catullo⇝
Tu dammi mille baci, e quindi cento,
poi dammene altri mille, e quindi cento,
quindi mille continui, e quindi cento.
E quando poi saranno mille e mille,
nasconderemo il loro vero numero,
che non getti il malocchio l'invidioso
per un numero di baci così alto.
-Catullo
Mi chiedo quanto debba aspettare per sentire le tue labbra sulle mie, come se fossero una calamita da cui dipende tutto; un sapore così travolgente da farmi anelare altri baci, così tanti da consumare queste labbra screpolate e mangiate dalle mille insicurezze. Mille insicurezze che alla fine provoca una vita ingiusta che non fa altro che portarmi via da quello che vorrei che noi fossimo.
E non so perché spreco queste parole per una persona che ancora non ho incontrato, ma le tue labbra tormentano i miei sogni. Forse credo che possano riempire il vuoto che per anni cerco di colmare.
E quanti baci servono per sentirmi piena? Se la tua bocca diventasse una droga, ne diverrei dipendente e le dipendenze distruggono ciò che rimane di un corpo martoriato dagli stessi pensieri. E come possono quelle labbra abbattere un corpo che contiene le stesse labbra che baci ogni giorno? Forse sono solamente io che le necessito.
Mille, cento, mille, cento, mille, cento, quanti altri secondi devo aspettare prima che quei numeri infiniti diventino i baci che posi su di me?
E se mai diventassero troppi, troppi anche da contare, come faremo a nasconderci dall'amore che ci circonderà? Perché tanti baci, tante bugie coperte da sogni anelati, portano a sentimenti, sentimenti che io non so reggere.
E quando arriverà l'amore come faremo a non innamorarci? Possiamo non cadere in una trappola così losca? Mille, cento, mille, cento, arriveremo a numeri esponenziali, mentre faremo l'amore. E quei baci lasciati solo per farci compagnia diverranno un bene primario che utilizzeremo solo per non sentirci meno soli.
Ma come faremo quando la nostra relazione malata verrà mal vista e quei mille, cento, mille, cento baci saranno maledetti ogni volta che verranno dati?
Deleterio giudizio, questo cerchiamo in qualcuno che non sa. E perché ci crogioleremo su questo quando la vastità delle stelle riuscirà a far brillare i nostri occhi, mentre mille, cento, mille, cento baci verranno rilasciati sull'altro?
Baciami, mille, cento, mille, cento volte, fino a quando le labbra diventano screpolate e il cuore smette di battere. Sfioriamo i limiti dell'universo con la nostra quantità di amore seminato e raccolto, baciamoci sotto le stelle; anch'esse con il loro splendore avranno scorto i nostri miseri intenti di amarci e avranno impregnato i nostri ricordi nel firmamento.
Baciami mille, cento, mille, cento volte. Dimentichiamoci degli altri mille precedenti e riempi il vuoto che essi hanno lasciato nella mia mente. Dimentichiamoci ancora di quelli appena dati.
Ammaliamoci di una cupidigia duratura.
Bacio, oblio, bacio, oblio.
Riempirai un oblio che se acceso sarà costellato dalle nostre prove di amore? E a cosa serve baciarmi se finirà anche quello nel buio della dimenticanza?
Forse troverai la soluzione, accendendo un vuoto, bruciandolo. Ma se tu lo facessi, quei mille, cento, mille, cento baci, non ti mancherebbero?
Forse è meglio se continui a baciarmi, forse quel solo millisecondo brillerà un po' in me e porterà quel calore che sentirei se ti avessi qui.
Quindi, baciami mille, cento, mille, cento volte. Un tuo bacio, forse, appagherebbe la sete che sento; la sete di essere amata che, recognita, veglia su una bambina insonne. Dalle mille, cento, mille, cento baci. Dammeli, fammi addormentare.
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