla parte del petto poi beccò la parte del occhio destro del manichino, è bravissimo complimenti, io devo dire che ho esperienze con le armi da fuoco perché mio padre una volta mi fece sparare in un poligono un po di tempo fa, Yuri diede un bacio sulla guancia a Genya come premio per aver preso un centro con la pistola, che immagino sia una magnum, non è una pistola molto precisa quindi ci deve essere la bravura del tiratore, questo un po in tutte ma in questa arma in particolar modo.
Genya: ora sono veramente curioso di vederti sparare con la magnum.
Yuri: effettivamente mi hai detto che hai esperienze di questo genere, ma sai sparare con le pistole? tu hai detto solo i fucili.
Io: me la cavo abbastanza bene dai, non vado tanto male.
dissi io con sincerità, poi presi attentamente la mira per prendere il centro di entrambi i bersagli che sono posizionati un sulla fronte e l'altro bersaglio è sul petto e il centro e a forma di cuore per indicare che lì c'è l'organo vitale, in pochi secondi analizzai la situazione e pensare a come muovermi per fare centro poi agii in pochi secondi, guardai la bandierina che indicava dove tirava il vento e puntava verso est quindi per dovevo puntarlo leggermente verso la parte opposta per prendere il centro e sparai subito dopo, tutto questo in pochi secondi e vidi che avevo fatto centro dove doveva esserci il cuore.
Genya: Wow alla faccia di quella che se la cava.
Yuri: Wow, davvero sorprendente Auri.
Io: grazie mille amici ma sicuramente c'è qualcuno che è meglio di me.
Genya: ah dai Aurora non sminuirti così, però ora prova a sparare sul centro della testa.
Io: ok ci proverò.
Dissi a Genya e feci come prima in una manciata di secondi, analizzare la situazione in poco tempo e reagire di conseguenza, l'ho imparato per le varie esperienze di vita non solo al poligono, sparai e feci centro anche sta volta, misi giù la pistola proprio sul tavolino e come deve essere fatto ripulii ogni minimo pezzo, stavo ripensando un po a quei momenti con mio padre, che nonostante lui fosse silenzioso era il primo a sostenermi in ogni scelta, indipendentemente da quale natura aveva quella scelta, sorrisi a pensarci, poi sentii Genya venire verso di me con qualcun altro oltre a Yuri, sentivo che parlava di me a qualcuno dicendo che sono la sua migliore amica e tutto quanto, mentre io ripulivo la canna della magnum, appena finii la ridiedi in dietro all'istruttore, prima che potessi uscire da quello spazio Genya mi chiamò accompagnato da un ragazzo molto alto e moro con gli occhi blu scuro vestito con una camicia gialla e un paio di jeans blu scuro.
Genya: Aurora potrei farti conoscere uno dei miei amici del poligono? e anche lui come te è un portento con le armi.
Io: certo, però in fa fretta che non voglio fare tardi alla lezione di matematica altrimenti tuo fratello mi fa fuori e con la mia pelle ci si fa un tamburo.
Genya: hai ragione meglio sbrigarci allora, Aurora lascia che ti presenti Luke.
Io: piacere di conoscerti Luke.
Luke: piacere mio Aurora...ho sentito che hai battuto molte persone a mani nude, è vero?
Io: beh certe volte esagerano ingrandendo la situazione, ma si ho tolto di mezzo degli ipocriti.
Dissi leggermente sorpresa di vedere lui in questa parte del mondo, cioè lui è americano non giapponese e questo è un dato di fatto, lo so perché ha proprio quell'accento americano molto pronunciato, lo salutai cordialmente in americano prima di congedarmi, me ne sono dovuta andare in fretta e furia altrimenti Sanemi mi taglia la testa e la fa rimpicciolire come facevano gli Aztechi o i Maya, arrivai appena in tempo prima che Sanemi arrivasse per fortuna, ascoltai la lezione e presi appunti, oggi Sanemi sembra molto più allegro e ha delle leggere occhiaie, o meglio sono più pronunciate del solito e i suoi capelli sono un po più scompigliati del solito, ahm non so se ha bevuto troppo caffè o è successo qualcosa, perché se è successo qualcosa l'unica conferma è vedere come sta Kanae visto che è la sua donna, ma sono sicura che è successo qualcosa di particolare e sapete cosa intendo, vabbè andando avanti dopo aver finito la lezione con Sanemi andammo dalla professoressa Kanae, che ci ha detto che oggi veniva qualcuno a spiegarci un po di cose quindi lei si sarebbe messa da parte, poi qualcosa di strano successe, un cerchio dorato fatto di scintille apparve davanti a noi e da questo cerchio uscì un tizio con una camicia bianca moro con delle ciocche bianche ai lati della testa con tanto di barba a lucchetto molto curata come i capelli, che sono ordinatamente pettinati verso sinistra con tanto di ciuffo leggermente sistemato con il gel, credo che lui ha 40 anni al massimo 38 anni, devo dire che ha del carisma ma si vede che è uno molto capace, noto la signorina Kanae che è visibilmente sorridendo molto probabilmente non è la prima volta che questo tipo viene qui a fare lezione di chi sa quale natura, la professoressa Kanae salutò in modo cordiale il signore.
Kanae: buon giorno a te Stephen, vedo che hai imparato molte altre cose nel tuo cammino a Katmandu.
Stephen: buongiorno signorina Kocho, vedo che ci sono delle facce nuove.
Kanae: beh solo Aurora non l'hai vista, anche se è qui ormai da mesi, lei è quella ragazza di cui ti parlava il preside.
Stephen: Ah interessante, potresti venire qui un momento Aurora?
Io: o-oh certo.
dissi leggermente scioccata, che diamine vuole fare? appena mi avvicino la signorina Kanae mi dice di stare tranquilla e che lui è affidabile, vedo che L'uomo mi sta praticamente studiando molto attentamente, io ricambio il suo sguardo studioso con uno di confusione poi mi tira una specie di fune fatta con quelle stesse scintille del portale, poi fermai quelle funi con uno scudo di ghiaccio, ma perché l'ha fatto? è per caso pazzo? lo guardo scioccata così strillai per lo spavento.
Io: MA LEI È FOLLE!! NEL PEGGIORE DEI CASI POTEVO UCCIDERLA.
Stephen: ah ah questo indica che sai controllare poco i tuoi poteri.
Io: guardi io questi poteri fino a pochi mesi fa manco li avevo ero una ragazza normale.
Stephen: questo l'ho intuito da come hai fatto questo scudo.
Io: oh...ora lo tolgo.
Dissi colpendo il pezzo di ghiaccio con un colpo che fece trasformare quel pezzo di ghiaccio enorme in una piccola montagnetta di neve farinosa, per poi farla sparire dentro il secchio dell'immondizia con un gesto della mano, l'ho fatto altrimenti Enmu mi taglia le mani perché potrebbe sporcare il pavimento ed è lui a pulire quindi cerchiamo un po tutti di sporcare il meno possibile per rispettarlo, Stephen poi disse che mi avrebbe aiutato con i miei poteri senza spiegarmi nulla, guardo verso quello che dovrebbe essere il professore che doveva farci lezione per cercare una risposta del perché voglia aiutarmi nei suoi occhi, molto probabilmente non vuole che qualcuno venga ferito, poi lui iniziò a spiegare il multiverso dicendo che ci possono essere compie alternative di tutti noi per poi prendere me come esempio facendo vedere delle varie versioni di me e non mi riferisco solo a Rory e la sua compagna, ma ho visto che c'erano molte me in tantissimi universi ma solo una cosa non cambia in ogni copia di me stessa, lo sguardo...era triste senza nemmeno una scintilla negli occhi, guardai verso il professor Strange e lo guardai negli occhi facendo un cenno per sapere perché queste me sono così tristi e leggermente vuota, lui capì immediatamente dal mio sguardo cosa volevo sapere ma mi fece vedere solo una scena molto cruda, triste e orribile, una me che stringeva tra le braccia un ragazzo che riconosco a fin di bene, ma in questo universo lo stronzo mi ha ferita ma a quanto pare a quella me gli è andata sia bene che male, ma lo vedo pieno di sangue e tutte le ossa rotte con fratture scomposte e quella me sta cercando di farlo rimanere in vita con mille lacrime che cadevano sul ragazzo che gli stava dicendo molte cose dolci e con nomignoli teneri, poco a poco il ragazzo stava diventando polvere dorata ma lei prima che lui morisse gli diede un bacio sulle labbra per dirgli addio, appena il ragazzo svanì del tutto quella me strillò fortissimo guardando verso l'alto con moltissime lacrime che caddero per terra, misi una mano davanti alla bocca con un paio di gocce salate che uscirono dai miei occhi, Genya notando come mi stavo ponendo si alzò dalla sedia insieme a Yuri che è preoccupata anche lei.
Genya: che è successo?
Io: N-niente non vi preoccupate...tornate pure al posto.
Yuri: Aurora la tua faccia e queste lacrime dicono tutto ma "niente" no.
Io: credetemi non è niente.
Genya: non prenderci per scemi Aurora.
Io: ma è una cosa veramente orribile ve ne parlo dopo, ok?
Stephen mi guardò con molti sensi di colpa per avermi fatto vedere quella scena, ma mi stava sorridendo perché aveva visto Yuri e Genya venire da me appena avevano visto che c'era qualcosa che non andava in me, ad un tratto suonò la campanella che segnò la fine dell'ora, potevo vedere Stephen pentito di avermi fatto vedere quella scena così brutta, andai da quel professore ad ogni passo sentivo che lui si sentiva in colpa, mi avvicinai e gli dedicai un sorriso dicendo con gentilezza che se è successo questo non è colpa sua e che sono io di aver chiesto di farmi vedere perché quelle me avevano quella espressione così vuota, lui mi guardò negli occhi per poi sorridermi.
Io: ma c'è un finale felice in un universo dove sono presente?
Stephen: certamente ora te lo mostro, però non scioccarti troppo, intesi?
Io: non prometto nulla.
Stephen: non hai tutti i torti a dirlo in fondo, comunque ecco a te, tu pensa che quell'universo è pieno di demoni ed è l'unico universo dove quella Aurora è felice.
Io rimasi senza parole quando quell'uomo fece apparire una piccola bolla che sembrava di vetro, mi mostrò quel universo potevo vedere che dentro questa bolla c'era del fumo celestino appena ci guardai meglio dentro all'inizio non vedevo nulla, ma poi lui mi disse guardalo come se guardassi qualcuno che amo, così presi un respiro e pensai proprio a Kyōjurō poi riguardai meglio dentro quella bolla di vetro e vidi proprio qualcosa che mi fece si rimanere di sasso ma allo stesso tempo mi fece rabbrividire, la prima cosa che vidi era una scena particolarmente imbarazzante, si vedeva che quell'universo è ambientato in un altra epoca storica potevo intuirlo dalle varie strutture, in questa scena stava piovendo ma oltre al suono dolce della pioggia potevo sentire due persone che stavano litigando poi da un angolo spuntarono due persone, che riconobbi immediatamente, Kyōjurō e io che eravamo fradici per la pioggia che ci stava cadendo addosso, i suoi capelli color fiamma erano tutti bagnati con le punte che erano andate verso il basso toccando la fronte, Kyōjurō era visibilmente seccato, deluso, arrabbiato e forse leggermente geloso, a quanto pare stavamo litigando perché a quanto pare ho protetto Nezuko demone promettendo che l'avrei protetta al costo della vita dicendo che lei non è un demone malvagio, a quanto pare a Kyōjurō non è piaciuto, lì i due si fermarono e riiniziò la discussione, poi lui diede un ceffone a quella me ma poi mi sono rialzata dal terreno bagnato e gli ho ridato il medesimo schiaffo e ricominciammo a discutere, E LA MADONNA COSÌ NON FINISCONO PIÙ, pensai all'inizio ma poi quando i due finirono di discutere si guardarono negli occhi minacciosamente, Kyōjurō si avvicinò pericolosamente a quella me potevo sentire la conversazione di me, ma solo lei parlava.
Me dell'universo: Kyōjurō che intendi fare?
Ma non ci fu risposta da parte sua, in quella scena mi vedo indietreggiare finché non tocco un muro con la schiena, appena mi fu vicinissimo lui si fiondò su di me e mi diede un bacio mantenendomi per i polsi, spalanco gli occhi dalla sorpresa, sia io nella realtà sia la me di quell'universo, OK QUESTO È...NON RIESCO MANCO A TROVARE UN AGGETTIVO PER DESCRIVERE TUTTO CIÒ, dopo poco però quella me ricambia il bacio che era diventato molto possessivo, però ammetto che è la medesima scena che era successa quando Kyōjurō si era confessato a me la prima volta, ha fatto una scenata di gelosia ma è successo la stessa cosa, poi quella scena svanì per poi mostrarmi un'altra scena ma sta volta molto più forte Kyōjurō era contro Akaza nel Treno Mugen, vedo che ha tirato fuori il nono kata della respirazione delle fiamme ma io ero scattata in mezzo alle fiamme del kata di Kyōjurō appena le fiamme della mossa di Rengoku si stavano spegnendo vidi qualcosa venire scaraventato fuori dalla nube di polvere ma appena il pulviscolo svanì vidi che al posto di Rengoku sono stata io a prendermi il colpo che mi aveva trapassato da parte a parte, però presi la katana che avevo nella cintura e tagliai il braccio ad Akaza per poi estrarlo dal mio addome emettendo un urlo accompagnato da zampilli di sangue che uscivano dalla mia bocca e dalla ferita, ma potevo vedere che la ferita si stava come rigenerando emettendo del fumo, ero davanti a Kyōjurō che era seduto per terra con la schiena contro un albero, avevo l'affanno con la katana posata sulle mie spalle, la katana la tenevo con una mano mentre l'altra era come a penzoloni mentre guardavo il demone in modo molto incazzato e la battaglia ricominciò appena le ferite svanirono dal mio copro, tornai alla realtà appena Akaza scappò dentro il bosco per salvarsi dalla luce del sole.
