Capitolo 77
«Queste sono le lettere che devi leggere per capire... Non sono più ubriaco. Sono lucido e sono innamorato di te e voglio che sia per sempre. Voglio che sia con te! Ti prego prendi me, scegli me! Ti prego, ama me!» singhiozza tremando mentre il mio cuore è una sinfonia devastante di colpi e contrazioni. «Sposami!»
Poso le buste bianche contenenti le lettere di lato sul bordo del letto e afferro il suo viso. Ho il cuore che batte a mille. Lo guardo mentre i miei occhi si riempiono di lacrime. Guardo questo ragazzo che con poco è in grado di scatenare tante emozioni forti. Guardo questo ragazzo che è riuscito ad entrare nella mia vita con una forza devastante e straordinaria. Guardo questo ragazzo che ha strappato ogni post-it appeso alle pareti del mio cuore per lasciare il suo capolavoro indelebile dentro la mia anima. Guardo quelle iridi azzurre in grado di trascinarmi lontano, in un posto pieno di amore e sentimento. Guardo quelle labbra che hanno toccato più volte le mie lasciando sempre una nuova sensazione più forte della precedente. Guardo quel viso che mi ha fatto innamorare. Guardo questo ragazzo che mi ha fatto sentire viva e a casa. Poso la fronte sulla sua singhiozzando. Sto per sentirmi male. Durante la serata ho capito tante cose. Durante questi giorni pieni di amore e sorprese, ho capito davvero cosa voglio. Prima ero solo impaurita, spaventata. Seguivo piani su piani per non perdermi e per non fermarmi. Lui ha ragione. Non possiamo continuare a rincorrerci. Lui non può continuare a tenere a freno i miei sbalzi d'umore e io non posso continuare ad avere paura. Non posso perderlo. Non posso perdere quel pezzo di me che lui ha rubato quella notte. Non posso perdere il mio cuore.
«Sposami! Ricomincia con me!» sibila con più fermezza.
Rabbrividisco stringendo la presa sul suo bel viso. «Si», singhiozzo con decisione e senza esitazione.
Spalanca gli occhi. «Mi sposi?» domanda incredulo.
«Ce ne hai messo di tempo!», sorrido tra le lacrime.
Si spinge su di me baciandomi. Stringe il mio viso. «Dillo ancora», mi guarda con occhi lucidi, pieno di amore e aspettative.
«Si», sorrido ricambiando il suo bacio.
«Ti amo! Ti amo! Ti amo!» sussurra stampando piccoli baci sul mio viso. Si alza e aprendo la finestra, abbassa le spalle e poi urla. Urla come un pazzo facendo abbaiare il cane dei vicini.
Spalanco gli occhi incredula e rido. Anch'io più volte avrei voluto farlo ma ero troppo codarda. Penso troppo è questo il mio problema. Per una volta devo solo agire, essere coraggiosa.
Si volta e afferrandomi mi solleva per la vita. Scivolo sul suo corpo caldo baciando le sue labbra con urgenza. Geme e io con lui.
«Sarai ancora mia moglie? Davvero?»
Rido sulle sue labbra. Non ho mai visto un Ethan così insicuro. «Non ho bisogno di lettere o anelli o pupazzi per dirti di sì! Ti amo e hai ragione, abbiamo rincorso il tempo sprecandolo. Dobbiamo fermarci e prendere delle vere decisioni. Io voglio ancora essere tua moglie! Voglio ancora trovarti in casa o abbracciato a me al mio risveglio. Voglio ancora sentirti mio e fare pazzie con te. Perché accanto a te io mi sento viva...»
Tappa la mia bocca con la sua premendomi contro il muro. «Mi bastava il si», sorride continuando a baciarmi con urgenza.
«È sempre stato si!»
Si ferma. I nostri visi a poca distanza. I nostri cuori vicini che battono all'unisono. Il nostro respiro affannato. Chiudo gli occhi per baciarlo lentamente.
La tensione, la paura, quel senso costante di vuoto, di solitudine. Tutto si è come dissolto. Questa sarà una nuova avventura accanto a mio marito. Questo sarà davvero il nostro nuovo inizio.
Un colpo alla porta ci fa allontanare. Seguo Ethan mentre attento va ad aprire. Troviamo Seth e Camille barcollanti. Lascio uscire un sospiro alzando gli occhi al cielo. Non so cosa mi aspettavo ma so che dopo ogni cosa bella c'è sempre qualcosa di brutto che ci fa stare male.
Li aiutiamo a stendersi. Preparo per loro dei cestini nel caso in cui sentono di dovere vomitare e poi mi faccio trascinare in camera da Ethan.
Sdraiati sul letto. Gioca per un po' con la mia mano in totale silenzio. Un silenzio in cui credo di essermi addormentata.
«Sono felice, mi sento davvero a casa...», mormora.
Mi rannicchio sul suo petto. Bacio la sua clavicola. «Io sono tornata a casa...» sussurro.
Sorride baciando la mia testa. «Leggerai davvero quelle lettere?»
Rido. «Oh si, così potrò vendicarmi di tutti i pianti fatti a causa tua».
Ci guardiamo e poi ridiamo prima di baciarci.
«Ti amo»
«Ti amo»
Chiudo gli occhi mettendomi comoda. «Adesso dormiamo o domani sembreremo degli zombi al matrimonio della mia amica!»
Ride. «Buona notte amore»
Non riesco a rispondere. La mia mente sembra proprio in tilt e già in un posto lontano. Dopo avergli detto si, il mio corpo si è come rilassato.
È così che ci si sente? Completi? Pazzi? Pieni di gioia?
"I'm unstoppable
I'm a Porsche with no brakes
I'm invincible
Yeah, I win every single game
I'm so powerful..."
«Pronto?»
Che ore sono? Chi mi sta chiamando?
«Oggi mi sposo!»
Allontano la cornetta mentre Lexa continua ad urlare. «Si anch'io...» borbotto.
Segue un momento di silenzio poi un altro urlo. «Oddio! Oddio! Cosa? Raccontami! È bellissimo!»
Stringo le palpebre toccando la tempia. Pessimo risveglio. Lancio uno sguardo alla sveglia e spalanco gli occhi. «Lexa, ti rendi conto che è l'alba e tu stai urlando come una pazza isterica?»
Segue un altro momento di silenzio poi un singhiozzo. Mi alzo a metà busto di scatto. «Ok, sto arrivando!»
Stacco la chiamata, infilo subito i primi indumenti che vedo e recuperando le chiavi dell'auto corro fuori. Scendo le scale rischiando di farmi male. Saluto il portinaio con un sorriso e strillando "buongiorno" poi corro verso il parcheggio dove è posteggiata la mia Audi sportiva.
Accendo il motore che romba come il ruggito di un leone e per la prima volta, premo sull'acceleratore. Lo sapevo che non dovevo lasciare Lexa a casa sua. Ha insistito così tanto e alla fine ho fatto quello che voleva. Non so perché sta piangendo ma ha bisogno di me.
Per fortuna le strade sono sgombre e non trovo poi così tanto traffico. Arrivo sotto casa sua dopo cinque minuti. Spero di non avere passato con il rosso. Per fortuna trovo subito un parcheggio.
La zona in cui vive Lexa è sempre affollata da grossi macchinoni. È un quartiere pieno di gente famosa e snob. Lei è come una lenticchia in mezzo ad un campo di grano. È l'eccezione. Una persona come lei, non si trova facilmente.
Suono e apre quasi come se attendesse dietro il citofono. Salgo più in fretta che posso e arrivo davanti il portone scuro senza fiato. L'ascensore ci avrebbe messo troppo.
La porta si spalanca e Lexa mi abbraccia trascinandomi dentro quasi a forza.
«Ehi, ehi! Che cosa succede? Stai male?»
Scuote la testa. «Come hai fatto a capire che è Ethan?»
Non comprendo la sua domanda. Se ne accorge e fa un profondo respiro mentre ci sediamo sul divano. «Come hai fatto a capire che è il tuo lui? Come hai capito che vuoi stare con lui?»
Sorrido. «Ami David? Sei pronta a costruire con lui una famiglia? Ti piace vivere con lui? Litigare con lui? Trovare dei compromessi con lui? Fare pazzie con lui?»
Lexa asciuga le lacrime e sorride. «Si!» risponde senza un attimo di esitazione e poi scoppia di nuovo a piangere prima di abbracciarmi forte. «Ti voglio bene! Grazie!»
Le accarezzo la schiena. «Anch'io ti voglio bene! Adesso asciuga le lacrime. Ti porto subito nel tuo centro estetico preferito».
Si guarda attorno smarrita. «Ma è l'alba! Non hanno ancora aperto il centro estetico. Oddio! Ti ho svegliato all'alba! Mi dispiace! Sono una pessima amica! Non ti ho neanche chiesto come ti ha fatto la sua proposta».
