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Si era già svegliato con le ossa rotte o con la sensazione che fosse andato talmente tanto vicino alla morte che ormai, con la donna in nero, avesse un rapporto quasi di amicizia
Si era svegliato con enormi emocranee, con la pressione alle stelle, con la rabbia a deformarne i tratti, anche nel sonno, o con la voglia improvvisa di urlare contro a chiunque
Ma così?
No...così Katsuki non si era mai svegliato...
La testa sembrava avvolta in una nuvola fatta di ovatta e zucchero a velo... La rabbia che lo aveva sempre caratterizzato sembrava averlo abbandonato per una maledetta volta e soprattutto, a pensarci bene, si sentiva così tanto in pace con sé stesso che se avesse avuto un villain davanti gli avrebbe persino fatto qualche domanda prima di farlo, giustamente, esplodere
Ma c'era anche qualcosa di strano nel modo pieno in cui il suo cuore batteva...
C'era qualcosa di sbagliato nel desiderio feroce di voler fare le fusa e soprattutto, ovviamente, era particolarmente strano che il freddo che sentiva non lo infastidisse ma che anzi...lo facesse sentire ancora meglio
E forse fu proprio questo a convincerlo a sforzare le palpebre, per poterle riaprire, mentre tendeva le orecchie per poter captare qualsiasi tipo di suono che gli potesse indicare dove diamine si trovasse
Si ricordava perfettamente della battaglia... Si ricordava le mani di Dabi strette sul suo collo come si ricordava, con estrema vergogna, quanto il suo omega si fosse sottomesso a lui come una cagna in calore
Aveva sempre odiato il suo secondo genere... Sempre...
Perché per prima cosa gli aveva fatto scoprire che tutte le angherie che aveva fatto subire ad Izuku, proprio per la prospettiva che sarebbe diventato un merdoso omega, erano ancora meno giustificabili
Poi c'era stata la mazzata del conoscere il suo Mate, il sentirsi destabilizzato al solo guardarlo, il sentirsi incompleto e spezzato a pezzi quando aveva scoperto che chi in teoria doveva amarlo, sopra ad ogni cosa, lo aveva scartato come un paio di scarpe che non si vuole nemmeno provare
Era stato orribile...
Averlo di fronte a sé giorno dopo giorno... Odiarlo per ciò che gli aveva fatto ma , nello stesso momento, aiutarlo nel riuscire a sopravvivere a quell'amore disperato...
Passare notti su notti a maledirsi ed a chiamare il suo nome per poi, il giorno dopo, stringerlo a sé quando lo vedeva crollare nella convinzione che se non avesse fatto qualcosa il suo amato Izuku sarebbe morto...
Un controsenso... Ecco cos'era diventata la vita di Katsuki Bakugou al suo arrivo alla UA ed ecco come aveva quasi desiderato mollare tutto e scappare il più lontano possibile da tutto quel dolore
Ma poi era arrivato Lui... Poi era arrivato, nel corso per Eroi, l'unica persona che aveva saputo aiutarlo riuscendo a fargli gestire quel dolore e soprattutto i calori che erano diventati ormai un maledetto inferno...
No... Non c'era mai stato niente tra di loro...
Shinsou Hitoshi non aveva mai allungato una mano su di lui e non aveva mai preteso nessun pagamento per l'aiuto che gli dava...
Ma Katsuki ci stava quasi sperando....
Katsuki stava provando davvero a lasciarsi andare con lui ed a fidarsi talmente tanto da permettergli di manovrare la sua mente per dargli un attimo di respiro
E forse era proprio questo quello che era successo anche adesso no?
Magari i soccorritori avevano avvisato la UA e la UA sicuramente aveva avvisato gli insegnanti ed Aizawa, o il morto di sonno come gli piaceva chiamarlo, aveva avvisato Shinsou...
Ed era questo quello che gli dava così tanta pace e benessere no?
Magari lo aveva semplicemente ipnotizzato e lo aveva spedito in un mondo fatto di fottuti orsacchiotti e di nuvole cariche di neve...
Neve....
Katsuki forzò ancora di più le palpebre, una sensazione sbagliata che iniziava a strisciargli nelle vene come veleno acido, per poi forzare ancora di più l'udito e riuscire finalmente a percepire qualche parola...
"C'è modo di renderlo
reversibile?"
Una voce profonda e conosciuta fu la prima cosa che percepí, insieme ad un dolore sordo al centro del petto, per poi sentire altre voci rispondergli mentre due braccia si stringevano attorno a lui
"Non nelle condizioni
in cui siete.
l'Omega dovrebbe
subire la devastazione
del rigetto ed
il suo corpo non
è MINIMAMENTE
pronto ad una cosa del genere
Vi consiglio pertanto di
aspettare almeno
un paio di mesi e poi.."
I piedi che iniziano a muoversi ed a scalciare con violenza...
Due braccia robuste e gelide che tentano di placcarlo, invano, mentre Katsuki scalcia talmente tanto da riuscire a divincolarsi fino a ritrovarsi in piedi vicino al letto...
Il monitor a cui è collegato inizia ad impazzire, rimandando suoni striduli ed acuti ad ogni suo battito impazzito, mentre il biondo vince finalmente la sua battaglia contro le proprie palpebre e riesce finalmente a mettere a fuoco la persona di fronte a lui
Un torace nudo ...
Un fisico che sembra scolpito nella roccia, o in un iceberg dato il suo pallore, ed un marchio sanguinolento che spicca su tutto quel bianco costringendolo a portarsi una mano sulle labbra ed a percepire ancora il sapore ferroso del sangue sotto di esse...
La rabbia che monta su prima ancora che Natsuo possa alzarsi, e costringerlo a sollevare il collo per poterlo guardare, per poi iniziare ad indietreggiare soffiandogli quasi contro mentre le sopracciglia dell'albino si incrinano sul naso e la sua mano si allunghi verso di lui
N:" Dove diamine pensi di andare?"
Ed è proprio un soffio repentino quello che esce dalle labbra dell'omega, così forte da sembrare quasi un ringhio, mentre quella mano enorme viene schiaffeggiata con violenza ed i suoi piedi lo distanzino ancora di più dall'alpha portandolo a mettersi una mano sul collo ed a sfiorare il marchio ringhiando ancora una volta
K:" Ovunque io non possa sentire il terzo Alpha Todoroki, di merda, prendersi gioco di me"
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