Io: wow...non ho altro da dire solo un wow.
Stephen: sei una grande guerriera anche negli altri universi e a quanto pare lo sei anche qui, complimenti, ora però va altrimenti cosa dirà Kyōjurō?
Io: oh ma come-? ah già vero, dimentica la domanda stupida.
Dissi rispondendomi da sola alla domanda, lui è uno stregone teoricamente sa tutto, in teoria, Stephen rise e mi mandò via dicendo di non far aspettare Kyōjurō dicendo che molto probabilmente ha una sorpresa per me, lo guardai leggermente confusa ma l'unica risposta che mi diede e di prepararmi psicologicamente, OK ORA SONO LEGGERMENTE IN ANSIA, poi passai nel corridoio est per uscire ma qualcuno mi urtò apposta, appena mi girai notai una faccia molto famigliare e già vista in questo istituto, DIO BRANDO UN'ALTRA VOLTA? ma che vuole quel maledetto spilungone? evitai di pensarci ma mi risultò impossibile, perché come sapete lui è uno dei villain's più forti che esistano, però ha una sola cosa positiva sto qui ovvero che è rispettoso nei confronti sia dei suoi sottoposti che i suoi avversari, così mi fermai di colpo e dissi con voce ferma e sicura.
Io: vedo che sei tornato, che hai in mente? la conquista del mondo?
DIO: no tranquilla...volevo vendicarmi per quello che mi hai fatto.
Disse spingendomi contro il portone e farmi volare fuori dall'edificio, mi rialzai da terra quasi subito, vedo Tanjiro correre verso di me ma appena vede il mio sguardo capì che era meglio non avvicinarsi, poi potevo veder spuntare la testa Kyōjurō tra la folla potevo vederlo in pensiero, appena stava per entrare nello spiazzale dove io e quel biondo ci stavamo fulminando venne fermato dal professor Strange che gli fece cenno di fermarsi e che doveva succede che il problema passato si dovesse ripresentare prima o poi e l'unico modo per sconfiggerlo una volta per tutte è affrontarlo da come potevo sentire parlare i due, iniziò il combattimento non usai i miei poteri perché volevo avere la soddisfazione di battere questo bastardo a mani nude, il mio sguardo era puntato verso il biondo, poco dopo ghignò e disse sempre sorridendo.
DIO: ti vedo cambiata Aurora, sembri più debole, come mai? cosa è successo a quella che mi avrebbe distrutto solo con una mossa?
Io: è maturata molto semplice la risposta Brando.
DIO: devo confessarti però che ti rispetto, mi hai messo alle strette la prima volta che ti ho incontrata, però sento che in te è cambiato qualcosa di molto più profondo, te lo posso leggere dai movimenti, sono più svelti e mirati come per sbrigarti a sconfiggere l'avversario senza ucciderlo, ma credo che questo sarà il tuo errore.
Disse puntandomi contro un albero mettendomi le mani sui bicipiti cercando di congelarmi con l'acqua che il mio corpo contiene, lui ha il potere di congelare l'acqua che sta nelle cellule di un corpo animato o inanimato che sia, ero pronta a tutto e so che con me questo non funzionerà perché nelle mie cellule c'è già il ghiaccio ma anche se in piccole dosi c'è l'ho nelle mie cellule, infatti dopo un po Brando notò che non stava funzionando e mi guardò dritto in faccia, io avevo un sorriso beffardo in volto per la prima volta in tutta la mia vita, poi confuso il biondo disse.
DIO: cosa?? ma come fai a...come fai a non congelarti?
Io: ti sei perso un sacco di cose da quando ti ho cacciato da qui la prima volta DIO Brando.
dissi spingendolo via con un ondata di neve compatta che spuntò dal terreno, creai una lancia per combattere perché so che Brando non è famoso nella sua capacità nel giocare pulito, anche se ha il nome di qualcuno che dovrebbe essere benevolo...che bella ironia del menga, pensai guardandolo dritto negli occhi, poi qualcuno dalla folla si fece avanti era un ragazzo molto grosso capelli nero carbone con un cappello molto particolare, indossava un cappotto lungo e nero con dei jeans scuri con una maglietta verde militare, Jotaro Kujo, il "nipote" di DIO e padre di una delle studentesse di questa scuola Jolyne Kujo, una delle ragazze più cazzute della scuola, anche se Jolyne e io non ci conosciamo molto abbiamo un rapporto amichevole e lei mi dice sempre che io sono molto più cazzuta non so con quale fondamento in verità, mi rialzai facendo apparire una falce di ghiaccio.
Io: signor Kujo, cosa ci fa qui?
Jotaro: sono qui per sbattere fuori da questa scuola lo stronzo che è davanti a noi, poi ti devo ringraziare per aver fatto uscire del coraggio da mia figlia.
Io: possiamo pensare dopo ai ringraziamenti che sto stronzo ci sta puntando.
Non feci in tempo a dire altro che DIO ci venne addosso pronto a ferire uno di noi, così feci una specie di nastro trasportatore sotto i piedi del moro per farlo scansare, mi beccai io il colpo allo stomaco facendo cadere la falce dalle mie mani, mi aveva infilzato lo stomaco con le sue unghie affilatissime, Brando con un ghigno iniziò a sminuirmi in modo pesante mentre affondava le unghie nel mio addome era una delle sensazioni più brutte che io abbia mai sentito in vita mia, la ferita bruciava peggio dell'inferno, come se qualcuno mi avesse versato della lava sullo stomaco, credo abbia messo qualcosa sulle unghie forse del peperoncino, posso riconoscere quel tipo di bruciore tra mille, Rengoku stava per intervenire ma fu fermato da DIO Brando stesso perché Brando aveva lanciano una specie di Kunai per terra prima che Kyōjurō potesse fare qualcosa, poi però attaccò Hakuji con un calcio volante in piena guancia di Brando che cadde a terra prima che potesse rendersi conto chi lo ha colpito.
Hakuji: Nessuno ferisce la mia allieva e fidanzata del mio migliore amico senza rimanere illeso.
DIO: schifoso moccioso pidocchioso.
mi rialzai appena vidi il biondo fare un passo in avanti per colpire Hakuji, avevo ripreso in mano la falce per parare il suo colpo, lo guardai negli occhi con le fiamme dell'inferno che bruciavano nelle mie iridi marrone scuro, poi mentre lui era distratto con una mossa scivolai in avanti con una spinta per poi con l'altra mano messa a modi lama e colpii forte Brando in un punto dove non batte il sole, poi con un grande spintone lo spinsi un po più lontano da me per poi mettermi a modi Spiderman per terra, creando una colonna di ghiaccio poi spingerlo fuori dalle mura della scuola spedendolo non so dove ma potevo sentire che ero cambiata, sentivo un gran freddo in ogni centimetro del mio corpo e stavo cominciando a tremare come una foglia e una gran forza mi ha come travolto, appena tornai in me mi alzai da terra guardai verso Kyōjurō e Hakuji che erano rimasti sbalorditi poi caddi in ginocchio per la fatica.
Kyōjurō: AURORA...tutto bene?
Io: si sono solo stanca.
Hakuji: posso comprendere per quello che ha fatto, aveva praticamente formato una specie di tornado di neve come se una bufera l'avesse circondata.
Kyōjurō: ti vedo tremare come una foglia ora è meglio che ti porti a casa, non voglio che ti ammali non sei ancora del tutto abituata al tuo potere.
disse avvolgendomi con la sua giacca elegante che era abbinata ai suoi pantaloni, appena mi avvolse con la giacca mi resi conto anche di quanto io sia veramente piccola al confronto suo, certo sicuramente sono molto più piccola in confronto a Gyomei che è alto due metri e dieci, ma mi rendo conto anche di quanto io sia leggermente più bassa di Kyōjurō, le sue braccia mi presero in braccio stringendomi più stretto possibile per evitare che senta freddo e rischiare di ammalarmi, mi portò immediatamente in casa e mi tolse i pantaloni per poi mettere le mie gambe in ammollo nell'acqua calda con ancora la sua giacca sulle mie spalle.
Io: Grazie mille tesoro ora sto bene, però non devi avere paura.
Kyōjurō: piccina stai scherzando? è il minimo che io possa fare per te, poi ho avuto paura di perderti sul serio sta volta, ti prego non farlo mai più, ho avuto paura di vederti morire per mano di quel bastardo, nessuno deve toccare la mia Rori-Chan nessuno deve osare.
Disse stringendomi forte in un abbraccio per poi darmi un bacio appassionato sulle labbra per poi intrufolare la lingua, sentivo le sue mani accarezzare ogni centimetro della mia pelle dalle cosce fino a sotto la maglietta che indossavo, la giacca cadde a terra mentre strinsi a me Kyōjurō per continuare a baciarlo con passione come fa con me, mentre lo baciavo allentai il nodo della sua cravatta rossa per poi slacciare i primi due bottoni della camicia, misi le mie mani sul suo petto cominciando a slacciare anche gli altri bottoni fino ad arrivare a metà addome, lo guardai negli occhi, erano lucidi pieni di paura come se stesse sul punto di piangere, così lo strinsi a me mentre lo baciavo ancora sulle labbra per rassicurarlo che io non sarei mai andata via o che qualcuno mi farebbe del male, poi ci separammo dal bacio per riprendere fiato e lui proferì parola ansimando leggermente.
Kyōjurō: mi farai impazzire uno di questi giorni, lo sai vero?⁓
Non feci in tempo a dire altro che si fiondò sul mio collo lasciando qualche bacio e qualche succhiotto, purtroppo sono il mio punto debole i suoi succhiotti sul collo, mi morsi l'interno delle labbra per evitare di gemere o ansimare in modo troppo sonoro, chiusi gli occhi stringendo parecchio la loro chiusura tanto da sentire le ciglia punzecchiarmi leggermente le palpebre, strinsi la presa sulla stoffa della camicia di Kyōjurō che è rimasta mezza aperta mostrando un po il suo fisico molto tonico, sentivo dei brividi attraversare il mio corpo facendomi venire la pelle d'oca. (😉🌚😏)
(attenzione scena NSFW no da parte mia e Rengoku ⚠🔥😏🌶😏🔥⚠)
Genya POV.
Non ci posso credere che quel bastardo di Brando sia tornato qui, non dico il suo nome per non bestemmiare, Yuri è visibilmente infastidita dal ritorno di quello lì, anche se lei non c'era quando DIO Brando era qui le prime volte e credetemi era veramente un inferno, decidemmo di farci una passeggiata mano nella mano nel completo silenzio, devo dire però che questo silenzio non era pesante anzi era rilassante, la portai dietro la scuola dove c'è il giardino con molti fiori, quel giardino viene curato dal club di giardinaggio, è davvero piacevole stare lì, me l'ha consigliato il professor Rengoku di venire qui con Yuri perché quel posto fa scattare sempre qualche scintilla in più negli innamorati e lui ne è la prova pratica, ci sedemmo sulla panchina sotto un arco a forma di cuore che avevano fatto i membri del club di giardinaggio con i rovi di rose rosse che profumavano l'ambiente, Yuri posò la testa sulla mia spalla e io la posai sulla sua per poi avvolgerla con un braccio per abbracciarla, lei era leggermente rossa in volto così decisi di parlargli e sapere cosa la disturbasse, la sua risposta fu.
Yuri: ho pensato parecchio a ciò che ci hanno detto Monika e Aurora in questi ultimi giorni.
Io: davvero?!...allora non sono l'unico ad averci pensato.
Yuri: sul serio?
disse lei leggermente imbarazzata arrossendo vistosamente, lo ammetto a mani basse ci ho pensato molte volte io con insieme a Yuri ad entrare in questo tipo d'intimità così profonda e per certi tratti poetica, so che mio fratello mi ucciderebbe per una cosa del genere ma in fondo lo fa anche lui con la signorina Kanae, però devo anche ammettere che mi mette in soggezione perché ho paura di fare male a Yuri essendo la prima volta per entrambi, eravamo ancora seduti su quella panchina circondata da rose, ci riguardammo negli occhi rossi in viso, poi pensammo alle parole di Aurora e Monika "non fate cazzate e usate le protezioni" questa è la frase che ci hanno detto in quella specie di consulto, poi guardai Yuri negli occhi e domandai.
Io: sei sicura Yuri? guarda che è un passo molto grande questo.
Yuri: ed è per questo che io vorrei farlo con te, perché so che con te sono al sicuro Genya.
