Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 23

Cominciai a correre, sentendo l'agitazione scalpitare dentro di me, come una violenta e fredda tempesta.

Sarei arrivata in tempo? Sarei riuscita a salvarlo? Sarebbe tornato tutto come prima?

Queste domande senza risposta mi stavano mandando in panico, e anche se sapevo che non era saggio fare affidamento a quei pensieri in un momento tanto drammatico, non riuscii ad impedirmi di pensare a cosa diavolo sarebbe accaduto se Draco fosse davvero stato ucciso.

Cosa avrebbero detto, Harmon e il resto della Confraternita? Che ero stata una codarda, a non aver chiesto il loro aiuto fin da subito? Che avevo agito da incosciente?
Probabilmente era così. Ma non volevo essere la causa di nessuna guerra, e meno che mai di un ragazzo che per me... che per me significava tanto. Forse troppo.

Se però con la Giratempo non avessi risolto niente... avrei cercato un'altra soluzione.
Mi abbandonai a quella remota certezza con una punta di disperazione, mentre scivolavo sulle scale di Hogwarts a velocità immane, quasi travolgendo alcuni studenti che, un po' accigliati, non capivano come potessi muovermi tanto veloce.

Pochi secondi dopo avevo varcato la soglia del portone, e con il cuore in gola cominciai a guardarmi freneticamente attorno, cercando di estendere tutti i sensi al limite per cercare di carpire la presenza di qualunque anima, viva e non.

Ma il giardino era deserto, non c'era nessuno.
Probabilmente era già alla Guferia... forse stava già salvando Harry.
Ripresi a correre, sperando con tutto il cuore che non fosse troppo tardi, e ridiscesi velocemente la collina, scorgendo a malapena la Guferia in lontananza... ma non mi sembrava di vedere nessuno...

Poi, quella sensazione.
Mi raggiunse all'improvviso, avvolgendomi fino a soffocarmi, terribile ma confortante come un'ancora di salvezza.

Aria fredda. Un profumo che sapeva di neve.
Mi voltai, in preda all'angoscia, in direzione del folto della foresta... e riuscii a scorgere la sua chioma bionda, che sembrava luccicare in contrasto agli scuri colori degli alberi.
Era lontano, abbastanza perché lui non potesse vedermi. Mi dava le spalle... sembrava appoggiato a un albero, come se... aspettasse qualcuno.

Mi precipitai spedita verso di lui, quasi correndo.
Incosciente. Perché se ne stava lì da solo? Non sapeva che stava per essere catturato? Non sapeva che...
Poi il mio cuore perse un battito. Harry.

Non appena lo vidi mi tuffai dietro all'albero più vicino, più agitata che mai, cercando di non muovermi.
Harry era apparso all'improvviso, dopo aver risalito la collina, e sembrava scosso e infreddolito. Probabilmente aveva appena incontrato quella Vampira.
Non mi vide solo perché camminava a testa bassa, con le iridi verdi che si rispecchiavano nell'erba, e sembrava non avere occhi per nient'altro.

Aspettai paziente che mi avesse superata, varcando il portone del castello... sentendo una lieve fitta d'irritazione crescere dentro di me.
Harry mi aveva rallentata. Forse, in quella manciata di secondi, Draco...
Ma trattenni il respiro all'improvviso, notando un movimento in lontananza, dove era Draco. Ma lui non si stava muovendo. Probabilmente... aveva compagnia.

Assottigliai gli occhi, cercando di scorgere qualcosa... e fortunatamente, con la vista da Vampira, riuscii a capire chi fosse l'altra presenza.

Era Cassian. Già lo sapevo, ma... come mai era da solo? Davvero sarebbe bastato solo lui per mettere Draco nel sacco?
Notai un altro movimento, e percepii le loro voci. Accidenti, non riuscivo a sentire cosa dicessero.
Estesi il mio udito al limite, concentrandomi come non mai... e improvvisamente, la voce di Cassian mi raggiunse.

« Sicuro che abbocchi? »

Il suo tono era diffidente, come se non avesse abbastanza fiducia in ciò che gli si presentava davanti.
Quando Draco rispose, capii dalla sua voce che stava sogghignando.

« Certo... per essere sicuri, dagli questa ».

E mi sentii morire, quando lo vidi indistintamente prelevare dalla tasca la mia Giratempo, e porgergliela. Cassian l'afferrò.

« Cos'è ?» lo sentii chiedere.

« E' di Draycia. La avevo io. Se gliela mostri, stai sicuro che ci casca in pieno. Ah, a proposito... - e il suo tono cambiò da divertito a sprezzante - Alene ha fatto di testa sua ».

« Lo so, l'ho appena vista. Il tuo piano, comunque, sembra molto più efficace. Spera che funzioni ».

« Speralo anche tu » ribatté Draco, e vidi Cassian superarlo per entrare nel castello.

Probabilmente stava venendo da me.
Ma io ero bloccata, con i piedi gelati al loro posto. Il mio sguardo fisso su Draco, che continuava a rimanere immobile, appoggiato a quell'albero.
Tre parole che rimbombavano nella mia mente, facendo affiorare tutto l'odio e il rancore che potessi generare.

E' un traditore.

Draco fa il doppio gioco. Tradisce la nostra Confraternita, tradisce Harmon.
Tradisce me.
Oltraggiata come non mai, riuscii comunque a trovare la forza per scollarmi di lì, e cominciare a marciare verso di lui.

Questa volta aveva davvero superato ogni limite.
Lo aveva fatto per indurmi a consegnare Harry ai Vampiri. Lui era contro di me, contro di noi.
Questo cambiava tutto. Adesso... non c'era veramente più niente che non potessi essere preparata a subire.
Mi inoltrai tra gli alberi, facendo più rumore possibile, tanta era la mia rabbia, e con un ultimo scatto mi ritrovai vicino a lui.

Draco si voltò velocemente, e non appena mi vide, i suoi occhi color argento si spalancarono appena, in un espressione un po' stupita.
Certo... per lui vedermi lì doveva essere un vero colpo. Mi venne quasi da ridere, nel vederlo così scioccato, ma la mia rabbia prevaleva su qualsiasi altra cosa.

Rimasi a fissarlo, immobile, stringendo i pugni per trovare parole abbastanza dolorose da affibbiargli, per fargli anche solo rendere conto di cosa aveva provocato.

« Tu... tu... » ringhiai deglutendo più volte, senza riuscire a formulare altro. Stavo tremando.

« Granger... che ci fai qui? » soffiò un po' stupito, e io gli lanciai un'occhiata atroce.

« Tu... bastardo... tu... TU CI TRADISCI! »

Avevo urlato, me ne accorsi troppo tardi... ma non mi importava. Nel sentirmi, fui intimamente felice nel vedere Draco diventare un po' inquieto.
Miserabile codardo.

« Perché? - continuai, muovendo un passo verso di lui - perché lo fai? Cosa ti ha fatto Harry? Che... che diavolo avevi in testa? » la mia voce si perse in un sussurro, mentre mi passavo le mani sul viso in un gesto disperato.

Sentivo gli occhi bruciare come se stessero ardendo. Ma stavolta non avrei pianto.
Non gli avrei dato questa soddisfazione.
Poi la voce di Draco mi raggiunse, un po' roca ma sempre melodiosa.

« Granger... - alzai gli occhi su di lui, guardandolo truce, e lui esitò un momento- se l'ho fatto è solo perchè non avevo niente da perdere ».

Silenzio. L'aria intorno a noi era immobile e fredda, come congelata e vibrante in attesa di una verità che mai, da nessuna delle nostre bocche, sarebbe venuta fuori.

« Sei... Malfoy, lo giuro... questa la pagherai » trovai la forza di sussurrare, con la mascella serrata per non cedere alle lacrime.

Lacrime tentatrici, che solo una volta avevano trovato una via di fuga. Prigioniere, che mai avrebbero trovato libertà... esattamente come me.
Draco mi aveva resa prigioniera di un corpo, di una vita non mia. Draco... adesso lo odiavo davvero.

E mi infuriai all'improvviso di una nuova rabbia, di qualcosa che non avevo mai provato. Una sensazione che mi avrebbe allontanata da lui ancora di più.

« E credevi che funzionasse? Credevi davvero che io avrei consegnato Harry per liberarti? Credi di essere così importante per me? »

Questo non se lo aspettava. Il suo sguardo cambiò in modo appena percepibile, e divenne quasi arrabbiato, astioso.

« Bè, ti do una notizia, Malfoy - continuai con voce dura, avvicinandomi di un passo - tu per me non sei niente, e mai lo sarai! Non sono come tutte le altre, maledizione! »

Lo sorpassai con uno scatto, cominciando a correre.
La foresta sparì prima che ne ebbi sentore. L'erba sotto di me non era mai stata tanto sfuggente e inconsistente. L'aria fredda che mi sferzava la faccia cercava di soffocarmi.

Ma io ero già prigioniera, prigioniera del mio orgoglio e della mia rabbia.
Le mie bugie erano le mie catene. La verità in fondo al mio cuore l'unica cosa che mi avrebbe sostenuta.

Lui era la mia prigione. Draco era tutto ciò che volevo... ma che non avrei mai avuto.
Dirgli quelle cose mi era davvero costato tanto. Avevo appena dato una fine a tutto.
Ma ciò che aveva fatto era inammissibile, imperdonabile. E la sua faccia tosta di considerarsi più importante di Harry... quella era la mia vergogna.
Gli avevo forse dimostrato questo? Che lui per me era tutto?

No, non l'avevo fatto.

Varcai il portone, inoltrandomi nei corridoi con molta velocità.
Le gambe non mi sostenevano più. La mia camicetta era bagnata di lacrime. Io ero straziata. Trovai la nicchia di prima, mi ci infilai... e ruotai la Giratempo, desiderosa di tornare alla realtà e lasciarmi tutto il resto alle spalle.

Una volta ritornata al presente, mi incamminai decisa verso la Torre dei Grifondoro. Avevo bisogno della mia stanza, del mio letto, di pace e tranquillità. Dovevo pensare... dovevo trovare una soluzione.

Salii le scale senza la minima fatica, e mi ritrovai davanti alla Signora Grassa. Stavo per dire la parola d'ordine, quando uscì Ginny, che non appena mi vide sussultò e sorrise.

« Hermione! Ti stavo cerc.... » ma esitò, divenendo seria all'improvviso.

Il suo sguardo percorse il mio viso, soffermandosi sulle mie guance bagnate.

« Ma... stai piangendo? Hermione... » mormorò preoccupata, ed io mi accigliai.

« Come mai riesci a parlarmi? » chiesi con voce tremula.

Ginny si strinse nelle spalle.

« Harry mi ha dato una pozione per parlarti. Mi ha detto che ti hanno fatto una maledizione, che sparirà entro breve... ma nel frattempo... »

Stupita, mi asciugai una guancia, sorridendo appena. Oh, Harry.

« Allora, cos'hai? » chiese Ginny, riportandomi alla realtà.

La dura realtà.

« Niente... davvero, niente » dissi in tono definitivo, che le fece capire di non insistere.

« Ah. Bè, allora che ne dici di andare a Hogsmeade a scegliere il vestito? »

« Vestito? » ripetei, colta alla sprovvista.

« Sì... per la festa di Capodanno, no? » disse Ginny con un sorriso.

La festa di Capodanno. Incredibile... l'idea non mi stava irritando, anzi.
Era ciò che mi ci voleva, una distrazione dai brutti pensieri. Ed era incredibile il fatto che ancora, qualcosa di bello, dovesse accadere.
Le sorrisi in risposta, annuendo. Forse, il resto di quella giornata sarebbe stato un ritorno alla mia vecchia vita.

Note:
Eccomi con il nuovo capitolo ❤
Scusate l'attesa, spero che vi piaccia
Al prossimo capitolo ❤
Un megabacione
Noemi 💜

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro