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Corsa Contro Il Tempo. (prima parte)

Il sentimento della maledizione lo conosce soltanto chi sa che lo avrebbe anche al centro del paradiso.

Emil Cioran

Pov Diego

Avrei voluto essere un'altro uomo, avrei voluto essere migliore. Ma sono solo un pezzo di merda che cerca di giustificare le sue azioni.
Sono andato via, dopo le sue parole fredde e distaccate, mentre invece dovevo stringerla a me e farle sentire che io per lei c'ero.
Quando le ho visto la pistola in mano e guardato la sua faccia mentre pronuncia tutte quelle parole sprezzanti, mi sono sentito gelare; una voragine si è aperta dentro di me. Era fragile in quel frangente, si sentiva sola e abbandonata, ma io ero lì e infierito con la mia cattiveria. Non dovevo prendermela con lei non dovevo pronunciare quelle frasi contro di lei. Quando il suo dito stava per scattare ho chiuso gli occhi e mi sono buttato sul suo corpo, dopo lo sparo non volevo guardare non volevo essere lì a guardare l'ennesimo mio sbaglio. Ho sentito l'odore del sangue e mi si è fermato il cuore, lei era lì inerme occhi chiusi e dalla sua tempia il sangue scorreva bagnano il suo dolce viso.

Mi sono maledetto credendo di averla persa per sempre, non lo so cosa mi lega a lei so solo che lei sarà il mio Tallone d'Achille, e questo per uno come me non va bene devo strapparla via dal mio corpo dal mio sangue. Perché lei ormai mi scorre dentro e non posso farne a meno, quando ho sentito che respirava ancora il mio cuore è ripartito come un tamburo ogni respiro una scossa dentro. E allora ho capito che io non posso starle accanto, ho capito che la danneggerei le farei solo del male.
Quando mi ha detto di andare via lo fatto senza dire niente, mi sono allontanato pensando di aver tolto un peso dallo stomaco; invece ho sentito un colpo netto e diretto che mi ha spaccato in due l'anima.

Me la sono presa con lei sputando tutto il mio odio costringendolo ad un gesto estremo, non posso concepire che avrebbe voluto farla finita sotto i miei occhi. Mi sento in colpa anche dopo aver saputo dalla bocca di Tony che lui sapeva di Ethan: lui sapeva e non mi ha detto nulla, lo ha fatto per proteggere Penelope lo ha fatto perché si sentiva in colpa.

E io allora??? che ora sono qui a bere whisky e tirare coca per prosciugarmi per annientare ogni rimorso, ho chiamato Ella, che si sta dando da fare con il mio cazzo, e lui bastardo non ne vuole sapere di rizzarsi.

Sono strafatto non mi reggo in piedi e pure devo scoparla devo dimostrare a me stesso che Tya non conta nulla che Tya non è mia che Tya era un passatempo.

E non ci riesco, non riesco a strapparla via, non riesco a non pensare a lei alla sua pelle al suo profumo al suo sapore, ed eccolo il bastardo che diventa duro e reattivo.
"Votati faccia in giù e non fiatare" la piego e mi sputo sulle dita accarezzando il mio sesso, chiudo gli occhi e penso a lei ho così voglia di sentirla stretta sul mio cazzo, affondo e spingo stringendo i capelli della ragazza che anima sotto di me.

Ma quando apro gli occhi la vedo, lei è lì che mi guarda sbarrando gli occhi mentre cerca di non urlare.
È come una doccia gelata che mi sveglia dal mio torpore, spingo via Ella mentre mi rialzo i pantaloni. Tutto accade in una frazione di secondi, lei corre via urlando la sua rabbia la delusione e io la rincorro ma sono strafatto inciampo e cado sbattendo la testa.

Credo di essere svenuto ma ci pensa Penelope a svegliarmi buttando i dell'acqua addosso.

"Dove, dimmi dove cazzo sta Tya" dice agitata scuotendomi per le spalle, "lei... Lei era qui lo sentita urlare chiedere aiuto.." tra le lacrime e i singhiozzi che la fanno tremare.
"Cosa le hai fatto pezzo di merda" continua ad urlarmi contro, e di colpo come un pugno in pieno viso mi riscuoto alzando i barcollo un po' ma riesco a stare in piedi, lei mi guarda rimanendo in silenzio. Cerco di mettere ordine nei frammentari ricordi chiudo gli occhi "cazzo.. Cazzo.. sono un cojone". Lei mi ha visto scopare Ella è scappata e...

Corro nel mio ufficio avviando il computer, nel locale c'è la video sorveglianza, in ogni angolo telecamere.
È poi la vedo, corre per due minuti e di colpo una figura che l'afferra tappandogli la bocca Tya si dimena cerca di liberarsi ma poi lo sconosciuto le punta qualcosa al collo facendola accasciare tra le sue braccia.

"Porca puttana, che cazzo ho combinato" urlo passando le mani tra i capelli facendo avanti e indietro, non mi sono accorto di essere stato seguito da Penelope che urla appena vede la sequenza, urla e piange allora le afferro le braccia stringendola "la ritroverò te lo giuro, dovessi rivoltare tutto il Messico" sono sicuro di ciò che dico, ma sono altrettanto sicuro che dietro a tutto questo c'è quel figlio di puttana che la seguiva. Tremo al ricordo delle minacce sulle foto, se solo osera' sfiorarla lo scuoiero' vivo.

Mentre faccio queste riflessioni arriva una mail, non sono in vena di leggere cazzate sto per chiudere e il cellulare squilla.

"Chi cazzo è??" il numero non è in rubrica, è questo mi fa incazzare. "Se fossi in te aprirei quella mail" dice una voce metallica dall'altra parte, facendomi paralizzare.

"Se la tocchi tu ammazzo" urlo con tutto il fiato che ho in corpo, ma ormai dall'altra parte non c'è più nessuno, clicco sulla mail e si apre un video.

Tya è legata ad un letto con addosso solo le mutandine e il reggiseno, non si muove forse è svenuta oppure sedata ma lei non si muove. Questo mi manda un bestia e mentre tutto scorre sotto i miei occhi una voce... "Sai Diego non sai da quanto aspettavo questo momento" silenzio, stringo i pugni e sento le ossa scricchiolare ho il respiro che galoppa come un cavallo imbizzarrito, ma tre Pen al mio fianco rimane gelata non riesce neanche a piangere.

"Tu sai che io farò tutto quello che sai vero Diego" la sua sembrerebbe una domanda ma credo più ad un affermare i suoi piani meschini e schifosi, "non la devi toccare, se solo la sfiori io ti verrò a prendere anche nel buco del culo di tua madre bastardo" ho il fiatone e la rabbia a mille.

Poi si avvicina a lei e la sfiora con un coltello, lo fa passare sulla sua pelle piano molto piano, non riesco a vedere il bastardo mi da le spalle, e la sua voce è contraffatta. Poi la sua risata macabra è sottile mi fa accapponare la pelle"Diego.. Diego sarai il mio pubblico sarai spettatore del mio scempio" sono inerme non so che fare e questo mi manda in bestia, io sono qui e lei chissà dov'è....

Bene questo capitolo rivela i sentimenti contrastanti del bel Diego {cucciolone}

Chissà chi si cela dietro allo schermo, chissà se attuerà i suoi piani.. Chissà...

Xoxo S.

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