Video Del Capitolo: Draco + Hermione • Fall back in love eventually

https://youtu.be/LAdp44P5jIE

Ero di nuovo al lago.

Non ero riuscita a farne a meno. Dovevo stare sola, dovevo riflettere, pensare.
Il sole tiepido del pomeriggio mi sfiorava con delicatezza, creando deboli ombre mentre investiva gli alberi nella radura dietro di me.

I miei capelli si muovevano appena ogni pochi istanti, cullati dal vento un po' fiacco che sospirava ad Hogwarts. Era stata una mattinata decisamente usuale.

Avevo evitato i miei migliori amici, mi ero fatta in quattro per risultare la prima della classe, e avevo tenuto tutti alla larga.

Draco, quel giorno, non lo avevo visto.

Ma le sue dannate parole continuavano a rimbombarmi nella mente rendendomi una sorta di paranoica.
E una domanda mi sfiorava la mente ogni pochi secondi.

Perché lui mi odiava?

Non avrei dovuto odiarlo io, per ciò che mi aveva fatto?

Mi aveva praticamente condannata, destinata ad un futuro che non avevo scelto. Ero io la vittima, vero?

Non ne ero più così sicura.

Tra me e lui era tutto così... strano. Quasi sovrannaturale.
Respirai. Mi era sempre piaciuto l'odore del lago, anche quando ero un'umana. Spesso, insieme a Harry e Ron, ero venuta su questa stessa sponda a fare i compiti...

Rimasi assorta per un attimo, rievocando malinconicamente quei ricordi, ma un altro profumo mi colpì... all'improvviso. Ed io tremai tutta.

Da quanto non mi nutrivo? Non ci avevo più pensato. E in quel momento ne sentii la necessità, il disperato bisogno... di sangue. O qualcosa di più.

Mi alzai di scatto, guardando gli alberi dietro di me.

Non sentivo i suoi passi, ma sapevo che c'era qualcuno. Assottigliai gli occhi, scrutando con attenzione in mezzo alla radura... e finalmente lo individuai.

Era uno studente, che non conoscevo... forse era del sesto o del settimo anno. Stava risalendo la collina, diretto verso il castello.

Mi precipitai dietro di lui, correndo senza neanche muovere un filo d'erba. La mia agilità era davvero straordinaria, quando c'era da cacciare. Mi sentivo una predatrice, come un abile gatto che studia la vittima prima di avventarsi con maestria su di essa.

Ma io non avrei avuto tempo per studiarla. No, avrei fatto in fretta... sferrando il colpo letale all'improvviso, più veloce e invisibile del vento stesso.

Non era ancora uscito sulla via principale... con un po' di fortuna lo avrei raggiunto.
E in pochi secondi mi trovai dietro di lui, che camminava lento senza essersi accorto di me. Era il momento...
Eccitata, mi avventai su di lui, atterrandolo. Ma non fui l'unica.

« Ehi, cazzo, levati di torno! »

« Vattene, c'ero prima io! » ribadii infuriata, scollandomi Draco di dosso mentre il ragazzo ci guardava sbigottiti.

« E tu dormi! » gli sibilò Draco, e con mia grande irritazione lo morse appena sul collo con uno scatto, facendolo accasciare a terra.

Ero a dir poco furibonda.

« Idiota, e adesso cosa faccio? Vatti a cercare una ragazza, no? » gli strillai. La sete mi rendeva nevrotica.

« Non ce ne sono, accidenti a te!- ringhiò lui alzandosi- Non c'è una sola fottuta ragazza da sola! E poi volevo solo il suo sangue, per il momento! »

« E potevi aspettare il tuo turno! » sbottai incavolata nera, prendendo il corpo trascinandomelo dietro.

« Ehi, che fai?- berciò Malfoy prendendolo per i piedi- Io lo seguivo da un pezzo! »

« Affari tuoi!- feci tirandolo via- E lascialo, maledizione! Malfoy non costringermi a farti del male! »

« Ah ah, questa è buona!- sogghignò lui senza accennare a mollare la preda- Come se potessi... non minacciare visto che in confronto a me tu... »

« Basta!- scoppiai, mollando il corpo e avvicinandomi a lui. Draco fece lo stesso, irritato al massimo- Ricordati che sono come te adesso, quindi ho le tue stesse capacità ».

« Già, ma io sono un uomo, tesoro » replicò lui sagace, facendomi sbuffare.

« Non sfidarmi » ringhiai con gli occhi assottigliati.

Lui sogghignò, fissandomi... e in quel momento fu chiaro a entrambi. La guerra era cominciata.
Rimanemmo immobili per qualche istante, a fissarci... mentre l'odio per lui mi bruciava nelle vene, mischiato alla voglia di sangue. Non seppi controllarmi.

Gli andai addosso, cercando di colpirlo con tutte le mie forze: ma era come cercare di afferrare l'aria. Draco schivava i miei colpi con facilità, facendomi sentire ridicola.

« Accidenti! » ringhiai vedendolo ridere, e in un istante sentii qualcosa fare pressione sui miei fianchi. Erano le sue mani.

Lo avevo appena capito, quando mi sentii mancare la terra sotto i piedi. Mi stava portando via!

« Lasciami! » urlai con tutto il fiato che avevo, sentendo le sue ghignate che mi stavano urtando i nervi. Dio, sarei impazzita.

« Dovresti placare i bollenti spiriti, vero? »

Mi chiese con voce sarcastica, mentre intorno a me era tutto confuso. Non capivo... ma ad un certo punto mi sentii bagnata, e lui mi lasciò.
Sentii dolore, fastidio acuto. Proprio dentro il petto, una sensazione nauseante. E quando alzai gli occhi, capii che mi trovavo dentro il Lago Nero, e lui mi teneva il capo sotto l'acqua che mi premeva dappertutto.

« Maledetto! » dissi, afferrandogli le gambe per farlo inciampare, e infatti cadde anche lui con me; si trovò interamente sott'acqua, con lo sguardo accigliato di chi prova dolore.

Era davvero uno spettacolo. Aprì gli occhi, spettrali nella luce verdastra del lago scozzese, e mi guardò adirato, muovendo le braccia in grandi cerchi per non sprofondare.
Ed io gli andai addosso di nuovo, colpendolo anche se tutta la mia pelle esplodeva; lui riuscì a pararsi, ma non a scansarsi. Mi bloccò le braccia, guardandomi divertito.

« Illusa » sussurrò, ma io lo sentii lo stesso, anche se eravamo invasi dall'acqua. Dio, lo avrei volentieri ammazzato.

Provai a liberarmi, a strattonarlo, a scalciare coi piedi, ma lui... rimaneva più forte. Dannazione.
Ma non mi sarei arresa, questo mai. Feci per risalire in superficie. L'acqua ci rallentava... ma lui me lo stava impedendo, tenendomi ancora.
E il dolore si faceva sempre più forte. L'acqua corrente... cosa diavolo avevo letto a riguardo...

« Se non bari non vinci, vero? » lo schernii, desiderosa solo di aria, anche se non ne avevo bisogno.

E i suoi occhi pallidi si allargarono per un momento... prima di incontrare di nuovo la superficie dell'acqua. Forse avevo ancora una possibilità...

Ma questa speranza si affievolì quando entrambi, fradici e zuppi, ci ritrovammo sulla sponda. Mi aveva afferrata mentre risalivo e io non me ne ero accorta, troppo presa dal malessere. Adesso mi teneva forte in vita, tenendomi a bada le braccia, provocandomi dolore, senza mai lasciarmi, mentre mi guidava verso la sponda. Anche lui non ne poteva più.

Raggiungemmo la terraferma, ma io ero ancora imprigionata. Non ce l'avrei mai fatta a sciogliermi da quella presa.
Sentii il suo corpo marmoreo contro la mia schiena, e il suo viso dannato sfiorare la mia guancia.

« Ti arrendi? » sibilò.

« Mai » risposi subito, orgogliosa come ero sempre stata. Non gli avrei mai dato la soddisfazione di vedermi sottomessa a lui.

In tutta risposta Draco sogghignò di nuovo, e con uno strattone mi portò le braccia ancora più indietro, facendo più pressione. Il male era tremendo.

« Sicura, dolcezza? »

« Sì » ringhiai tra i denti. Maledizione, cosa diavolo avrei potuto fare?

Un momento di silenzio, poi con forza mi fece inginocchiare. Caddi sentendo tutto il corpo bruciare, come infilzato da mille lame.

Non avrei resistito ancora a lungo.

Con mia sorpresa fece il mio stesso movimento, trovandosi ancora dietro di me.

Con il mento mi scostò i capelli... e sentii le sue labbra gelide sul collo.
Mi stava baciando. Lo fece due volte, continuando a starmi dannatamente con il fiato sul collo.

« Adesso, Granger? »

Voltai il viso verso di lui, per quanto quella posizione me lo concedesse. Lo fissai con l'odio negli occhi, detestando tutto di lui, la sua voce provocante, quelle labbra che mi attraevano come calamite, quella pelle liscia imperlata d'acqua...

E gli mordicchiai il labbro anche io, presa da un folle istinto. Lui rimase inerme per un momento, forse non se lo aspettava... ma un istante dopo sentii le sue labbra piegarsi in un ghigno.

E fu quello a mandarmi su tutte le furie. Credeva forse di continuare a prendersi gioco di me?

Infuriata, avventai la mia bocca sulla sua e cercai la sua lingua, baciandolo per la prima volta. Dopo un attimo di smarrimento lo sentii rispondere, assaporarmi allo stesso modo, ma io non mi ero addolcita. La mia lingua lottò con la sua con testardaggine, attaccandola con violenza e passione, senza riuscire ancora ad annientarla.

Adesso eravamo pari.
O forse no.
La pressione che mi faceva sui polsi sembrava allentarsi, abbandonarmi. Allontanai le braccia con uno strattone per portargliele dietro al collo, continuando a baciarlo per non fargli sollevare di nuovo la guardia, girandomi completamente per schiacciarmi al suo corpo.

Sì, ero eccitata. Ma anche orgogliosa... e questo sentimento stava prevalendo, scacciando tutti i pensieri maliziosi che avessi potuto formulare. Dio, l'avrebbe pagata.

Mi schiacciai ancora di più sopra di lui, facendolo distendere, stuzzicandogli ancora quelle labbra troppo perfette... e con uno scatto bloccai i suoi polsi ai nostri lati, allontanando il mio viso dal suo con un sorriso diabolico.

« Adesso, Malfoy? »

Potevo leggergli la sorpresa scritta in fronte. Cercò di liberarsi, ma io sopra di lui ero più forte. L'avevo ingannato... come lui aveva fatto con me.

« Ti arrendi? »

I suoi occhi tempestosi si incendiarono d'ira, ma non osò rispondere. Lo stavo umiliando.
E sorrisi ancora di più. Chi tace acconsente.

Mi misi in piedi con un salto, allontanando le mie mani dai suoi polsi. Draco rimase immobile, a fissarmi.

E io smisi di sorridere, guardandolo bellicosa, voltandogli le spalle e sparendo dalla sua vista.
Avevo vinto io.

Note:

Ecco un altro capitolo :)

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Un megabacione 

Al prossimo capitolo :)