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2. You and Me

  Seth non aveva mai pensato che fosse possibile eppure quello che stava vivendo era reale e lo coinvolgeva totalmente. Tim era magnifico, stare con lui rendeva il rosso straordinariamente felice, passare i pomeriggi insieme, ridere, sembrava quasi che il ragazzo desse a Seth tutto l'equilibrio che gli serviva, riusciva a placare il suo animo turbolento.
Il rosso avrebbe fatto qualsiasi cosa per lui, sarebbe stato chiunque, non voleva mostrare i suoi lati peggiori, non voleva diventare con Tim quello che tutti gli criticavano. Era pronto a cambiare, a essere perfetto e lo avrebbe fatto a ogni costo, anche se questo avrebbe irrimediabilmente comportato sofferenza.
Sentire le sue dita che gli sfioravano il viso, le sue labbra, i suoi occhi che lo incatenavano, Seth aveva sperimentato la sensazione di appartenere a qualcuno, di essere importante e amava come le faceva sentire. Adorava ogni singola emozione che proveniva dal fondo dello sguardo desideroso di Tim e sapeva che anche per lui fosse lo stesso, che le attenzioni del rosso non gli bastassero mai.
- Seth ... - la voce ansimante del moro si sollevò a fatica mentre cercava di riprendere il controllo.
- Cosa? – rise l'altro staccandosi dal suo collo.
Tim scosse la testa – tu ... mi fai davvero perdere il controllo. Dobbiamo darci una calmata –
- Perché? – chiese il rosso con tono svogliato.
- Tra poco arriveranno i ragazzi ... -
Quella era una delle frasi che faceva più incazzare Seth, detestava profondamente quel manto di segretezza che Tim gettava su di loro, all'interno del gruppo solo Byron sapeva ma per il ragazzo non era abbastanza.
- Non capisco perché devi fare finta di niente ... non lo capisco – ringhiò spostandosi.
- Lo sai che preferisco tenere questa cosa solo per noi –
- Questa cosa – ripetè Seth con voce amara – non gli dai un nome nemmeno quando siamo da soli –
Quando Tim vide lo sguardo del ragazzo posarsi su di lui divenne immediatamente microscopico, quello era uno degli effetti collaterali del passare il tempo con il rosso. La sua sicurezza, la sua tenacia brillavano ostinatamente nel suo sguardo, il suo corpo ne era pervaso e il moro non poteva fare altro che restare schiacciato da tutta quella forza. Seth era come una montagna, come un vulcano, qualcosa che Tim stava iniziando a temere di non saper gestire.
A salvare entrambi da quel tremendo silenzio fu il bussare del resto del gruppo alla porta del garage di Tim, quello si mosse immediatamente ad aprire facendo entrare gli altri ragazzi e dando inizio alla loro serata con pizza e birre.
Come accadeva molto spesso quando il rosso e Jack si incontravano, la tensione non tardò a salire.
- Com'è che ultimamente lo spaventapasseri è spesso dei nostri? Sei stanco di fare l'eremita nel castello solitario? – esclamò quello provocandolo.
Seth scosse la testa sforzandosi di ignorarlo, avrebbe voluto ribattere, il suo intero corpo voleva reagire ma sapeva che questo avrebbe ferito Tim, così rimase lì, a incassare i colpi.
- Cosa fai mi ignori? – continuò Jack – ultimamente gironzoli un po' troppo da queste parti, credi di esserti fatto dei nuovi amici? –
Seth gettò lo sguardo verso Tim, non sapeva cosa si aspettasse di vedere, forse voleva solo assicurarsi che lui fosse dalla sua parte, ma il ragazzo non lo guardava neanche.
- Che ti prende Wayright? Il gatto ti ha mangiato la lingua? – il tono del suo avversario si era fatto sempre più derisorio – sai che ho sentito dire delle cose? Dicono che non hai mai avuto una ragazza perché ti piacciono i cazzi, mi sbaglio? Sei qui perché speri di farti qualcuno?-
- Adesso basta! – la voce di Byron proruppe rabbiosa mettendo a tacere l'altro immediatamente – che cazzo ti prende Jack?! Lascialo in pace per una buona volta, Seth è mio amico ed è parte di questo gruppo adesso, quindi ficcati la tua dannata lingua nel culo –
Quello fece un gesto di resa sollevando le mani, ma nel suo sguardo non c'era affatto rassegnazione, più un piacevole divertimento – come vi pare –
Byron si sollevò facendo un cenno a Seth di seguirlo, il ragazzo ubbidì.

- Non so se sia stato peggio vedere Jack farti a pezzi in quel modo, vedere te che non reagivi o quel coglione di Tim impalato sul divano – mormorò Byron nervoso quando furono abbastanza lontani.
- Non fa niente – rispose Seth abbassando lo sguardo – non mi importa di quello che dice Jack. –
- Dovrebbe invece! Continua a prenderti di mira ... perché diavolo Tim non dice una parola? Potrebbe dire una cazzo di frase ogni tanto! – ringhiò.
- Preferisce che gli altri non sappiano di noi ... di questa cosa , la chiama così –
- Che razza di imbecille –
- Va tutto bene By, finché posso avere lui riesco a sopportarlo – commentò Seth voltandogli le spalle per tornare nella stanza.
- Non avrei mai pensato di sentirti dire una cosa del genere, da quando subisci e basta? – Byron era sconvolto, all'improvviso il rosso non sembrava più l'amico con cui era cresciuto, non quando si trattava di Tim.
- Da quando essere amati ha un prezzo- rispose quello con fermezza – devo tenerlo con me ...-

I due tornarono indietro e la serata continuò come se nulla fosse accaduto, Jack lanciava altre occhiate di disprezzo nei confronti di Seth ma l'altro faceva finta di non notarle. Alla fine il gruppo di ragazzi andò via e il rosso si chiuse in bagno per farli andare senza di lui, uscì solo quando capì che non era rimasto nessuno.

