Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 1°.

Finì velocemente di bere la tazza di latte e mi affrettai a prendere lo zaino e a uscire di casa.

Era il primo giorno di scuola e io come ogni santo anno ero in ritardo.

Ovviamente avevo perso l'autobus e così dovetti correre.

Odiavo la mia sveglia. Non suonava mai quando doveva.
Odiavo andare a scuola.
Non ero mai stata un'alunna modello. Mi piaceva studiare, ma quello che ci davano era davvero troppo per me.

Avevo i miei limiti e poi adoravo passare ore e ore a farmi gli affari miei. Magari cose inutili, come guardare la televisione o stare su internet, ascoltare la musica o cercare disperatamente notizie sui miei cantanti/attori/Youtuber preferiti.

'Mi piaceva sprecare il tempo', come diceva mia madre.

Arrivai frettolosamente in classe e trovai un posto libero dietro a Matt e Cameron.

-Guarda un po' chi è arrivata- disse Matt voltandosi per salutarmi.
Non gli risposi e iniziai a prendere grandi boccate d'aria.
Avevo il fiatone ma almeno era arrivata in orario. Posai la testa sul banco prima di fare un cenno a Matt.

-Che ha?- chiese Cameron abbuffandosi con una brioche.
-Penso che non le sia suonata la sveglia, come sempre.- indovinò lui. -vero?- mi chiese.
Alzai il pollice all'insù per confermare.
Quell'ora passò molto velocemente e io ringraziai tutti i santi per questo.

Il professore Martin Smith era un uomo che aveva una certa età. Le sue lezioni erano considerate le più noiose di tutto il liceo, e questo non aiutava dato che la materia che insegnava era noiosa in sé. Storia. Quella materia era odiata da tutti, ma a me piaceva un sacco, solo che non insegnata da lui. Io la studiavo per conto mio senza prestare attenzione alle cose che spiegava. Mi piaceva la storia e studiarla più che un peso era un piacere, ma con quel professore era ovvio che tutti la odiassero.
-Non mi hai ancora salutato.- disse Cameron scuotendo la testa facendo il finto offeso.
- Scusami, ero alquanto nervosa.- dissi avvicinandomi e dandogli un bacio sulla guancia.

Cameron Dallas era il mio migliore amico. Ci conoscevamo da quando lui si era trasferito qui a New York, cioè da dieci anni. Era una persona speciale. L'ho adorato dal primo istante in cui lo visto, i suoi capelli castani e quei due occhioni mi colpirono all'istante. Diventammo amici inseparabili, io, lui e Matt, il mio amico d'infanzia. Le nostri madri erano state a loro volta amiche fin da piccole e per questo inseparabili. Io e Matt ci conoscevamo dalla nascita praticamente.
- Non fa niente, ti sei fatta perdonare.- disse sorridendomi.
Sorrisi a mia volta dopodiché salutai anche Matt e andai velocemente nella classe di matematica.

Ma perché dovevo essere sempre di corsa?

Quando arrivai mi sedetti in seconda fila nel banco vicino alla finestra e messi lo zaino sulla sedia vicino alla mia in modo che nessuno si sedesse accanto a me.

Odiavo avere un compagno di banco.
Mi piaceva farmi gli affari miei e non sopportavo che qualcuno stesse così vicino a me.
Per questo mi hanno spesso definita 'strana' e 'asociale' ma io me ne frego di quello che dicono su di me. Nessuno mi può giudicare se non mi conosce. E nessuno mi conosce.
Non sono di molte parole, è vero, ma questo non vuol dire sia asociale, solo che non voglio parlare.

Mi girai per guardare fuori dalla finestra. Come al solito c'era un sole che spaccava le pietre. Per mia sfortuna, però, adoravo la pioggia e le nuvole scure. Mi rappresentavano in un certo senso. Era un po' malinconiche, come me.

- Ciao, sono Sammy, Sammy Wilkinson, ma potete benissimo chiamarmi Sam.- disse una voce maschile.

Le mie compagne, che più che compagne di classe sembravano delle oche, iniziarono a sghignazzare e a ridacchiare.
Il ragazzo era alto, vestito abbastanza bene, forse troppo, per i miei gusti, aveva dei capelli strani, ondulati spostati tutti da un'unica parte. Aveva stampato in viso un sorrisetto malizioso come se avesse gradito la reazione di quelle ochette.
Capì subito che si trattava di uno di quei ragazzi di cui il mondo è pieno. Avrei potuto anche farne a meno.

- Ciao Sam.- esclamarono in coro le ragazze. Al contrario i ragazzi sembravano impassibili. Meglio così.
Tornai a fantasticare guardando fuori dalla finestra ignorando il chiacchiericcio di sottofondo fin quando non sentì tossire qualcuno.
Mi girai e me lo trovai davanti, con un espressione da perfetto idiota. Come se sarei caduta ai suoi piedi e avrei fatto i versi strani che facevano le mie compagne.
Lo guardai alzando un sopracciglio mentre lui non la smetteva di fissarmi. Aveva gli occhi scuri, sembravano così profondi;
'un bel colore' pensai.

- Posso sedermi?- chiese indicando il posto vicino al mio, dove c'era lo zaino. Lo guardai alzando un sopracciglio.
- No.- dissi semplicemente.

Sam sgranò leggermente gli occhi e fece sparire quel sorriso da completo deficiente.

- C-come scusa?- chiese ridendo forse un po' in imbarazzo.

- Dai Van Der Bilt, fallo sedere.- disse una voce che mi era impossibile non riconoscere. Il mio prof di matematica.
Guardai malissimo il ragazzo che mi stava accanto e presi lo zaino per farlo sedere. Lui con un sorriso strafottente si sedette.

- Grazie tesoro.- si limitò a dire.

***

Zan Zan Zann
Beeeh questo è il primo capitolo! Ditemi che cosa ne pensate in un commento!
Ah e non dimenticate di votare il capitolo se vi è piaciuto!c:

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro