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Aveva sempre amato il silenzio...

Quello totale, quello che riesci a sentire nell'anima, quello che ti riempie e riesce a zittire le voci che gli ricoprivano il cervello di acido e lo facevano friggere nel caos.

A volte riusciva a ritagliarsi qualche secondo per se, tra un inseguimento, una manipolazione, una missione da infiltrato oppure, semplicemente, dal peso che il suo nome si portava dietro

Ed allora si rintanava sul tetto del grattacielo più alto di Tokyo, dove le nuvole coprivano le stelle che immaginava vi fossero al di sopra, e semplicemente si sdraiava su quel cemento facendo finta di essere un essere umano normale e non Hawks..non l'eroe più veloce al mondo...

Chiudeva gli occhi simili a quelli di un rapace e si lasciava cullare da visioni di un futuro che non avrebbe mai avuto e che non avrebbe dovuto nemmeno concedersi il lusso di immaginare

Si vedeva seduto su una vecchia veranda con una coca cola in mano, ed un libro nell'altra, mentre dei piccoli bambini facevano roteare le loro piume bianche rincorrendosi e ridendo quando gli passavano davanti

Gia... bianche..

Bianche come la neve più candida quando attecchisce al suolo delle distese incontaminate dall'uomo

La neve sottile e pungente che regala brividi e freddo ma che regala anche giochi e risate , spensieratezza...sogni ..

La stessa neve che risiedeva negli occhi e nel cuore della persona che amava e che il destino aveva scelto per lui, una persona con un'anima pura, proprio come quella neve , ma anche forte ed indomabile come le bufere che ogni tanto aveva osservato nei documentari dell'Alaska.

Gli occhi rimanevano chiusi verso un cielo invisibile,e coperto da una cortina spessa di smog , per poi sbattere appena quando quelle immagini sparivano lasciando posto ad una realtà così cruda e spietata che non riusciva ad accettare.

Aveva rinunciato a tutto per diventare un eroe...a tutto

Una famiglia, una casa, un'identità, un nome, un passato, un'inclinazione...una vita

Ed aveva sempre accettato tutto senza battere ciglio perché lui doveva farlo no? Aveva fatto una promessa...

Quando il governo lo aveva accolto, quando gli avevano dato un nuovo nome, una nuova identità, una nuova opportunità, aveva promesso e giurato che avrebbe ripagato tutto con tutto sé stesso

Ma poi si era seduto su quel maledetto ponte ed aveva aperto bocca e lui...lui era così umano da fargli dimenticare per un secondo di essere un eroe e trasformandolo in un semplice ragazzo che stava piangendo per uno zio ricoverato

Dio... Avevano riso per ore...

Erano rimasti immobili su quel ponte per un tempo che non era mai riuscito a quantificare e si erano separati con la promessa di rivedersi ...di parlare ancora...di passare semplicemente del tempo insieme

Ed Hawks aveva mantenuto quella promessa, lo aveva sempre fatto...

Perché Natsuo era il suo ossigeno, la sua vita segreta, la sua perdita di controllo, il suo...cuore

E lo aveva capito praticamente subito di avere di fronte il proprio Mate, di avere di fronte il proprio Alpha e per qualche tempo aveva quasi deciso di dirgli tutto e lasciare che anche l'albino percepisse il suo odore e che , finalmente, lo riconoscesse come suo

Ma come poteva farlo?

Le bugie che gli aveva detto... Quella scuola immaginaria dove non era mai stato, quei genitori idilliaci che non aveva avuto mai il tempo di presentargli, quegli amici che assorbivano la sua giornata quando, e succedeva spesso, doveva mancare ad un appuntamento inventando l'ennesima bugia da dirgli...

E poi la sua stessa vita?

Hawks era stato addestrato per diventare un eroe ed era quasi arrivato ai massimi vertici per chi era un novellino come lui...non poteva più nasconderglielo giusto?

E Natsuo Todoroki, il figlio che nessuno voleva, odiava gli eroi

Quindi Hawks aveva deciso di allontanarsi da lui gradualmente... Sempre più bugie...sempre più solitudine...

Fino a diventare l'eroe numero tre e vederselo sfuggire dalle dita come un sogno che non si ha mai avuto il coraggio di tenere stretto a sé...

Lo aveva osservato... Lo aveva seguito...

Era sempre rimasto un passo indietro a lui ed era rimasto in attesa che quel governo crollasse e che , finalmente, lui potesse essere libero di mostrarsi a Natsuo senza soppressori e senza tenere celato il suo odore...

Hawks chiuse gli occhi, proprio come faceva sempre su quei tetti in cima al mondo, mentre il ragazzo al suo fianco si sedeva più comodamente e stringeva le mani sulle inferriate di quel piccolo ponticello

S:" Sei qui anche tu per dire addio?"

E solo in quel momento l'eroe si permise di crollare, lasciando che quella lacrima incastrata sotto le ciglia chiare finalmente scendesse sulla sua guancia, prima di annuire lentamente e girare lo sguardo verso quegli occhi pieni di ametista che lo osservavano come se si aspettassero un crollo

Per poi annuire di nuovo, la seconda lacrima a rigargli il volto sotto quel freddo, e lasciare che la maschera di eroe crollasse sotto le sue stesse mani

H:" Si... Sono qui per dire addio all'unica persona che io abbia mai amato"

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