Parte 33 [🩸Piccolo Problema D'Universo😈]
Aurora POV
Sono fuori con Kyōjurō, Giacomo, Monika, Sayori, Natsuki, Yuri, Genya, Tanjiro, Zenitsu e Inosuke, stavamo andando in giro per rilassarci un po dopo quell'esame che avevamo finito un po di tempo fa, è stata un idea di Giacomo questa uscita serale tutti insieme, poi oggi è il giro dei templi qui, una ricorrenza dove si va a visitare i templi più antichi della zona, devo dire che è stata un'idea straordinaria, ne abbiamo bisogno tutti quanti del gruppo poi Sanemi non è stato molto umano nell'esame teorico di matematica ma ci siamo riusciti comunque, andammo in giro per i templi shintoisti illuminati da molteplici lanterne di carta decorate in modo diverso c'è un'atmosfera molto romantica con quella luce giallastra delle lanterne, però non sento delle belle vibes non so il perché visto che è un luogo di pace questo, diciamo che il mio istinto è come quello di spider man che percepisce che c'è qualcosa che non va, spero vivamente di sbagliarmi sta volta, andammo in giro ma notammo qualcuno in particolare, aveva l'aspetto di un uomo dell'epoca Sengoku (periodo che va dal 1467 fino al 1603) con un kimono fantasia viola e nero a esagoni, con una Hakama (un pantalone molto largo tipico Giapponese) e i suoi capelli erano lunghi e legati in una coda alta, che emanava un aura oscura, non mi piace affatto quel tipo...poi è come se l'avessi già visto da qualche parte ma non mi ricordo dove.
Kyōjurō: Rori-Chan?? tutto ok?
Io: oh si, tutto ok...suppongo.
dico io un p titubante alla fine, per poi ritornare verso il spiazzale noto che quel tizio strano ci sta seguendo, poi notai che aveva una katana sulla cintura, ok ora mi è venuta l'ansia, Giacomo e Genya notano che c'è qualcosa che non va così dicono agli altri di andare a prenotare un posto al ristorante di Ramen all'inizio della strada, Kyōjurō all'inizio non voleva andare con gli altri ma appena notò il mio sguardo serio capì che c'è qualcosa di storto, rimanemmo solo io e Giacomo, appena si allontanarono infatti sentii che il tizio che aveva appena sguainato la sua katana dalla Saya (il fodero), guardai con la coda dell'occhio Giacomo e dissi.
Io: fra sei pronto? sento che sto qua è molto più forte di tutti i nemici che abbiamo affrontato finora.
Giacomo: sono nato pronto vecchia mia, poi sono stato allenato da Goku in persona.
Io: bene, poi me lo farai conoscere un giorno è da quando sono piccola che ammiro Goku, però tornando a noi questo sarà l'inizio di una grandissima battaglia molto più difficile delle altre.
Discretamente feci una piattaforma sotto i nostri piedi includendo anche lo sconosciuto, non voglio che qualcuno d'innocente si faccia male, appena la piattaforma si alzò per aria verso il cielo lo sconosciuto rimase impassibile, io e Giacomo ci girammo a guardare lo sconosciuto, appena lo guardai meglio lo riconobbi immediatamente, non solo i suoi vestiti ma anche per i suoi sei occhi, la sclera era rossa vino e le pupilla gialla limone ma quello che mi fece più paura fu l'incisione che è presente nella pupilla: prima luna superiore, mi ricordai il suo nome, nome da demone: Kokushibo, nome di quando era umano: Michikatsu Tsugikuni, lo guardai negli occhi potevo vedere dell'ira in quello sguardo apparentemente posato, noto Giacomo che si è leggermente impressionato per l'aspetto di Kokushibo.
Io: che cosa cerchi?
Kokushibo: te la vorrei far pagare per quello che mi hai fatto.
Io: Ma io non ti ho mai visto in vita mia.
Kokushibo: bugiarda...mi hai decapitato maledetta sgualdrina.
Giacomo: prima di tutto sciacquati la bocca poi lei non decapiterebbe persone a cazzo di cane, lei è rimasta sempre qui come può averti decapitato? poi sembri tutto intero vecchio e la tua testa è incollata al collo.
Kokushibo non volle ascoltare infatti diede un affondo di spada che avrebbe preso in pieno Giacomo, per fortuna lo spostai con il ghiaccio che formai sotto i piedi del ragazzo, h capito che qui non ci deve essere nessuno per aiutarmi, Kokushibo vuole me per uccidermi e se qualcun l'ostacola morirà nel provare ad aiutarmi, questo è un bel problema, con i miei poteri lo feci scendere dalla piattaforma di combattimento, questa arena di ghiaccio a una base a collo di bottiglia che è collegata al punto di generazione di quella specie di torre, prima misi Giacomo dentro una sfera di ghiaccio e lo feci scendere dal centro della piattaforma che aveva una forma a collo di bottiglia, vedevo il mio amico che voleva uscire dalla sfera ma lo mandai a terra con gli altri prima che rompesse la sfera, guardai davanti a me potevo vedere quanto il demone volesse farmi furi.
Kokushibo: vedo che pensi agli altri prima di fare qualunque cosa.
Io: quel ragazzo non centra nulla...questa è una faccenda tra me e te, poi io non ti ho mai incontrato in vita e lo posso giurare sul mio onore...aspetta non è che ti stai sbagliando con la me del tuo tempo?
Kokushibo: non m'interessa se sei o non sei del mio tempo vorrei ucciderti a basta.
Non feci in tempo a fare altro che cominciò ad attaccarmi, venni ferita leggermente alla spalla ma non era nulla di grave per fortuna, avevo alzato appena in tempo il muro di ghiaccio, mi sedetti a terra per poi curarmi la spalla cn un fazzoletto che tenevo fermo finché i miei poteri non abbiano rigenerato la ferita, generai una falce per potermi difendere meglio, so che è inutile perché i demoni come lui de essere sconfitto da una Katana del sole decapitandolo, quella è la prima luna superiore io invece una insignificante studentessa, la sua forza sovrasterà sicuramente la mia ma devo provare a combatterlo o tutta l'umanità sarà spacciata, però veramente io non l'ho mai incontrato di persona, ad un tratto apparse dal nulla affianco a me una ragazza molto alta e snella vestita di viola con i capelli nero carbone, questa tizia mi ricorda Lady Merlin una dei sette peccati capitali, lei è il peccato della gola sotto il simbolo del cinghiale.
L. Merlin: Aurora usa tutta la tua potenza per sconfiggerlo, lui ti ha scambiato con l'Aurora del suo universo, purtroppo si è rotto il tessuto universale che lo teneva isolato nel suo mondo dove ci sei anche tu, usa ogni briciola di forza che hai in corpo per combattere contro quello lì, ora ti darò l'arma che può sconfiggerlo, i tuoi poteri non sono sufficienti per lo scontro.
La donna fece apparire una katana colma di fiocchi di neve poi sparire in una coltre di nebbia, rimasi sorpresa quella era veramente Lady Merlin la sua voce è inconfondibile per le mie orecchie, guardai la katana e appena la toccai però mi apparvero davanti agli occhi mille immagini di tecniche di kobudo e karate fuse insieme con molti nomi inerenti alla neve e all'inverno, ma com'è possibile? misi la katana nella mia cintura e pregai tutti i santi per far si che ci riesca a sconfiggere sto pazzo, mi alzai da terra mentre avevo le spalle puntate contro il muro, sento Kokushibo ridacchiare, presi un respiro profondo e uscii da dietro quel muro di ghiaccio, poi mi misi in posizione di combattimento, mettendo la parte nn tagliente dell'lama sulle mie spalle e mi misi in guardia guardandolo cn serietà, quella posizione l'aveva assunta Rengoku al treno Mugen nella battaglia finale contro Akaza, spero di non portarmi sfiga e morire ma sono certa che non mi lascerò abbattere da uno come Kokushibo, lui spalancò tutti e sei gli occhi.
Kokushibo: che forza spirituale ammirevole, la tua aura è cambiata all'improvviso è sorprendente, perché non seppelliamo l'ascia di guerra? ti vorrei proporre una cosa.
Che cazzo sta dicendo? prima voleva uccidermi con tutti i sentimenti e ora vuole seppellire l'ascia di guerra all'improvviso, ma che ha in mente, lo guardai meglio e vidi che Kokushibo rinfoderò la sua Katana per poi mettersi al centro della arena mentre mi guardava con sguardo indecifrabile, quello sguardo non mi convince affatto, però la pressione nell'aria si era leggermente alleggerita, poi con voce profonda il demone dai sei occhi disse.
Kokushibo: senti...oggi mi sento generoso e ho una proposta da farti Aurora...diventa un demone, soccombere ad un lento declino di una donna forte come te è un grande spreco poi se tu diventassi un demone vivrai in eterno e potresti anche migliorare le tue tecniche diventando sempre più forte, diventa un demone Aurora.
Io: Vedo che i nostri pensieri sono paralleli, la forza fisica è passeggera ma la forza d'animo non finisce mai è come nel pendolo di newton è un moto perpetuo, per noi umani invecchiare e morire è un metodo per far continuare la vita, non lo puoi comprendere perché non riesci a guardare al di là di te stesso, invecchiare e morire sapendo di aver fatto una vita degna è la cosa più spettacolare che potrebbe capitare a qualcuno, invece se sei demone non vivrai degnamente, vivere con il terrore del sole perché potresti morire bruciato oppure nel peggiore dei casi venire decapitati da dei cacciatori di demoni per poi sapere di andare all'inferno senza che la tua anima non avrà mai pace, questo è veramente tanto triste, per questo io non diventerò demone per nessuna ragione.
(Rengoku is proud of this person)
Kokushibo: capisco...visto che non diventerai demone...tanto vale ucciderti ora.
Iniziò il combattimento tra me e lui, molti dei suoi fendenti li schiavai per miracolo, era velocissimo e le sue tecniche erano veramente forti, la me del suo universo se l'ha sconfitto vuol dire che è molto più potente di come lo sono ora, che cosa avrà fatto per diventare forte in quella maniera? riesco a stento a sopportare le tecniche di sto tizio invece la me di quell'universo l'ha ucciso, mi sembra davvero sorprendente, feci molti affondi che il demone li schivò con maestria, riuscii a ferirlo ma la rigenerazione del suo corpo era talmente veloce che tra poco non riuscivo a tenere il passo, poi arrivò un affondo di katana di Kokushibo che parai ma mi spinse contro una delle pareti dell'arena crepando leggermente il ghiaccio, poi ne ebbi abbastanza così mi misi in posizione di attacco, respirai con il diaframma e intonai il nome della tecnica.
Io: Respirazione del fiocco di neve, decimo kata: caduta di stalattiti.
Dissi per poi attaccare l'avversario con molti effetti come quelli della respirazione dell'acqua ma al posto dell'acqua c'era la neve e alcuni cristalli di ghiaccio, colpendolo dall'alto verso il basso causandogli un taglio molto profondo, poi feci un salto all'indietro per vedere come muovermi, devo pensare ad una strategia non posso colpire alla "cieca e che dio c'è la porti buona" perché significherebbe il suicidio immediato, appena riattaccò riuscii a creare un muro di ghiaccio per fermarlo ma lo spaccò in mille pezzi per poi darmi un pugno spingendomi verso destra mettendomi a terra, non mi sono rotta nulla ma l'impatto fece mollare la presa sulla katana che si puntò al centro dell'arena, Kokushibo ghignando si avvicino a me e s'inginocchiò alla mia altezza, prese il mio mento con una mano e alzò la mia faccia costringendomi a guardarlo negli occhi per poi girare la mia faccia a destra e sinistra con sguardo molto brutto, nel mentre io lo guardavo con occhi furibondi e pieni di fiamme della determinazione, poi mise la sua mano sulla mia guancia e disse che tutto sommato non ero da buttare via e che sono una ragazza molto affascinante, a parte il fatto che mi reputo leggermente bruttina, ma chi mai ti ha cacato di striscio? poi lo guardai negli occhi e gli dissi che non avrei mai accettato una proposta così subdola, lui di risposta mi ha praticamente minacciato, se non avessi accettato la sua offerta di diventare Demone mi avrebbe fatto fuori in quell'istante, io di risposta gli diedi una scatarrata a uno dei suoi sei occhi, Kokushibo mi prese per la gola e mi alzò in aria.
Kokushibo: maledetta sgualdrina, devi esserne onorata perché io ho deciso di farti questa offerta che non si fa molto spesso.
Io: Va all'inferno...e quella proposta infilatela nel culo.
Dissi con voce strozzata a causa della presa sul mio collo, sentivo l'aria entrare sempre meno nei miei polmoni, sentivo la mia testa alleggerita a causa della mancanza d'aria sentivo il mio cuore battere talmente forte che sentivo il rimbombo nelle mie orecchie, e delle lacrime uscirono dai miei occhi sempre per la mancanza d'aria che si faceva sempre più sentire, dopo poco qualcosa afferrò il polso del demone, era una catena di glitch di Monika, la catana venne tirata facendo lasciare la presa sul mio collo, caddi a terra tossendo per riprendere aria e la mia testa girava come una trottola, guardai accanto a me ed erano presenti Kyōjurō, Giacomo, Genya, Tanjiro, Zenitsu, Inosuke, Monika, Sayori, Natsuki e Yuri, dopo poco venni presa dalle catene che generò Yuri per poi trovarmi tra le braccia di Kyōjurō che mi strinse a se più forte che poteva mentre guardava Kokushibo con l'ira negli occhi.
Kyōjurō: prova a toccarla di nuovo E TI AMMAZZO.
Kokushibo: non ho paura di un misero umano come te.
Giacomo: spero che ritirerai quelle parole schifoso.
Kokushibo: che vuoi quattrocchi non centri nulla con questa situazione nemmeno voi maledetti adolescenti non centrate in questa battaglia, è una situazione che dobbiamo risolvere io e quella maledetta sgualdrina lì.
Kyōjurō: RIMANGIATI QUELLO CHE HAI DETTO SCHIFOSO STAI PARLANDO DELLA DONNA CHE AMO.
A sentire quelle parole uscire dalla bocca di quel demone sentivo il mio sangue ribollire nelle mie vene, COME CAZZO SI PERMETTE QUESTO DANNATO DEMONE SCHIFOSO A PARE COSÌ, parla in questo mondo solo perché un demone ha una potenza fisica più elevata di un umano, anche se è un demone non significa che ha il diritto di dire cazzate come questa, Kyōjurō lasciò la presa su di me appena pattai leggermente il suo braccio, mi rialzai da terra con leggera difficoltà, dissi a Monika di prendere la katana puntata sul terreno al centro dell'arena, lo fece e me la passò, feci un piccolo passò in avanti con uno sguardo talmente seria che tra poco non sembravo io, poi con tono serio e spazientito a dir poco con lo sguardo abbassato e molto cupo.
Io: rimangia le tue sudice parole schifoso demone.
Kokushibo: o cosa mi fai mocciosa?
Io: O TI AMMAZZO DECAPITANDOTI COME HA FATTO LA ME DEL TUO UNIVERSO BASTARDO.
dissi stringendo la presa sulla katana, potevo notare che qualcosa era cambiata sentivo più forza in me, guardai verso il basso per mettermi in posizione d'attacco però appena abbassai lo sguardo vedevo nel dorso della mia mano un simbolo che raffigurava un fiocco di neve, mi è nato il marchio della forza sotto il segno della mia respirazione, in Demon Slayer se ti compare un marchio con il simbolo della tua respirazione vuol dire che hai raggiunto la tua massima potenza, perfetto, con uno scatto andai contro Kokushibo con gli altri che m'incitavano a tornare indietro ma non li ascoltai e andai verso il demone, devo colpire più superficie possibile in pochissimo tempo altrimenti non vincerò mai, presi un respiro con il diaframma e recitai dicendo il nome del kata della mia respirazione.
Io: Respirazione del fiocco di neve, arte segreta: Tormenta del purgatorio.
Dissi dando un affondo da destra verso sinistra per poi affondare la katana sulla carne del collo del demone per poi tagliare a pezzi la testa, non deve rimanere nemmeno un pezzo intatto altrimenti sarà la fine dei giochi, perché si attiverà la sua seconda trasformazione che è tanto mostruosa quanto forte e non voglio che nessuno di noi rimanga ferito, io sono ferita ma non in modo esagerato stranamente, non so come ho a non ferirmi, forse perché sono abbastanza esile e abbastanza flessibile di muscolatura e struttura ossea e posso muovermi con molta più flessibilità, dopo poco che oltrepassai il corpo del demone con la mia katana e facendo a pezzi la sua testa noto che quel corpo e i pezzi della testa stanno diventando polvere, l'ho battuto non ci posso credere, caddi a terra in ginocchio, avevo gli occhi spalancati e il cuore mi batteva a mille tanto da sentire il rimbombo dei suoi battiti nelle orecchie, Genya e Kyōjurō vennero da me per vedere se ero tutta intera, Kyōjurō mi prese a modi sposa per poi farmi rimettere in piedi, ma mi sorreggevo sulla sua spalla.
Kyōjurō: Che diamine era quello??
Io: un demone.
Kyōjurō: ma i demoni non esistono
(ho preso l'universo di Demon Slayer della scuola)
Io: beh...non so se crederci ma credo di aver visto quella che mi avevi detto, la tizia delle rune, mi ha dato questa strana katana per combatterlo dicendo che questa era l'unica arma che potrebbe ucciderlo...e mi ha detto che un tessuto del multiverso si era rotto facendo passare nel nostro universo, non so se dargli retta.
Giacomo appena accennai al multiverso notai che cambiò espressione, forse sa qualcosa, poi pensavo che ci fossero solo gli AU di Undertale ma quanto pare mi sono sbagliata, ci mettemmo al centro della arena e ci stringemmo tutti insieme uno stringeva il proprio partner, Genya strinse forte Yuri a se mettendo la testa della ragazza sul suo petto e stringerla da un fianco con l'altra mano Giacomo fece la stessa cosa con Monika, Sayori con Natsuki e Kyōjurō con me, gli dissi di mantenersi forte che si scendeva, puntai la mia mano verso l'alto e l'arena si stava sgretolando iniziando dalle pareti per poi arrivare al centro ma la lentezza era tale da sembrare un ascensore, appena toccammo terra mi sentivo leggermente stanca per l'energie sprecate per il combattimento e per aver smontato l'arena insieme alla torre, poi una vecchietta si avvicinò a noi poi la riconobbi, Recovery Girl.
Recovery Girl: non ti si può lasciare un secondo da sola che già sei ferita, dovresti controllarti Aurora.
Io: vallo a raccontare a chi si mette contro di me e non alla sottoscritta.
Recovery Girl: vabbè dai, ti curo ma per favore sta più attenta.
Io: ok starò più attenta.
dissi facendomi curare da Recovery Girl che mi diede un bacio sulla guancia, il suo quirk è a dir poco adorabile mi riempie il cure di tenerezza, poi è adorabile anche Recovery Girl, non so se sono la sola a essere pazza a pensarlo ma la vecchietta ha qualcosa di adorabile, appena la dolce vecchietta mi "curò" andammo in giro per i vari templi come facevamo prima d'incontrare quella sottospecie di...coso, dopo un paio di minuti Genya ci prese e ci portò dove aveva prenotato, quel ristorante di ramen di prima, ci sedemmo al posto e ordinammo, parlammo un sacco di molte cose, ma l'argomento di discussine della serata fu il mio combattimento e quel simbolo che era apparso sul dorso della mia mano e di esso c'erano rimasti solo i contorni del disegno a forma di fiocco di neve, quando ho combattuto il simbolo aveva i bordi neri e il centro un blu scuro, dopo poco arrivarono i nostri ordini poi Genya ordinò un po di sakè caldo, ne bevvi poco perché ok siamo tra amici ma non bisogna mai esagerare, Giacomo dovette prendere altro visto che molto probabilmente è astemio, non l'ho mai visto con un bicchiere di una qualunque tipo di alcolico in mano, solo un cuba libre che basicamente c'è la coca-cola e pochissimo alcol tanto nemmeno si può definire alcolico, dopo poco ritornammo ai dormitori, Kyōjurō mi prese in braccio a modi sposa e mi sorrise, per fare una battuta dissi.
