Epilogo
9 OTTOBRE 1963
Pov's Harry
Ero in camera e mi stavo guardando allo specchio, precisamente la mia pancia, ero incinto da un mese ormai. Alzai la maglietta del pigiama ed accarezzai la pancia.
-Harry io vado- mio marito entrò nella stanza ed abbassai la maglia.
-Che stavi facendo?-
-Nulla di che, stavo guardando la mia pancia. Ancora non riesco a credere che dentro di me ci sia un bambino o una bambina-
Louis venne verso di me e mi abbracciò.
-Invece ci devi credere amore. Questa bambina sarà bella e forte come te, stessa cosa se sarà un maschio-
-Louis promettimi che torni a casa presto, ormai siamo in due ad aspettarti-
-Te lo prometto. E prepara la valigia, stasera andremo da tua zia-
Gli sorrisi e lo abbracciai, felice che avesse capito, che era meglio andare via da lì.
Pov's Louis
Arrivai in diga, lì vidi l'ingegner Biadene e mi diressi da lui.
-Lei Tomlinson stasera si ferma qui alla diga vero?- mi chiese.
-Veramente avrei un'impegno a casa-
-Ascolti, abbiamo bisogno di un'uomo di fiducia e lei lo è. Ora mi scusi, vado a fare una telefonata e poi ritorno a Venezia-
Andò verso l'ufficio, però lo vedevo spaventato. Così chiesi ad un'operario cos'era successo, mi disse solamente, che l'ingegnere, aveva osservato il Toc.
Narratore esterno
Biadene andò verso la centrale dei comandi, dove chiamò Francesco Penta. Gli disse che aveva paura che il Toc venisse giù e prima di concludere la telefonata disse "che Dio ce la mandi buona".
Pov's Louis
Ormai era sera ed ero in cima alla diga a controllare il Toc, insieme ad un'altro operaio. Avevamo un faro e un canocchiale. Vedovo il Toc che si muoveva e mi preoccupai da morire.
-Vado a chiamare l'ingegnere, tu continua a controllare- detto questo, corsi dentro e presi il telefono per chiamarlo.
-Ingegnere, sono Tomlinson, la montagna si sta muovendo-
-Cristo. A che punto siete con l'invaso?-
-A 700 metri e 44 centimetri-
-Allora ci siamo-
-Ci siamo dove ingegnere? Ma che cazzo sta dicendo? Qua tutta la montagna sta venendo giù. La...la montagna...-
-Cerchi di stare calmo Tomlinson. Le ripeto che a 700 metri non c'è più pericolo-
-Ingegnere, guardi che io ho tutta la mia famiglia giù a Longarone. Io ho paura-
-Cercate di arrivare quota 700- e mise giù il telefono, così ritornai alla mia postazione.
-Che ti ha detto l'ingegnere?-
-Dice che non c'è da preoccuparsi- e continuammo ad osservare la montagna.
ORE 22.39
Ad un certo punto sentimmo un forte boato, vidi con i miei occhi tutta la frana staccarsi dal Monte Toc. Mi attaccai alla ringhiera della diga. La frana cadde velocemente all'interno del lago, facendo sollevare l'acqua.
All'inizio andò sul versante dove si trovava il mio ex paese, ovvero Casso, ma dopo ritornò indietro, rimbalzando all'interno del bacino e risollevarsi. L'acqua sarebbe uscita dalla diga, mi misi a correre più velocemente che potevo. Trovai un posto sicuro sul lato della montagna.
Vidi l'acqua scavalcare la diga e dirigersi verso Longarone e sugli altri paesi sottostanti.
Piansi disperatamente, pensando ad Harry e a mio/a figlio/a.
-HARRYYY-
Pov's Harry
Avevo provato a chiamare Louis in diga, ma era sempre occupato. Sapevo che si sarebbe fermato a lavoro, me lo aveva detto un suo collega. Ci rimanei male, ma purtroppo non potei farci niente.
Stavo per andare a letto, quando la luce saltò e le finestre di casa si aprirono, spaventandomi.
Uscii fuori e vidi altre persone. C'era un vento fortissimo e mi si stavo bagnando tutto, però oltre alle goccioline d'acqua, notai che c'era del fango. Capii e piansi. Sicuramente il Toc si era staccato e l'acqua era uscita. Sperai che almeno Louis si fosse salvato.
Vidi, letteralmente un'onda d'acqua, alta come le montagne, venire verso di me.
-AHHHHH- urlai fortissimo, prima di essere travolto dall'acqua, poi non vidi più nulla.
Pov's Louis
Il giorno dopo arrivai giù a valle. Sarei arrivato prima, ma ero rimasto paralizzato da quello che era successo. C'erano gli alpini che tiravano sù i corpi delle persone, donne, uomini e bambini.
Andai dove ci sarebbe stata casa mia, di Harry e del nostro futuro bambino. Ma ovviamente non c'era più niente, era rimasta solo la sedia a dondolo, un po' rotta e coperta di fango come me.
Mi inginocchiai e misi le mani sopra alla sedia. Piansi come un bambino e lanciai via la sedia, urlando dalla disperazione. Non avrei mai più rivisto mio marito e, cosa ancora più brutta, non avrei mai visto mio figlio o mia figlia crescere.
PRESENTE (Pov's Louis)
Abbiamo cercato tanto, ma il corpo di Harry, non lo abbiamo più trovato. Tutto c'ho che mi è rimasto di lui, è la foto che c'è su questa croce. Sono passati tanti anni, ormai sono anziano, ma ancora mi ostino a venire qui. So che sotto non c'è niente, ma io vengo lo stesso, parlo con Harry e con mio figlio o mia figlia, sono sicuro che loro mi stanno sentendo.
Ogni tanto qualcuno mi chiede se ho perdonato. No, non ho perdonato. Non potrò mai perdonare, gli uomini che hanno consentito tutto questo.
Diedi un'ultima carezza, alla foto di mio marito e sistemai bene i fiori.
-Ciao amori miei, vi amerò fino alla fine dei miei giorni. Harry e anche tu figlio o figlia mia, perdonatemi se non vi ho protetti-
Mi alzai e me ne andai da quel cimitero, dove erano sepolte tutte le vittime del Vajont.
FINE.
Nota autrice
Siamo arrivati alla fine di questa storia.
So che mi vorreste picchiare per il finale, ma era per farvi rendere conto quanto orribile è stata la tragedia.
Qua metto il link del film. Basta che lo copiate su youtube e in teoria dovrebbe venire fuori. (Non è a pagamento). Oppure se volete vederlo da un'altra parte, il titolo del film, da cui ho preso anche spunto, per alcune scene, si chiama: Vajont, la diga del disonore.
https://youtu.be/g9xEGEOXSvg
È questo che vi ho cerchiato.
ATTENZIONE: NON CANCELLATE QUESTA STORIA. PERCHÈ DOMANI PUBBLICHERÒ UN CAPITOLO EXTRA, SULLA STORIA DEL VAJONT.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro