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Parte 23 [❄Lezione Di Chimica Andata Storta🧪]

la foto che ho messo è molto cool...sembra un uomo d'affari. 🤩

Aurora POV.

Mi risvegliai con Kyōjurō che mi teneva stretta a lui, per svegliarlo gli diedi un bacio sulla fronte, lui di risposta appena separai le mie labbra dalla sua fronte mi prese sulla spalla non dolorante mi abbasso un po di più facendomi arrivare alle sue labbra facendo combaciare le nostre labbra in un bacio molto profondo, io allacciai le braccia attorno al suo collo mentre mi cingeva i fianchi con le mani, ci separammo dal bacio guardandoci negli occhi sorridendo in modo un po assonnato ma felice.

Io: Buongiorno Professor Rengoku.⁓

Kyōjurō: Buongiorno a lei signorina Ferretti.⁓ come ha dormito?⁓

Io: non c'è male⁓, però è meglio andare ora altrimenti facciamo tardi e chi vuole sentire Obanai e Sanemi.

Kyōjurō: non hai tutti i torti, sono un po troppo severi quei due, comunque ti è piaciuto il modo in cui ci siamo coccolati?

Io: per me qualunque cosa fatta con te mi piace.

Kyōjurō: Aww che dolce che sei, sei una cucciolona.

Disse dandomi un pizzico sulla guancia, mi alzai e presi delle calze pesanti dal cassetto del comodino, mi sedetti sulla sedia della scrivania e me le misi, noto che Kyōjurō mi sta guardando in modo molto intenso, poi infilai la mia gamba un po dolorante con calma altrimenti smadonno per il dolore che mi fa la gamba,  poi saltellando andai verso l'armadio presi una gonna a pieghe con fantasia scozzese e felpa con il simbolo della nuvola rossa dove c'è scritto in kanji "Alba", Kyōjurō mi stava guardando sempre con quello sguardo molto intenso, poi dissi scherzosamente.

Io: piaciuto lo spettacolino?⁓

Kyōjurō: si molto.⁓

disse con tono molto profondo, mi farà impazzire uno di sti giorni, presi la solita stampella e andai in cucina per la fare colazione, preparai ancora quel dolcetto a forma di pesce (bontà assurda), preparai del tè per me per Kyōjurō gli feci un po di caffè visto che deve essere energico, mi girai verso l'arco della porta e mi ritrovai il mio partener solo in canotta e boxer poggiato sulla arco della porta con la spalla, aveva uno sguardo da rimprovero.

Io: Cosa?!

Kyōjurō: cosa ti ho detto?

Io: "non ti dovrai muovere finché non guarisci del tutto" ma Kyōjurō-.

Kyōjurō: niente ma Rori-Chan, ora siediti e fa colazione che al resto ci penso io.

disse simpaticamente, mi sedetti aspettandolo per fare colazione, non mi piace mangiare sola, ci sedemmo e parlammo dei programmi pomeridiani, io ho come materie oggi: Matematica con Sanemi (le mie orecchie moriranno dopo un ora poi facciamo pausa e mi opero al timpano che è stato lesionato) {Autrice: quanto sono simpatica}, chimica con Obanai, storia con Kyōjurō e storia dell'arte con Uzui, oggi tutto teorico che palle, non è che non mi piaccia anzi ma preferisco alla lunga fare che teorizzare, poi le prime ore sono con dei prof che non sono proprio il massimo della gentilezza, guardo il lato positivo al meno Sanemi si è leggermente ammorbidito grazie a Kanae e Obanai lo stesso con Mitsuri, ma nonostante tutto sono rimasti severi, finimmo di consumare la nostra colazione e partimmo ognuno per la propria strada per compiere ognuno i propri doveri, mi lasciò andare sola perché sa che in caso Genya o Tanjiro mi aiutano con la stampella, andai verso l'uscita e come pensavo Genya mi prese lo zaino dalle mani e me lo portò lui, ho ancora quella fasciatura sulla gamba imbevuta di analgesico per non farmi provare troppo dolore, si sento che fa male ma grazie all'analgesico sopporto il dolore, la fasciatura si poteva intravedere da sotto il collant pesante nero, non mi piace per nulla essere tratta come una che non c'è la può fare, perché so che c'è la posso fare, l'unico ostacolo è il dolore, ma l'ostacolo fatto di dolore lo devo superare o non mi chiamo più Aurora, pensai tra me e me mentre camminavo affianco a Genya, il ragazzo notò che non ero molto contenta per la situazione.

Genya: tranquilla Aurora tra un po tornerai a stare bene senza provare male ogni volta che muovi qualcosa basta avere un po di pazienza.

Io: non è per il dolore Genya, è che non sono abituata a dipendere da qualcuno.

Genya: Auri, per sta volta fa un eccezione, diciamo che è come per ripagarti per averci protetti.

Io: ma-

Genya: Niente ma amica mia, dai andiamo altrimenti facciamo tardi.

disse continuando a camminare con me al suo fianco, mi girai guardandomi dietro e vidi arrivare Tanjiro con la sua ragazza Kanao, che carini, pensai mentre camminavo con affianco Genya, arrivammo in classe, Sanemi arrivò dopo un paio di minuti e iniziò a spiegare cose di matematica che manco so se ricorderò, però oggi lo vedo più rilassato del solito, cosa più unica che rara giuro, vedo che ci sono anche Monika, Giacomo, Sayori, Yuri e Natsuki che stanno facendo gli esercizi sudando freddo perché hanno leggermente paura di Sanemi, per colpa del suo sguardo da chiuaua sotto acidi, dopo un paio d'ore finimmo matematica e andammo all'laboratorio di chimica cn Obanai ma c'eravamo solo: io, Tanjiro, Inosuke, Genya e Shinobu, ci mettemmo nelle nostre postazioni.

Obanai: ragazzi mettevi i dispositivi di protezione individuali.

Io & gli altri studenti: Si Professor Iguro.

Dicemmo noi studenti mettendo gli occhiali protettivi e il camicie, ma credo che Inosuke abbia bevuto una caraffa intera di caffè perché non riesce a stare fermo, poi lui stesso emanava un aroma di caffè quindi lo sospettavo, quando Inosuke beve troppo caffè va sempre di matto come in questo caso, poi suggerii a Genya di nascondere tutto il caffè che avevano nell'appartamento altrimenti c'è lo ritroviamo come Taz il diavolo della Tasmania, il professore ci disse di mescolare delle sostanze chimiche che hanno molti colori, stavamo facendo l'ultima mescolata di quella strana sostanza azzurra piena di bolle di gas nonostante non lo avevo messo sotto il becco Bunsen (quella specie di mini bruciatore che fa vedere nei film fantascientifici), però mentre stavo aggiungendo l'ultima sostanza chimica (che dovevo fare attenzione a dosarla bene) Inosuke mi urtò e ne misi troppa la fialetta esplose, feci in tempo a coprirmi la bocca con il braccio e chiusi gli occhi per non far arrivare la sostanza in nessuna zona del mio viso, appena l'esplosione finì guardai male Inosuke.

Io: MA SEI COGLIONE O CI FAI? POTEVI FARCI AMMAZZA INOSUKE.

Inosuke: NON VOLEVO URTARTI CRISTO I DIO.

Obanai: BASTA VOI DUE, l'importante è che nessuno si sia fatto male comunque la lezione è finita, Aurora ora vieni qui che ti faccio un controllo generale per vedere se stai bene visto che sei stata davanti alla fialetta di quella strana sostanza.

Io: Si professor Iguro.

dissi andando verso il professore, Obanai mi guardò soprattutto negli occhi e nella bocca per assicurarsi che nemmeno un minimo della sostanza che è esplosa non sia arrivata i quei punti di contatto, anche se non dovrebbe essere tossica quella sostanza perché erano sostanze che erano compatibili al corpo umano ma il professore preferì non rischiare e controllarmi, disse che non era successo niente e che stavo bene e la sostanza non era entrata in circolo o cose così, mi lasciò andare a lezione di storia, ma notai subito una cosa, la gamba ferita non mi faceva male così raggiunsi il medico della scuola.

Io: dottoressa Tamayo, potrebbe visitarmi la gamba, perché non sento più dolore.

Tamayo: forse è colpa dell'analgesico.

Io: senta con l'analgesico io sentivo solo un po di fastidio ma potevo sopportare, ma ora non sento manco quel fastidio.

