Era doloroso...

Ogni ferita che era stata aperta sul suo corpo, dai denti dell'omega che sembrava impazzito di fronte a lui, bruciava come se ci fosse dell'acido sopra e la sua stessa carne si stesse sciogliendo

Shouto non riusciva nemmeno più a respirare per quanto il dolore era forte ma non si era mosso di un solo millimetro lasciando ad Izuku, ed all'omega, il tempo di gestire quella rabbia e di sfogarla completamente...anche se su di lui

Perché era vero... Il prezzo da pagare era inimmaginabile ed il dolore era così accecante che per quanto lui fosse un Alpha, ed avesse subito maltrattamenti peggiori, era stato sul punto di svenire più volte e quasi sul punto di spingerlo via da lui e scappare una volta per tutte

Ma anche un'altra cosa stava avvenendo per la prima volta dentro di lui e quella cosa era così forte, e totalitaria, che per quanto il male fosse totale riusciva comunque a sconfiggerlo ed a passarci sopra

Ed era l'eccitazione...

Il corpo di Izuku era a cavalcioni sopra il suo...

Il volto del verdino era rivolto verso il soffitto ed il suo collo brillava di minuscole gocce perlacee di sudore e saliva

Una striscia rossa bagnava il suo mento ad ogni lato delle labbra e le sue mani erano aggrappate alla sua maglietta come se fosse l'unica cosa che riusciva a tenerlo ancora bloccato nella realtà ed a non farlo impazzire

Lo vedeva

Shouto riusciva a vedere chiaramente la lotta feroce ed il dolore lancinante che stava provando, vedeva quella ghiandola rossa e piena di pus pulsare sul suo collo e vedeva quel liquido scuro, e maleodorante, che sgorgava fuori a gocce come se fosse il veleno di un serpente ed Izuku se ne stesse liberando

Le cosce dell'omega stringevano sui fianchi del bicolore e tra gli ansimi di pena Shouto riusciva a sentire anche dei piccoli gemiti...dei respiri spezzati... Una musica che aveva il potere di fargli stringere i denti e sopportare, sopportare e sopportare ancora ed ancora anche solo per poterlo guardare  da quella zona privilegiata ed essere la sua zavorra...il suo scudo...la sua zona sicura

Ed allora lottò Shouto...

Lottò stringendogli i fianchi ancora più forte e lasciando all'istinto l'arduo compito di dirgli che cosa fare

Lottò non emettendo un suono quando quelle unghie gli incisero la carne del torace e del ventre

Lottò per non muoversi quando quel bacino strusciò sul suo e lottò ancora più forte, dando fondo a tutto il suo autocontrollo, quando la voce di Izuku iniziò a risuonare in quella stanza chiamando a gran voce un Alpha...il SUO Alpha...

" Annegare o imparare
a nuotare Shouto..."

Le parole di Endevor tornarono nella sua mente e Shouto strinse ancora di più la presa rilasciando con forza il suo odore e sfiorando un minuscolo pezzo di epidermide, del verdino, con la punta del dito medio

Lo sentì urlare a squarciagola e lo vide iniziare a contorcersi cercando di scappare dalle sue mani o di colpirlo

Ed un'altro ringhio fu la sua risposta...

Anche quando quelle unghie gli lacerarono le braccia

Anche quando lo sentì urlare di nuovo o vide quella ghiandola pulsare più forte, decise di rimanere stabile nella sua posizione...

Per dimostrargli che non lo avrebbe lasciato da solo

Per dimostrargli che non doveva più nascondere nulla

Per dimostrargli che esisteva un Alpha più forte del suo mate e che quell'alpha era proprio lui

E quando un'ultima goccia di veleno lasciò la ghiandola dell'omega, squarciandola ancora di più e facendola sanguinare copiosamente, gli occhi di Izuku tornarono finalmente di nuovo nei suoi ed erano così chiari, e puliti, che il cuore del bicolore risuonò nel suo petto come se vi fosse un tamburo incastrato dentro

I:" Sho-Shouto... i-io..."

Una lacrima... un'altra...

Decine e decine di gocce che iniziarono a cadere sulle guance piene di efelidi e che spinsero Shouto a mollare finalmente la presa ed a staccare quel singolo dito dalla sua pelle

Lacrime di disperazione e dolore, lacrime feroci ed insopportabili da guardare e sentire, ma lacrime umane

Talmente tanto umane che Shouto si ritrovò a fare leva sulla schiena ormai a pezzi ed a sollevarsi a sedere fino a ritrovarsi faccia a faccia con lui

Per poi allungare una mano, avendo cura di coprirla con un lembo di lenzuolo, e portarla sulla nuca di Izuku attirandolo sul suo torace e stringendolo con dolcezza per farlo sfogare

Mentre le iridi di due colori rimanevano spalancate nel vuoto, dietro la schiena del verdino, e le sue labbra ormai martoriate si piegavano in giù cercando disperatamente di non scoppiare a piangere lui stesso

Perché la prima vera battaglia si era appena conclusa

E ,per la prima volta, il vincitore era lui

malu-27