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C'erano poche cose che Shouto ricordava bene del periodo in cui era solo un bambino e non uno strumento di potere, e di riscatto, nelle mani di Endevor...

Si ricordava dei pomeriggi passati da solo sull'altalena posizionata nel giardino della loro villa..

Si ricordava delle risate di Natsuo e Fuyumi, nella loro stanza, e si ricordava delle urla che provenivano dalla palestra ogni volta che il sole si nascondeva dietro la collina che avevano di fronte casa...

Si ricordava di come trovasse conforto a premersi le mani sulle orecchie e si ricordava, più di tutto il resto, di come corresse a rifugiarsi nelle braccia della sua mamma quando sentiva il cuore andare troppo veloce o quando sentiva una cosa strana stringergli la gola

Aveva capito solo un paio di anni dopo cosa fossero quelle sensazioni e cosa il suo piccolo corpo gli stava suggerendo di fare, scappare via il più lontano possibile, ma quando lo aveva capito ormai era troppo tardi per lui ed era diventato lui stesso quello che urlava ,nella palestra, quando il sole tornava a tramontare ..

Ma c'era un ricordo che più di tutti il bicolore teneva nel cuore e che lo aveva aiutato a non impazzire in tutti quegli anni

Ed era il ricordo delle braccia fredde ma dolci della sua mamma che , facendogli posare il viso sulle sue gambe, gli accarezzava i capelli di due colori con dolcezza e con amore ... Facendolo sentire protetto, speciale.....amato...

E quel ricordo gli affiorò alla mente mentre le palpebre facevano fatica a sollevarsi e mentre sentiva tutto il suo corpo indolenzito

Si era messo vicino alla porta quando Izuku gli aveva girato le spalle, dopo aver lasciato cadere il coltello, e lo aveva osservato per ore ed ore prima di crollare lui stesso ed addormentarsi ormai sfinito proprio con le spalle contro quella porta blindata

Eppure non percepiva il freddo di quel legno, dall'anima in metallo, dietro di sé...

Non percepiva la durezza del pavimento sotto la sua testa e c'era qualcosa, sopra il suo viso, che era umido e fastidioso...

Un piccolo contatto, troppo breve per capire che cosa fosse, che però pizzicava un po' e lo portava a stringere gli occhi ancora di più

Avrebbe solo voluto addormentarsi di nuovo...

Avrebbe voluto crollare e non curarsi più di quello che gli succedeva intorno...

Ma quel piccolo contatto era troppo reale per appartenere ad un sogno e Shouto si costrinse a socchiudere le palpebre per poi immobilizzarsi completamente quando vide il viso di Izuku di fronte al suo...

l'Omega non lo guardava e Shouto si perse ad osservarlo mentre un'altro batuffolo imbevuto di disinfettante veniva posato sotto il suo collo dalle mani tremanti, e coperte da guanti, del verdino

Rimasero in quella posizione per diversi minuti e per tutto quel tempo il bicolore trattenne quasi il fiato per far si che Izuku non si accorgesse del fatto che fosse sveglio e che non smettesse di prendersi cura di lui

Ma Shouto sapeva bene che ad ogni inizio corrisponde sempre una fine e non si sorprese quando quella mano si fermò, dopo avergli disinfettato la guancia, e quegli occhi verdi si posarono nei suoi finalmente liberi da quella patina fredda data dall'omega

Nessuno dei due parlò...

Sia Izuku che Shouto si limitarono a guardarsi e per quanto l'alpha avrebbe voluto nuovamente scappare, rendendosi finalmente conto di ciò che gli aveva detto, quella situazione gli infondeva anche tanta di quella pace che sarebbe morto pur di non spezzarla ...

Entrambi rimasero in silenzio ed in silenzio Shouto lo vide alzarsi ed allontanarsi da lui per poi mettersi sul letto, girandogli la schiena, ed accucciarsi su sé stesso tirandosi le ginocchia al volto e rimanendo immobile

Portando anche lui ad alzarsi, sfiorandosi il viso subito dopo e percependo tutti i punti che erano stati medicati, per poi sospirare appena e muoversi senza fare il minimo rumore...

Spostandosi verso la cucina e, lentamente, mettere su un pentolino di acqua ed aprendo una confezione di riso

S:" Non credo di .. d-di saper cucinare ma ..ma abbiamo bisogno di mangiare qualcosa e..."

La bocca di Shouto si chiuse, quando un singhiozzo raggiunse le sue orecchie, e le sue mani iniziarono di nuovo a tremare mentre Izuku si chiudeva ancora di più ricominciando a piangere

Stringendosi il ventre, con forza, e pensando a quanto fosse un mostro...

Per aver dimenticato il suo bambino e per aver permesso a qualcuno di portarglielo via...

..senza fare nulla per fermarlo.


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