Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

☾ 𝟏𝟖

Una stretta possente spintonò Emma facendole perdere l'equilibrio. Fece per urlare ma non ne ebbe il tempo, una mano le tappò la bocca prima che potesse fiatare. Venne bendata e trasportata in un posto a lei sconosciuto, si trovava proprio fuori casa sua quando venne sequestrata.
Una volta che i suoi aguzzini le tolsero la benda dagli occhi si rese conto di trovarsi in una cantina.
"Chi siete? Dove sono?" Gridò lei quando vide le due figure incappucciate.
Non ricevette nessuna risposta.
"Cosa siete? Dei trafficanti di organi?"
Il silenzio continuò a regnare in quella stanza sudicia.
Emma cercò di slegare il nodo che le stringeva i polsi ma invano. Non ci riuscì neanche con tutta la forza che aveva in corpo.
- Potrei utilizzare un incantesimo... 'Incendio', magari. No, probabilmente mi darei fuoco da sola -
"Ci sono alcune cose che devono rimanere all'oscuro di tutti, Guerrieri, come ad esempio le nostre identità."
"Perfetto... Posso sapere perché mi trovo qui?"
"Per farti capire, sciocca ragazzina, cosa succede se si trascorre il tempo con le compagnie sbagliate" I due aguzzini risero e una scossa si propagò per tutto il corpo della giovane.
"Maledetti!" Imprecò lei
"Sono maledette le persone con cui vai in giro! Avresti dovuto dimenticare tutto ciò che accadde nella notte del 31 ottobre ma qualcosa è andato storto ed ora sei qui a metterci i bastoni tra le ruote con quel bastardo mago oscuro."
"Mettervi i bastoni tra le ruote?... Ma non so nemmeno chi siete!" Ribatté la giovane con tutto il fiato che aveva in corpo. Una delle due losche figure le si avvicinò, le tirò un destro e poi si abbassò all'altezza dell'orecchio della giovane per sussurrarle:
"Ma noi sappiamo chi sei te"
L'altro aggiunse:
"E non ci piacciono né la famiglia da cui provieni, né tanto meno le frivole idee che ti frullano in quella brutta testolina da adolescente viziata"
"Io non sono viziata e non ho nessuna idea in testa!"
Un altro schiaffo. Stavolta la ragazza non riuscì a trattenere le lacrime.
"Senti, bambina, mettiamola così: Tu giuri di non avere più a che fare con il mondo magico e di stare lontana da quel pusillanime e noi ti lasciamo andare sana e salva a casa da mammina e papino. Oppure..." Proseguì sfoderando un pugnale che teneva sotto la veste "ti tagliamo la gola e poniamo fine a questa noiosa commedia"
Quell'intimidazione le fece accapponare la pelle. Rimase in silenzio e continuò a cercare disperatamente una fessura dalla quale poter fuggire. Non avrebbe potuto tradire il suo mentore, neanche per tutto l'oro del mondo.
"Il tempo scorre, tesoro"
La tensione saliva sempre ei più.
"Credo che sia inutile ricordarti che il peso della tua decisione ricadrà sulla tua famiglia, bambina"
Guerrieri iniziò a tremare, non avrebbe mai voluto che la sua famiglia soffrisse per colpa sua. Emma amava i suoi genitori nonostante i loro comportamenti infantili e i loro continui litigi, non avrebbe mai potuto sopportare l'idea di aver causato loro tanta sofferenza, neanche da morta.
"Ok, facciamola finita" Lo scagnozzo puntò la lama del coltello alla gola di Emma e iniziò a premere.
"Sgozzeremo prima te, poi la tua famiglia e in fine faremo fuori del sudicio mago che tanto adori. A proposito, dov'è adesso? Perché non viene a salvarti e-"
"Forza, idiota, falla finita!" Lo esortò il suo compagno. Poi gli sussurrò guardandosi intorno "Non vorrai mica che ci trovi..."
L'altro scoppiò a ridere, poi tornò a fissare Emma con sguardo omicida. Avvicinò la mano alla guancia della ragazza e le asciugò le lacrime, nel frattempo lei pregava che Dio la salvasse da quella situazione. L'agizzino pronunciò parole di finta compassione:
"Andiamo, bambina, poteva andarti peggio. Ci saremmo potuti comportare davvero da veri psicopatici. O mi sbaglio?" Il suo sguardo cadde sulla cintura dei jeans indossati dalla giovane. Lei li guardò con sguardo terrorizzato e mugugnò:
"No, questo no"
Uno dei due le fece il verso e rivolgendosi all'altro disse:
"Nulla ci vieta di divertirci un po' con lei prima di squartarla, no? Vediamo se Lorenzo Lucenti è arrivato prima di noi"
I due risero e Emma pianse in modo ancora più disperato e urlò straziata:
"Perché dovete farmi questo?!"
Un istante prima che quei luridi viscidi le mettessero effettivamente le mani addosso, una raffica di vento gelida e potente aprì la porta della cantina facendoli sussultare.
"Deve essere lui, sai bene che non vuole che qualcuno tocchi i suoi giocattolin-" Questo si strozzò e dei rivoli di sangue iniziarobo ad uscire dalla bocca. L'altro indietreggiò e vigliaccamente pregò di essere lasciato in vita ma l'ira del mago che si trovava a fronteggiare era inarrestabile e incontenibile, nessuno dei due bastardi sarebbe stato risparmiato.
Emma tentò di calmarsi ma lo spavento fu troppo forte. La ragazza perse momentaneamente la vista ma riuscì a sentire le urla strazianti dei suoi rapitori che, impotenti, tentavano di sfuggire alla morte violenta.
L'ultima cosa che la giovane riuscì a percepire prima di perdere i sensi fu il respiro di colui che l'aveva salvata e che adesso la stava trascinando fuori da quell'inferno.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro