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Lily

Le vacanze di Natale erano appena finite, il castello era di nuovo al completo. La sala comune era colma di gente, e in un dormitorio, su alcune poltrone, Lily Evans e James Potter stavano raccontando le novità al resto dei Malandrini.

-Hai parlato con Salazar Serpeverde?- domandò Peter con occhi sgranati.

-Sì!- disse Lily.

-Può darsi!- rispose James.

-Non ho mai sentito la storia del Pentacolo, ma potrebbe essere una spiegazione valida.- intervenne Sirius per placare gli animi.

-Sì, ma l'Ordine non ci ascolterà lo stesso. I Marchi sono l'anticipazione di attacchi. Stanno in allerta! Non perderanno tempo con noi.- fece Remus, cupo.

-Andiamo noi! Non abbiamo scelta!- dichiarò Sirius.

Il fuoco scoppiettava riscaldando l'ambiente. Lily era così stanca di preoccuparsi, certe volte avrebbe voluto mollare tutto. Ma se ne sarebbe pentita a vita. Stava per addormentarsi, quando un rumore alla finestra richiamò la sua attenzione. Una civetta volava in attesa di essere accolta, con un giornale negli artigli.

-Nox!- disse James, sfilandole la Gazzetta del Profeta. Nox la civetta volò via, soddisfatta del suo compito. James cambiò espressione, leggendo.

-Che succede?-

Voltò il giornale e tutti poterono leggere.
"Marchio nero alla Gringott."
Stamattina è stato avvistasto un nuovo Marchio a Diagon Alley, esattamente sopra la banca dei maghi. L'Ordine della Fenice sostiene che siano delle anticipazioni di futuri attacchi. Albus Silente dichiara -Faremo tutto il possibile per bloccare l'avanzata dei mangiamorte.-

-Sono tre!- intervenne Remus.

-Ne mancano due e sarà la fine!- rispose Lily.

James si alzò, improvvisamente, ed uscì dalla stanza. Lily e Sirius scattarono in piedi nello stesso istante. Si guardarono imbarazzati, poi Sirius sorrise.

-Vai tu!-

Lily ricambiò il sorriso e inseguì James. Il ragazzo correva per le scale, dirigendosi verso il parco e si buttò sull'erba. Era notte, il freddo invernale pungeva sulla pelle e la luna illuminava debolmente. Lily si inginocchiò al suo fianco, in attesa di sentirlo parlare.

-Certe volte mi chiedo che effetto fa essere normali. Senza preoccupazioni.-

-James..-

-I ragazzi della mia età si preoccupano di come fare a conquistare una ragazza. Invece io mi preoccupo di dover sconfiggere un mago oscuro che mi vuole uccidere.-

-Vuoi mollare?- Lily aveva paura. L'aveva portato lei in quella situazione. Si sentiva in colpa e fuori luogo. James si alzò leggermente lesse i suoi sguardi. Sorrise e le porse la mano. Lei la prese e lui la tirò a terra. Erano fianco a fianco a guardare il cielo nuvoloso.

-Non ti libererai così facilmente di me, Evans.-

-È una minaccia?-

Il ragazzo rise e lei si voltò, mettendo la testa sulla sua spalla. Lui la avvolse con un braccio.

*

*

*

-Lily! Che ci fai qui?- Lily si svegliò di soprassalto. Era in sala comune, su una poltrona, e Alice la osservava con un sopracciglio alzato.

-Che è successo?-

-Speravo che me lo dicessi tu!-

L'ultimo ricordo della ragazza risaliva al prato fuori dal castello, riscaldata dall'abbraccio di James. Andò a cambiarsi, velocemente, dandosi una sciacquata. Poi, ignorando le domande di Alice, andò dai Malandrini. Bussò alla porta e Sirius aprì assonnato.

-È domenica, Evans!-

-Dov'è James?-

-Si sta allenando! Cominciano le partite tra un paio di giorni.-

-Grazie, Sirius. Buonanotte!-

Felpato la guardava in cagnesco e chiuse la porta, sbattendola.

Lily si mise la sciarpa e scese verso il campo di Quidditch. La squadra del Grifondoro si allenava. Prese posto nelle tribune e cercò James con lo sguardo, ma non lo vide. Poi una voce la fece saltare sul posto.

-Tutto bene qui, Evans?-

Ramoso volava a testa in giù sulla sua testa, si abbassò e le scoccò un bacio lieve sulla fronte. Lily divenne rosso fuoco e distolse lo sguardo.

-Ieri sera..- cominciò.

-Ti sei addormentata e ti ho riportata nella torre. Non posso entrare nel dormitorio, quindi ti ho lasciata nella sala comune!-

-Ah interessante. Ma in questa posizione non ti gira un po la testa?- James volava ancora a testa in giù ridendo. Si rimise a posto e volò verso gli anelli del portiere, facendo un giro della morte. Lily aveva le vertigini solo a guardarlo. Si alzò per tornare dentro e, camminando, sentì un urlo di saluto.

-A presto Evans!-

Ridendo alzò la mano e ritornò al castello.

Lily si stava abbandonando a James. Le costava tanto ammettere che quel giorno, nello specchio delle Brame, si era vista con lui. Eppure lei ancora si opponeva ai suoi sentimenti. Non riusciva a capire cosa pensasse il ragazzo e perché giocasse ancora con Emmeline. Passare il tempo con lui, l'aveva portata a capire che non era solo uno sbruffone, era solo James. Entrò nel castello e si trovò davanti un ragazzo con i capelli neri e un naso adunco. Cercò di cambiare strada, ma lui la fermò.

-Lily.- la salutò.

-Severus.- Non riusciva a guardarlo in faccia, lui se ne accorse e le alzò il viso con la mano.

-Per quanto tempo hai intenzione di evitarmi?-

-Per favore..- Lily si allontanò.

Severus Piton le afferrò il braccio.

-Sev lasciami!-

-Lily perché fai così?-

-Mi fai male!-

-Io ho bisogno del tuo perdono!-

-Non ti perdonerò mai!-

La lasciò, con uno sguardo ferito.

-Da quando frequenti Malfoy, Lestrange e Bellatrix Black non sei più tu!-

Non rispose.

-Sev..-

Piton le poggiò le labbra sulla guancia e poi le sussurrò all'orecchio.

-Addio Lils.-

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