Capitolo 67: Partenze
Quando Spartaco ha domandato a Verdiana di tornare in Toscana in anticipo, aveva già prenotato per lei il biglietto del treno.
Lui e Nadia la accompagnano a Porta Nuova alle sette del mattino.
Immobile davanti al binario, Verdiana si guarda intorno. Ogni stazione è un viavai di storie, pensa. Certe iniziano, altre finiscono.
<<Bene>> dice l'investigatore, <<ci siamo. Mi dispiace lasciarti tornare da sola, Verdiana. Ma te l'ho detto. Sono più tranquillo se José è con te, piuttosto che...>>
<<Lo so>> lo interrompe Verdiana.
Spartaco annuisce. Il treno che era fermo sul binario accanto parte.
<<Telefonami quando arrivi, d'accordo? José verrà a prenderti.>>
<<Non è necessario che...>>
<<Sì, invece. Sai, non devi sempre protestare, ragazza.>>
Verdiana gli sorride. Osserva Nadia. Gli occhi della donna sono stanchi, segnati. Sa che anche per lei è stata dura. Ma non c'è più nulla che possano fare, e questa consapevolezza la aiuta a lasciare Torino con più facilità.
<<Va bene, abbracciami adesso>> le dice Spartaco, facendo un passo in avanti. Lei gli stringe le braccia intorno al collo, lentamente. Quando i loro corpi si sfiorano, chiude gli occhi. Ripensa agli eventi che si sono incatenati da quando l'ha conosciuto, e alla piega che ha preso la sua vita. Se un senso in tutta questa storia c'è, riflette, non è nell'aver dato un nome e un cognome alla persona che forse ha ucciso sua madre. Un nome è soltanto un nome, pensa, mentre la barba di Spartaco le sfiora la pelle, pungendola. Il significato del viaggio, si dice, è aver trovato qualcuno che abbia scelto di ascoltarla. Di accompagnarla nell'oscurità, credendo all'incredibile.
<<Grazie, Spartaco.>>
<<Non dirlo più.>>
Verdiana fa un passo indietro. Si volta a guardare il treno.
<<Vai, prima di perderlo.>>
<<D'accordo. A presto, allora.>>
<<A presto. E tieni a bada il ribelle.>>
Sorride un'ultima volta, poi sale. Nadia e Spartaco la salutano con la mano.
Un minuto dopo, il treno parte. Si allontana lentamente da loro, fino a svanire nell'azzurro limpido del mattino.
<<Allora>> dice Spartaco a Nadia, senza guardarla, continuando a fissare il binario ormai vuoto, <<sei pronta?>>
Nadia chiude gli occhi.
Torna con il pensiero a ciò che si è ritrovata ad affrontare durante gli ultimi giorni.
Quando Spartaco le ha spiegato il piano che ha messo a punto all'insaputa di Verdiana, il suo primo istinto è stato quello di rifiutare. L'investigatore le ha detto che se non se la fosse sentita, l'avrebbe compresa. Ed è stato allora che Nadia ha cambiato idea. La paura e la tensione, gradualmente, si sono tramutate in adrenalina.
Annuisce, voltandosi verso di lui.
<<Sì, Spartaco. Sono pronta.>>
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