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Capitolo 3°.

Seconda ora. Matematica.
Ero un po' agitata perché avrei visto Nate, il professore, e mi sarei incantata un paio di volte nel guardarlo, avrebbe potuto accorgersi di me e questo avrebbe complicato la situazione.
Come se non lo fosse già.

Mi affrettai a prendere posto al mio banco poggiando lo zaino, come sempre, sulla sedia accanto alla mia. Ero abbastanza tesa, dovevo controllarmi e stare il più attenta possibile.
Feci un sospiro per tranquillizzarmi mentre sfregavo velocemente le mani.
- Ciao. - sentì dire a qualcuno accanto a me.
Sobbalzai e mi girai verso la persona in questione. Era Sam. Aveva messo il mio zaino per terra e si era seduto come se niente fosse.
Ora stava sfogliando troppo frettolosamente le pagine del libro per leggere qualcosa e muoveva la gamba mentre sbuffava.
Doveva essere agitato. Forse.

- Tutto bene? - chiesi d'un tratto. Non che mi importasse veramente era solo per curiosità.
Non smise di sfogliare il libro anzi, accelerò la velocità con cui spostava i fogli fin quando non finì il libro. Lo chiuse e lo mise su un angolo del banco, chiuse gli occhi e sospirò.
Si girò verso di me sorridendomi come se non fosse successo niente.
- Si, tu? - chiese mentre due fossette appena appena accennate si allargavano sotto le sue guance.
Rimasi un po' spiazzata dal suo comportamento.
Il primo giorno di scuola sembrava un'idiota assurdo e probabilmente se ne avessi avuto l'occasione lo avrei ammazzato di botte.
- Ehm.. si, tutto ok. - dissi ancora un po' confusa.
A distrarmi fu l'entrata di Nate.

Mi irrigidì sul posto sbiancando completamente rimanendo a guardarlo come se fosse una statua da studiare.
Sam nel frattempo si era girato e si stava mordendo il labbro inferiore.
- Buongiorno. - disse il professore e, probabilmente senza volerlo, mi guardò. Io sorrisi leggermente per poi abbassare lo sguardo.

Dovevo controllarmi, non potevo comportarmi così davanti ad altre venti persone.

Passai la lezione cercando di distrarmi con i numeri anche se molte volte al posto di guardare la lavagna guardavo lui.

Era così bello. Adoravo i suoi capelli castani sempre spettinati, i suoi tatuaggi si intravedevano ed erano messi in evidenza dalla camicia bianca sbottonata ai primi tre bottoni e abbinata a dei pantaloni neri.

Per il resto l'ora passò così velocemente che quasi non me ne accorsi e quasi con dispiacere lasciai la classe del professore salutandolo e ottenendo in cambio un sorriso smagliante.

Ora di ginnastica.
Odiavo la ginnastica più di quanto odiassi tutte le altre cose. Ero una frana e non riuscivo a colpire una palla senza inciampare nei miei piedi e cadere con la faccia a terra.
Dovevo fare per forza quell'ora perché mi avrebbe dato i crediti necessari per la mia cartella scolastica.
L'unica cosa positiva era che in quella lezione c'era Matt e così mentre correvamo come delle capre su un prato di montagna parlavamo del più e del meno. O meglio: insultavamo tutto quello che ci veniva in mente.
- Ciao. - disse frettolosamente mentre si sfregava le mani e si guardava in giro.
- Matt tutto bene? - chiesi confusa.
- Ehm.. non proprio. Cioè.. ti ricordi la ragazza della mensa?- chiese con un tono bassissimo forse per non farsi sentire da nessuno. Annuì.
- Beh ecco.. il preside ha insistito che ci siano più alunni a fare ginnastica e così hanno unito delle classi.. lei c'è. Cioè farà ginnastica con noi per il resto dell'anno.- disse facendo una smorfia preoccupata.
- E non sei felice? Cioè la vedrai più tempo. Oltre a quella mezzora alla mensa e quei cinque minuti all'uscita..- cercai di sorridere anche se forse non ci riuscì molto bene perché lui aggrottò la fronte.
- Dai ti aiuto io. Dimmi cosa sai di lei.- dissi convinta. Lo avrei aiutato a conquistarla, si meritava di essere felice.
-Ehm.. che è una cheerleader, che è bionda, che ha due grandissimi occhi azzurri color cielo..- disse facendo spallucce.
- Matt, queste cose sono evidenti. Dimmi tipo.. cosa le piace, come si chiama, e tutto il resto.- dissi.
- Ehm.. non saprei.- disse gesticolando. - penso le piacciano i fiori..- disse facendo un finto sorriso come per giustificarsi.

Ok, non ce l'avrebbe mai fatta.

- E poi è anche fidanzata, non ce la farò mai.- disse coprendosi la faccia con la mani.
- Cosa? Con chi?- chiesi avvicinandomi a lui per tranquillizzarlo.
- Con quello.- disse indicando qualcuno alle mie spalle. Mi girai per vedere chi era.

Sammy.

Ecco che il donnaiolo colpisce ancora.

Scossi la testa sospirando. Non sarebbe mai cambiato quel ragazzo.
- Ci penso io. - dissi a Matt facendogli l'occhiolino. Lui sgranò leggermente gli occhi e scosse velocemente la testa.
- Nonono, Amanda ti prego, no. Faresti solo un casino e..- non ebbe il tempo di finire perché io mi diressi verso quella 'dolce' coppietta che si stava mangiando la faccia a vicenda.

Quando arrivai davanti da loro con un dito picchiai sulla spalla del moro. Si girò fulminandomi con lo sguardo e capì che non era molto felice dell'interruzione. Sorrisi fintamente.
- Penso che tu abbia preso per sbaglio il mio libro di matematica. Non lo trovo da nessuna parte.- dissi annuendo cercando di risultare convincente.
Aprì leggermente la bocca che prese la forma di una piccola 'o' e la ragazza dietro fece una risatina nervosa per poi intervenire.
- E quindi? Non potevi aspettare a domani, o a quando avreste avuto la prossima ora insieme?- chiese facendo una smorfia e squadrandomi da testa a piedi.
- Ehm.. si potrei. Solo che per la prossima volta abbiamo compiti e sfortunatamente non posso indovinare le espressioni che ci ha assegnato. - dissi annuendo lentamente con la testa rivolgendole un sorriso tanto malefico quando finto.
- Beh allora è meglio controllare nell'armadietto.- disse lui facendo spallucce. Lei sbuffo e si passò una mano trai capelli nervosamente. Sam la guardò per qualche istante come per scusarsi ma lei si girò per andarsene chissà dove. Mentre ci dirigevamo all'uscita della palestra feci un gesto a Matt per fargli capire che doveva andare a parlarle ma lui quando capì quello che stavo cercando di dirgli sgranando gli occhi mi fece segno di no muovendo l'indice. Sbuffai e seguì Sam che mi teneva la porta aperta.
- Qui non c'è niente.- disse guardando nell'armadietto per la seconda volta.
- Oh, allora chissà dov'è..- dissi fingendomi preoccupata.
Lui alzò le spalle per farmi capire che non sapeva dove potesse essere. Iniziamo così a dirigerci verso la palestra. Dovevo assolutamente scoprire qualcosa altrimenti Matt ci sarebbe rimasto male.
- Ehm.. quindi stai con la bionda? - chiesi cercando di essere il più simpatica possibile.
- No, Dana e io ci stiamo solo frequentando.- disse a bassa voce come se qualcuno non dovesse sentirlo.
- Oh, sei arrivato da qualche giorno e già hai fatto conquiste!- esclamai cercando di non mettere in evidenza il fatto che mi irritasse alquanto che venisse da chissà dove per fare il cretino. Come se non ce ne fossero abbastanza in questa scuola.
- Sinceramente lo spero. - disse mettendosi le mani in tasca. Non aveva un tono del tutto tranquillo. Forse era ancora preoccupato come stamattina. Mi sorprese il suo comportamento.
Al nostro primo incontro risultò piuttosto egocentrico e antipatico, un po' come Nash ma durante la settimana non mi infastidì più di tanto.
Entrammo in palestra e andai subito da Matt che si era posizionato sulla panchina con un 'espressione sognante rivolta alla sua innamorata. Riferì al biondo quello che avevo scoperto e gli spuntò un sorriso quando gli dissi come si chiamasse la ragazza.

Quella giornata finì in fretta per fortuna e così mi affrettai a uscire dalla scuola e andare a sedermi sulla solita panchina ad aspettare l'autobus. Di lì, come sempre, sarebbe passato Nate con la macchina e io lo avrei visto. Certe volte ci salutavamo anche, ma solo quando non c'era nessun'altro alla fermata.
Mentre ascoltavo e canticchiavo You give love a bad name di Bon Jovi lui passò e mi zittì improvvisamente per non fare figure. Se inizialmente trattenevo un sorriso da ebete dopo la visione che mi si poneva davanti riuscì a stento a trattenere le lacrime. Nate non era solo in macchina, c'era qualcuno con lui. E sfortunatamente la riconobbi subito.
Dana.

***
Votate il capitolo e lasciate qualche commento se vi va!
Buona lettura c:

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