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Si era preparato a tutto...

Ad essere colpito, insultato, ignorato o persino ad essere ucciso dalle mani della stessa persona che amava ormai da anni

E ci aveva pensato... Ne aveva parlato persino con Natsuo e con il suo fratellone avevano concordato un piano perfetto anche per ognuna di quelle possibilità

Urla, auto-punizioni, rabbia?

I calmati erano conservati in una sacca dentro lo zaino del bicolore ed erano pronti ad essere usati

Violenza, rabbia o attacchi di panico?

Anche i sedativi più blandi erano stati preparati con cura, in siringhe monouso ed a stantuffo, in modo che Izuku non dovesse soffrire per un secondo di troppo e che riuscisse a riposare almeno un po'

E da quando erano arrivati in quella casa nascosta dal mondo, grazie a vari quirk e dall'aiuto del governo, ognuna di queste cose si era presentata costringendo Shouto a pensare di usare una delle siringhe e ad inventarsi un modo di farlo nonostante i guanti da forno che teneva ancora incollati alle mani

Ma lui non l'aveva fatto...

Shouto aveva troppa stima di lui, aveva troppo rispetto per il suo corpo, non avrebbe sopportato di vedere neanche una singola siringa penetrare in quella carne già martoriata dai lividi e dai graffi

Ed aveva subito in silenzio...

Il suo labbro era ormai spaccato, diverse ciocche di capelli erano state strappate dalla sua testa, il suo bel viso era pieno di graffi sanguinolenti ed era certo che almeno una delle sue costole si era incrinata quando Izuku, in piena crisi, lo aveva scaraventato lontano facendogli colpire il mobile di ingresso, con la schiena, per poi rifugiarsi sul divano continuando ad urlare ed a chiamare il suo Alpha a gran voce

Era preparato anche a questo Shouto... Era preparato a sentirlo supplicare per riportarlo da lui, era preparato a sentirlo piangere invocando il nome del suo carnefice ed era preparato a vedere l'odio verso di lui riflesso in quelle iridi che amava così tanto

Ma questo... A questo nessuno avrebbe potuto mai prepararlo... tantomeno lui stesso

Perché mentre Shouto se ne stava in veranda accucciato al suolo, le ginocchia piegate talmente tanto che con il sedere sfiorava il pavimento, quei guanti da forno furono l'unica cosa a trattenerlo dall'impazzire e dal riportare Izuku diritto nelle braccia di Touya per poi scappare il più lontano possibile da quel dolore...

Perché sentire la persona che si ama piangere a dirotto, sentirla singhiozzare fino a farsi mancare il fiato in gola e sentirla tossire fino a ricominciare a vomitare...beh...a quello nessuno avrebbe potuto prepararlo

Sentire il suo cuore frantumarsi al suolo e non avere nemmeno la minima idea di come poterlo aiutare, sul come alleviare le sue pene, di come potergli strappare quel dolore di dosso era una tortura talmente tanto dolorosa che Shouto avrebbe voluto seriamente strapparsi il suo di cuore e schiantarlo a terra pur di non doverlo sentire...

Lo amava...

Shouto aveva scoperto di amare Izuku di un amore che trascendeva la carne o i desideri più biechi dell'essere umano

Shouto amava il sorriso di Izuku, amava il suo modo di piegare le labbra quando cercava di ricordare qualcosa, amava il suono buffo del suo starnuto oppure quando, stanco morto, si lasciava prendere in braccio da Touya e si abbandonava completamente tra le sue braccia

Aveva invidiato suo fratello ed a volte, troppe forse per ammetterlo anche con sé stesso, aveva odiato che quell'amore così pulito, e totale, non fosse stato destinato a lui ma ad un mostro capace di ferire ed ignorare il dono enorme che la vita gli aveva fatto...

Ma non si sarebbe mai messo tra loro due ...mai...

Shouto era certo di poche cose nella vita ma di sicuro non avrebbe mai fatto nulla per spegnere il sorriso di Izuku o per ferire volontariamente suo fratello...

Ma ora?

Shouto si premette ancora di più i guanti sulle orecchie, quelle urla strazianti che gli rompevano ogni cellula del cervello e del cuore ad ogni rimbombo, per poi iniziare a piangere lui stesso stringendo a sé la sacca delle medicine e sfilando una delle piccole siringhe prima di rialzarsi a fatica

Per poi aprire la porta continuando a piangere, e vederlo quasi in preda alle convulsioni, sfilandosi finalmente uno dei guanti e stringendo i denti mentre si fiondava in avanti e lo bloccava su quel divano

E gli chiese scusa Shouto mentre quell' ago penetrava nella pelle del verdino e quegli occhi verdi lo guardavano talmente tanto pieni di odio da portarlo a singhiozzare mentre lo stantuffo veniva premuto

Per poi vedere quelle palpebre calare, rosse e piene di vene rotte e violacee, ed attirare Izuku sulle sue gambe stringendolo successivamente a sé

Continuando a singhiozzare, senza ritegno, sul corpo svenuto dell'uomo che amava

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