Avrebbe passato di certo tutta la mattina al commissariato, per dare la sua ennesima deposizione e poi sarebbe andato a casa.
Non era la prima volta che assisteva a una rapina, ma vedere morire un uomo gli aveva provocato una profonda costernazione.
Pensava di continuo a quello che era successo e non si dava pace.
L'ispettore lo fece entrare in una stanza con una finestra che dava sul cortile, da dove si vedeva bene il parcheggio interno della questura.
Robert si sedette di fronte a lui e notò subito che l'aspetto del funzionario era di un uomo che non dormiva da giorni.

<< Sig, Spada Roberto, piacere Marco Vincenzi >> stringendogli le mano.

<< So bene che ha già risposto a molte domande e dovrà sentirsi molto provato, pero le chiedo se può fare un ultimo sforzo e dire anche a me quello che è successo in quel autobus questa mattina e le prometto che poi è finita. Sig Spada non so se legge i giornali ma siamo nel bel mezzo di una guerra di camorra, e inoltre come non bastasse, c'è un gruppo in città che sta raziando un po' ovunque.. gente pericolosa. Pensiamo che siano le stesse persone della rapina di questa mattina. Quindi se ha notato qualcosa, qualsiasi cosa, un particolare anche insignificante, che potrebbe aiutarci ad arrivare a loro, le saremo molto grati.
Ho controllato i suoi precedenti,
ho visto che è un ex paracadutista, ha prestato servizio come autista personale dell'industriale Cerri
e poi successivamente del Generale Altura >>.

<< Si! >> Rispose Robert.

<< Allora mi dica, ha notato qualcosa di particolare? >>.

Robert fisso la penna nella mano del poliziotto, poi alzando lo sguardo e guardandolo:
<< È durato pochi minuti, avevano il passamontagna, ma credo per certo che erano italiani. Altro non saprei >>.

Non sapeva perché, ma d'istinto omise di dirgli del problema alla gamba e del tatuaggio e se lo tenne per se.

<< Ispettore ! >>

<< Mi dica ! >>

<< Mia moglie è morta da due anni, ma io non mi sono mai tolto la fede da allora e me l'hanno strappata via >>.

<< Posso capire quello che prova, mi creda, >> posando una mano sulla sua spalla.
<< Le prometto che, se riusciamo a trovare la refurtiva vedrò di contattarla immediatamente. >>

<< Grazie, le sarei grato, ha un valore inestimabile per me >>.

<< Lo immagino ! >> Gli disse prima di congedarlo.

Uscendo, scorse in lontananza le persone che erano con lui nell'autobus. Vide la signora anziana e si avvicinò, le chiese come stava dandole una carezza sulla guancia.
Si accerto' che tutti stessero bene e poi si accorse, che in fondo al corridoio, c'era un altro gruppo di persone che si stringeva intorno a una donna in lacrime.
Capì immediatamente, che era la moglie dell'autista. Andò a fargli le condoglianze e uscì dall'edificio.

Un sentimento forte, che non aveva mai provato prima, stava prendendo spazio nel suo cuore mentre si avviava verso la macchina.
Questa volta non sarebbe restato con le mani in mano, voleva fare qualcosa.
E la fede?, doveva ritrovarla, ad ogni costo.
Questa volta, non voleva aspettare, avrebbe fatto a modo suo.