Sorrido alzandomi. «Andiamo! Dovranno aprirlo per noi il centro estetico. Ti racconto tutto non appena arriviamo».
Si ricompone e dopo essersi vestita usciamo. Chiamo il centro estetico. Per fortuna la proprietaria in modo efficiente viene ad aprirci. Ordino per Lexa tanti trattamenti e mentre osservo la mia amica farsi bella per il giorno del suo matrimonio, le racconto di Ethan, della sua proposta come sempre singolare e particolare. Lexa pian piano abbandona la paura tornando allegra.
Ride durante il mio racconto. «Ha vomitato? Sul serio?»
Annuisco arrossendo. «Richiesta di matrimonio con vomito!»
Ridiamo. Prende la mia mano. «Questa volta andrà tutto bene! Da quanto siete sposati?»
«Quasi due anni e mezzo?»
Spalanca gli occhi. «Caspita! È passato già così tanto tempo?»
«Si, sembra ieri e invece il tempo passa velocemente.»
Stringe le mie mani. «Siete pronti Emma. Siete fatti per stare insieme altrimenti il destino non vi avrebbe fatto incrociare neanche di striscio!»
«E se si stanca di me o peggio: se inizia a tradirmi?»
Lexa ride bevendo il suo cocktail analcolico arancione con tanto di ombrellini. «Lui tradirti? Emma ma hai visto come ti guarda?» sospira. «Ascolta... vivrete dei bei momenti e anche brutti anche se quelli non sono mai mancati nella vostra storia. Non ho mai visto due persone come voi due lottare così tanto per stare insieme. Non ho neanche visto un ragazzo mettere a soqquadro il mondo pur di riavere la sua metà accanto. È lui Emma! Il tuo principe è sempre stato lui. Siete sposati, vi amate. Da questo momento, dovete solo provare a crescere insieme!»
«Non voglio che se ne vada...» scuoto la testa per scacciare il resto delle paranoie. «A questo penserò domani. Oggi è il tuo giorno speciale!»
Lexa sorride. «Mi acconci tu i capelli vero?»
«Certo! Sono qui per te! Non perderò un solo momento insieme!»
Lexa sorride prima di abbracciarmi. «Grazie. Ci sei sempre stata. Sei la sorella che non ho avuto! Ti voglio davvero un mondo bene!»
Rido. «Con tutto questo zucchero finirò per avere il diabete a fine giornata! Adesso rilassati».
I preparativi veri e propri per il matrimonio arrivano troppo in fretta. Mi sento uno schifo e ho un gran mal di testa. Bere e divertirsi poi svegliarsi di colpo all'alba non è il massimo.
Lexa sembra eccitata ma anche più tranquilla rispetto a prima. Le sistemo i capelli mentre lei manda messaggi ad Anya. Scatta anche delle foto stupide da mandarle e la invita a trascorrere questi minuti con noi. Anya si trova a poca distanza da questo quartiere quindi arriverà prima che Lexa scatti un'altra foto.
Mentre sistemo la tiara sui suoi capelli il mio telefono squilla. Attorno cala il silenzio.
Tappo la bocca quando vedo il nome che compare sullo schermo seguito dalla foto. Mostro lo schermo alla mia amica la quale inizia a strillare e saltellare.
«Che aspetti? Rispondi!»
«Sono sparita questa mattina. Adesso che cosa gli dico? Io non rispondo!»
«Stai scherzando?» ride. «Rispondi a tuo marito!»
Faccio un grosso respiro prima di rispondere. «Ehi»
Intanto Anya arriva con la piccola Stella la quale si guarda attorno curiosa. È bellissima. Sta crescendo bene.
«Dove sei? Il letto era vuoto al mio risveglio!» brontola assonnato. «Volevo coccolarti un po'...»
Il mio cuore sussulta al suono della sua voce. «Sono da Lexa. Le sto acconciando i capelli. Anche a me sarebbe piaciuto ma avremo tanto tempo...», Lexa mostra la foto che sta per mandargli. Faccio di "no" con le labbra tentando di fermarla mentre Anya acconsente. Sorridono maliziose poi Lexa facendo spallucce mima a sua volta un "ops". Alzo gli occhi al cielo passando una mano sul viso. Proprio la foto mentre sorrido come una stupida davanti allo schermo del telefono doveva mandargli?
«Ho appena ricevuto una foto niente male...» ride.