Tim stava gettando i cartoni di pizza e le birre in un sacchetto della spazzatura quando Seth rientrò nella stanza, il ragazzo tentennò un momento non sapendo cosa dire ma il moro alla sua vista sorrise.
- Immagino dovrei scusarmi – mormorò imbarazzato – so che Byron pensa che io sia un vigliacco e forse ha ragione –
Seth gli andò vicino – va tutto bene ... -
- Come fai a essere tanto gentile con me? So che ti ho deluso, deludo persino me stesso –
Il rosso scosse la testa e portò le braccia a circondare le spalle di Tim, sentiva il battito del suo cuore accelerare.
- Aspetteremo tutto il tempo che serve ... non saranno le parole di Jack a uccidermi, finchè so che tu stai con me – sussurrò a un millimetro dalle labbra del moro.
Tim non poteva fare altro che restare incantato da quello sguardo, da quegli occhi penetranti, sentiva il suo corpo e quello di Seth tremendamente vicini e alla fine abbassò il viso per unire le loro labbra. Ogni bacio era sempre travolgente, i due sentivano di non riuscire a controllare i loro corpi che si stringevano spasmodicamente alla ricerca l'uno dell'altro.
Fu Seth a prendere le redini di quelle azioni, incapace ormai di trattenere il suo desiderio spinse Tim contro il divano e lui crollò immediatamente. I baci continuavano a farsi sempre più roventi mentre con un gesto veloce il rosso liberava l'altro dalla maglietta, le mani gli tremavano leggermente ma non voleva fermarsi.
- Seth ... - ansimò Tim mentre sentiva le sue labbra percorrergli il petto, giù verso la cinta – lo sai quello che stai facendo? –
Il rosso scosse leggermente la testa mentre un sorriso velato di desiderio compariva sul suo volto – aiutami –
Tim si ritrovò ad assecondare i gesti di Seth, ricambiando con la sua stessa intensità baci e carezze, si ritrovarono nudi sul divano e le loro erezioni si toccavano ritmicamente. Ad un tratto il ronzio del cellulare del moro attirò la loro attenzione, qualcuno lo stava chiamando, ma Seth lo gettò lontano prima che l'altro potesse prenderlo.
- Un momento solo per noi ... - mormorò il rosso sovrastando il corpo di Tim – per la prima volta, sii solo mio –
Il ragazzo chiuse gli occhi e gettò indietro la testa quando sentì l'erezione di Seth penetrarlo, era una sensazione del tutto nuova e sconvolgente per lui e per il rosso fu lo stesso. Non era mai entrato in contatto con qualcuno fino a quel punto, sentiva un immenso calore irradiarsi dal suo corpo e non riusciva più a distinguere dove finisse lui e cominciava Tim. Sentiva di essersi fuso con quel ragazzo, con la sua essenza, con la sua anima, più si muoveva e dava piacere al moro più sentiva di non potersi più dividere da lui, i loro corpi erano diventati uno.
- Tim ...- i sussurri di Seth erano bassi e rantolanti mentre si aggrappava ancora di più alle spalle del ragazzo, sentiva la sua mente svuotarsi e le braccia del moro stringerlo sempre di più, gli mancava quasi l'aria.
- Non fermarti Seth – continuò a incitarlo il ragazzo sotto di lui.
Entrambi sentivano di essere arrivati al limite, con i muscoli tesi e doloranti in quel divano scomodo ma non erano ancora pronti a separarsi, a mettere fine a quella magia, a quel calore sconvolgente.
- Ti amo Tim – sussurrò il rosso all'orecchio del compagno.
L'altro era boccheggiante, strinse le ginocchia il più possibile ai fianchi del ragazzo sopra di lui, incitandolo ad aumentare le spinte – tu ... mi rendi pazzo Seth ... mi rendi .. –
Quando l'orgasmo li colse il corpo di Seth assestò le ultime spinte prima di crollare sul petto di Tim senza più energia, il moro era rimasto senza fiato, con il cuore in gola e i sensi in delirio. Non riusciva a parlare, a pensare, a mettere in fila un discorso nella sua testa, la sua vista era appannata.
Passò fugacemente lo sguardo lungo la stanza e quando i suoi occhi si fissarono in un punto preciso dovette impiegarci un po' prima di capire cosa stava osservando. Jack era in piedi a pochi passi dall'ingresso del garage, fissava la scena con occhi sgranati e un'espressione di totale sgomento sul volto.
Tim scattò immediatamente a sedere cercando di coprire maldestramente sé e Seth – Jack ... -
- Io ... - disse l'altro con estrema fatica – ho dimenticato la giacca ... ti ho chiamato ma ...-
- Jack, io ... - Tim non sapeva cosa dire mentre si rivestiva velocemente.
- Meglio che vada – commentò l'altro alla fine – scusate per l'interruzione-
- Senti non è come pensi! – si precipitò il moro.
- Penso che te la fai con Wayright e non mi hai detto un cazzo – sbottò il ragazzo – penso che sono il tuo amico da prima di saper camminare e non mi hai detto una cosa del genere! È stato lui a dirti di tacere? –
- Cerca di non fare lo stronzo – intervenne Seth.
- Stai zitto tu! Lo hai fatto apposta, vero? Cosa cazzo vuoi da lui? È una ripicca nei miei confronti questa? – il suo tono era iracondo.
- Jack non è niente del genere – disse Tim tentando di calmarlo – Seth mi piace, ok? Io ... non sapevo come dirti questa cosa... so che con te posso parlare di tutto, so che sei il mio migliore amico, te lo avrei detto –
- Perché lui? – il tono di Jack non era meno arrabbiato – non lo sai che tipo è ... servirà solo a incasinarti –
- Perché non chiudi quella cazzo di bocca – ringhiò Seth alla fine – lascialo in pace ... ti do una notizia Jack – disse andandogli vicino e fissandolo negli occhi – io e Tim stiamo insieme, lui è mio, vedi di non metterti in mezzo. Questo non te lo permetto –
Poi Seth recuperò la sua maglietta e lasciò il garage a grandi passi con un'unica consapevolezza, avrebbe protetto quello che aveva costruito a ogni costo.