Io: ti stai allenando per il nostro matrimonio!?⁓ hi hi hi.⁓
Kyōjurō: non tentarmi Rori-Chan,⁓ sai che sono capace di tutto...e quando dico tutto intendo...tutto.⁓
disse avvicinandosi al mio orecchi sussurrandomi all'orecchio, lo guardai negli occhi e avvicinai il mio volto al suo e iniziai a baciarlo intensamente sulle sue morbide e calde labbra, mi prese da dietro le cosce per poi andare in camera, lui si sedette sul bordo dell'letto per poi ricominciare a baciarmi con molta più passione di prima, sentivo le sue mani correre su tutto il mio corpo, sentivo la sua mano afferrare il passante della cerniera del vestito e la tirò verso il basso slacciando il vestito per poi solleticare la spina dorsale con le sue dita facendomi venire delle scosse di brividi su tutta la schiena, mi uscì un piccolo gemito simile allo squittire di un topo.
(⚠🔥😏🌶😏🔥⚠)
Kyōjurō: non pensavo che eri una topolina.⁓
Io: S-sta zitto.
Dissi tutta rossa per imbarazzo, lui ridacchiò e mi ribaciò con passione, mentre mi baciava potevo sentire le sue mani scivolare dietro la mia schiena per poi sentire il mio reggiseno venire slacciato per poi prendere il vestito dalle spalle insieme alle bretelle dell'indumento intimo venire tolto, sentivo la stoffa scivolare via dal mio corpo in modo delicato come una carezza dopo poco iniziò a guardarmi negli occhi con uno sguardo molto dolce, Kyōjurō iniziò a baciare in modo delicato il collo per poi arrivare al petto, quei suoi baci mi facevano solletico ma mi facevano anche venire le farfalle nello stomaco facendomi ansimare leggermente, poi con fare molto delicato mi fece sdraiare sul letto e mi continuo a toccare in modo delicato guardandomi negli occhi in modo languido e dolce, io mi avvicinai a lui e feci la stessa cosa che mi fece prima in modo dolce e lento, lui mi sorrise e ci ribaciammo mentre ci toccavamo a vicenda, quella notte molti sospiri affannati e gemiti uscirono dalle nostre bocche che si toccavano spesso e avevano un sapore agrodolce, le nostre mani si unirono intrecciando le dita tra di loro in una stretta impossibile da separare, non riesco ancora a capacitarmi che lui sia il mio partner è troppo bello per essere vero, finalmente riesco a sorridere in modo naturale e posso provare un amore vero senza quelle sfumature fasulle che avevo provato prima, quella notte notando quanto mi sentissi bene chiusi gli occhi ansimando leggermente godendomi il momento, appena sentii che un mio gemito venne placato da un suo bacio dolce lo strinsi a me più forte che potevo continuando a baciarlo profondamente, sentivo talmente tanto piacere che per poco non sentivo un urlo provenire direttamente dal cuore ma uscì un piccolo urletto simile a un dolce canto lieve e leggero che mi fece salire in paradiso, dopo poco finimmo entrambi stanchi e sorridenti.
Io: Ti amo Kyōjurō il mio leone, the king of my heart.
Kyōjurō: anche io ti amo Aurora la mia leonessa, my sweetest, Beautiful and kinde angel.
disse lui dandomi un bacio sulle labbra per poi stringermi a se mettendo la mia testa sul suo petto, il mio orecchio era posato sul suo e sentivo il suo cuore battere all'impazzata, mi accoccolai a lui allietandomi del suo tepore facendomi sentire al sicuro come se nulla potesse toccarmi, il suo profumo pungente mi solletica le narici, mi sentivo rilassata solo standogli vicino, Kyōjurō è grande e grosso ma è un orsacchiotto per quanto è dolce e adorabile, è praticamente un gigante buono è la cosa che più adoro di lui, mi strinsi ancora un po a lui chiudendo gli occhi per poi addormentarmi tra le sue braccia e stessa cosa anche lui, la mia vita ora è completa non gli manca nulla, il mio cuore era in pace dopo un passato fatto crescendo di molte cose spiacevoli, ora sono felice con Kyōjurō e i miei amici a cui io voglio bene e vice versa, non posso chiedere di meglio dalla vita ora come ora.
Lady Marlin peccato della gola sotto il simbolo del cinghiale:
(Lei è fedele a Escanor quindi muti grazie)
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