«Lexa e tua sorella hanno voglia di scherzare!» sistemo il velo mentre tengo il telefono tra l'orecchio e la spalla. «Ha anche una paura tremenda di raggiungere l'altare!»
Lexa mi spinge e io rido. Ethan sospira. «Posso almeno portarti il vestito?» domanda.
Capisco che ha bisogno di vedermi. Sono subito corsa dalla mia amica senza avvisarlo. «Certo, ti aspettiamo!»
Lexa mi guarda con un sorriso complice e un sopracciglio alzato. «Il maritino vuole vederti per un salutino?»
Sbuffo. «Si dà il caso che questa mattina una pazza mi ha buttato giù dal letto e non ho neanche salutato mio marito che per inciso stava dormendo come un ghiro accanto alla sottoscritta dopo la sbronza colossale dal tuo futuro maritino!»
Anya ride cullando la bambina mentre Lexa sorride abbracciandomi. È davvero bellissima con quell'abito da sposa. «Tra quanto arriva?»
Lancio uno sguardo all'orologio appeso alla parete rossa. «Conoscendolo tra qualche minuto. Siediti, finisco con il trucco».
Sto mettendo il rossetto a Lexa quando sentiamo il campanello e poi due colpetti alla porta.
Le mie amiche mi lanciano uno sguardo poi Anya mi spinge verso la porta mentre Lexa indossa i tacchi.
Apro la porta e lo trovo lì davanti a me. Mi sorride ed è più bello che mai. Indossa un completo blu scuro, una camicia e una cravatta abbinata. Arrossisco passando in rassegna più volte il suo meraviglioso fisico da modello mentre mi porge un bouquet mentre gli altri due li prende Lexa ringraziandolo e lasciandoci soli.
«Buongiorno!» mi bacia con un certo trasporto.
Mi stacco senza fiato. «Buongiorno», porto una ciocca dietro l'orecchio. «Ti va di entrare?»
«No, sono solo venuto a portarti questi e il vestito. Ci vediamo dopo alla cerimonia bellissima», bacia la mia guancia e se ne va.
Richiudo la porta turbata. «Solo a me è sembrato strano?» domando appendendo il vestito.
Lexa fa spallucce. Anya invece strilla: «Preparati!»
In breve acconcio i miei capelli biondi che sono davvero lunghi. Forse dovrei tagliarli. Mi trucco e indosso l'abito che Lexa ha fatto fare su misura per me da un noto stilista. Si tratta di un abito lungo con il corpetto ricoperto di piccoli punti luce. Lo scollo a cuore, il sotto fluido con lo spacco che arriva fin sopra la coscia. Il colore è un rosa cipria.
Giro su me stessa mentre Lexa alza i pollici con un sorriso da fare invidia anche a quelle delle pubblicità per i dentifrici. Anche Anya è bellissima nel suo abito lungo color porpora. La piccola Stella invece è tutta da riempire di baci. La prendo in braccio mentre Lexa scatta una foto da mettere sui social. Per fortuna non fa vedere l'abito o David potrebbe rovinarsi la festa.
Ad attenderci fuori c'è una bellissima limousine. Lexa è ansiosa così io e Anya durante il viaggio tentiamo di farla rilassare.
Arriviamo davanti la piccola chiesa in perfetto orario. Scendiamo dalla limousine bianca e la cerimonia ha inizio.
«Ok, adesso devi portarmi all'altare!»
Spalanco gli occhi. «Cosa?»
«Mi faresti anche questo onore?» i suoi occhi sono lucidi. I miei rischiano di straripare.
«Con piacere!»
Lexa si mette a braccetto e insieme percorriamo la navata con disinvoltura.
Sento gli occhi di tutti puntati addosso mentre entriamo. Sono sotto i riflettori visto che ci sono parecchi stilisti e modelle ma anche fotografi e paparazzi ad ogni angolo pronti ad immortalare questo momento.
Poso la mano della mia amica su quella di David dopo avergli sussurrato. «Prenditi cura di lei!»
Annuisce con un gran sorriso e poi guarda Lexa in tutto il suo splendore.
Ethan si avvicina porgendomi la sua mano con un meraviglioso sorriso e mi appoggio a lui lasciandomi circondare dalle sue braccia. «Sei meravigliosa!» sussurra facendomi arrossire. «Ti amo», continua. Il suo fiato caldo è una scossa per la mia pelle.
