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Kiss Me, Kill Me.

Questo mi piace di te: le altre mi danno sempre ragione, tu sei pronta a punzecchiarmi, sei velenosa." - "Se sono velenosa, lasciami stare... Potresti farti male." Sorride, sa già che sono innocua, che sarò io a farmi male.

Giulia Carcasi

Quanto si puo' odiare e desiderare?, Dio sono pessima in queste cose. Vorrei solo cancellare tutti questi pensieri che mi fanno rivivere quella notte. Recuperai la mia amica Pen che tral'altro era come se fosse in trans e non so cosa gli sia capitato , so solo che dopo averla trascinata fuori non ha detto una parola, e questo anche dopo diverse ore  rimaste stese sul mio letto a fissare il soffitto. So com'e' fatta so che se non parla vuole tempo per elaborare per assimilare, come del resto anche io; non gli ho raccontato nulla non che mi vergogni ma credo che dovrei prima analizzare cio' che ho provato cio' che ho sentito.Sono davvero una frana in queste cose, sono solamente una ragazzetta che brancola nel buio e parlare di sesso delle possibili sensazioni che si provano mi mette ansia.

E' passata una settimana da quella sera,  ne io ne lei abbiamo accennato a cio' che c'e' successo, lei sembra persa nei suoi pensieri io sospiro guardando il nulla. Ogni mattina mi alzo corro mi alleno e vorrei solo prendere la mia moto e sfrecciare per le strade perche' così potrei pensare meglio. Ma non posso, sono  prigioniera in casa mia ogni mio passo e' sorvegliato dagli uomini di mio padre; che sono incorruttibili e ciliegina sulla torta il mio caro paparino stasera mi sfoggera' come gioiello ad uno dei party di qualche suo amico riccone. Non voglio andare voglio rinchiudermi in camera mia e dormire fino al nuovo millennio, cazzo che stronzate che penso.

'' Ei Tya guarda chi abbiamo qui'' vengo interrotta dalla voce squillante di Penelope che entra in casa tenendo per mano suo fratello,'' cavolo Ethan che bello rivedere una faccia amica'' gli salto addosso stringendolo tra le braccia, lui e' costretto a tirarmi su come una bambina che tiene tra le sue braccia possenti , cazzo dove teneva nascosti tutti questi muscoli, <ma che pensieri fai scema>: la mia coscienza ogni tanto sa quando parlare, '' piccola Tya sapevo che ti mancavo ma non cosi tanto'' esclama sorridendo, e io come una cretina mi faccio piccola piccola sentendo il rossore colorarmi le guance. ''Ehm be ci sei mancato era da un bel po che non ti vedevamo, e' naturale avere queste reazioni'' biascico tirando in causa anche sua sorella che mi guarda stranita con occhi furbi. '' Allora cosa ti porta qui fratellone'' chiede Pen trascinandolo sul divano e salvandomi dall'imbarazzo,
'' be avevo voglia di una vacanza,  poi volevo stare con le mie due bimbe preferite'' ride guardandomi negli occhi; cavolo e' davvero bello, non avevo mai fatto caso hai suoi occhi color cioccolato ai capelli castani che gli ricadono sulla fronte, e quella barba che lo rende sexy e vogliamo parlare delle sue labbra rosse e carnose, <si e vogliamo parlare dei tuoi ormoni che sono in subuglio Tya>?? Ecco ora si che sono imbarazzata loro parlano e io  come uno stoccafisso faccio pensieri erotici sul fratello della mia migliore amica , ma che cazzo mi prende. '' Scusate devo..devo ''<balbetti anche ora> ''andare in bagno''  scappo sotto i loro occhi un po perplessi. Devo rifugiarmi in camera, respira respira mi dico, <quel cojone ti ha trasformata in una quasi ninfomane ogni uomo bello ti crea dipendenza>, ma che cazzo dici sta zitta Ethan e' come un fratello per me coscienza di merda muta. Che disastro io che neanche li guardavo gli uomini, e ora mi ritrovo a desiderarne uno tutto mio: l'effetto Diego e veleno mi sta uccidendo lo sogno anche di notte mentre mi fa cose assurde che poi la cosa assurda e che io non ho mai fatto cose assurde, oddio mi sto incartando i pensieri e devo scendere  giu' prima che mi piombi in camera Pen e capisca il mio stato confusionale e poi devo anche prepararmi per quella fottuta festa: vado avanti ed indietro nella camera come un condannato a morte '' se continui così scaverai una trincea su quel pavimento'' sobbalzo dallo spavento e due occhi cioccolato mi scrutano, '' che c'e' bimba sembri agitata'' Ethan mi sa leggere dentro. '' No..ecco.. io..'' < sei un caso perso Tyana> zitta merdosa coscienza. Spero solo di non averlo urlato, '' allora mi dici che hai''? chiede serio assottigliando lo sguardo,  cosa gli dico ora '' e che sono nervosa sai stasera  mio padre ed io saremo ospiti ad un party di beneficenza e sai'' mi torturo le mani '' sai che io non sono pratica in queste cose'' sospiro, si avvicina e mi accarezza le braccia e rabbrividisco. '' Sai credo che saprai affrontare anche questa e poi ho appena visto giu' tuo padre;  vuole che io e Penelope prendiamo parte alla festa e così tu non ti sentirai sola e noi ci divertiremo'' dice candido e forse ha ragione ho bisogno solo di volti amichevoli e di parole di conforto.

Per l'occasione ho scelto un vestito rosso rubino e dei sandali neri, un filo di trucco  e due gocce di profumo; non saprei se il tutto possa risultare sexy ma io mi sento goffa fino a quando Ethan non posa gli occhi su di me emettendo un fischio di apprezzamento '' Cazzo bimba sei uno schianto'' abbasso gli occhi e mi sento un pesce fuor d'acqua ogni suo complimento mi manda in confusione  non ne capisco il motivo mi guardo in giro e non vedo la mia amica ''Penelope ha deciso di non venire le e' venuto un forte mal di testa si scusa tanto con voi '' rivolgendosi anche a mio padre che sopraggiunge in quel momento dicendo che la macchina ci aspetta. Sarei andata da lei ma praticamente mi hanno portata di peso fuori, quei due. Ethan e' da mozzafiato nel suo smoking nero lucido e il suo profumo mi avvolge e stordisce e' davvero <arrapante> coscienza sta zitta una buona volta.

Il tragitto non e' lungo e non mi godo la pace sento le chiacchiere di mio padre e del mio amico persa nei miei pensieri, ci sara' anche lui? mi evitera'? mi guardera'; la macchina si ferma ed Ethan mi porge la mano per farmi scendere, la villa e' un caleidoscopio di luci c'e' gente che arriva gente che chiacchiera e io vengo trascinata da mio padre di qua e di la' per essere presentata a persone che neanche conosco e di cui non ricordero' il nome domani. Sono gia' stanca e vorrei solo scappare e rintanarmi in un angolo buio e solitario. '' Ei stai bene '' mi chiede Ethan scrutandomi con il capo di lato, '' si si ho solo bisogno di aria e bere qualcosa'' dico sospirando '' ai suoi ordini vieni siediti qui'' mi indica una panca, mi lascia per andare a recuperare due calici di champagne, mi guardo un po in giro annoiata, e poi lo vedo e credo che il respiro mi si fermi nell'esofago e che la salivazione di sia fermata nel fegato .Dio e' bellissimo pantaloni stretti giacca aperta e camicia bianca aperta, non porta la cravatta come la maggior parte degli uomini qui dentro. Piu' lo guardo piu' il cuore mi batte forte il suo profilo mascolino e prorompente ogni donna in questo giardino ne e' ammaliata  ogni donna lo affianca solo per avere un cenno del capo e io che vorrei essere quel bicchiere che porta alla labbra per bere per essere assaporato come il liquido barato che butta giù. E di colpo come se silenziosamente lo abbia chiamato si volta e mi uccide, mi guarda come un predatore, leccandosi le labbra; le sento sulla pelle sul seno sul collo sulle labbra e vorrei che il mondo sparisse e rimanessimo solo io e lui spogliati da ogni cosa. Mi riscuoto dai mille pensieri appena Ethan fa la sua comparsa , mi porge il calice e io sorrido smarrita distogliendo lo sguardo da Diego che poggiato ad una colonna ci guarda, e credo di aver visto un lampo d'invidia di rabbia di gelosia??? no non credo e' solo il suo modo strafottente di dirmi che mi guarda e che si prende gioco di me.

Pov Diego

Sono maledettamente annoiato, ogni volta che devo presenziare ad una festa di uno dei mie soci devo avere il sorriso stampato sulle labbra ed essere amichevole. Sono tutt'altro teso, annoiato e fottutamente stressato. Sono un bel po di notti che la sogno,  quando mi sveglio ricordo ogni dettaglio dalla sua pelle al suo profumo che mi stordisce e mi eccita solo a pensarci. E questa sera ho dovuto anche portare un'accompagnatrice con me; non potevo venire da solo e così ho portato Ella che oltre ad essere la piu' bella delle mie ragazze e' l'unica ad essere sofisticata nei suoi modi, saranno le sue origini italiane. '' Credo di essere la donna piu' invidiata della festa stasera signore'' sussurra al mio orecchio infastidendomi, '' si si sta al tuo posto anzi portami da bere '' le dico sbrigativo liquidandola. Ed ecco che accade come nei sogni; un brivido mi attraversa la schiena arrivando dritto ai lombi sento la pelle diventare fredda dai brividi e lo sento il profumo, quel profumo che nei miei sogni mi uccide ogni volta.Ed eccola lì bellissima fasciata nel suo meraviglioso vestito che e' come una seconda pelle e la vedo che rabbrividisce  li vedo i suoi capezzoli drizzarsi mettendosi in evidenza, come ad invitarmi a prenderli e succhiarli. Seduta a scrutarmi con la bocca socchiusa pronta ad accogliere la mia lingua: cazzo questa donna mi sta massacrando l'esistenza dovrei solo scoparla e mandarla al diavolo. Ma poi la guardo ancora e la mia mente mi riporta a quella sera a quando lo avuta tra le mani al suo sapore all'odore della sua eccitazione al calore liquido che aveva tra le cosce e maledizione il mio cazzo reagisce indurendosi. Perso nei miei pensieri lussuriosi non mi accorgo della presenza di Ella che mi porge il mio whisky distogliendo lo sguardo non prima di aver visto un uomo affiancarla e porgerle un calice. E questo chi cazzo e'?? la sta mangiando con gli occhi e l'abile mi sale in gola facendo montare la rabbia e bevo d'un fiato stordendomi. Non devo pensare non devo pensarla devo solo andare via e dimenticare che esiste.Ma non posso lei e lì bella come il sole ma insieme ad un'altro che la portera' a casa mentre io sono insieme ad una puttana che molto probabilmente scopero' per non pensarla. Mi sento stordito leggero e barcollo appoggiandomi alla colonna; Ella mi guarda sorridendomi e dicendo qualcosa che non afferro. Credo di essermi ubriacato e devo pure portarla al club prima di tornare a casa. Ma l'unica cosa che ricordo e che le metto le chiavi della macchina tra le mani e le dico biascicando un leggero

 '' andiamo via''

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