Capitolo 20 "la notte"
Robert rifece tutta la strada fino all'albergo. Nelle prime ore del pomeriggio era nella sua camera, il tempo necessario di disdire il soggiorno e cercare qualche informazione online e sarebbe ripartito di nuovo.
Attraverso Google, aveva trovato un negozio di articoli militari che si trovava a Salerno, fece il bagaglio e in dieci minuti si ritrovò di fronte alla reception, pagò e salutò il personale.
Si ritrovò così sulla statale diretto verso il capoluogo.
Cosa gli stava succedendo ?
Non ricordava di avere avuto mai una foga così, era possibile che a suscitare tale impeto fosse solo la perdita della fede?
Non sapeva cosa li stava succedendo, niente e nessuno lo avrebbe desistito dal seguire quegli uomini, tantomeno avrebbe delegato né la polizia né tantomeno il fato di ritrovare la sua fede che sua moglie li mise al dito ventitré anni prima.
Ovunque fosse stata, lui solo l'avrebbe ritrovata, e con essa sarebbe sceso nella polvere.
Erano le quattro in punto di un pomeriggio mite quando superò il cartello segnaletico "Salerno", accese il gps e scrisse l'indirizzo.
Arrivato nelle vicinanze, trovò un luogo appartato, si mise due lenti a contatto blù, gli occhiali da sole e il cappello bianco Panama.
L'uomo al di là del bancone, alquanto impacciato, sembrava non curarsi affatto del suo aspetto, svogliato si diresse verso il retro bottega, dopo due minuti uscì con una confezione, che Robert si accinse a pagare in contanti.
Ora poteva ripartire, a casa avrebbe preso il resto, tutto il necessario che gli occorreva per bivaccare nel bosco e stare alle calcagne di quella gente.
Adesso, in più, aveva anche un visore notturno, monoculare, telescopico da caccia; era proprio quello che gli serviva.
Entrato in casa e guidato da una perfetta coordinazione mentale, iniziò a girare per tutte le stanze, raccogliendo ovunque, tutto quello che gli sarebbe potuto servire, poi scese in cantina, prese del filo di nailon dal mulinello della canna da pesca e una vecchia telecamera che lui e Edit usarono per controllare Samantha sulla sua culla quando era ancora in fasce.
Si fece una doccia gelata, indossò dei pantaloni mimetici e una maglietta nera.
Di fronte alla macchina, aprì il bagagliaio, ripose dentro i tre zainetti.
Ora era pronto per tornare in quel bosco, si guardò nello specchietto e avviò il motore.
Fece il pieno, discese di nuovo l'autostrada, poi prese le due statali. Superata Battipaglia e Vallo della Lucania, con il cielo ormai avviato a una nuova notte, si ritrovò di nuovo ai piedi del bosco, le pendici del monte Attilia.
Indossato il visore, ripercorse lo stesso sentiero, ma con andatura più silente, e si ritrovò di nuovo nello stesso punto che aveva lasciato alcune ore prima. Aveva visto in lontananza nei pressi dell'abitazione, la luce di una torcia muoversi che poi scomparve.
Decise di muoversi, salendo il versante a nord per vedere, se poteva osservare la casa da una posizione più proficua.
Stava salendo, tenendosi con prudente accortezza, a un raggio di seicento metri dalle coordinate.
Il tempo di accovacciarsi ad un albero, per riprendere fiato, e dei rumori sopraggiunsero dall'oscurità del bosco.
Aveva sentito il fruscio in lontananza di foglie trascinate dalle suole. Rimase immobile, in quella posizione, dove quei rumori l'avevano ancorato, volse la testa verso la loro direzione, con la guancia aderente al tronco dell'albero. Erano degli uomini, poté distinguere le tre figure vestite di nero attraversare il pendio a trenta metri da lui in direzione anch'esse della casa. Quando lo superarono, gli osservò meglio constatando, non c'era dubbio che fossero professionisti, non solo perché anche loro muniti di visore notturno, ma piuttosto, dalle pistole silenziate che avevano.
Quando scomparvero alla vista e all'udito, decise di salire più a nord.
Era notte inoltrata, era salito molto in alto, nell'oscurità assoluta. Non aveva sentito più alcun rumore diverso dall'ululato di un lupo o il gracidio di alcune rane e superato di gran lungo le coordinate della casa decise di riposarsi.
Riusciva a vedere solo il flebile luccichio di una lanterna in lontananza nel versante a sud e grazie a un cielo limpido le cime dei faggi illuminati dalla luna.
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