Alla scoperta di ...
(Haruka)
Il giorno dopo quella sera ero inspiegabilmente felice. L'aria di Okinawa mi faceva veramente bene.
A pochi istanti saremmo usciti con Yuki... Non sapevamo ancora cosa avremmo fatto per tutta la giornata, ma, per precauzione, avvisammo Kasumi che non avremmo pranzato con lei. Fortunatamente aveva deciso di andare pranzo con una sua amica: il pensiero di lasciarla sola non mi piaceva neanche un pò.
Quando Yuki arrivò uscimmo di casa e lei ci spiegò il suo "itinerario":
" Ragazzi oggi volevo farvi visitare parte di Okinawa, certo è una località di mare, ma ci sono molte altre cose da visitare!!"
" Io le conosco già..." disse Aki con tono scocciato
" Aki per piacere non rovinare sempre tutto" gli dissi con gli occhi da cucciola
" Va bene" rispose avvicinandosi e dandomi un bacio a stampo.
Ne rimasi sorpresa e leggermente imbarazzata, ma non più di tanto, anche perché eravamo o no una coppia?
" Per piacere non iniziate con le vostre smancerie, sopratutto in pubblico poi !"
" Cuginetta secondo me dovresti trovarti un ragazzo, più che continuare ad osservare ciò che facciamo noi"
" ah ah ah... simpatico...
però sinceramente...
PER COLPA VOSTRA HO IL DIABETE"
Ecco che ricominciavano a litigare...
" Ragazzi dai!" La mia voce non era ascoltata da nessuno dei due..
" D'accordo, a mali estremi, estremi rimedi.. Yuki andiamo via ? Questi due non vogliono proprio smetterla"
" Sono d'accordo con te Haru"
Ci incamminammo e dopo qualche metro..
" Ehi voi due aspettateci!!" dissero in coro Miku e Aki
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" Allora ragazzi" iniziò Yuki " per chi non lo sapesse, Okinawa è stato il luogo dove sono nate e da dove si sono diffuse le arti marziali, proprio per questo esse sono tradizione di quest'isola; Ci sono molti templi giapponesi importanti come il castello di Katsuren, Zakimi, Nakijin e Nakagusuku. Vedremo se sarà possibile visitarli nei prossimi giorni, perchè per raggiungerli bisogna spostarsi con l'auto o altri mezzi di trasporto.
Ma come cosa principale DOVETE ASSAGGIARE L'AWAMORI!"
" L'awa.... che ?" Chiesi perplessa " è commestibile?"
" Awamori, e si è commestibile non ti preoccupare" mi rispose Yuki ridendo
" L'awamori è chiamato anche Sakè dell'isola e sarebbe una bevanda alcolica"
" Ci vuoi far ubriacare?" chiese Aki con tono scherzoso
" Certo che no caro Aki... ma a te la scelta" rispose ridendo " Comunque vorrei farvi provare la cucina di Okinawa... per questo motivo oggi offro io il pranzo; la nostra cucina è molto diversa da quella giapponese"
Dopo aver passato tutta la giornata alla scoperta di Naha, capoluogo dell'isola, Yuki disse:
" So di avervi annoiato molto questa mattina! quindi per riscattarmi ecco cosa vi avevo promesso!!!"
Ci portò in un ristorante dallo stile hawaiano dove mangiammo il
Tako-raisu... Può sembrare un qualcosa di strano, e infatti lo è....
un unione di riso, tacos e salsa Guacamole ( molto buono però! )
E infine ad incorniciare il tutto l'awa... awa... Awamori!!!
" Yuki grazie di tutto" le dissi " È stata una giornata magnifica e sei stata una guida perfetta"
" Grazie sono felice che abbiate avuto la possibilità di conoscere di più questo luogo"
" Dimmi, cosa hanno detto i tuoi genitori per il fatto che non avresti mangiato con loro oggi e avresti offerto il pranzo a ragazzi che conosci solo da un giorno?"
" I miei genitori? ah loro... non mi hanno detto nulla... erano d'accordo. I tuoi invece? Hanno lasciato che tu partissi in vacanza con il tuo ragazzo senza fare obiezioni ?"
" ... Ehmm... " mi sentivo a disagio ma non volevo mentire ancora
" Haru puoi anche non dirlo" Aki aveva 'letto' il mio stato d'animo e come sempre continuava a starmi accanto
" Non fa nulla.... se non vuoi parlarne non sei obbligata" anche Yuki aveva capito che c'era qualcosa che non andasse.
" No no ... i miei genitori... bhe si, loro sono morti circa un anno e mezzo fa .."
" Oh ... Scusa se ho fatto una domanda così... personale"
" No no... non potevi saperlo"
" ... ti capisco..." quelle parole mi fecero distogliere dai miei pensieri tristi... la guardai sorpresa anche leggermente furiosa.
Mi alzai dal tavolo e a testa bassa dissi
" Come... non potrai mai capirmi! l'unico modo sarebbe non avere accanto i propri genitori, essere solo ogni giorno e cercare di andare avanti con le proprie forze. Come puoi dire che mi capisci se tu stessa hai affermato di avere dei genitori" delle lacrime scesero e i miei occhi la guardavano con rabbia.
Decisi di allontanarmi dal tavolo e uscire fuori per ' prendere una boccata d'aria'.
Forse avevo reagito in modo troppo esagerato.. pensavo di aver ormai superato quella parte di me debole, spropositata. A quanto pare non era così.
Era la cosa che faceva più male, non sarei riuscita mai a cambiare se avessi continuato a comportarmi in quel modo.
Dopo alcuni minuti uscì Aki:
" Amore come stai ?" Aveva un tono dolce... no, non poteva provare..
" Non dirmi che provi compassione o pena per me, altrimenti puoi anche andartene"
" No.. volevo solo restanti accanto e..."
In quel momento uscì anche Yuki
" Scusa Aki potresti lasciarci sole un attimo?"
Era indeciso e mi guardò quasi a chiedermi consenso
" Vai Aki .."
Restammo sole
" Haru non voglio che tu stia male, ma quando ho detto che ti capisco non stavo mentendo" in quel momento attirò tutta la mia attenzione
" Tu non sai che quelli di cui parlavo prima non sono i miei veri genitori... non mi ricordo nulla del mio passato, sono cresciuta qui e sono cresciuta con una famiglia che non è la mia"
La guardavo esterrefatta
" I miei genitori adottivi, se così si possono definire, hanno detto di avermi trovato all'età di soli 2 anni vicino al mare sola, svenuta, e così hanno deciso di prendermi sotto la loro custodia e di farmi crescere; per giorni e giorni hanno cercato i miei veri genitori ma nulla, nessuna risposta, nessun indizio."
Aveva gli occhi lucidi anche lei stava per piangere. L'abbracciai trasmettendole calore.
A sua volta lei rispose all'abbraccio e rimanemmo così per interminabili secondi.
Asciugandosi le lacrime, riprese:
" Ora... L'unico modo per ritrovarli, l'unico segno che mi lega a loro è questa voglia"
Mi mostrò una voglia dietro il suo collo, fino a quel momento coperta dai capelli...
Il mondo in quel momento si fermò... avrei giurato di essere diventata bianca come un cadavere... QUELLA VOGLIA ERA UGUALE ALLA MIA!
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