Prima che la bambina s'accorgesse di Harry passarono alcuni istanti, ma, quando lo notò, gli disse subito che doveva fare qualcosa per aiutare sua madre.

Avrà avuto cinque anni al massimo, era molto magra e il suo viso era macchiato di sporco e lacrime.

Implorava Harry di aiutarla, raccontando che dovevano prendere una nave, ma che la madre non si muoveva più.

Cominciò a scuotere la donna e a piangere disperatamente.

Ormai il bisogno di bere  divorava Harry...non ce l'avrebbe fatta a stare un altro giorno senza nutrirsi di sangue umano!

Pensando a questo, rivide il viso di tutte le sue vittime precedenti, vide Louis  nella sua mente e lo odiò e si sentì dannato e capì che la sua vita era l'inferno nell'istante in cui  si chinò  e morse con violenza il morbido, piccolo collo della bambina.

Sentì la piccina gridare e col sangue caldo sulle sue labbra, le sussurrò:

" È solo un momento, poi non ci sarà più dolore "

Harry si mosse ancora avvinto a lei, il suo cuore che trascinava quello del vampiro sempre più velocemente, senza speranza di tregua: il sangue scorreva troppo veloce per lui, la stanza roteava.

Poi, senza volerlo, fissò lo sguardo al di sopra della sua testa reclinata, della sua bocca aperta, attraverso l'oscurità, sul viso della madre della piccola e attraverso le palpebre semichiuse i suoi occhi mandavano bagliori, come fossero vivi!

Gettò  a terra la bambina, che si accasciò  come una bambola snodata.

Si voltò per fuggire in preda a orrore cieco per la madre, ma vide la finestra riempita da una forma familiare.

Era Louis che indietreggiava ridendo, il corpo piegato in una specie di balletto nella strada fangosa.

" Harry, Harry " lo scherniva, puntando contro di lui un dito bianco, come a dire che lo aveva  colto in flagrante.

Poi con un balzo scavalcò il davanzale,  spinse da parte Harry ed entrò in casa.

Harry però, come in preda al panico, uscì dalla finestra e cominciò ad arrancare per le strade.

Louis gli corse dietro, urlando:

" Hai paura di me, angelo ? Hai paura? La bimba è viva, Harry, l'hai lasciata che respirava ancora. Vuoi che torni indietro e la faccia diventare un vampiro? Potrebbe esserci utile, angelo mio, e pensa a tutti i bei vestitini che le potremmo comprare. Harry, aspetta....Tornerò indietro a cercarla, se lo desideri! "

Lo rincorse per tutta la strada fino alla loro casa, attraverso i tetti dove Harry aveva sperato di seminarlo, finché saltò dentro la finestra del salotto, si voltò infuriato e la chiuse di scatto.

Lui la colpì con le braccia distese come un uccello che cerca di volare attraverso il vetro, poi si mise a scuotere l'intelaiatura.

Harry era completamente fuori di senno, andava avanti e indietro per la stanza pensando a come ucciderlo.

Si ostinava a chiamarlo " Angelo " ma non aveva mai mostrato il minimo amore per lui.

Si immaginava  il suo corpo bruciato, accartocciato, sul tetto di sotto.

La ragione lo aveva abbandonato, era diventato puro furore, e quando Louis entrò dal vetro rotto lottarono come mai avevano lottato prima.

Lo fecero per parecchio tempo, poi si fermarono.

Harry era sul pavimento, e Louis in piedi sopra di lui, con gli occhi freddi, sebbene il petto si alzasse e si abbassasse in fretta.

" Sei uno stupido, Harry " mormorò.

La sua voce era calma, tanto calma che lo fece tornare in sè.

" Il sole sta sorgendo " osservò " entra nella bara, domani notte... parliamo "

Harry spalancò gli occhi stupito e fece quanto gli era stato detto.

Era la prima volta che Louis gli prometteva una cosa simile...

Ho ripubblicato la Fiaba Larry " Le Mille e una Notte "