Tamayo: Oh allora diamo un'occhiata, siediti sull'lettino e abbassa i collant.

feci come ordinato, mi toccò il punto dello stiramento e non sentii più quell' "avvallamento" al livello della lesione, la vedo sorpresa e disse solo una cosa "la lesione non c'è più" chiamò il mio tutore scolastico che è Kyōjurō e lo fece venire prima di andare a lezione, appena arrivò notò che la dottoressa Tamayo mi aveva tolto il bendaggio all'analgesico, la Tamayo spiegò tutta la situazione al professore, devo dire che anche io sono confusa peggio di loro due, ma sento come uno strano freddo sulla punta delle dita anche se quando guardavo le mani non c'era nulla che potesse farmi sentire freddo, ma sento che c'è qualcosa di strano, come se qualcosa in me fosse cambiato, Kyōjurō mi prese e mi portò alla classe ma con una specie di tutore alla gamba per non rischiare di farmi male, Genya appena mi vide con un tutore sorrise perché forse ha capito che mi stava passando, mi misi a sedere affianco a Genya e Tanjiro e iniziammo la lezione di storia, però più passava il tempo più sentivo un pochino di freddo sotto la mia mano, appena sentii più freddo alzai la mano sbiancai, GHIACCIO? WTF IS THAT?! COME CAZZO È POSSIBILE? CHE È UNO SCHERZO? ero scoccata ci rimisi un secondo la mano d'istinto, poi cominciai a pensare a cosa dovevo fare, non mi è mai capitata una cosa come questa, così decisi di coprire quel pezzo di banco congelato con il mio diario, ci posai il borsellino sopra e feci finta di nulla continuando il mio lavoro di studente, quando finì la lezione mi accertai che Genya e Tanjiro si fossero allontanati anche di poco e ripresi tutto anche il diario e il borsellino, poi sentii Genya e Tanjiro chiamarmi.

Tanjiro: Aurora andiamo.

Genya: Aurora sbrigati che Tengen ci aspetta.

Io: si arrivo subito.

dissi prendendo tutto e andarne dalla classe, salutai Kyōjurō con un sorriso dicendo che ci rivedremo all'appartamento, lui di risposta mi risalutò con una mano, andammo a lezione di Storia dell'arte con Tengen, la lezione sta volta invece di passare in un secondo non stava passando mai, avevo l'ansia di quello che è successo alla lezione di Kyōjurō forse dovrei chiedere aiuto a qualcuno che ha dei poteri come Bakugou, Midoriya, Todoroki va bene anche Mineta, appena finii la lezione andai immediatamente alla fine del corridoio e scrissi un messaggio a Todoroki, appena andai a mensa vedo Todoroki vedere il suo cellullare vedo che guardò verso di me e fece il segno che andava bene, finimmo il pranzo io andai nel posto che avevo scritto nel messaggio ovvero davanti all'aula di storia, vedo Shoto arrivare e mi chiese con il suo solito tono piatto.

Shoto: Aurora-San che emergenza è?

Io: il problema è qui dentro.

Dissi aprendo la porta e entrando dentro l'aula andai verso il mi posto e feci vedere che problema era, all'inizio non diede peso alla cosa ma poi gli spiegai che io sono semplicemente una senza poteri quindi non dovrei avere nessun potere del genere, vedo il ragazzo cambiare espressione e iniziando a pensare, mettendo la mano sotto il mento, per fortuna non c'era nessuno qui dentro e questa parte della scuola a quest'ora è vuota, poi il ragazzo andò a guardare il pezzo congelato del banco e si poteva vedere un po di perplessità, ma in quel pezzo di ghiaccio si poteva vedere la forma di una mano ovvero la mia si poteva vedere che la forma della mano era la mia, perché essendo una ragazza ho le mani piccole, il ragazzo mi disse di stare attenta d'ora in avanti perché può accadere che perda il controllo ma poi mi fece una serie di domande.

Shoto: Aurora senti, ma quando è iniziato questo cambiamento?

Io: più o meno dopo l'ora di chimica ho sentito come dei brividi di freddo...dopo che Inosuke mi ha fatto sbagliare la formula di un esperimento chimico dettato da Obanai facendo esplodere la filetta.

Shoto: allora è molto probabilmente colpa di quella miscela chimica, comunque ti consiglio di esercitarti a tenere il controllo su te stessa e di non perdere la calma altrimenti rischi di far del male a qualcuno.