La guardai negli occhi intenerito, mi avvicinai e gli diedi un bacio molto profondo e piacevole, lei ricambiò appena avvicinai le mie labbra alle sue e la strinsi in un abbraccio forte per poi separarci dal bacio, il professor Rengoku aveva ragione, questo posto è magico e crea un'atmosfera senza precedenti, la presi in braccio come di solito fa il professore con la sua giovane compagna e domandai con tono da gentiluomo.
Io: Allora signorina dove la porto di bello?⁓
Yuri: hahaha⁓, al mio appartamento mio sexy e dolce gentiluomo.⁓
Io: come la signorina gradisce.⁓
Dissi poi muovendomi verso l'edificio dove ci sono gli appartamenti degli studenti, entrammo nell'appartamento, la vedo molto rossa ma con un bellissimo sorriso in volto, quel sorriso mi fa sempre impazzire per quanto è bello, avvicinai le mie labbra al suo collo per poi lasciargli un bacio su di esso, era un bacio molto profondo sembrava quasi un succhiotto ma senza lasciare segni sulla pelle, però non vi nascondo che sono leggermente nervoso e non so come muovermi al 100% quindi guardai negli occhi Yuri e dissi leggermente timoroso.
Io: Yuri, vorrei tanto farlo con te, è che sono un po' nervoso.
Yuri: Anche io sono nervosa, però ti voglio lo stesso~.
Disse lei con tono molto piccantino, la mettendo sopra il divano, la vedo molto rossa in volto, cominciai a baciare ogni centimetro del suo collo e petto avendo slacciato quella specie di fiocchetto rosso che ha al colletto della camicia, la sento ansimare leggermente per i continui baci che gli davo, poi sentimmo la porta dell'entrata dell'appartamento sbloccarsi, io continuai a baciarla ma sta volta mi spostai sulle sue labbra calde e morbide, poi sentii un piccolo gridolino mi girai e mi ritrovai Mitsuri Kanroji la coinquilina di Yuri.
Mitsuri: OH MIO DIO, SCUSATE SCUSATE SCUSATE NON VOLEVO, SCUSATEMI...siete carinissimi insieme comunque.
Disse Mitsuri urlando diventando rossa in volto, girandosi di spalle, Imbarazzatissimo presi Yuri e la portai nella sua stanza da letto, per fortuna tutti gli appartamenti di sta scuola sono insonorizzati, Yuri arrossisce e si spoglia lentamente davanti a me fino a rimanere in intimo. Ha un corpo stupendo con delle belle tette grosse.
Io: Yuri, sei stupenda!
Noto dei tagli sulle braccia, la guardai un po dispiaciuto ma ora quei tempi per lei sono finiti, ora che ci sono io la farò sentire felice e non la lascerò mai sola e la sosterrò sempre indipendentemente da cosa vorrà fare, lei per me è la cosa più preziosa a questo mondo non posso essere me stesso senza di lei ormai, lei dopo un paio di secondi divenne cupa con gli occhi lucidi come se stesse per piangere.
Yuri: Non giudicarmi, ti prego!
Io: Non lo farò! Se hai bisogno di sostegno, ci sono io per te! Yuri sei la persona più preziosa per me e io rimarrò sempre qui per te, anche nei momenti più bui, ti amo Yuri, ti amo da morire.
Dissi con dolcezza dandogli un bacio sulla fronte per poi passare alle sue labbra, lei sorrise e mi strinse a se felice di sentirsi così speciale, perché lei ai miei occhi è sempre speciale, Anche io mi spoglio fino a rimanere in mutande e arrossisco, il mio corpo è pieno di cicatrici perché mio padre picchiava me, Sanemi, mamma e i nostri altri 4 fratelli e sorelle senza motivo ma ora che quello stronzo è morto sono sollevato. Yuri si morde il labbro vedendo il mio corpo robusto e muscoloso.
Yuri: Quanto sei sexy, Genya-Kun~! queste cicatrici?
Io: te lo racconterò più in là ok? ora non ne vorrei parlare.
Yuri: Oh ok, certo parlane quando ti senti pronto, ma ora rilassati al massimo perché è il nostro momento e godiamocelo a pieno⁓, non sei d'accordo con me mio bellissimo cucciolone?⁓
Io: certo che sono d'accordo con te mia dolce e piccola cucciolotta!⁓
Ci guardiamo imbarazzati per un attimo, ero intenerito da Yuri che mi stava letteralmente consumando con gli occhi, poi Yuri mi butta sul letto e cominciamo a limonare strusciandoci addosso sentivo il suo petto contro il mio e mi faceva impazzire questa sensazione così eccitante e piacevole. Yuri si toglie il reggiseno, la guardai per intero ed era veramente stupendo il suo corpo, era veramente stupenda, il suo corpo aveva delle bellissime curve e il seno era perfetto, iniziai ad accarezzare ogni centimetro della sua pelle morbida e liscia, lei sobbalzò leggermente quando iniziai ad accarezzare un po il seno, le cosce, il basso ventre e i fianchi.
