Intorno, solo una landa fredda e desolata, oppressa dall'oscurità cupa e silenziosa della notte.

Il giovane mago si era materializzato all'improvviso, ombra nera che affiorava appena nel nero del cielo notturno, rotto solo da tetri raggi di luna che filtravano a stento dai varchi nelle nuvole scure.

Era curvo, ripiegato su sé stesso come un gracile vecchio, i lunghi capelli corvini a nascondere il viso pallido e affilato distrutto dal dolore, le ginocchia affondate nel fango ghiacciato, le mani a graffiare spasmodiche la dura superficie cercando di soffocare la disperazione che gli attanagliava cuore e anima.

Il volto pallido di Severus Piton era solcato da cocenti lacrime che, dall'abisso nero degli occhi, ormai privi di ogni anelito di vita, riversavano sulle guance scavate l'imperdonabile colpa.

Il mago graffiò la crosta gelata di fango scheggiandosi le unghie e lacerando la pelle delle dita, poi affondò le mani nella terra fredda che presto avrebbe accolto per sempre il suo perduto amore.

All'improvviso la bocca si spalancò, quasi spaccandogli le labbra, e Severus urlò, gridò tutto l'atroce tormento, la tremenda sofferenza trattenuta in sé fino a quel momento, compressa nel lungo, straziante urlo muto che lo aveva soffocato mentre, disperato, ancora stringeva Lily tra le braccia, solo pochi minuti prima, nella casa semi diroccata, il bambino che singhiozzava spaventato nel lettino. Urlò l'insostenibile angoscia, la colpa orrenda che devastava la sua vita.

L'urlo uscì, graffiò la gola e lacerò le labbra sottili, straziando il cuore e squarciando indelebilmente l'anima, e nella notte oscura Severus disperse nelle tenebre il suo infelice amore appassionato, senza avere il coraggio di implorare il perdono che non meritava.

Urlò, urlò il nome amato nel silenzio agghiacciato della notte nera, affondando con furia le dita sanguinanti nel terreno, come a scavare una tomba che gli permettesse di raggiungere Lily, abbandonando sulla fredda superficie, illuminata da tetri raggi di luna, solo l'ombra scura dell'involucro del proprio corpo, l'anima incrinata e il cuore infranto per sempre seppelliti con lei, l'unica donna che aveva amato, l'unica donna che avrebbe mai amato.

Per sempre!