Gli alberi erano circondati dalle loro foglie cadute a terra; l'aria era pungente e una brezza frusciò attraverso i rami. Tutto il resto era tranquillo, silenzioso. L'autunno si era insinuato attraverso i boschi, colorando tutto di giallo, arancione e rosso. Gli uccelli cinguettavano durante i loro viaggi verso mete più calde, tuttavia, per molti altri, questo tempo era più che perfetto.

Delle stradine interrompevano e spuntavano di tanto in tanto tra la
natura, conducendo a edifici, case e famigliole. C'erano alcuni supermercati, un paio di scuole pubbliche e dei ristoranti. Tusky, in  Pennsylvania, era una piccola città bizzarra, non era frenetica ma neanche così noiosa. Specialmente in periodi come questi, quando i suoi abitanti erano barricati in casa a prepararsi per la nottata.

Famiglie e amici si riunivano per ritagliare le zucche, per riempire le scatole di caramelle e per sistemare le decorazioni. I bambini giocavano con i mucchi di foglie, bevevano il sidro di mele e si facevano dei dipinti sul volto. L'atmosfera che indugiava sulla città era perfettamente tranquilla, la natura era pacifica, quasi accogliente.

Ma il tramonto stava cominciando ad avvolgere il tutto con il suo mantello scuro. E, improvvisamente, nulla fu più pacifico mentre lui camminava. L'imminente oscurità inquietante iniziò a insinuarsi dentro di lui, accolta nella sua anima crudele come una vecchia amica. E, mentre alcuni si stavano travestendo da fate o da supereroi, l'aria che strascicava dietro di lui fece sì che la natura assumesse un carattere più tradizionale e maligno.

Perché questa era la notte di Halloween. E gli spiriti si liberarono nell'aria, quelli puri e buoni dei bambini, ma anche altri tipi di spiriti. Le anime oscure, le anime intrappolate, le anime distrutte. Questa notte, queste anime erano fuoriuscite dai loro involucri, infiltrandosi nelle strade e oltre le porte chiuse. Ma, al momento, l'anima del ragazzo con le cicatrici, brulicava di una vitalità intensa. Alcuni l'avrebbero chiamata pazzia ma, per lui, era una semplice sensazione di potere. L'ondata estatica di consapevolezza formicolava attraverso i suoi sensi.

E poi, si sistemò sulla cima di una collina, nel cuore di un bosco inquietante, i suoi occhi chiusi per la gioia. Col suo naso, inalò lentamente l'aria fresca e pericolosa. Con le sue dita, girò il coltello tra le sue mani, la lama ancora grondante di sangue color cremisi.

Era questa la sensazione; il gradevole piacere di usare la propria vita per succhiare via quella di qualcun altro, di assaporare la forza delle proprie capacità.

Era Halloween e il ragazzo aprì finalmente gli occhi. E, a tutte le anime buone e cattive che girovagavano nelle strade, rivolse un avvertimento silenzioso:

abbiate paura.