I giorni trascorsero lenti, ma un senso di paura opprimeva, istante dopo istante, il cuore di Harry.

Il vampiro aveva capito che Armand lo desiderava e, da un certo punto di vista, anche lui bramava la sua compagnia, ma c'era Claudia con lui e Claudia era la sua bambina, era come sua figlia.

Non poteva abbandonarla a se stessa, infatti, pur essendo furba e intelligente, era pur sempre una bambina.

Harry non sapeva cosa fare, ma, una notte, al rientro dalla sua caccia notturna, la soluzione si manifestò davanti ai suoi occhi e si manifestò grazie proprio a Caludia.

Nel loro salotto, seduta tranquilla al tavolo lussuoso dove Claudia si pettinava, c'era una donna mortale così immobile, così assolutamente priva di paura, con le maniche di taffetà verde e le gonne riflesse negli specchi inclinati, da non sembrare perfino umana.

I suoi capelli rosso scuro erano divisi in mezzo e tirati indietro sulle orecchie, sebbene una dozzina di ricciolini sfuggissero a formare una corona attorno al volto pallido.

Guardò Harry con due tranquilli occhi violetti e una bocca sorridente.

Sconcertato e quasi incapace di parlare, Harry si voltò e vide Claudia lontana, sul letto immenso, rigida e calma in volto, benché stringesse la tenda di seta con dita contratte.

" Madeleine " disse sottovoce " Harry è timido "

Madeleine si alzò, si avvicinò al vampiro, mise entrambe le mani sull'orlo di pizzo attorno alla gola e lo scostò perché lui potesse notare i due piccoli segni.

Socchiuse gli occhi e in un soffio proferì la parola:

" Bevete "

Harry si allontanò da lei, ma fu bloccato da Claudia che lo guardò con occhi supplicanti.

" Fallo, Harry, rendila simile a noi, perché io non ne ho la forza. Crea una madre per me, che sappia proteggermi e amarmi.
Il nostro tempo insieme è finito, lo sai anche tu..."

Harry scosse la testa, ma Claudia urlò come una furia:

" Come osi? Sai quanto ti disprezzo? Sono disgustata dai tuoi sguardi obliqui, dalla tua sofferenza. Non capisci niente. La tua malvagità sta nel fatto che sei incapace di essere malvagio e io devo soffrire per questo.
Strapparmi da mani mortali come due macabri mostri di una fiaba dell'orrore, voi infingardi, ciechi genitori! Padri!
Riempiti pure gli occhi di lacrime. Non hai abbastanza lacrime per quello che mi hai fatto. Ancora sei anni di vita mortale, sette, otto... avrei potuto essere come Madeleine, come lei!
Ora non si può tornare indietro, ma tu devi darmi una compagna, una madre, tu devi farlo !"

Alcune ore dopo Harry si affacciò al balcone dell'appartamento in cui viveva e guardò con malinconia l'orizzonte.

Alla fine aveva acconsentito alla richiesta di Claudia e aveva trasformato in vampiro Madeleine.

La bambina ora era con lei in casa e lui non sapeva nemmeno come sentirsi.

Da un lato provava un dolore immenso per ciò che sapeva sarebbe successo...Claudia se ne sarebbe andata con la donna e lui sarebbe stato solo.

Dall'altro lato, però, si sentiva quasi libero, perché la vita con la bambina stava diventando difficile da sopportare.

Ora avrebbe potuto andare da Armand e diventare il suo compagno, avrebbe scoperto finalmente la loro origine, ma...c'era sempre un ma...

Harry sapeva che nemmeno Armand era la risposta che cercava, ciò che gli serviva era la solitudine e la pace.

Così, due mesi dopo, Harry e Claudia, dopo anni insieme, si separarono.

Non ci furono addii strappalacrime o scene strazianti, ma solo un lungo e affettuoso abbraccio.

Madeleine era ricca di famiglia e avrebbe potuto tranquillamente mantenere la bambina e Claudia, dal canto suo, possedeva parecchi soldi che Harry aveva provveduto a lasciarle.

Nel vedere Madeleine e Claudia allontanarsi mano nella mano, Harry si ritrovò a sorridere malinconico.

Aveva imparato a conoscere la donna, nei giorni trascorsi insieme e aveva capito che era la persona adatta a Claudia.

Aveva un negozio di bambole, una bella casa e un grande dolore nel cuore, la morte del marito e della figlia avvenute pochi anni prima.

Cosa davvero insolita per un vampiro, lei amava davvero Claudia e anche la bambina, per la prima volta, si mostrava affettuosa verso qualcuno.

Harry rimase a fissarle finché non sparirono dalla sua vista, poi ritornò nell'albergo in cui aveva vissuto per tanti anni.

Controllò che tutto fosse pronto per la partenza e, dopo aver fatto ciò, si sedette sul balcone ad ammirare per l'ultima volta il panorama di Parigi.

Senza un motivo preciso gli tornò in mente il volto di Louis e l'orrore di quanto lui e Claudia gli avevano fatto.

Nonostante il suo carattere scontroso e i suoi modi bruschi, non meritava di morire in quel modo, con quella sofferenza...

Ricordò le mani tese verso di lui in una disperata richiesta di aiuto, gli occhi azzurri pieni di paura e infine il suo nome pronunciato più volte in una litania terribile....

Harry si mise le mani sugli occhi e scosse la testa...

Aveva ucciso chi gli aveva dato la vita e ciò era stato un gesto disumano.

Nel libro e nel film Claudia e Madeleine muoiono uccise da Armand e dai suoi vampiri, vengono bruciate dai raggi del sole.
Io ho preferito dare anche a loro un lieto fine nonostante tutto.

Ho ripubblicato la Fiaba Larry che si ispira a Pochahontas, si intitola " Hototo, spirito guerriero che canta "