Io: come potrei fare del male a qualcuno?

Shoto; non entrare in panico, solo che devi stare calma e non devi arrabbiarti, ok?

Io: ok ci proverò.

Shoto mi guardò facendo un cenno, poi si avvicinò al banco con la sua mano che emanavano delle leggere fiamme e fece sciogliere quel pezzo di ghiaccio con lo stampo della mia mano, allora devo solo mantenere la calma, sento che sarà difficile perché purtroppo il preside non ha potuto negare l'accesso a Ichigo per visitare l'università, E CHE CAZZO PERÒ, pensai cercando di rimanere con i nervi saldi, come se fosse semplice, per lui è semplice dirlo perché ci è nato con il suo quirk, io fin a qualche ora fa ero una semplice senza poteri, ora cosa devo fare? è questa la domanda più difficile adesso, andai per la mia strada verso l'uscita della scuola, mentre m'incamminavo per i corridoi aspettando l'ora di andare al club di Monika mi venne addosso qualcuno intenzionalmente, guardai meglio ed era proprio Ichigo, calma Aurora calmati altrimenti perdi il controllo ed è la fine, ma quello voleva rogne così mi venne dietro finché non appoggiò le sue luride mani sulle mie spalle, fin qua ok basta una sberla così forte che gli faccio girare la testa a 160°, ma quello stupido non essendo contento da dietro di me iniziò a sussurrarmi all'orecchio una frase, la goccia che fece traboccare il vaso.

Ichigo: Non mi hai fatto nulla brutta nullità che sei tu moscerino, l'unica cosa che mi fa girare i coglioni è che hai rotto la mia arma.

Io: senti schifoso non ti conviene rompermi i coglioni te lo dico solo perché non voglio avere un cadavere nella coscienza a soli 19 anni.

Ichigo: oh parolone grosse per una stupida e semplice umana da quattro soldi, ho visto che le tue capacità sono solo fisiche sei solo una lurida umana destinata a morire presto o tardi.

Disse per poi intrufolare la mano sotto la mia gonna per toccarmi il sedere, sentendo quello che voleva fare mi girai di scatto e misi in avanti a me la mano per girargli un ceffone per fargli girare la testa a modi esorcista, ma qualcosa successe, sentii la mia mano fredda, poi realizzai cosa avevo appena fatto non intenzionalmente, Ichigo era infondo al corridoio appiccicato al muro dentro un cumulo di ghiaccio, rimasi sotto shock quasi non potevo respirare, Todoroki intendeva questo tipo di pericoli che potevo far correre agli altri, iniziai a correre via e nascondermi da qualche parte, CAZZO HO PERSO IL CONTROLLO, pensai nella mia testa come in loop impanicata, corsi verso il tetto e mi sedetti in una delle panchine presenti sul tetto, mi misi le gambe al petto nascondendo il volto sulle ginocchia, avevo solo una cosa da fare ma NO non c'è l'ho fatta, dopo una ventina di minuti sentii la porta che avevo oltrepassato poco prima aprirsi poi sentii una voce sottile quasi da ragazza ma aveva un timbro molto pronunciato quindi era per forza un ragazzo.

Mineta: EHI Auri-Chan, sono io Mineta, esci fuori.

Bakugou: Aurora esci che ne parliamo con calma, abbiamo visto tutto quello che è successo e devo dire-.

Midoriya: Kachan non dire oltre è sconvolta lo si vedeva da com'è fuggita.

Bakugou: ZITTO MERDEKU.

Sentii i ragazzi, così mi alzai dalla panchina e uscii allo scoperto a testa bassa, si Ichigo se lo merita ma se beccavo qualcun altro potevo ucciderlo, potevo sentire lo sguardo di Bakugou e gli altri puntarmi, iniziai a chiedere scusa e che avevo perdo il controllo, Bakugou mi fece alzare la testa e emise un sospiro rumoroso, mi disse che mi avrebbe insegnato a controllare quella forza contrastante anche perdendo la calma e che loro mi avrebbero aiutato, Mineta concordò con il biondino insieme a Midoriya, li ringraziai ma per il momento dovevo stare tranquilla, così Bakugou mi consigliò di svagarmi e rilassarmi facendo qualcosa che mi piaceva, infatti Midoriya avanzò l'idea di farmi andare al club di Monika visto che lì sono amica di ogni membro del club, così i tre mi accompagnarono alla mia destinazione, poi mi accompagnarono perché a detta loro era meglio non rischiare, incrociai lo sguardo di uno che non ha mai fatto nulla alla scuola ma a me si, Zeke Jeager fratellastro di Eren, quello prima di mettermi con Kyōjurō non faceva altro che rompermi le palle con proposte indecenti, pervertito di merda, poi trovò la sua anima gemella Jelena, la ringrazio per essersi incollata un tipo come quello,  infatti Bakugou e Mineta appena incrociarono il suo sguardo lo fulminarono, mi portarono davanti all'aula del club di letteratura, li salutai e li ringraziai per avermi rassicurato e entrai nell'aula.

Io: scusate il ritardo dovevo fare un paio di cose.

Monika: ah tranquilla può capitare un imprevisto solo la prossima volta avverti ok?

Io: certo Monika che avviso la prossima volta è che non ci avevo pensato, scusa.

Natsuki: tranquilla Aurora, però vedo che ora non porti più la stampella ma un tutore vuol dire che stai guarendo molto in fretta.

Io: già, per questo sono leggermente più allegra, non voglio recare più fastidio a nessuno dei miei amici o a Kyōjurō.

Giacomo: Sei consapevole del fatto che se Kyōjurō ti sentisse ti cucirebbe la bocca vero?

Io: si ne sono consapevole.

Yuri: poi sono sicura che se ti sentisse anche Genya ti ucciderebbe.

Io: non hai tutti i torti, ma dov'è finita Sayori?

Monika: lei è andata a fare la riunione perché è membro del consiglio studentesco, non ricordi?

Io: ah già vero, però ora iniziamo che sono curiosa di ciò che ci uscirà nelle poesie.

dissi entusiasta, mi ci voleva, infatti mentre dicevamo ognuno la propria opinione del libro che avevamo letto ridevamo perché ci usciva qualche battuta divertente, poi finimmo con lo scambiarci poesie scritte da noi, io ovviamente scrissi una poesia sulla storia tra me e Kyōjurō che nella poesia lo definii come "la dolce fenice dalle grandi ali che mi ha fatto volare prendendomi per mano e portarmi tra le nuvole di soffice e candido cotone, facendomi sentire quell'amore che che ti fa sentire bene come se venissi abbracciato dai raggi caldi del sole o come una carezza di un angelo per la pace che fa provare anche un minimo di contatto tra le nostre mani o un semplice ciao", mi guardarono tutti con un sorriso molto ampio pure Yuri aveva mostrato un sorriso molto dolce dopo che arrivò a lei la poesia, scambiammo un paio di opinioni su tutte le poesie scritte da noi del club, io e le altre ragazze cominciammo a parlare mentre mi accompagnavano da Hakuji per la riabilitazione perché Hakuji oltre a fare arti marziali mi ha aiutato con la riabilitazione per non far atrofizzare il muscolo della gamba ferita, salutai le ragazze e andai da Hakuji.

Hakuji: Ciao Auri-Chan, ma guarda hai il tutore, sono contento che stai guarendo.

Io: ciao Hakuji, lo so è sorprendete.

Hakuji: dai vieni che ora facciamo ti faccio muovere un po la spalla così non s'indebolisce il muscolo.

Io: ok andiamo. 

dissi andando verso la palestra, e mi fece fare degli esercizi, però notai che la spalla non mi faceva male, forse si sarà cicatrizzata sono sempre e comunque passate quattro settimane, io quando sono caduta e mi sono tagliata con un vaso rotto mi servirono 4 settimane con i punti di sutura per guarire del tutto, forse il dolore di ieri sera era il muscolo non più così abituato ad allungarsi in quella maniera,  dopo tre ore di esercizi Hakuji mi lasciò andare al mio appartamento, appena entrai ad accogliermi furono Kyōjurō e Bakugou, a quanto pare il nostro amico porco spino ha detto quello che è successo al nostro amico leone, o meglio il mio dolce leone, Kyōjurō mi guardò e chiese spiegazioni, gli raccontai che è per colpa di una miscela chimica che ho sbagliato per errore...errore che si chiama Hashibira Inosuke che ha bevuto troppo caffè, ovviamente non feci il nome di Inosuke per non metterlo nei guai, poi Genya mi ha promesso che avrebbe nascosto tutto il caffè che trovava nell'appartamento per non far bere troppo caffè a Inosuke, gli dissi che era caduta un goccia in più dal contagocce per sbaglio, bhe diciamo che non è finita molto bene Bakugou ha iniziato a dirmi di congelare l'acqua che era bacinella per mettere i panni, solo che non ci riuscivo nonostante mi concentrassi e Bakugou mi stava spingendo a fare quell'esercizio a modo suo, ovvero mettendomi nomignoli osceni.