***

- Che cazzo di casino – mormorò Byron dopo che Seth gli aveva riferito l'accaduto.
- Deve farsene una ragione, non rinuncerò a Tim solo perché a lui non piaccio – ringhiò il rosso.
- Sono certo che era solo un po' scosso, sono come fratelli quei due, di certo non si metterà in mezzo per dividervi, non ferirebbe Tim –
- Lo vedo come mi guarda – mormorò Seth -come se fosse colpa mia –
- Non lo è, dagli solo un po' di tempo per abituarsi, dagli il tempo di chiarire le cose fra loro e tutto si sistemerà. Cerca di essere paziente –  Seth avrebbe tanto voluto fare come il suo amico gli aveva suggerito, sapeva che Byron aveva ragione ma qualcosa in fondo al suo petto scalpitava, la sua anima era irrequieta e la sua mente si perdeva spesso in fitte cospirazioni. Sentiva che se gli avesse lasciato terreno sufficiente Jack avrebbe finito per contaminare la mente di Tim, annebbiarlo e allontanarlo da lui. Il rosso era determinato a non permettere che questo accadesse, Tim doveva essere suo, doveva restare al suo fianco. Seth decise che si sarebbe impegnato ancora di più per essere perfetto, per renderlo felice e tenerlo con sé.
- Passo da te stasera? – chiese il rosso stringendo nervosamente il telefono fra le dita.
- Ho detto a Jack che poteva venire qui, sai guardiamo un film e cazzeggiamo un po' ... per ora è meglio che allentiamo – rispose Tim leggermente a disagio.
- E' lui ad avere un problema, non io ... non so perché le serate con me sono quelle che devono andarci di mezzo –
- Ti prego ... voglio solo dimostrargli che non è cambiato niente, che va tutto bene. Si è fatta un idea sbagliata di te, dammi un po' di tempo –
Il petto di Seth si infiammò, detestava quella situazione – d'accordo ma ci vediamo domani, cerca di ricordarti che esisto –
Sentì Tim sospirare – se mi ami davvero Seth, allora dovresti essere dalla mia parte –
Il rosso abbassò lo sguardo – d'accordo, allora fammi sapere quando potrò stare con il mio ragazzo – mormorò chiudendo la chiamata senza attendere risposta.
Si lasciò cadere sul letto con lo sguardo fisso sul soffitto, doveva solo avere pazienza e poi tutto sarebbe tornato normale, anche se infondo al suo petto sapeva che qualcosa si era incrinato. Seth aveva la pungente sensazione che più persone venivano a conoscenza del loro segreto più Tim provava a negare tutto e si allontanava da lui. Gli aveva detto che i suoi erano persone molto tradizionaliste, che era strano per lui convivere con quella nuova realtà, Seth era il primo ragazzo con cui si era sentito in grado di iniziare una storia. Ma nonostante quelle parole il rosso sentiva un enorme divario fra loro e si affannava per colmarlo con quanta più tenacia possibile, per poi sentirsi infinitamente fragile quando capiva di non esserci riuscito.
- Seth? – la voce della madre riportò il ragazzo alla realtà – vieni giù? È pronta la cena –
- Non ho fame – mormorò il rosso rigirandosi nel letto.
- Sei sicuro che vada tutto bene? Lo so che vuoi sempre vedertela da solo ... ma se dovessi avere qualche problema, se volessi parlare – il tono della donna era preoccupato – sai che puoi venire da me –
Seth sorrise leggermente, lei non lo capiva, nessuno in quella famiglia lo avrebbe mai fatto, si sentiva come un'isola perduta. Circondata dall'oceano e assente in qualsiasi mappa, nessuno poteva trovarlo, nessuno poteva comprenderlo, ogni suo gesto veniva interpretato male e con sospetto. Così tremendamente solo, ecco come si sentiva, come fosse l'unico della sua specie.


ANGOLO AUTRICE: Eccoci qui con il nuovo capitolo su Seth e la sua avventura amorosa XD Si mette sia bene che male per lui! Il rapporto con Tim è molto stretto ma già dopo pochi mesi di frequentazione le difficoltà sono tante. Tim sembra molto insicuro e teme il giudizio dei suoi amici, mentre Seth nonostante voglia fare il bravo finisce sempre per imporsi e dominare nella relazione. Cosa ne pensate di questi due? Sapete già come andrà a finire ma sono curiosa di sapere il vostro parere su questa prima esperienza d'amore del nostro rosso. Vi ringrazio per aver letto il capitolo.

Un bacio

BLACK

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