Lexa è davvero bellissima. Mi commuovo quando David le posa un bacio a fior di labbra trattenendo a stento le lacrime. Quei due si sono davvero trovati e non posso credere che adesso stanno per sposarsi. La madre di David scoppia in lacrime ma sorride. Non credo di avere mai visto quella donna così allegra. Anche il fratello di Lexa, l'unico invitato della sua famiglia sorride.
Le promesse sono divertenti, lo scambio degli anelli particolare. David fa ridere tutti sbagliando la mano tanto è agitato.
Quando la cerimonia finisce con il loro bacio, tutti applaudono. Io piango. Sono davvero felice per la mia amica ed emozionata. Adesso è sposata e costruirà la famiglia che ha sempre voluto è meritato. David è un ragazzo meraviglioso e la renderà felice. Ne sono sicura.
«Ti va se ci scattiamo una foto?» sussurra Ethan.
Mi volto intrecciando le dita dietro la sua nuca. «Sei bellissimo. Ti amo»
Sembra colpito. Dopo un momento sorride baciandomi. «Hai già iniziato i nostri preparativi?»
Rido. «No! Preparati, perché ho tante idee!» scherzo.
Scuote la testa mentre scattiamo una foto insieme e poi ci rechiamo nel piccolo ristorante accanto alla chiesetta. Lexa ha gusti particolari eppure semplici. La cerimonia è stata davvero intima e sentita.
Durante la cena tutti si affollano in pista mentre io gioco con la piccola Stella.
Sento una voce schiarirsi e quando alzo gli occhi Parker mi sorride chiedendo di ballare.
Accetto lasciandomi trascinare in pista.
«Sei bellissima!» mi fa fare una giravolta attirandomi a sé.
Ho lo stomaco contratto. Nonostante tutto è sempre il mio ex e a poca distanza Ethan ci fissa come un falco.
«Allora? Te lo ha chiesto?» sorride.
«Qualcosa mi dice che c'è anche il tuo zampino sotto», scuoto la testa mentre oscilliamo.
«Gli hai risposto di sì spero!»
Rido. «Informazione riservata!»
«Voglio ricevere per primo l'invito!» ride. «Ci tengo!»
«Siamo già sposati. Non abbiamo bisogno di altre cerimonie...», abbasso lo sguardo fermandomi. «Grazie per tutto quello che continui a fare per me! Sei meraviglioso!»
Mi sfiora una guancia prima di portarmi da Ethan. «È tutta tua! Prenditene cura», mi strizza l'occhio e poi va a sedersi accanto al suo amico iniziando a chiacchierare.
«Sono troppo lunghi questi matrimoni!»
Rido abbracciandolo. «Il nostro durerà due giorni come minimo! Per recuperare...»
Ride a sua volta. Mi prende per le braccia attirandomi a sé. Appoggio la guancia contro il suo petto prima di alzare lo sguardo verso il suo carico d'amore. Inizia baciandomi con dolcezza. «Il nostro sarà fino alla fine...» mormora contro le mie labbra facendomi accelerare i battiti e formicolare la pelle.
Non so cosa succederà tra un minuto o un giorno o un anno. So solo che voglio vivere. Voglio vivere questi momenti a trecentosessanta gradi. Voglio piangere, urlare, ridere e amare. Voglio provare tutto insieme a lui. Perché tutto insieme a lui si riduce sempre a quell'immenso noi che stiamo già creando.
N/A:
~ Nella vita contano gli attimi in grado di toglierci il respiro. Momenti indelebili in grado di fare tremare le vene ai polsi e di lasciare un segno indelebile nel profondo del cuore. Nella vita contano gli sguardi, profondi, attenti, pieni di emozione. Contano quegli occhi in grado di abbattere ogni barriera, ogni muro costruito con fatica dopo tanto dolore. Nella vita contano quelle persone in grado di farci sentire vivi, al sicuro e a casa...
~ Ecco a voi un nuovo capitolo di questa storia. Spero di non avervi annoiato e di avervi tenuto un po' di compagnia. Mi scuso per gli errori.
Emma ha risposto di sì senza un minimo di dubbio. Ethan come si sentirà?
Quei due riusciranno davvero a vivere insieme? Riusciranno a crescere e ad andare avanti?
Come sempre ringrazio ognuno di voi. Continuate se vi va a commentare, votare, inserire questa storia nei vostri elenchi di lettura, a invitare più gente a leggere!!! Facciamo crescere il team #EMVANS ❤️
Ho anche aggiornato le altre storie se vi va di leggerle!!!
Buona serata 😘 ~
Ecco la nostra bellissima Lexa ❤️
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