Bakugou: DAI CALIPPO ALLA COCA-COLA CONGELA QUELLA BACINELLA.

Io: GUARDA CHE NON AIUTI PIÙ DI TANTO HIAMANDOMI CALIPPO ALLA COCA-COLA PER I MIEI CAPELLI MARRONE.

Bakugou: PROVACI E ZITTA QUATTROCCHI SOTTO ZERO.

Io: FACILE PARLARE PER TE CHE CI SEI NATO CON IL TUO QUIRK E SAI COME GESTIRLO IDIOTA.

Kyōjurō era lì a vedere tutta la scena mentre stava cercando di trattenere le risate per i vari nomignoli osceni che il biondino mi stava mettendo, alla fine mi sono stancata e incazzata appena sentii quel mix di emozioni sentii come se dovesse uscire qualcosa dalla mia mano, poi mentre stavo litigando con il porcospino riuscii a congelare l'acqua nella bacinella, la guardai bene ed era congelata, poi si avvicinò da dietro il biondo e disse.

Bakugou: le emozioni sono la chiave di tutto, ti ho fatto incazzare apposta di solito funziona.

Io: Ma tu guarda quanto sei bastardo infame.

Bakugou: ti voglio bene anche io nerd HAHAHAHA.

Io: fottiti porcospino.

Bakugou: te lo ripeto ti voglio bene anche io nerd.

poi fece ancora con un'altra bacinella d'acqua ma sta volta ha detto qualcosa all'orecchio al mio partner, Kyōjurō si avvicinò a me e mi abbracciò da dietro baciando una mia parte sensibile nel mio collo, rabbrividii ma sta volta il ghiaccio partì da sotto i miei piedi, Bakugou aveva un espressione pensierosa da come sta analizzando vuol dire che è vicino alla risposta ma credo di sapere cosa sta per dire, ovvero che solo le emozioni molto forti fanno uscire questo mio potere da dentro, come se l'impulso dovesse uscire dal cuore o cose così, infatti mi disse di essere arrivato proprio alla conclusione che avevo appena pensato, quindi devo controllare le mie emozioni e devo sentire come se dovesse uscire qualcosa da dentro, la sensazione che ho provato è inspiegabile, è uno strano mix di emozioni come se dentro di me si scatenasse una botta di freddo ma non da fuori ma dentro il mio corpo ma che passa appena riesco a usare quel potere, quindi devo solo capire come funziona la cosa, Bakugou se ne andò dall'appartamento e mi lasciò sola con il ragazzo, noto che Cristina non è nell'appartamento.

Io: Kyōjurō dov'è andata Cri?

Kyōjurō: è dovuta andare con i suoi compagni di corso a fare un apprendistato.

Io: ah...ma perché non mi ha avvertita?

Kyōjurō: non ne ho Idea.⁓

disse lui in modo sensuale, mi prese in braccio a modi sposa, vedo che ci ha preso gusto, lo guardai sorpresa, mi portò in camera mia e mi posò sull'letto riempiendomi di baci tutto il volto il collo e le labbra, quei baci mi facevano solletico ridacchiai così lo fermai e lo feci sistemare bene, o meglio si è steso sopra di me abbracciandomi accarezzai i suoi capelli mentre lui mi usa come un cuscino, sorrisi quando mi guardò negli occhi con con la mia maglia che lo copriva fin su al naso, poi dissi ridacchiando arrossendo leggermente.

Io: il grande leone è diventato un bel micio bisognoso di coccole.

Kyōjurō: beh un leone ha bisogno della sua leonessa per regnare, no?