Yuri: Mi ecciti così tanto, Genya-Kun~! Ti voglio dentro di me~!
Io: Ti amo~, Yuri~! in un modo che manco tu puoi immaginare⁓, ti desidero tantissimo.⁓
Yuri: Anche io ti amo~!
Ci siamo tolti le mutande a vicenda ed io mi sono messo il preservativo, Aurora mi disse di far sentire a proprio agio il partner così feci un altro po di complimenti mentre accarezzavo ogni centimetro della sua morbidissima e bellissima pelle, la mia amata si morse il labbro guardandomi con molta voglia. Yuri è scesa man a mano sulla mia erezione penetrandosi e ci siamo presi per mano lasciando che un paio di gemiti lasciassero le nostre bocche, si sentiva così bene nonostante tutto, sentivo i sospiri di Yuri farsi un po più strozzati.
Yuri: Sto io sopra e poi ci stai tu~, ok~?
Io: Va bene milady~!
Ha cominciato a muoversi su e giù, entrambi gemevamo dal piacere, non avevo mai sentito una piacere così intenso in vita mia, sento quanto io e lei siamo uniti e quanto vogliamo sentirci l'null'altro, Yuri è una ragazza stupenda e pensare che Aurora me l'ha fatta conoscere non posso fare altro che essere grato alla mia migliore amica per avermi fatto conoscere una ragazza così bella, intelligente e sensibile. Ad un certo punto è andata più veloce e i nostri gemiti sono diventati urli, mi morsi talmente forte il labbro inferiore che potevo sentire un sapore ferroso in bocca, poi un altro gemito strozzato lasciò le bocche di entrambi.
Io: VENGO!⁓
Yuri: ANCHE IO!⁓ GENYA!⁓
Siamo venuti insieme con un orgasmo sonoro, mi tolsi il preservativo, perché Aurora mi ha detto che è meglio cambiarlo appena si finisce il primo round prima d'iniziarne un altro per ragioni comprensibili. Yuri si è staccata da me cambiai il preservativo e ci siamo scambiati di posizione come avevamo detto prima, l'ho penetrata piano e ho cominciato a muovermi lentamente dentro di lei, anche se ero venuto prima avevo l'impressione di sentire molto più piacere di prima, il suono di molti gemiti rochi e profondi riempirono la stanza che fino a poco tempo prima era un po più silenziosa. Ad un certo punto lei mi ha toccato la schiena fino ad arrivare verso il fondoschiena facendomi venire delle scosse di brividi di piacere ed io mi sono mosso più forte, si sentiva ogni minima scossa di piacere pervadere i nostri corpi facendoci gemere di più e più forte di prima, finché non siamo venuti insieme di nuovo con un verso strano e con affanno. Ci siamo staccati col fiatone, è stata la cosa più incredibile che io abbia mai sentito.
Yuri: È stato magico!⁓
Io: È stato spettacolare e sgargiante⁓, come direbbe il prof Uzui!
Abbiamo ridacchiato per quello che ho detto e ci siamo accoccolati, è stata la cosa più bella che io abbia mai fatto, io amo Yuri l'amerò per sempre, gli baciai la guancia e gli accarezzai i capelli lunghi sentendo la loro morbidezza, lei mi guardò dolcemente con sguardo stanco e assonnato mentre si stropicciava leggermente gli occhi per il sonno che la stava per far addormentare, la presi e la feci avvicinare più al mio petto nella parte del mio cuore che ora stava battendo forte come un tamburo per quello che è appena successo, gli accarezzai leggermente il fianco fino ad arrivare sulle sue guance paffutelle e morbide, gli pizzicai leggermente le guance poi la baciai sulle labbra per la tenerezza che mi faceva, è troppo adorabile non posso farci nulla, la feci accoccolare di più a me prima che ci addormentassimo insieme uno abbracciato all'altro.
Mitsuri Kanroji (fidanzata del professor Obanai):
(EH Obanai brighella)😉
Luke:
(non commento perché lui è stata la prima cotta nei personaggi 2D ma tra i personaggi "europei"😐)
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