Io: aww, che romanticone che sei.

gli dissi dolcemente in un tono sensuale facendolo avvicinare più al mio volto, poi sentii il campanello andai a vedere la porta per vedere chi fosse, sentivo che non era una visita desiderata o piacevole avevo quella sensazione di merda, significa solo una cosa...che quello che ha suonato è o uno stronzo o un testa de cazzo(due cose diverse anche se noi le usiamo per definire una persona che non sopportiamo), andai a vedere dallo spioncino e come avevo detto è una testa de cazzo, DI NUOVO QUELLA SCIMMIA SOTTOSVILUPPATA DI ZEKE, così dissi dalla porta.

Io: che vuoi da me scimmia sottosviluppata?

Zeke: solo darti un consiglio, lascia perdere quel faccia da gufo.

Io incazzata come una iena aprii la porta infastidita e gli lanciai un man rovescio, gli dissi di andare da Yelena invece di rompere le palle a me, ma lui nonostante il ceffone non mollò anzi voleva anche entrare nell'appartamento così lanciai una palla di ghiaccio che lo mise contro il muro del corridoio del dormitorio, lo guardai negli occhi con le fiamme dell'inferno nei miei occhi e gli dissi incazzata e stanca di vederlo d'ovunque e che ci prova sempre con me.

Io: spero che questo ti faccia 'rinfrescare' per bene le idee coglione.

dissi scocciata chiudendo la porta, ma chi ti ha cacato mai nella vita dico io, tornai in camera mia, Kyōjurō ha notato il mio andamento seccato, così mi mise sulle sue gambe e mise la sua mano sulla mia testa e accarezzarmi i capelli mi fece rilassare, wow quanto potere ha su di me questo ragazzo, quasi mi sorprende e mi fa sorridere anche se un po di paura la sento ancora, però sento che di lui mi posso fidare, Kyōjurō ha l'animo dolce e il cuore forte da guerirò dentro un armatura a forma di corpo umano, questo mi fa sorridere e sentire al sicuro, come se lo conoscessi da sempre al difuori di ogni cosa, lo guardai negli occhi e gli diedi un bacio molto più profondo, Kyōjurō di risposta mi strinse a se e mi accarezzo la guancia, quel bacio era pazzesco delicato e dolce ma allo stesso tempo molto fiammeggiate, potevo sentire le farfalle nello stomaco OH DIO QUEST'UOMO MI STA FACENDO AMMATTIRE. 

Kyōjurō POV.

Aurora appena è tornata per vedere chi fosse alla porta noto che ha un espressione di fastidio nel suo adorabile volto, così la presi e la posizionai sopra le mie gambe e gli accarezzai i suoi lunghissimi e morbidi capelli, e gli sistemai meglio i suoi occhiali dalla punta del suo naso li misi meglio verso il ponte del naso, dopo poco la sento rilassarsi del tutto tanto che sento la tensione dei suoi muscoli rilassarsi al mio tocco, non so chi l'ha resa così tesa ma sono certo che non è per nulla una persona molto carina a giudicare dalla reazione di Auri, chiunque sia se la vedrà con me, spero solo che non sia qualcuno che immagino, Aurora si avvicinò a me e mi diede un bacio molto profondo sulle labbra, io d'istinto misi una mano sulla sua guancia mentre l'altro braccio le avvolgo in un abbraccio, lei mise una sua mano sulla mia guancia mentre con l'altro braccio avvolge il mio collo, sento le farfalle nel mio stomaco e sento il mio cuore battere talmente veloce nel mio petto che rimbomba nelle orecchie, lei si separò dal bacio e mi guardo con i suoi occhi grandi e marroni socchiusi per poi ribaciarmi, questa ragazza ha un grande potere su di me ma credo che la stessa cosa vale per lei, sento che lei dentro di se è rotta ma so che in qualche modo io la riparerò facendola tornare come quella che era prima della sofferenza che ha sentito nella sua vita, la strinsi a me accarezzando la sua pelle morbida e profumata, ci separammo dal bacio e ci guardammo negli occhi entrambi rossi in volto, lei è talmente adorabile che mi ricorda un peluche della Trudy, gli strizzai leggermente una guancia lei di rimando fece una faccia leggermente infastidita ma è adorabile, OH SANTO CIELO QUESTA MI UCCIDE CON LA SUA TENEREZZA. 
















Zeke Jeager(C'è anche il fratellastro Eren):

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